IL CONIGLIO NANO
Il coniglietto nella foto si
chiama Matilda ed è la dolcissima amica di TRILLY |
I due splendidi coniglietti di Sara INDIANA E SHEEVA
I1 coniglio nano rappresenta una varietà di piccola taglia del tradizionale coniglio domestico. Ne esistono diverse razze e tipologie, purtroppo esistono anche innumerevoli incroci non puri, che da adulti possono raggiungere dimensioni che poco hanno a che vedere con la razza nana.La determinazione del sesso nel coniglio non è semplice, specialmente nel cucciolo di razza nana. Per questo motivo è opportuno, subito dopo lacquisto, far controllare il coniglietto da un veterinario.
La femmina di coniglio di taglia media raggiunge la maturità sessuale fra i 3 e i 6 mesi, mentre nella varietà nana può essere fertile già a 3 o 4 mesi. Il maschio conquista la maturità sessuale a circa 4 mesi, tuttavia non raggiunge la piena fertilità fino alletà di 7 od 8 mesi. La gestazione impegna per circa 30 giorni e In media sono partoriti 3 o 4 cuccioli. Alla nascita, i piccoli pesano da 20 a 50 grammi; sono glabri, hanno gli occhi e le orecchie chiusi.
L'ALIMENTAZIONE
Introduzione: pregiudizi, nozioni
errate e tutta la verità sull'alimentazione del coniglio
Cosa deve mangiare il coniglio tenuto in casa come pet? E' presto detto: erba,
o in mancanza di questa, del buon fieno e tante verdure. Il discorso potrebbe
chiudersi qui, senza bisogno di aggiungere altro. In realtà le cose da dire
sono purtroppo tantissime, perché i conigli sono quasi sempre alimentati in
modo del tutto inadeguato ed irrazionale: pane secco, miscele di semi, fioccati,
carrube, mais, frutta secca e pellet di cereali. Questo tipo di alimentazione,
nonostante sia molto diffusa, è del tutto sbagliata e causa purtroppo problemi
frequenti, gravi e spesso irreversibili. Come ben sanno i veterinari che si
occupano con competenza dei conigli "pet", la stragrande maggioranza dei
problemi di salute di questi animali sono causati, direttamente o
indirettamente, da un'alimentazione inappropriata e sarebbero quindi
totalmente prevenibili somministrando una dieta corretta. Gli errori alimentari
iniziano subito, appena il coniglietto arriva al negozio che lo venderà, dove
al povero animale vengono somministrati alimenti confezionati a base di semi e
fioccati; proseguono poi nella nuova casa in cui l'animale andrà a stare,
dove per anni continua ad essere alimentato in modo totalmente insensato, fino
ad arrivare infine dal veterinario con la bocca ormai devastata.
Se l'alimentazione "tradizionale", basata su miscele di semi, fioccati,
pane secco, è così deleteria per la salute dei conigli, perché continua ad
essere inflitta a tutti i conigli da compagnia che entrano ed escono dai negozi
di pet? I motivi sono diversi.
A volte per pura "ignoranza", nel senso di "non conoscenza": vecchi
concetti, ormai dimostrati completamente sbagliati e superati, continuano a
perpetuarsi, perché mancano le informazioni corrette. Le conoscenze
scientifiche sull'alimentazione del coniglio da affezione hanno fatto passi da
gigante, ma non arrivano dove dovrebbero, e le nozioni errate rimangono ben
radicate.
Sicuramente un motivo è la convenienza: per il proprietario è più semplice
comprare una scatola di semi e versarne un po' in una ciotola, che preparare
tutti i giorni una bella insalata mista, pulita e fresca, o dover andare a
raccogliere erba non inquinata. Le ditte che producono mangimi hanno più
convenienza a venderli, che a dire che sono inutili o dannosi! Il negoziante ha
più convenienza a vendere scatole di mangimi, che spedire il proprietario dal
fruttivendolo. L'unico a non avere alcuna convenienza è il povero coniglio.
