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TRITONE DAL VENTRE DI FUOCO


 

TRITONE DAL VENTRE DI FUOCO  

Classe: Amphibia
Ordine: Caudata
Famiglia
: Salamandridae
Genere:
Cynops
Specie:
orientalis
 

GLI ALLEVAMENTI CONSIGLIATI DA INSEPARABILE SONO:

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Il Cynops orientalis è uno dei urodeli più diffusi in Italia e all’estero. Di facile allevamento, di semplice riproduzione, ad un prezzo quasi ridicolo (solitamente al di sotto dei 10 € per un adulto), ma quasi sempre o sempre di cattura. 

Proviene dalla lontana Cina e dal Giappone; si può trovare in collina e in alta montagna a ridosso di stagni, ruscelli con poca corrente o laghi. 

TRITONE DAL VENTRE DI FUOCO
Habitat naturale dei Cynops orientalis, foto scattata a Houay Sang Kat

Conoscendo ora il suo habitat naturale è facile capire come dev’essere alloggiato a casa nostra.

Per un bel gruppetto, così magari si potrà tentare la riproduzione, si consiglia di farli alloggiare in un acquario vero e proprio di almeno 50Lt. 

L’allestimento dell’acquario, più corretto chiamarlo terracquario, è molto semplice, ma si devono rispettare per forza delle piccole regole.

Il substrato può essere composto da ghiaia silicea grande (per evitare occlusioni intestinali) oppure si può optare anche per lasciare il fondale libero da ogni cosa, compromettendo un po’ la bellezza dell’insieme. Da non usare assolutamente è la sabbia: evitatela perché potrebbe portare alla morte in breve tempo i vostri esemplari. 

Una volta deciso per come fare il fondale si dovrà iniziare a pensare alla vegetazione che dovrà essere un po’ particolare.

Particolare perché le piante ospitate dovranno sopportare anche temperature molto basse, quindi andremo ad inserire Ceratophyllum demersum ed Egeria densa.

Queste due piante che crescono anche abbastanza in fretta dovranno essere lasciate galleggiare in superficie creando così una visiona abbastanza naturale.

Se non si ha la possibilità di reperire queste due piante possiamo provare con le più comuni Microsorium pteropus, Anubias, Cryptocoryne wendtii anche se non sopportano molto bene le temperature basse.

Se abbiamo possibilità di andare in un ruscello a prendere un po’ di Fontinalis a. fatelo pure, in quanto è una pianta che viene molto gradita dai tritoni.

L’importante è ricoprire molta della superficie acquatica con le piante galleggianti.

Evitate le piante tropicali in quanto vi moriranno a breve tempo. 

Sul fondale si dovranno andare a sistemare anche almeno un paio di nascondigli, il numero cambia a seconda degli esemplari ospitati, che possiamo ricavare da vasi di coccio rotti a metà facendo attenzione a non lasciare spigoli taglienti o quanti altri pericoli. 

TRITONE DAL VENTRE DI FUOCO
Esempio di zona emersa con vegetazione fitta
 

Importante attenzione si dovrà prestare a creare una zona emersa in modo di dare possibilità a questi urodeli di uscire fuori dall’acqua a loro piacimento.

Si può creare in diversi modi la zona emersa. Si possono usare pezzi di sughero galleggianti, legni di torbiera usati generalmente in acquariofilia, grandi pietre o vere e proprio porzioni di terra usando della torba sterilizzata.

Io consiglio di usare dei pezzi di sughero per vari motivi: sono molto economici, sono molto leggeri, si possono modellare a nostro piacimento.

I legni di torbiera se li si vuole usare si deve avere un po’ di pazienza.

Noterete che quando li metterete in acqua, la ingialliranno nel corso di poche ore, fino a farla diventare torbida. Non spaventatevi, questi legni rilasciano degli acidi che hanno dei poteri antibatterici (ed è un pro) ma che hanno la capacità di acidificare l’acqua (ed è un contro). Come fare allora per usare questi legni senza acidificare l’acqua? Si potrà optare con dei cambi parziali di acqua medio-dura (come quella degli acquedotti delle nostre città) e portare pazienza perché l’ingiallimento dell’acqua durerà per moltissimo tempo.

