Indietro

Altri contenuti

Maranta.

Maranta

Maranta - Foto tratta da: www.plantoftheweek.org

"Sei bella e senza pudore" è il messaggio nascosto tra il fogliame di queste belle specie esotiche da appartamento.
Nei luoghi d'origine le danzatrici sacre sono solite incoronarsi di complicate ghirlande di foglie di maranta intrecciate con orchidee e altri fiori della giungla; se invece un innamorato porge alla sua donna una foglia di queste piante vuol dire che ha deciso di lasciarla perché ne ha scoperto il tradimento e vuol denunciarne pubblicamente l'infedeltà.

 

Storia.

Il nome scientifico Maranta ricorda quello di Bartolomeo Maranti, noto botanico e naturalista veneziano vissuto nel Cinquecento.
Piuttosto curiosi i nomi comuni dati a questa pianta nelle diverse parti del mondo: "radice a freccia" nelle Bermude, "dittamo" nelle Antille, "Yuquilla" nell'America meridionale e "Hoang Tinh" in Indocina.


Descrizione.

La famiglia: Marantacee.
Il genere comprende circa 15 specie.
L'origine: America tropicale.
L'aspetto: erbacee, erette o prostrate, con radici rizomatose.
Le foglie a forma di guaina presso la base, terminano in piccioli di varia lunghezza; la forma è ovale, spesso arrotondata all'apice; il color verde vivo è interrotto da macchie e sfumature verde scuro oppure porpora o bruno.

L'utilizzazione: come piante da appartamento; la M. arundinacea viene utilizzata nelle zone d'origine per estrarre dai suoi rizomi una speciale farina.


Esigenze e cure.

L'esposizione in ottima luce, ma non al sole, in ambiente tiepido.
Il terreno: soffice e ben concimato; meglio se di tipo "universale" che è quello più adatto per le piante d'appartamento.
La maranta si coltiva come tutte le pianti ornamentali d'appartamento e in particolare segue le norme indicate per la calatea, ma è opportuno tenere conto di alcune esigenze fondamentali per questa specie ossia la necessità di scegliere un terriccio molto soffice, meglio se di tipo "universale", oppure composto da terra da giardino mista a 1/6 di terra di foglie e a 1/6 di sabbia.
Le annaffiature, abbondanti dalla primavera all'autunno, devono essere molto scarse in inverno per consentire un lungo riposo ai rizomi.

I vasi di maranta devono essere collocati in zona molto luminosa, ma non al sole, evitando frequenti spostamenti e correnti d'aria.


Piantagione.

La piantagione ossia il rinvaso si esegue a fine autunno o in primavera.


Moltiplicazione.

La moltiplicazione avviene per divisione dei rizomi in primavera.


Concimazione.

Sono utili anche concimazioni quindicinali a base di estratto di alghe da aggiungere all'acqua delle annaffiature.
È inoltre opportuno irrorare il fogliame ogni settimana con acqua e stimolante ormonico 66/F, nella dose di 5 gocce per ogni litro d'acqua.


Le specie più belle.

M. bicolor: ha foglie lineari o ellittiche alte anche 30 cm, di colore verde vivo con macchie porpora disposte simmetricamente ai lati della nervatura centrale;
M. leuconeura: ha steli alti 30 cm e foglie larghe 15 cm, di varia lunghezza, di color verde-grigio con sfumature verde-scuro, bianche o porpora; molto bella la varietà Massangeana dalle foglie color porpora;
M. noctiflora: ha foglie meno appariscenti di quelle delle specie già descritte, ma ha una bella fioritura notturna di corolle bianche riunite in ricchi grappoli;
M. Ruiziana: ha fogliame densamente macchiato lungo i margini, in vari toni di verde; questa specie è poco diffusa anche se di notevole valore ornamentale.

Scheda realizzata da Marco Finco