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Olmo -  Ulmus.

Olmo - Ulmus procera 

Olmo (Ulmus procera) - Foto tratta da: www.fitzroygardens.com

 

Per la sua notevole longevità l'olmo simboleggia "l'amore fedele"; forse per questo anticamente vi era l'usanza di piantare un filare di queste piante presso l'ingresso dei conventi o sul piazzale delle chiese, in segno di devozione e di sottomissione alle regole monastiche.

 

Storia.

Il nome scientifico Ulmus riprende esattamente l'antica denominazione latina di questa pianta.
Un tempo all'olmo venivano attribuite le più suggestive simbologie: lo si definiva spesso "sostegno della pianta che dona il liquore della vita", ossia la vite.

Sin da quei tempi, evidentemente, com'è ancora in uso in molte regioni, gli olmi venivano impiegati come impalcatura per i vigneti in quanto si riteneva che l'uva prodotta da viti sostenute da filari di olmi fosse più zuccherina e quindi più apprezzabile.


Descrizione.

La famiglia: Ulmacee.
Il genere comprende circa 35 specie.
L'origine: Nord America, Europa, Asia.
L'aspetto: piante arboree generalmente di grande sviluppo.
Le foglie sono di solito ovali, dentate, ruvide, attraversate da molte ed eleganti nervature, di color verde vivo; alcune varietà hanno fogliame rossastro, giallo oppure con screziature bianche o riflessi grigiastri.
I fiori sono insignificanti I frutti chiamati "samare" sono avvolti in leggeri involucri setosi simili a un ventaglio a forma di cuore, di colore dorato.
L'utilizzazione: per la decorazione di grandi aprchi, per alberature cittadine e per filari lungo viali e muri di cinta; le varietà nane sono adatte anche per piccoli giardini.

Esigenze e cure.

L'esposizione in pieno sole o a mezz'ombra.
Il terreno deve essere fresco, fertile, profondo, anche un po' argilloso.

L'olmo, pianta che di solito vive allo stato libero nei boschi o nei prati, anche quando viene impiegato per la decorazione del giardino ha pochissime esigenze, ma trae innegabile vantaggio dalla somministrazione autunnale di letame e da qualche annaffiatura durante la stagione più calda, specialmente quando la pianta è ancora in giovane età.



Se non si desidera dare una particolare forma alla chioma, questa pianta non richiede di essere potata, mentre bisogna eseguire frequenti e accurati controlli per scoprire la presenza di eventuali malattie.


Piantagione.

La piantagione si esegue in autunno o in primavera.


Moltiplicazione.

La moltiplicazione si effettua per innesto su Ulmus pumila.


Concimazione.

Altrettanto giovevoli, quando la pianta non è ancora ben sviluppata, sono le concimazioni con fertilizzante minerale completo diluito nell'acqua, da somministrare ogni due mesi, da aprile a settembre.


Parassiti.

L'olmo può essere attaccato da seccume e da mal bianco e dalla "moria dell'olmo", malattia tipica di queste piante e difficilmente guaribile.

L'unico mezzo di difesa è costituita dall'innesto dei nuovi esemplari su Ulmus Pumila, specie particolarmente resistente alla "moria".


Gli olmi più decorativi.

- U. Americana: è un bellissimo albero, alto anche 30 m, con rami secondari penduli;
- U. Carpinifolia: alto 30 m, con rami secondari penduli, presenta molte varietà interessanti, fra cui la variegata a foglie variegate e la pendula a rami ricadenti;
- U. Glabra: "olmo montano", alto 30 m, presenta molte belle varietà: crispa con foglie ondulate, fastigata aurea con foglie dorate; libero-rubro con corteccia rossa; lutescens con foglie dorate; nana non pià alta di 2 m, pendula a rami penduli; purpurea con foglie rosse in primavera;
- U. laevis: "olmo bianco", alto 30 m, ha fogliame a riflessi grigiastri;
- U. procera: "olmo inglese" alto 30 m, presenta una varietà interessante, la variegata, con foglie screziate di bianco-crema;
- U. viminalis: alto 12 m, ha chioma leggera e rami sottili e penduli; belle le varietà variegata con foglie screziate in bianco e aurea con foglie gialle.

Scheda realizzata da Marco Finco