Le grandi pietre sono molto utili, ma bisogna porre attenzione alla loro stabilità, evitando così che possano schiacciare gli ospiti.

La zona emersa creata con la torba invece è un po’ difficile da gestire in quanto si dovrà creare una specie di gradino tra zona emersa e zona acquatica evitando così una ‘frana’ di torba nell’acqua. Inoltre la torba potrebbe dare vita a muffe, funghi e altre disfunzioni quindi se decidete di usarla, ricordatevi di sterilizzarla in un forno.

Molti urodeli quando gli si fornisce a loro della torba tendono a sotterrarsi quindi a volte diventa un po’ difficile alimentarli.

TRITONE DAL VENTRE DI FUOCO
Veduta di un terracquario dall’alto
 

Dopo aver allestito il terracquario, si dovrà provvedere al riempimento di acqua.

I Cynops orientalis si adattano a molte varianti, ma io consiglio di tenere il livello dell’acqua massimo di dieci centimetri di profondità.  A differenza dei pesci, questi anfibi non chiedono acque con valori specifici, soprattutto il Kh non è molto importante. Per avere dell’acqua perfetta per loro dovrebbe avere un Ph che varia al massimo tra il 6,5 e il 7,5: neutro o leggermente acido.

Come detto all’inizio sono tritoni che vivono a quote abbastanza alte, quindi non sono animali tropicali anche se magari li vedete nei negozi con riscaldatori o altre diavolerie. La temperatura ottimale per loro si aggira intorno i 22°C – 24°C.

Si può capire quando c’è troppo caldo per loro anche dal loro comportamento, infatti tendono a diventare più terrestri e passano meno tempo possibile in acqua. D’estate è un problema mantenere queste temperature, ma possiamo risolvere avendo un po’ di inventiva spendendo pochi soldi. Per chi ha una sola vasca conviene applicare delle piccole ventole per le CPU dei PC da mettere sotto il coperchio della vasca in modo da far raffreddare un po’ l’aria e l’acqua. A chi ha molte vasche conviene comprare un condizionatore e raffreddare direttamente tutta la stanza. Chi ha invece un cantina… è il più fortunato eheh!  

TRITONE DAL VENTRE DI FUOCO
Cynops orientalis in cerca di cibo
 

Alimentare questi piccoli tritoncini è molto semplice e non richiede cibi troppo particolari. Mangiano un po’ di tutto e tutto reperibile in negozi di caccia e pesca o nei negozi di acquarofilia.

Il cibo base sono pezzettini di lombrichi tagliati a dimensione proporzionata alla loro testolina. Oltre ai lombrichi si deve integrare la loro dieta con chironomus e artemie surgelate, non dategli il liofilizzato che è come se non mangiassero nulla.

I chironomus sono delle larve di zanzara nera e le artemia sono dei piccoli crostacei.

Il cibo congelato deve venire scongelato in un barattolino con l’acqua della vasca e poi lasciato cadere in vasca una altrimenti porteremo alla morte gli esemplari che mangeranno il cibo congelato.

Possiamo anche fornire loro dei grilli, delle mosche cw (particolari mosche che hanno delle ali piegate evitando così loro di volare). Il cibo come i pezzi di lombrico, i grilli piccoli e le mosche possiamo anche offrirle con delle pinze, con dei bastoncini per spiedini oppure se abbiamo abbastanza confidenza possiamo dargli da mangiare con le nostre mani, evitando così di sporcare l’acqua.

Chi non vuole dare il cibo ‘a mano’ può aiutare l’igiene dell’acqua usando un piccolissimo filtro regolato alla potenza minima.

Inutile dire che dovranno venire tolti tutti gli avanzi di cibo non mangiati.

In precedenza ho consigliato di usare ghiaia a grana grossa perché questi tritoncini hanno l’abitudine di cercare il cibo rovistando tra il fondale, e quando ne trovano aspirano, rischiando così di aspirare anche piccole pietrine. 

Queste sono le basi per iniziare un buon allevamento, se avete altri dubbi o domande, potete facilmente usare il forum, dove le risposte non tarderanno ad arrivare.

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