Achebia - Akebia.
Akebia quinata - Foto tratta da www.gardenbuddies.com
In Giappone l'achebia significa "amicizia" e "fedeltà";
di solito la pianta viene impiegata per ricoprire i cancelli di ingresso, quasi
in segno di saluto per gli ospiti.
Il nome è di origine giapponese; l'achebia è stata importata in Europa nel
1845.
Descrizione.
La famiglia: Lardizabalacee
Il genere comprende due specue molto simili: A. lobata e A. quinata; l'unica
differenza consiste nella forma delle infiorescenze, più grandi e vistose nella
prima.
L'origine: Giappone e Cina.
L'aspetto: piante arbustive, rampicanti, con lunghi rami flessuosi.
Le foglie: semipersistenti, lucenti e lisce, di colore verde intenso.
I fiori: in grappoli di colore porpora chiaro nella A. lobata, porpora più
intenso nella A. quinata. La fioritura è tra aprile e maggio.
L'utilizzazione: per ricoprire cancellate, pergolati e pareti sui balconi; i
tralci dell'achebia si abbarbicano con molta facilità ai sostegni, infatti i
suoi rami in poco più di un'ora riescono a compiere un giro di avvolgimento
attorno alla sbarra di un graticcio; vive bene anche nei vasi profondi almeno 60
cm e larghi altrettanto.
Questa pianta è variamente utilizzata e, oltre che a scopo ornamentale, nei
paesi di origine viene impiegata anche in altri modi, dal momento che i suoi
tralci flessibili e tenaci possono essere intrecciati dando forma a bellissimi e
artistici cesti, mentre le foglie della specie quinata si usano per preparare
una bevanda di sapore piacevole e di aroma simile a quella del tè.
Esigenze e cure.
L'esposizione: in sole o a mezz'ombra; temono il vento; nelle regioni del Nord è
consigliabile coprire con cura in inverno.
Il terreno molto permeabile, ossia non deve trattenere l'umidità, ma neppure
troppo arido.
Le annaffiature non devono essere eccessive, ma abbastanza frequenti e tali da
conservare il terreno sempre fresco al tatto; un secchio d'acqua ogni due giorni
è la dose sufficiente per piante ben sviluppate
Piantagione.
La piantagione di preferenza in autunno nelle regioni a clima mite; in primavera
nell'Italia settentrionale.
Moltiplicazione.
La moltiplicazione non è molto facile: si esegue in aprile per talea con rami
legnosi o per propaggine.
Parassiti e malattie.
Attenzione però alla clorosi: le achebia sono piante che difficilmente si
ammalano, ma sono soggette alla clorosi, ossia alla perdita di ferro e di azoto,
inconveniente che provoca l'emissione di fogliame di un verde pallidissimo e di
fragile consistenza.
Si consiglia, quindi, di somministrare ogni mese un prodotto anticlorotico nella
dose indicata sulla confezione.
Scheda realizzata da Marco Finco