Un ultimo motivo è il fatto che i danni più gravi causati dagli errori
alimentari non si vedono che dopo mesi o anni, e quindi manca la percezione di
un rapporto causa - effetto, tra la somministrazione di alimenti sbagliati e
la perdita di salute del coniglio. "E' da anni che mangia queste cose, e
non ha mai avuto problemi" è la frequente obiezione dei proprietari
quando si spiega loro che il grosso ascesso mandibolare che è spuntato al
coniglio dipende dalla dieta sbagliata.
Il concetto, naturale ed elementare, che il coniglio può, e anzi deve, mangiare
erba e verdure fresche, è per taluni talmente sbalorditivo e azzardato ("Ma
come, mi hanno detto che se mangia insalata muore!!!"), che vale la pena
di esaminare in dettaglio la fisiologia alimentare del coniglio, per spazzare
via ogni ombra di dubbio, e capire come stanno in realtà le cose.
Il coniglio, come tutte le specie viventi, si è evoluto per adattarsi al suo
ambiente naturale, ed è osservando i conigli selvatici e il loro stile di vita
che possiamo apprezzare questo stretto adattamento. I conigli domestici, seppur
leggermente diversi nell'aspetto, conservano intatte le caratteristiche
fisiologiche dei loro fratelli selvatici che corrono ancora nei prati.
L'ambiente naturale del coniglio è costituito da spazi erbosi ai margini dei
boschi; vive in profonde gallerie che scava con le zampe, dove trova rifugio dal
freddo e dai predatori. Esce al crepuscolo e all'alba per cibarsi, e si
alimenta di erba e altre piante. L'erba, che molti considerano un pericolo
mortale per questo animale, in realtà è il suo alimento naturale, quello che
il suo organismo è perfettamente adattato ad utilizzare e di cui ha necessità.
I conigli selvatici vivono di erba, gemme, foglie. In inverno, quando il cibo è
scarso, possono sopravvivere con la corteccia degli alberi, l'erba secca, le
foglie morte. Non si rimpinzano di pane secco e semi di girasole, non brucano
mais e bastoncini di semi e melassa. Il coniglio è un erbivoro stretto, non un
granivoro!
Molti mi chiedono perché allora è permesso vendere mangimi che non vanno bene,
perché non sono proibiti se sono così dannosi. Semplice: la loro formulazione
è fatta sulla base dei mangimi per conigli da allevamento, quindi a norma di
legge. I conigli da allevamento, però, sono macellati prima di raggiungere i
tre mesi di vita: non fanno in tempo a sviluppare certe patologie. Dai conigli
da compagnia ci aspettiamo una vita lunga (almeno otto anni) e sana, il che non
può accadere se mangiano come un coniglio da carne.
Le conseguenze degli errori alimentari sulla salute del coniglio
Vediamo ora come tutta la fisiologia del coniglio sia adattata alla sua
alimentazione naturale, e quali sono le devastanti conseguenze di una dieta
sbagliata.
