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Aglio -  Allium.

Allium Trifoliatum

Allium Trifoliatum - Foto tratta da http://luirig.altervista.org/


Storia.

Anticamente l'aglio di qualsiasi specie era considerato una pianta magica a causa dell'intenso odore.
Ancora oggi in Somalia si tengono in grande considerazione le piante che odorano di aglio perché si crede che abbiano il potere di tenere lontano gli spiriti maligni.

I popoli slavi ritengono che l'odore dell'aglio guarisca le malattie.
L'aglio era già conosciuto e coltivato almeno tremila anni fa.
I Romani se ne cibavano; i Greci invece lo aborrivano a causa dell'acre odore ritenuto malefico.
Al genere Allium appartengono, oltre all'aglio commestibile, alla cipolla e al porro, anche molte specie decorative.

 

Descrizione.

La famiglia: Liliacee.
Il genere comprende dalle 250 alle 260 specie.
L'origine: regioni a clima temperato dell'Emisfero settentrionale; in Italia ne esistono circa 30 specie spontanee, tra cui l'A. obtusiflorum (Sicilia), l'A. pauciflorum (isole del Tirreno) e l'A. insubricum (Prealpi Lombarde), specie rare che crescono soltanto nel nostro Paese.
L'aspetto: pianticelle erbacee perenni a radici bulbose, alte da 20 cm a oltre un metro; il bulbo ha un odore pungente.
Le foglie partono dalla radice: sono appiattite, scanalate, rovesciate all'indietro, cave, di colore verde intenso; anche le foglie dell'aglio hanno odore acre.
I fiori: a ombrella, su stelo diritto e isolato; il fiore delle specie decorative è sempre interessante: ha un delicato profumo che ricorda quello della vaniglia e vari colori (bianco, verdastro, azzurro, giallo, rosa, porpora, violetto, lilla).
La fioritura avviene tra la primavera e l'inizio dell'estate.
L'utilizzazione: a scopo commestibile; le specie decorative vengono utilizzate per bordi-misti e grandi roccaglie; non è consigliabile la coltura in vaso, perché queste piante presentano un apprezzabile effetto decorativo solo se sistemate in gruppo.


Esigenze ecure.

L'esposizione: in pieno sole (per tutte le specie: commestibili e decorative).
Il terreno: di tipo normale, da giardino, molto permeabile, ossia che non trattine l'acqua; è consigliabile mescolare al terreno 1/5 di sabbia di fiume.
Durante la vegetazione occorre sarchiare di frequente per tenere il terreno smosso e per eliminare le erbe infestanti.
Se la pianta fiorisce, lo stelo florale deve essere tagliato quando raggiunge l'altezza di 10 cm Le annaffiature non devono essere né abbondanti né frequenti; in genere è sufficiente una volta la settimana, calcolando circa un bicchiere d'acqua per pianta.

Piantagione.

La piantagione: all'inizio della primavera.

Moltiplicazione.

La moltiplicazione avviene per divisione dei bulbi prima di parlare della coltura dell'agio commestibile, cioè dell'A. sativum, ci occuperemo delle specie più interessanti dal punto di vista decorativo.

Esse sono le seguenti:
- A. siculum: dai fiori vere-azzurro su steli alti 1m, i petali sono colorati di rosso-bruno e la fioritura avviene verso la fine di maggio;
- A. Moly: alto non più di 30 cm con fiori giallo vivo; fiorisce in giugno
- A. Ostrowskianum: alto 20 cm, adatto per roccaglie; ha fiori molto grandi, di colore rosa; fiorisce in giugno-luglio
- A. karataviense: lungo 20 cm, con infiorescenze sferiche, di colore rosa; fiorisce in maggio - A. albopilosum: alto 50 cm, con fiori in masse sferiche che possono raggiungere anche 20 cm di diametro, di colore lilla scuro; la fioritura avviene in maggio
- A. giganteum: alto più di un metro, con fiori rosa; fiorisce in giugno
- A. coeruleum: alto 40 cm, con fiori azzurri; fiorisce a fine giugno
- A. neapolitanum: alto 30-40 cm, con fiori bianchi; fiorisce in maggio-giugno.

Tutte le specie di aglio decorativo si coltivano facilmente e i loro fiori durano a lungo anche recisi.
Si piantano all'inizio della primavera, mantenendo una distanza di 40-50 cm fra un bulbo e l'altro.

Per ottenere fioriture vistose è necessario lasciare i bulbi in terra per vari anni, allo stesso posto.
Alla fine della fioritura è indispensabile diradare le annaffiature e infine sospenderle per consentire ai bulbi di entrare in riposo. In primavera, al momento di rimettere le piante in vegetazione, è sufficiente riprendere ad annaffiare due volte la settimana calcolando un bicchiere di acqua per ogni pianta, senza mai eccedere.
La raccolta si deve effettuare quando le foglie sono secche e ingiallite; in seguito, le teste di aglio debbono essere lasciate una settimana al sole ad asciugare; quindi potranno essere appese in luogo asciutto e aerato: lì si conserveranno in ottimo stato per mesi e mesi.

Nel linguaggio orticolo le più importanti varietà di aglio commestibile sono conosciute con nomi diversi: "aglio bianco", il più comune; "aglio rosa", il più precoce, dalla pellicola rosata; "aglio rosso", noto anche come "aglio francese"; quest'ultima specie è caratterizzata dalla pellicola color vino e dalla testa molto grossa.


Concimazione.

Per la concimazione di consiglia di somministrare due cucchiaini di concime organico in polvere per ogni pianta alla fine della fioritura. In questo modo i bulbi potranno ricostituire le scorte di nutrimento esaurite durante l'emissione del fiore.
Anche la coltivazione dell'aglio commestibile non presenta grossi problemi.

Basta tenere presente queste norme:  la piantagione va fatta in terra ben smossa mista a 1/6 di sabbia, concimata in anticipo con concime organico in polvere e fertilizzante minerale completo; per la quantità necessaria regolarsi secondo le dosi indicate sulla confezione del prodotto i singoli spicchi che formano una "testa" d'aglio devono essere collocati alla profondità di 3-4- cm, alla distanza di un palmo l'uno dall'altro; la piantagione deve essere fatta in file parallele, mantenendo tra una fila e l'altra la distanza di 20 cm

Parassiti.

Il nemico più temibile dell'aglio commestibile è una tignola (la Tinea alliella), un bruco che si insinua tra la base del fogliame e il bulbo.

Il rimedio migliore per combattere questo parassita consiste nel bruciare le piante colpite per evitare che le tignole di moltiplichino e danneggino altre piante; lo stesso provvedimento risulta efficace nel caso in cui l'aglio venga attaccato dal punteruolo dei bulbi che di solito compare in maggio.

 

Scheda realizzata da Marco Finco