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Dalia - Dahlia.

Dalia - Dahlia

Dahlia - Foto tratta da: www.dailyencouragement.net 

Nel linguaggio dei fiori alla dalia si attribuisce lo strano significato simbolico del "presagio" e si ritiene quindi che l'invio di un mazzo di dalie sottintenda l'avvicinarsi di un lieto avvenimento.

Per gli innamorati questo fiore potrebbe servire ad anticipare una dichiarazione d'amore.

Storia.

Il nome scientifico Dahlia ricorda quello del naturalista svedese Andreas Dahl, allievo di Linneo, che studiò in particolar modo questa interessante pianta.
Dal Messico, dove gli Aztechi si cibavano del tubero della dalia, i primi tuberi giunsero in Europa intorno alla fine del Settecento.

I bei fiori di questa pianta, dalle tinte così accese e solari vennero chiamati per qualche tempo "giorgine" in onore de botanico russo Georgi; solo più tardi si passò alla denominazione ufficiale di Dahlia.
Nel 1864 una Società Orticola inglese promise ben 50000 sterline a chi avesse ottenuto per incroci o ibridazioni una dalia blu, ma come è accaduto per la rosa azzurra, questo premio è tuttora disposizione di quanti vogliano cimentarsi nella difficile impresa.

Descrizione.

La famiglia: Composite.
Il genere comprende circa 10 specie.
L'origine: Messico.
L'aspetto: piante perenni erbacee o suffruticose a radice tuberosa.
Le foglie pennate, talvolta intere, dentate, lucenti, di color verde intenso.
I fiori sono riuniti in capolini semplici, doppi o semidoppi; larghi e piatti e distesi nelle "dalie decorative"; ligulati, ossia avvolti su se stessi e incurvati nelle "dalie cactus", formati da una parte centrale a cuscinetto e da una corona esterna a fiori piatti nelle "dalie a collaretto", arrotolati e disposti sfericamente a nido d'ape nelle "dalie pompon".

La fioritura può essere estiva o autunnale.
L'utilizzazione :per bordure, aiuole, gruppi isolati, per la raccolta del fiore reciso, sono adatte anche per la coltivazione in cassette, profonde 30 cm e larghe 20 cm.

Esigenze e cure.

L'esposizione: in pieno sole.
Il terreno: normale da giardino, purché ben concimato con fertilizzante organico.

Piantagione.

La piantagione si esegue tra la fine di marzo e l'inizio di aprile.

Moltiplicazione.

La moltiplicazione avviene per seme, quando si vogliono coltivare dalie a fiore semplice (dette anche "giorgine") come annuali; per divisione dei tuberi, in marzo-aprile, staccando le varie parti di cui è formato un tubero e facendo attenzione che ad ogni porzione di tubero corrisponda un "occhio", ossia un germoglio; per talea, in estate, togliendo i getti che si formano al piede della pianta-madre e che non presentano mai bottoni floreali.

Queste talee, e le piantine nate da seme, producono ben presto dei tuberi che l'anno successivo sono pronti a fiorire.
Le dalie sono piante di non difficile coltura, ma esigono soprattutto luce, sole e terra ben nutrita.

Ciclo colturale.

Il ciclo colturale delle dalie deve seguire questa sequenza:

- alla fine dell'inverno si prepara il terreno mescolandovi ¼ di sabbia per renderlo più sciolto e un po' di concime organico e polvere d'ossa.
Dopo tre settimane, la terra sarà pronta per accogliere i tuberi che nel frattempo saranno stati prelevati dalle cassette in cui hanno svernato, ripuliti da eventuali scorie e posti su vassoi ricoperti di torba che deve coprire parzialmente i tuberi e deve essere tenuta costantemente umida.
I vassoi si debbono collocare alla luce e in ambiente caldo per favorire la formazione dei germogli;

- quando la terra è pronta per la messa a dimora dei tuberi, i germogli saranno tanto sviluppati da consentire di suddividere il tubero con la sicurezza che ogni singola parte sia completa del suo "occhio", ossia dell'organo atto a germogliare;

- compiuto il distacco delle sezioni del tubero si procede all'interramento, a circa 15 cm di profondità, curando di far sempre affiorare dal terreno la punta del germoglio.
La distanza fra pianta e pianta deve essere proporzionale al futuro sviluppo della specie o della varietà. Comunque è bene tener presente che le dalie di bassa statura utilizzate per bordura o "macchia" possono e debbono essere piantate a distanza ravvicinata (30 cm circa) mentre gli esemplari destinati alla raccolta del fiore e le dalie di alta statura possono essere distanziati 75 cm l'uno dall'altro, in quanto non potrebbero vegetare bene in piantagioni troppo fitte;