Iniziamo dai denti. Tutti sanno che il coniglio ha dei lunghi incisivi adattati
a rodere, e molti sanno che questi denti crescono sempre, in modo continuo, per
tutta la vita (come le unghie), ma che restano sempre della stessa lunghezza
perché si consumano con la masticazione. Quello che pochi sanno è che il
coniglio ha anche dei denti interni, che per semplificare chiameremo denti
molari, e che anche questi denti molari crescono in modo continuo tutta la vita
(salvo alterazioni gravi che ne bloccano l'accrescimento). Questo tipo di
dentatura rappresenta un perfetto adattamento all'alimentazione naturale, un
modo per compensare il consumo dovuto alla masticazione prolungata di alimenti
abrasivi. Può sembrare un concetto strano che l'erba sia una sostanza
abrasiva. L'erba contiene all'interno delle sue cellule dei microscopici
cristalli di silice, che vengono esposti quando la masticazione rompe le
cellule. Questi cristalli agiscono sulla superficie del dente come una raspa,
consumandolo. Aggiungiamo il fatto che l'erba è un alimento relativamente
povero, e che quindi il coniglio deve ingerirne molta, per nutrirsi. Ciò
significa che deve masticare molto: il coniglio selvatico mastica per molte ore
al giorno. Il coniglio domestico ha una dentatura perfettamente identica, ma se
viene alimentato con pane, semi, fioccati, pellet, riceve una alimentazione
molto ricca, energetica, e gli basta poco per saziarsi. Dunque, mastica molto
meno, e lo fa con alimenti molto meno abrasivi: quindi consuma poco i denti, che
però continuano a crescere lo stesso. L'idea che il pane secco fa bene ai
conigli perché tiene "regolata" la lunghezza dei denti è una stupidaggine:
non solo il pane è un alimento del tutto innaturale e può causare gravi
disturbi digestivi (come vedremo più avanti), ma non regola proprio niente. Il
pane sbriciolato dagli incisivi che arriva in bocca, impastato di saliva, ha la
stessa azione abrasiva sui denti molari di un cucchiaio di purè.
nelle foto il bellissimo CHOCO di ale89
Torniamo dunque ai nostri denti molari, che continuano a crescere anche se non
sono più consumati. Quando le superfici di masticazione dei denti superiori e
di quelli inferiori si toccano, come fanno a crescere, a continuare ad
allungarsi? Se non possono più allungarsi nella direzione di crescita, si
allungano dove possono: dalla parte opposta, dove c'è la radice. Ecco allora
che le radici dei denti molari, diventate troppo lunge, si infilano
nell'orbita, dove si trova il globo oculare, o escono dalla mandibola. Le
conseguenze sul coniglio sono drammatiche.
A tutto ciò aggiungiamo un'aggravante: semi, fioccati e pane secco sono molto
poveri di calcio, al contrario dell'erba e di molti vegetali, e di vitamina D,
che serve ad assorbire il calcio. Il calcio serve a rendere forti le ossa, in
carenza di calcio le ossa sono più deboli; in particolare le ossa del cranio,
in cui sono inseriti i denti, non riescono più a sostenerli in modo adeguato. I
denti non sono più saldi nel loro alveolo, e con la masticazione iniziano a
spostarsi, con due gravi conseguenze. La prima è i denti perdono il loro
allineamento e le superfici di masticazione dei denti superiori e inferiori non
sono più perfettamente a contatto, e non si consumano più in modo uniforme. Si
formano sulla superficie dei denti dei margini taglienti, delle punte che
crescono sempre più, fino a lacerare come una lama la lingua e le guance. Si è
creata una malocclusione dentale, una dolorosa condizione che impedisce al
coniglio di mangiare. Senza trattamento la povera bestia muore di fame.
Periodicamente (ogni 2-6 mesi) deve essere messo in anestesia per limare le
punte dentali, in modo da permettergli di riprendere a masticare. La
malocclusione, una volta instaurata, è permanente, e richiede trattamenti di
limatura dei denti per tutta la vita. I denti, infatti, una volta divenuti
storti non possono più essere raddrizzati.
La seconda conseguenza della decalcificazione dell'osso e del minore sostegno
ai denti, è che si creano degli spazi,delle specie di tasche, tra il dente e
l'osso, dentro cui si infila materiale estraneo e batteri. Si crea
un'infezione che raggiunge la radice dei denti (può accadere sia con quelli
inferiori che con quelli superiori) e che poi causa la formazione di un ascesso.
Gli ascessi dentali sono problemi gravi, che richiedono interventi chirurgici di
asportazione o drenaggio, e spesso di estrazione dei denti. Non di rado gli
ascessi si riformano, e richiedono anche due o tre interventi chirurgici, per
essere risolti. Talvolta non è neppure possibile risolvere in modo definitivo
il problema.
