Indietro

Altri contenuti

Pancrazio -  Pancatrium.

Pancrazio (Pancratium illyricum)

Pancrazio (Pancratium illyricum) - Foto tratta da: www.asfodelotrekkingsardegna.it

 

Inviare un mazzo di questi fiori equivale a formulare una promessa molto impegnativa; infatti queste corolle significano "il mio amore vincerà ogni ostacolo".

Il pancrazio tiene fede a questa simbologia vivendo e fiorendo spontaneamente a pochi passi dal mare, proprio sulla spiaggia, nella sabbia intrisa di acqua salata.

 

Storia.

Il nome scientifico Pancratium deriva dai vocaboli greci "pan = tutto" e "kratys = valido" o "kratos = potente", a indicare che la pianta anticamente era ritenuta assai valida sul piano curativo; oggi però ha un valore puramente decorativo.


Descrizione.

La famiglia: Amarillidacee.
Il genere comprende circa 12 specie.
L'origine: bacino del Mediterraneo, Canarie, India.
L'aspetto: erbacee perenni con radice bulbosa.
Le foglie sono strette e lunghe e appaiono contemporaneamente ai fiori I fiori possono essere solitari o riuniti in ombrelle; le corolle, simili a quelle dei narcisi, sono tubolari e si aprono in 6 segmenti eleganti e sottili; al centro di questi segmenti si trova una corona di forma raccolta e ricca di petali; il loro colore varia dal bianco al verde chiarissimo, sono profumatissimi.
La fioritura avviene nella tarda primavera o in estate.

L'utilizzazione: per bordo misto, gruppi isolati o grandi roccaglie; è possibile anche la coltura in vaso in recipienti profondi almeno 40 cm.


Esigenze e cure.

L'esposizione: in pieno sole.
Il terreno: deve essere composto da 1/3 di terra da giardino, 1/3 di sabbia e 1/3 di terra di foglie.

La coltivazione del pancrazio non si differenzia molto da quanto è stato indicato per le bulbose e in modo particolare per l'amarillide.

Si consiglia comunque di non far mancare acqua a questa pianta da aprile fino ala fioritura, mentre in autunno le somministrazioni devono essere piuttosto scarse per venire poi sospese in inverno, durante il periodo di riposo vegetativo; se però la stagione si presentasse particolarmente asciutta, si possono praticare 2 o 3 annaffiature.


Piantagione.

La piantagione dei bulbi si esegue in autunno, interrandoli a 30 cm di profondità per proteggerli dal freddo invernale; per avere belle fioriture si consiglia di lasciare indisturbate le piante, nello stesso luogo, per 3-4 anni.


Moltiplicazione.

La moltiplicazione si effettua per divisione dei bulbi in autunno.


Concimazione.

Si consiglia inoltre di concimare ogni 20 giorni con sangue secco alternato a fitoflor, diluiti nell'acqua delle annaffiature.
Questo tipo di concimazione deve proseguire anche dopo la fioritura, fino all'inizio della cattiva stagione. In primavera, non appena spuntano le foglie e fino all'apparizione dei boccioli, è opportuno irrorare ogni settimana con acqua e stimolante ormonico, nella dose di 6 gocce per litro.


Le specie più conosciute.

- P. canariensis: ha bulbi rotondi, foglie lanceolate, di color verde-glauco e fiori bianchi, larghi circa 5 cm
- P. illyricum: alta 60 cm, ha belle foglie allungate e fiori bianchi, profumatissimi che appaiono in giugno
- P. maritimum: alta 60 cm, ha foglie lineari e fiori bianchi, profumati, riuniti in larghe ombrelle; questa specie fiorisce in giugno
- P. trianthum: ha bulbi molto piccoli, foglie lunghe 30 cm, lineari e fiori riuniti in piccoli ciuffi; la fioritura può essere primaverile o estiva; questa specie desidera clima molto caldo e quindi può essere coltivata solo nelle regioni meridionali o in serra
- P. verecundum: ha foglie di forma acuta, lunghe 60 cm e fiori profumatissimi, che appaiono in estate; anche questa specie desidera molto caldo
- P. zeylanicum: ha bulbi ovali, foglie lanceolate, lunghe 30 cm; fiorisce in giugno con corolle solitarie, profumate; questa specie è adatta per le regioni meridionali oppure deve essere coltivata in serre.

Scheda realizzata da Marco Finco