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Palma. 

Palma

Palma - Foto tratta da: www.purduebcm.org



Storia.

La coltivazione in giardino Diffusissime nell'Ottocento, quando non esisteva salotto che non ospitasse un esemplare più o meno rigoglioso di palma, queste piante hanno conosciuto un periodo di sfortuna, perché sostituite da ficus e filodendri, più moderni come linea anche se non altrettanto facili da coltivare.

Da un po' di tempo, invece, le palme sono tornate giustamente a imporsi, proprio per la loro facilità d'ambientazione e per le indiscutibili doti ornamentali, valorizzate dallo stile dell'arredamento moderno, dalle linee un po' rigide e dai colori accesi de vari accessori (tappeti, soprammobili, ecc.)


Descrizione.

Le palme, tipiche piante del paesaggio mediterraneo, dimostrano una straordinaria adattabilità a vari climi e terreni costituendo un buon elemento decorativo per giardini, balconi e anche per appartamenti.

È essenziale però saper ambientare i vari esemplari per non creare disarmonie con il paesaggio circostante.
Sarebbe infatti un grave errore inserire una palma in un giardino rustico o spontaneo che non sorgesse in località prossima al mare e non avesse, quindi, un'impostazione decisamente mediterranea. Infatti, le palme, col loro particolare aspetto, riescono a dare una ben precisa impronta paesaggistica: ecco perché ben raramente possono essere accostate con successo a piante tipicamente nordiche come le conifere, le betulle, gli aceri, ecc., mentre invece si possono inserire perfettamente tra pini marittimi o araucarie.


La coltivazione in giardino.

Le palme, pur resistendo validamente all'azione del vento e del salmastro, conservano un fogliame perfetto e di un bel verde intenso soltanto se vengono coltivate in zone riparate. Durante la stagione invernale, quando il vento si fa più freddo e insistente, le palme situate in posizione aperta devono essere protette con stuoie poste a frangivento oppure fasciate con paglia o con fogli di plastica.

Queste protezioni devono essere effettuate verso novembre; si potranno rimuovere soltanto in marzo.

Esigenze e cure.

- Il terreno deve essere costituito da terra normale da giardino misto a 1/3 di sabbia. Sul fondo delle buche è bene porre uno strato di ghiaia e cocci di terracotta (e magari anche un po' di foglie di olivo) per costituite un drenaggio efficace, tale da non consentire il minimo ristagno d'acqua
- Le annaffiature devono essere abbondanti perché le palme sono abbastanza avide di umidità; è opportuno però che l'acqua in eccesso non ristagni troppo a lungo presso le radici, ma venga velocemente smaltita dopo che la pianta ne ha assorbito la quantità necessaria.

Qualche irrorazione al fogliame, eseguita nelle ore del tramonto o prima che sorga il sole, contribuisce a mantenerlo turgido e fresco, evitando così l'antiestetico ingiallimento alla punta delle singole foglie.

Per contribuire a mantenere alle palme l'intenso color verde è bene somministrare due o tre volte, a distanza di 20-30 giorni, da aprile in poi, 4 g di solfato di ferro per ogni litro d'acqua, calcolando da 3 a 5 litri per esemplare, secondo la mole.

Concimazione.

La concimazione può limitarsi alla somministrazione autunnale di fertilizzante organico in polvere, che viene assorbito lentamente, e una serie di annaffiature primaverili ed estive, da ripetere ogni mese, impiegando acqua e estratto di alghe. Ottime anche le irrorazioni stimolanti, da ripetere ogni 15 giorni, da marzo a settembre, diluendo in un litro d'acqua 7 gocce di stimolante ormonico


Parassiti.

Per quanto riguarda i parassiti e le malattie, è bene tener presente che le palme vengono colpite con una certa facilità dalla cocciniglia e dal seccume, scientificamente noto come Coniothrium.


Le più belle palme da giardino.

Le palme più adatte alla coltivazione in giardino appartengono ai seguenti generi:
- Chamaerops: comunemente le piante appartenenti a questo genere, spontaneo in Italia, sono note come "palme di San Pietro";

Le specie più belle.
 