Di frequente gli ascessi coinvolgono nell'infezione anche l'osso: si crea
un'osteomielite, un'infezione del tessuto osseo, una condizione molto
difficile da eliminare, che richiede mesi di terapia antibiotica. Gli ascessi
dei molari superiori possono coinvolgere l'occhio, devastandolo; talvolta
l'unico modo per intervenire è l'asportazione dell'occhio, che però non
sempre è sufficiente a risolvere il problema. In molti casi può essere
preferibile praticare l'eutanasia.
Dunque, l'alimentazione a base di semi e fioccati causa allungamento delle
radici dei molari, malocclusione e ascessi della testa. Questi problemi
compaiono tipicamente a due anni e mezzo - tre di età. Quando il coniglio è
portato alla visita per questi problemi, spesso sono presenti danni
irreversibili, che richiedono terapie per tutta la vita. L'alimentazione
errata può provocare lesioni a distanza di anni, anche se nel frattempo è
stata corretta. Per questo è importante iniziare ad alimentare correttamente il
coniglio fin dalle prime settimane di vita.
Quindi, alimenti ricchi di calorie (che devono essere masticati poco) e poveri
di calcio (che indeboliscono l'osso e fanno vacillare i denti) devastano negli
anni la bocca del coniglio. Ma i danni sono anche di altro tipo: vediamo ora
cosa causano all'apparato digerente alimenti inadatti.
Non solo i denti, ma anche, come è logico, il resto dell'apparato digerente
del coniglio si è specializzato su un'alimentazione essenzialmente erbivora.
Mentre lo stomaco e l'intestino tenue non presentano differenze rilevanti
rispetto a noi, il cieco e il colon (la parte terminale dell'intestino) sono
profondamente modificate. Il cieco, che per noi è ridotto a un'inutile
appendice, nel coniglio è un organo molto sviluppato, il più sviluppato di
tutto l'intestino. L'alimento naturale del coniglio, che come abbiamo ormai
capito è l'erba, è di per sé relativamente povero di sostanze nutritive,
mentre è ricco di fibra, che non è digeribile. Il coniglio però sa sfruttare
questa fibra per ricavarne nutrimento, servendosi di microrganismi che vivono
nel suo intestino cieco. Questi batteri "digeriscono" la fibra al posto del
coniglio, ricavandone vitamine, proteine e acidi grassi, che il coniglio
assimila in parte direttamente dal colon, in parte ingerendole sotto forma di
feci (un tipo particolare di feci, il ciecotrofo, che viene assunto direttamente
dall'ano). Se le particelle di fibra sono troppo grosse (dai 5 millimetri in
su) non possono però essere attaccate e digerite dai batteri intestinali, e
vengono espulse, formando le tipiche palline di feci che osserviamo nella
gabbia. Il ciecotrofo, invece, di solito non lo vediamo, perché viene mangiato.
Dunque le particelle di fibra troppo grosse sono inutili, perché non sono
digerite? Al contrario: sono indispensabili per la vita del coniglio. Esse hanno
ruolo molto importante: stimolano la funzionalità dell'intestino,
permettendogli di muoversi. Senza di esse il transito del materiale alimentare
dentro lo stomaco e l'intestino rallenterebbe progressivamente, fino a
fermarsi del tutto. Il coniglio, bloccato, non defeca e non mangia più: si crea
una cosiddetta stasi gastrointestinale, che se non viene corretta (a volte
spontaneamente, più spesso con la terapia), porta a morte il coniglio.
Dunque il coniglio ha bisogno di fibra grossolana, per vivere, e la trova in
abbondanza nel fieno, nell'erba, nelle verdure. Non la trova invece nei semi,
nei fioccati, nei chicchi di mais, nel pane secco, ecc. ecc. Uno dei motivi più
frequenti per cui il coniglio viene portato dal veterinario, insieme ai problemi
dentali e agli ascessi della testa, è il rifiuto del cibo. Il coniglio sta
apparentemente bene, è vivace, ma non è interessato al cibo e non defeca. Il
suo apparato digerente è completamente bloccato, ripieno di alimento che non si
muove. Con il passare dei giorni il coniglio inizia a stare male, è meno
vivace, si disidrata e, se la condizione persiste, muore. La terapia, se
iniziata in tempo, riesce quasi sempre a risolvere il problema. Se il coniglio
mangia fieno, erba e verdure, ricche di fibra, difficilmente andrà incontro ad
una stasi gastrointestinale. Ricordate: se un coniglio non mangia per più di 24
ore di fila, occorre immediatamente una visita veterinaria! L'apparato
digerente del coniglio è fatto per ingerire cibo in continuazione: deve essere
sempre in movimento, e il carburante che lo fa muovere è la fibra grossolana.
