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Sansevieria. 

Sansevieria trifasciata

Sansevieria trifasciata - Foto tratta da: www.nybg.org

 

"Io ti stringo a me" è il simbolo legato a queste piante, probabilmente perchè nei Paesi d'origine, e soprattutto in Guinea, dalle foglie si ricava una fibra utilizzata per la fabbricazione di lacci e corde vegetali.

In alcune zone africane le sansevierie vengono coltivate in fitte siepi attorno alle abitazioni, perchè si crede che il loro fogliame sormontato da una punta acuta abbia il potere di allontanare gli spiriti del male.


Storia.

Il nome scientifico Sansevieria deriva da quello di Raimondo di Sangrio principe di San Severo, vissuto nel Settecento.


Descrizione.

La famiglia: Liliacee.
Il genere comprende circa 50 specie.
L'origine: Africa tropicale e meridionale, Asia Sud-orientale.
L'aspetto: erbacee perenni con radici rizomatose.
Le foglie disposte a rosetta, sono consistenti e fibrose, di forma lanceolata più o meno allungata o cilindrica; il colore è verde vivo macchiato in bianco o in verde scuro oppure sottolineato da bande laterali chiare.
I fiori sono molto piccoli e disposti in spiga, di colore bianco-verdognolo, profumati.

La fioritura può avvenire in autunno o in inverno secondo l'ambiente in cui la pianta è coltivata.
L'utilizzazione: come specie ornamentale da appartamento.

Esigenze e cure.

L'esposizione: in luce ma non al sole.
Il terreno: deve essere composto da terra di prato ben setacciata, terra di foglie e sabbia in parti uguali.

In genere per ottenere buoni risultati, basta seguire queste norme:
- annaffiare ogni settimana, immergendo il vaso per metà in acqua e lasciandovelo circa mezz'ora; in inverno l'immersione dovrà essere eseguita soltanto ogni dieci giorni, per evitare il pericolo di fenomeni di marciume, molto frequenti per questa pianta
- concimare ogni mese, somministrando fertilizzante minerale completo.
- irrorare ogni settimana con acqua e stimolante ormonico 66/F, nella dose di 6 gocce per litro, per far acquistare al fogliame maggior bellezza e vigore
- smuovere molto di frequente il terriccio per evitare al formazione di croste e facilitare il deflusso dell'acqua
- controllare regolarmente la base delle foglie per accertare il minimo indizio di marciume (che si forma proprio al "colletto", ossia la parte che congiunge le foglie alla radice) o la presenza come dei minuscoli batuffoli di cotone idrofilo e si deve combattere ai primi sintomi con irrorazioni di olio anticoccidico.


Piantagione.

La piantagione si esegue di solito tra febbraio e marzo, prima che la vegetazione si risvegli, come pure il rinvaso.

Moltiplicazione.

La moltiplicazione si effettua per divisione dei cespi tra febbraio e marzo, oppure per talea di foglie, in serra, interrando talee lunghe 8 cm in terriccio molto sabbioso.
La sansevieria è tra le piante d'appartamento più resistenti, tuttavia esige cure attente, soprattutto per quanto riguarda le annaffiature.

 

Le sansevierie più belle.

- S. cylindrica: ha foglie alte anche 1 m, cilindriche;
- S. grandis: ha foglie alte più di 1 m, verde vivo con bande latrali chiare e margini sfumati in bronzo;
- S. Kirkii - S. trifasciata: è la specie più nota e diffusa; presenta foglie alte da 30 a 90 cm, punteggiate e tigrate in scuro; la varietà Laurentii è caratterizzata da foglie bianche a bande laterali avorio e da fiori profumati;
- S. zeylanica: ha foglie lunghe da 30 a 60 cm, segnate da bande bianche laterali; i fiori, bianchi, profumano soprattutto di notte;
- S. longiflora: ha foglie alte 30-50 cm, macchiate di bianco e marginate di rosso, cartilaginose.

Scheda realizzata da Marco Finco