ACACIA.
Acacia - Foto tratta da http://davesgarden.com/
Comunemente nota col termine di mimosa, l'acacia, che nel linguaggio dei
fiori vuol dire "amore" e "felicità", gode della sua
maggior fortuna il giorno di San Valentino, quando gli innamorati usano
scambiarsene un rametto in segno di amore.
Storia.
L'origine del nome è ancora piuttosto incerta; la versione più attendibile
vuole che acacia derivi dal termine greco "achachia", usato per la
prima volta dal medico greco Dioscoride.
Oggi spesso si commette l'errore di chiamare le acacie anche "mimosa"
o "gaggia", che sono invece due termini che indicano due specie
specifiche, l'A. dealbata la prima, l'A. farnesiana la seconda.
Descrizione.
La famiglia: Mimosacee
Il genere comprende circa 350 specie.
L'origine: zone dal clima relativamente mite: coste dell'Asia, regioni
subtropicali dell'Africa, dell'Australia e dell'America Centrale.
L'aspetto: alberi dalla bellissima fioritura che possono raggiungere vari metri
di altezza.
Le foglie di due tipi: bipennate (A. horrida, A. farnesiana, A. decurrens var.
dealbata, A. Baileyana), "fillodi", piccioli che si sono allargati
fino ad assumere l'aspetto e la funzione di foglie in altre specie (A.
cultriformis, A. retinodes, A. longifolia): il colore va da una tonalità verde
pallido al grigio e al glauco.
I fiori piccolissimi, quasi ridotti a un filamento, si presentano in gruppi di
forma sferica, simili a lievissimi fiocchi, riuniti in pannocchie, in grappoli,
in ciuffi; il colore è sui vari toni del giallo.
La fioritura avviene da gennaio a marzo, a seconda della specie e delle condizioni
climatiche.
L'utilizzazione: per la sua appariscente fioritura (anche se breve) l'acacia è
utilizzata non solo a scopi decorativi, ma anche per la raccolta di rami
fioriti; infatti i fiori di acacia compaiono al primo piano nel commercio
floreale della Riviera Ligure e della Costa Azzurra (Francia).
Esigenze e cure.
L'esposizione: in pieno sole.
Per qualsiasi tipo di acacia, la scelta del terreno è essenziale oltre che
determinante: alcune specie sopportano bene la terra calcarea, come la
longifolia e la retinodes; altre invece non la sopportano per niente, come la
dealbata e la farnesiana.
Per questo motivo; quando non è possibile coltivare queste ultime specie in
terra priva di calcare, si consiglia di innestarle sull'A. retinodes, che non è
calcifuga, ossia non rifugge dal calcare.
Le acacie non necessitano di particolari cure; richiedono soltanto abbondanti
annaffiature estive da praticare ogni settimana nella dose di un secchio per
pianta o di più se l'esemplare è molto sviluppato.
Ne tanto meno risulta particolarmente laboriosa la potatura: basta infatti
cogliere sistematicamente i fiori recidendo i rami a una lunghezza discreta; di
circa 50/60 cm; per operare automaticamente il taglio più razionale ed
efficace.
Al momento della fioritura l'acacia offre uno splendido spettacolo con la cascata dorata dei suoi grappoli gialli: ecco perchè si consiglia, al momento dell'impianto, di dedicarle uno sfondo piuttosto cupo, intensamente verde per far si che la fioritura possa acquistare il massimo risalto.
Per prolungare la vita dei fiori recisi, si consiglia di porli in un vaso
solo dopo averli accorciati e aver passato la fiammella di una candela sui rami
stessi per impedire la fuoriuscita dell'umore lattiginoso di cui sono imbevuti i
tessuti. Inoltre esiste in commercio un'apposita sostanza che, diluita nel
giusto dosaggio nell'acqua del vaso, dona ai fiori leggerezza e vaporosità,
evitando in tal modo che si riducono nel volgere di uno-due giorni in una massa
di sferette rinsecchite e opache.
Piantagione.
La piantagione avviene nel tardo autunno o in primavera; in quest' ultimo caso è
bene somministrare frequenti annaffiature nei primi mesi di impianto.
Oggigiorno l'acacia è coltivata soprattutto per la raccolta del fiore
reciso.
Fra le molte specie di acacia la preferenza viene data a quelle che presentano
fioriture particolarmente vistose.
Concimazione.
Dopo la fioritura e la raccolta dei rami carichi di infiorescenze, l'acacia
entra in una fase di notevole sforzo vegetativo nell'intento di riprodurre la
vegetazione asportata: è questo il momento di dare alla pianta una dose di
sferzata energia.
Somministrare un concime azotato, come solfato ammonico, una volta al mese fino
all'autunno, ricordando di somministrare il fertilizzante sempre e soltanto su
terreno umido, meglio se dopo qualche ora di pioggia.
Le specie maggiormente coltivate
.
- A. dealbata (Australia): nota anche come mimosa, dai fiori giallo vivo,
profumati, che appaiono all'inizio di febbraio.
- A. cultriformis (Nuova Galles del Sud): fioritura in giallo chiaro a marzo; i
rami e il fogliame sono coperti di peluria argentea
- A. farnesiana (Indie occidentali): fiori giallo intenso, in febbraio-marzo.
E' cosi' detta perchè fiori in Italia per la prima volta nei giardini di
Palazzo Farnese a Roma, nel 1611
- A. baileyana (Queensland e Nuova Galles del Sud): presenta foglie glauche,
fiori in fiocchetti leggermente cilindrici, giallo vivo, che spuntano tra
gennaio e febbraio
- A. pycnantha (Australia del Sud): a forma d'arbusto, fiori molto belli in
gonfi grappoli tra marzo e aprile
- A. retinodes: impiegata soprattutto come porta-innesto per la riproduzione
delle varie specie Stupendi esemplari di acacia si possono ammirare lungo tutta
la Riviera Ligure.
Scheda realizzata da Marco Finco