Il fieno masticato ha le dimensioni di 5 mm, esattamente la misura giusta per
far funzionare bene l'intestino del coniglio. E' stato dimostrato
scientificamente da diversi esperimenti che minori sono le dimensioni delle
particelle alimentari ingerite, più il transito intestinale rallenta, fino a
bloccarsi. Sicuramente semi, fiocchi di cereali e pane non sono in grado di
fornire fibra di dimensioni sufficienti!
Fino a pochi anni fa si credeva che la stasi gastrointestinale fosse causata dal
pelo ingerito dal coniglio durante la pulizia, e veniva trattata dando dei
lassativi come la vaselina. È ormai dimostrato al di là di ogni dubbio che
questo non è vero: è la carenza di fibra grossolana che rallenta la motilità
di stomaco e intestino, mentre è normale trovare nello stomaco del coniglio del
pelo. Il pelo verrebbe eliminato con le feci senza difficoltà, in presenza di
un'alimentazione corretta. Limitarsi a dare della vaselina, in caso di stasi
gastrointestinale, non serve a niente.
Vediamo ora un altro pericolo che minaccia il coniglio a causa di errori
alimentari: l'enterite, cioè l'infezione dell'intestino. Abbiamo visto
che il coniglio convive con una ricca popolazione intestinale di batteri
benefici, che trasformando la fibra producono sostanze utili. Se però forniamo
al coniglio un alimento diverso da quello fisiologico, anche i batteri del suo
intestino cambiano, e si sviluppano quelli più adatti al tipo di alimento
disponibile. Semi, fioccati, cereali, pane, grissini, biscotti ed alimenti
simili sono ricchi di carboidrati. Cosa succede nell'intestino del coniglio in
presenza di troppi carboidrati? Si sviluppano altri tipi di batteri (clostridi
ad esempio) che sono dannosi, e causano enterite (e quindi diarrea) e a volte
producono anche tossine, così potenti da poter uccidere il coniglio in poche
ore. Si spiega così la morte improvvisa del coniglietto che trova il sacchetto
del pane vecchio e ne fa una scorpacciata. Clostridi e altri batteri pericolosi
non si sviluppano invece se la dieta è ricca di fibra e povera di carboidrati.
Ecco un altro buon motivo per evitare di dare al coniglio alimenti "non
naturali", non adatti alla sua fisiologia. La diarrea è un sintomo importante
nel coniglio, da non trascurare mai, ed è quasi sempre causata da errori
alimentari. In conclusione... cosa deve mangiare il coniglio di casa?
Erba e altre piante di campo (trifoglio, tarassaco, ecc), fieno di buona
qualità sono gli alimenti migliori, i più adatti alla sua fisiologia: gli
forniscono tutto ciò di cui ha bisogno; contengono sali minerali, compreso il
calcio, per rafforzare le ossa; sono ricchi di fibra, che fa funzionare bene
l'intestino e nutre i batteri benefici, ostacolando quelli dannosi richiedono
una masticazione prolungata, per cui permettono un consumo ottimale dei denti, e
tengono impegnato a lungo il coniglio, impedendogli di annoiarsi e di sviluppare
problemi di comportamento sono poveri di grassi, e prevengono l'obesità sono
poveri di carboidrati, per cui ostacolano lo sviluppo di batteri pericolosi
Il fieno non deve mai mancare: deve essere sempre a disposizione, fresco e
pulito, in quantità illimitata. Un buon fieno si riconosce perché ha steli
sottili, di colore verde, e non è polveroso o ammuffito. Può essere comprato
nei negozi per animali, confezionato in pratici panetti. L'erba e le altre
piante di campo possono essere raccolte nei prati o nei giardini, purchè ci sia
la certezza che non sono state trattate con sostanze nocive e non ci sia nelle
vicinanze passaggio di automobili. Vanno lasciate a disposizione fresche o
seccate, ma non si deve lasciare che fermentino o possono risultare dannose.
