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Pompelmo -  Citrus MAXIMA

Citrus Maxima - Pompelmo

Pompelmo (Citrus Maxima) - Foto tratta da: www.biopix.dk

 

 

Storia.

I fiori del pompelmo sono piuttosto grandi e decorativi certo più appariscenti delle corolle di molti altri agrumi, ed è forse per questo che in Polinesia si usa incoronare con fiori di pompelmo la più bella del paese.
Pare, infatti, che le corolle di questa pianta simboleggino la "bellezza senza confronto".
Il pompelmo (Citrus maxima), coltivato solo in Florida all'inizio del secolo scorso, è oggi largamente diffuso negli Stati Uniti e nei Paesi del bacino del Mediterraneo, soprattutto in Israele.
I frutti del pompelmo, oltre a fornire all'organismo una buona quantità di vitamine (A, B,C), esercitano un'azione rinfrescante.


Descrizione.

La famiglia: Rutacee.
Il genere è il Citrus cui appartengono tutti gli agrumi.
L'origine: pare debba localizzarsi fra l'Asia e la Polinesia.
L'aspetto: albero, non più alto di 10 m, con chioma arrotondata.
Le foglie sono ovali, di tessuto tenero, fornite di una spina flessibile posta all'ascella del picciolo; il colore è verde intenso.
I fiori sono grandi (3 cm di diametro), solitari o in gruppo, bianchi, con un ricco ciuffo di stami, profumati.
La fioritura avviene nella buona stagione, quando non sono più da temere improvvisi abbassamenti di temperatura.
I frutti sono molto grossi, schiacciati ai poli, di color giallo chiaro o arancio pallidissimo; la polpa è formata da 11 o 14 spicchi; la buccia è molto spessa (anche 1 cm) e ricca di olio aromatico, di sapore amaro; anche i frutti hanno un caratteristico sapore amarognolo; giungono a maturazione in epoche diverse, secondo il clima.
L'utilizzazione: per la produzione dei frutti.

Esigenze e cure.

L'esposizione: in pieno sole e in clima caldo; nel nostro Paese la sua coltura è possibile soltanto in alcune zone della Sicilia, in posizioni particolarmente riparate dal vento.
Il terreno deve essere piuttosto leggero, sabbioso e ben drenato per evitare ristagni d'acqua.


La coltivazione del pompelmo non differisce da quanto suggerito per l'arancio, con un'unica raccomandazione per quanto riguarda esposizione e clima, dato che la pianta soffre in modo particolare il freddo.

La fioritura e quindi la fruttificazione iniziano solo al quarto anno di vita della pianta e raggiungono il massimo verso il nono o il decimo anno. In seguito la produzione continua con lo stesso ritmo per molti e molti anni.


Piantagione.

La piantagione si esegue durante l'inverno, lasciando 5 m tra un esemplare e l'altro.


Moltiplicazione.

La moltiplicazione avviene per innesto su soggetti ottenuti da seme.

Le varietà più coltivate e che forniscono frutti di maggior pregio sono le seguenti:

- Pernambuco
- Triumph
- Duncan (che è una delle più resistenti al freddo)
- Foster
- Thompson
- McCarty
- Marsh

Da qualche tempo si va diffondendo la coltivazione del "tangelo", ibrido ottenuto dall'incrocio fra il pompelmo e l'arancio di Tangeri.

 

Parassiti e malattie.

Oltre a dover essere difeso da parassiti e malattie tipici degli agrumi, il pompelmo deve essere controllato di frequente per evitare che il cancro possa diffondersi nella pianta in modo irreparabile, provocandone la morte.
Pare infatti che il pompelmo sia particolarmente vulnerabile verso questa temibile malattia.

 

Scheda realizzata da Marco Finco