-la C. humilis n portamento a cespuglio e la C. dacrylocarpa con fusto alto anche 3 m;
- Jubaea: la specie J. spectabilis, può raggiungere anche i 10 m di altezza, ha foglie lunghe anche 4 m; è molto bella e rustica; in Cile dal suo tronco si estrae un liquido zuccherino che, opportunamente trattato, fornisce il famoso "miele di palma" osato per la preparazione di molti dolci sudamericani;
- Phoenix: molto diffuso lungo le nostre coste, presenta palme con fusto alto anche 7 m, piuttosto grosso, rivestito dai mozziconi dei piccoli che reggono le foglie e che vengono tagliati, via via che disseccano, in modo da costituire una specie di decorazione simmetrica; le foglie formano un ciuffo ben composto, che si apre a mazzo verso l'alto.
 
Le specie più interessanti.

P. canariensis e P. dactylifera o "palma da datteri", che è caratterizzata da un fusto più slanciato e da un ciuffo pendulo di frutti gialli che nei nostri climi non giungono a maturazione;
- Trachycarpus: la specie più bella è la T. Fortunei dal fusto sottile, che può raggiungere anche l'altezza di 12 m, sormontato da un ciuffo di foglie verde scuro con riflessi glauchi (se ne possono ammirare alcuni stupendi esemplari nei giardini di Villa Taranto, a Pallanza sul Lago Maggiore);
- Washingtonia: presenta due specie molto decorative, alte anche 20 m, con foglie palmato-lobate: la W. Filifera e la W. Robusta;
- Howea (sin. Kentia): presenta la specie H. Belmoreana e H. Forsteriana, con fusto cilindrico e foglie riunite in un ciuffo terminale portati da lunghi peduncoli slanciati; il fogliame e di color verde scuro;
- Cocos: presenta la specie C. nucifera o "noce di cocco" e C. Weddeliana molto diffuse e particolarmente decorative; possono raggiungere anche l'altezza di 30 m e le foglie la lunghezza di 6 m; interessante la C. nucifera aurea, con foglie giallo-arancio;


La coltivazione in appartamento.

Le palme possono essere coltivate con pieno successo anche nelle cassette a "riserva d'acqua", dove prosperano senza alcuna fatica raggiungendo notevoli dimensioni e conservando un fogliame perfettamente verde.


Esigenze e cure.

Per quanto riguarda la coltivazione delle palme in appartamento si raccomanda di:
- collocarle in ottima luce, ma non al sole (queste piante possono vivere bene anche in ambienti poco luminosi, purché si accenda la luce per qualche ora al giorno);
- annaffiarle poco, ma di frequente, conservando al terreno una diffusa frescura (meglio quindi coltivarle in vasi a "riserva d'acqua");
- irrorare spesso il fogliame con acqua pulita e ogni 10 giorni spruzzare con acqua e stimolante ormonico, nella dose di 6 gocce per litro;
- sistemarle all'aperto da maggio a settembre, purché in assoluta ombra e in luogo caldo e riparato dal vento.


Concimazione.

Concimare ogni mese con estratto di alghe e 2 o 3 volte in un anno, annaffiare con mezzo litro d'acqua in cui siano stati sciolti 2 g (un pizzico) di solfato di ferro


Le più belle palme da appartamento.

Tra le molte piante esistenti, ve ne sono alcune che si prestano più delle altre ad essere coltivate in vaso, in appartamento.
In genere, si tratta delle specie consigliate per la coltura in giardino.

Naturalmente le piante coltivate in vaso assumono un portamento diverso: infatti negli esemplari da appartamento il "fusto" è pressoché inesistente e la palma si limita a un bel ciuffo di foglie, più o meno ampio, che sorge direttamente da un cespo raccolto a livello del terreno

Ecco comunque quali sono i generi che vegetano con maggior rigoglio anche nell'atmosfera piuttosto secca e surriscaldata della casa:
- Cocos: nelle specie C. Weddeliana, C. flexuosa e C. piumosa dal fogliame particolarmente sottile ed elegante;
- Howea: soprattutto nella specie H. Forsteriana;
- Phoenix: nella specie P. acaulis, P. pusilla, P. Roebelinii, tutte di piccola statura, con peduncoli fogliari che partono dal terreno e non sono più alti di 1 m e mezzo;
- Chamaedorea: forma ricchi cespugli, con foglie di diversa forma; interessanti fra tutte le specie la C. elegans che produce anche un bel fiore rosso a spadice, la C. Pringlei e la C. geonomiformis dal fogliame un po' ricadente.

Scheda realizzata da Marco Finco