Possono anche essere consumate direttamente sul posto dal coniglio, lasciandolo
brucare.
Se sono bagnate, poco importa: quando i conigli selvatici brucano l'erba
all'alba, bagnata di rugiada, non ne hanno certo danno!
Se è difficile reperire erbe di campo, si possono validamente utilizzare le
verdure. Qualunque tipo di verdura cruda, se adatta al consumo umano, può
essere somministrata al coniglio, purché pulita, a temperatura ambiente, e
senza parti guaste. L'importante è variare, lasciando a disposizione ogni
giorno diversi tipi di vegetali, e non fissarsi su un solo tipo. Ecco un esempio
di cosa si può utilizzare: basilico broccoli carote e foglie di carota
cavoletti di Bruxelles cavolo cicoria erba di campo erba medica indivia insalata
menta peperoni prezzemolo radicchio scarola sedano spinaci tarassaco (fiori e
foglie) trifoglio verza zucchini
La frutta deve essere data in piccole quantità: essendo ricca di zuccheri può
favorire l'obesità. Se il coniglio è troppo grasso deve essere eliminata.
Un altro alimento consentito è il pellet, purché abbia le caratteristiche
adeguate. Deve essere fatto solo con erbe, fieno e vegetali, non deve contenere
farine di cereali, o peggio di origine animale, o farmaci (coccidiostatici). Il
contenuto in fibra è molto importante: deve essere almeno del 18%. Il pellet
non deve essere dato a volontà, ma razionato: un paio di cucchiai al giorno
possono essere sufficienti. Se ci sono problemi di obesità può essere ridotto
o eliminato.
Al coniglio, per restare sano e vivere a lungo, non serve altro. Qualunque altra
cosa è superflua o dannosa. Non ha neppure bisogno di vitamine ed integratori.
Alimenti dannosi
Sono da evitare in modo completo i carboidrati (biscotti, pane, fette
biscottate, cracker, grissini, fiocchi di cereali, riso soffiato, pasta, patate,
dolci, focacce, merendine), la cioccolata (che è tossica), e comunque in
generale i dolciumi di qualunque tipo. Anche le leccornie per conigli e
roditori, in vendita nei negozi, non vanno mai acquistate.
Da evitare in modo assoluto anche i semi ed i chicchi in generale: semi di
girasole, mais, orzo, frumento, riso e così via. Tutti gli alimenti
confezionati che ne contengono vanno eliminati. Ricordate: sono la causa
principale dei problemi di salute del coniglio.
Per finire: anche carrube, frutta disidratata, frutta secca sono nella lista
degli alimenti proibiti. Non importa quanto il coniglio vi implori o vi molesti
per avere qualche bocconcino che gli fa male: siate responsabili e pensate alla
sua salute.
Occorre prudenza nel cambio di alimentazione
Attenzione: per quanto la dieta sia scorretta, il cambio di alimentazione deve
essere fatto con molta gradualità. Si deve lasciare il tempo ai batteri
intestinali di adattarsi ai nuovi alimenti, altrimenti la conseguenza sarà una
diarrea più o meno grave, anche potenzialmente letale. Possono essere
necessarie diverse settimane per effettuare una modificazione radicale della
dieta, passando dalle miscele di semi, fioccati e pane secco a fieno, erba e
verdure. Mentre il fieno può essere offerto subito senza particolari
precauzioni, i vegetali freschi devono essere introdotti con maggiore gradualità
e prudenza, poco per volta, controllando sempre l'aspetto delle feci. Anche il
pellet deve essere sostituito gradualmente.