- le specie e le varietà più alte, caratterizzate da corolle molto grandi e pesanti che il vento potrebbe facilmente piegare e spezzare, debbono affiancate da tutori in canna o in plastica (alti circa 1 m).
Per non rovinare le future radici i tutori devono essere affiancati al tubero all'atto della piantagione. In seguito si provvederà a legare le piante al sostegno, mano a mano che gli steli si allungano.
Per questa operazione di legatura si consiglia di usare la rafia oppure di ricorrere ai listelli pieghevoli plastificati; - quando gli steli delle dalie hanno raggiunto l'altezza di 10 cm, è bene eliminare quelli più deboli, lasciandone solo tre, a corona, in modo da assicurare respiro alla futura pianta.
I fusti da eliminare devono essere tagliati a 1 cm da terra; - quando i getti lasciati avranno raggiunto l'altezza di 20 cm è necessario cimarli per provocare l'accestimento e l'irrobustimento del cespuglio; - le dalie a grande fiore, per dare corolle gigantesche su steli forti e rigidi, debbono essere sbocciolate nel seguente modo: dopo la cimatura si formano nuovi getti laterali che portano un bocciolo terminale e sotto a questo due boccioli più piccoli sostenuti da un corto peduncolo.
Questi due boccioli vanno spiccati con le unghie per dare forza al bottone terminale; - a fioritura terminata, si devono tagliare gli steli a un palmo dal terreno e attendere che il fogliame ingiallisca completamente. Intanto i tuberi si nutriranno e completeranno le scorte necessarie alla fioritura dell'anno successivo;

- quando il fogliame è completamente ingiallito, i tuberi possono essere rimossi, messi ad asciugare e infine riposti in luogo fresco e buio, su segatura asciutta oppure torba;

- le dalie desiderano molta acqua ed è necessario che tutto il pane di terra che avvolge le loro radici sia ben inumidito.
Si consiglia di innaffiare ogni due giorni, da un minimo di mezzo litro d'acqua per le specie nane a un massimo di due litri per le piante più sviluppate.
Le dalie vivono e fioriscono con estremo rigoglio nelle cassette "a riserva d'acqua" grazie alla costante e ben regolata umidità;

- non bisogna esagerare con i fertilizzanti liquidi e, in ogni caso, ricordarsi sempre di bagnare su terreno umido.
È necessario evitare l'uso di prodotti azotati che servono ad aumentare la produzione di foglie a detrimento dei fiori e invece ricorrere sempre a fertilizzanti organici oppure a composti a base di alghe marine; ottime le irrorazioni con stimolante ormonico ogni 10 giorni, da aprile a luglio, usando 5 gocce per litro d'acqua.

Le dalie comprendono numerose varietà e moltissimi ibridi; ogni anno qualche novità accresce l'assortimento di queste belle piante che in giardino e sul balcone possono trovare la più ampia e diversa utilizzazione. In base al portamento possiamo suddividere le dalie in questi due gruppi: varietà nane: alte da 20 a 60 cm con fiori semplici o doppi, nelle tinte più varie; si prestano per la coltura in vaso, per bordure e aiuole; varietà alte: raggiungono anche 1 metro e mezzo, con corolle molto grandi, di diametro variabile e forma diversa.

Varietà.

Questo secondo gruppo comprende i seguenti tipi di dalie: n dalie decorative a grandi foglie: con corolle larghe anche 30 cm, e petali larghi e distesi; vengono utilizzate per formare grnadi macchie di coloro al bordo del giardino o vere e proprie siepi fiorite. Il fiore reciso non ha lunga durata; n dalie cactus e semicactus: con petali lunghi, stretti, tubolari, curvi o disposti in modo simmetrico tanto da dare al fiore l'aspetto di una girandola; adatte per siepi e bordure sono apprezzate per il fiore reciso; n dalie pompon: fiori piccoli, doppi sferici, con disposizione dei petali perfettamente simmetrica; queste dalie, alte circa 80 cm, si prestano per formare grandi aiuole o a rivestire scarpate; n dalie semplici: o "giorgine", simili a margherite su steli molto robusti, non più alti di 1 m. La fioritura abbondante e molto duratura, i colori brillanti e svariati rendono queste dalie le più adatte a bordure e piccole aiuole.

Si prestano anche alla coltura sui balconi e alla raccolta del fiore reciso; n dalie a collaretto: alte poco meno di 1 m, con fiori costituiti da due ordini di petali, quelli esterni più larghi e distesi e quelli interni sottili; n dalie a fior di anemone: alte 70 cm, corolle molto simili a quelle degli anemoni.

Oltre a questi tipi di dalie che si trovano facilmente in ogni negozio di bulbi e sementi, è possibile reperire presso i vivai specializzati altre specie molto interessanti, che sono in grado di portare nel giardino o sul balcone una nota insolita e molto decorativa.

Eccone alcune:
D. Merckii: alta 30 cm, fiorisce da luglio a settembre; i fiori sono color lavanda a centro giallo, piccoli e numerosissimi; forma cespugli compatti ed è l'ideale per il rock-garden;
D. excelsa: assume l'aspetto di un vero e proprio albero e raggiunge l'altezza di 7 m, fiorisce in ottobre con corolle larghe un palmo a forma di campana, color rosa porpora.

È una specie ideale per i climi temperati in quanto i suoi tuberi traggono vantaggio da una lunga permanenza nel terreno senza la necessità di doverli estirpare in autunno per rimetterli a dimora in primavera, tecnica che si può realizzare solo nelle regioni dove l'inverno si mantiene su temperature non inferiori a 0°.
 D. imperialis o "dalia di Massimiliano": raggiunge i 5 m di altezza e fiorisce in autunno in un delicatissimo bianco lilla; è anch'essa adatta al clima caldo.

Scheda realizzata da Marco Finco