Spatifillo - Spathiphyllum.
Spatifillo (Spathiphyllum) - Foto tratta da: www.martinique-nature.com
Nel linguaggio dei fiori lo spatifillo significa: "io ti
difenderò".
La scelta di questa simbologia è stata probabilmente determinata dalla
particolare forma delle infiorescenze, avvolte e "protette" da una
larga foglia detta "spata".
Il dono di una di queste simpatiche e robuste piante è quindi
particolarmente simpatico e significativo.
Storia.
Il nome scientifico Spathiphyllum deriva dai vocaboli greci "spathe =
spata" e "phyllon = foglia", a indicare la forma della spata
bianca che avvolge l'infiorescenza e che sembra proprio una grande foglia
candida.
Descrizione.
La famiglia: Aracee.
Il genere comprende circa 25 specie.
L'origine: America Tropicale e Arcipelago Malese.
L'aspetto: erbacee perenni.
Le foglie persistenti, grandi, ovali di tessuto consistente e lucente, provviste
di un lungo peduncolo, sono caratterizzate da molte nervature il cui disegno si
ritrova anche nella spata che avvolge l'infiorescenza; il colore è verde vivo.
I fiori sono piccoli e insignificanti, gialli, raccolti in una infiorescenza
cilindrica avvolta da una grande spata bianca del tutto simile a una foglia.
La fioritura si verifica di solito all'inizio dell'inverno per
le piante conservate in appartamento e la fine della primavera per gli esemplari
coltivati all'aperto nelle regioni a clima caldo.
L'utilizzazione: come pianta
ornamentale d'appartamento o per l'ornamento di vasche con piante acquatiche.
Esigenze e cure.
L'esposizione in buona luce ma non al sole, in ambienti a temperatura costante
oppure all'aperto se il clima è di tipo subtropicale e comunque molto caldo
(Sicilia, Riviera Ligure).
Il terreno terra da giardino mista a 1/3 di torba e1/3 di sabbia, con l'aggiunta
di una manciata di polvere di carbone per ogni vaso.
Gli spatifilli sono piante di facile coltura e con poche esigenze: collocate in
buona luce, possibilmente su un davanzale, in un locale a temperatura costante,
vivono a lungo fiorendo copiosamente ogni anno o anche più volte l'anno.
L'unica difficoltà è costituita dalle annaffiature, che devono essere
abbondanti, almeno tre volte la settimana durante il periodo vegetativo e molto
ridotte, ad una alla settimana, quando la pianta è a riposo.
È bene ricordare che il terriccio deve sempre essere ben umido,
masi può soddisfare questa esigenza collocando il vaso in un secondo recipiente
più largo e privo d foro di scolo, dove tenere sempre un pò d'acqua in modo
chela pianta non debba mai soffrire la sete.
Ottimi risultati si ottengono coltivando gli spatifilli in vasi
per idrocoltura o nei recipienti a riserva d'acqua: ambedue le soluzioni
assicurano un costante e uniforme grado di umidità e quindi contribuiscono alla
miglior conservazione di queste belle piante.
Piantagione.
La piantagione dopo la fioritura, quando la pianta è sicuramente a riposo.
La moltiplicazione si effettua per divisione dei cespi, dopo la fioritura
Concimazione.
La concimazione si esegue ogni mese con fertilizzante minerale completo da
spargere sulla terra umida, dopo averla zappettata leggermente.
Le specie più fiorifere.
- S. blandum : ha foglie lunghe 12 cm su gambi alti 25 cm; le spate che
avvolgono le infiorescenze sono verdastre
- S. cannifolium: ha foglie lunghe anche 40 cm, rette da steli lunghi 50-60 cm;
la spata è prima verdastra e poi bianca
- S. cochlearispathum
- S. commutatum: ha foglie lunghe 30 cm su gambi alti 50 cm; le spate sono
bianche, lunghe anche 30 cm, molto appariscenti
Scheda realizzata da Marco Finco