Il cambio di dieta può essere più o meno difficile da accettare per il
coniglio, secondo i casi. Alcuni conigli non aspettava altro che di poter
finalmente gustare un po' di erba fresca e di verdure, mentre altri non ne
vogliono sapere di rinunciare ai semi. La cosa importante è procedere con
determinazione e costanza, perché le conseguenze di una dieta sbagliata sono
molto dolorose.
GLI ALLEVAMENTI CONSIGLIATI DA INSEPARABILE SONO:
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segnalare
se vuoi sapere come segnalare il
tuo, contatta: marketing@inseparabile.it
"Dalla
padella all'abbraccio", Ferrara 12 gennaio 2003
L'ALIMENTAZIONE DEL CONIGLIO DA COMPAGNIA
Dott.sa Marta Avanzi, Med. Vet., membro SIVAE, Castelfranco Veneto (TV)
QUALCOSA IN PIU' SULL'ALIMENTAZIONE
LA SALUTE DEI PIEDI DEL CONIGLIO
INDOLE
Ma veniamo alla
sua indole: il coniglio nano possiede un carattere piuttosto mansueto, è completamente
innocuo e quindi particolarmente adatto alla compagnia dei bambini. Si dimostra anche un
anima davvero affettuoso e intelligente. Può vivere in gabbia per molte ore al giorno,
tuttavia è indispensabile anche lasciarlo camminare in libertà. Se
abituati
con gradualità, anche cani e gatti di buona indole possono facilmente convivere con
lui. Nellambiente domestico, il coniglio nano si abituerà presto a
muoversi per
le stanze e a ritornare spontaneamente nella propria gabbia per i bisogni. Il maschio,
in ogni caso, in prossimità della maturità sessuale può mostrare un
comportamento
molto simile a quello del gatto: poiché presenta unistinto di
territorialità
molto forte, emette piccoli schizzi di urina con lo scopo di marcare il territorio. Se
labitudine persiste, per evitare il comprensibile disagio domestico è
necessario sterilizzare chirurgicamente il coniglietto maschio.
Fra le malattie
pericolose per la razza, oltre alla diarrea ricordiamo la mixomatosi, causata da un
virus. Si tratta di un problema da allevamento, che si trasmette per contatto diretto.
Poiché anche insetti come le zanzare sono responsabili della trasmissione virale,
però, capita che ne siano colpiti pure conigli da compagnia che vivono in
appartamento. Non esiste cura per questa malattia; però vi è la possibilità di
eseguire la vaccinazione per proteggersi in modo adeguato.
Durata media della
vita
8
- 9 anni
Peso del cucciolo a 2 mesi
300 grammi
Peso delladulto
700-800 grammi
Pubertà nel maschio
4 mesi
Pubertà nella femmina
3-4 mesi
Durata del ciclo estrale
Lovulazione non è periodica, ma
indotta dal coito
Durata della gestazione
29-31 giorni
Peso alla nascita
20-50 grammi
Numero nati per cucciolata
2-12
(media 3-4)
Eruzione dei denti
Alla nascita sono già presenti denti incisivi
Apertura degli occhi
10 giorni
Crescita del pelo
14-15 giorni
Svezzamento
18-21 giorni
SE VUOI SAPERNE DI PIU' SCARICA IL MANUALE PER ALLEVARE BENE QUESTO PICCOLO NAMICO (scritto da Sara)
Specie richiesta da Trilly
La rubbrica sull'alimentazione
ci è stata fornita dal sito:
CONIGLIO SOLIDALE (http://digilander.libero.it/Conigliosolidale/
)
ed e stata redatta durante
la conferenza
"Dalla padella all'abbraccio", Ferrara 12 gennaio 2003
L'ALIMENTAZIONE DEL CONIGLIO DA COMPAGNIA
Dott.sa Marta Avanzi, Med. Vet., membro SIVAE, Castelfranco Veneto (TV)