Lupino - Lupinus.
Lupino (Lupinus) - Foto tratta da: www.ubcbotanicalgarden.org
Due sono i significati simbolici legati ai fiori del lupino:
"ingiustizia" e "tristezza".
Il primo è abbastanza incomprensibile, mentre il secondo è giustificato dal
sapore amaro e sgradevole che i semi di lupino hanno se mangiati crudi.
Storia.
Al tempo dei Romani si usava distribuire lupini in occasione di
pubbliche cerimonie, cortei trionfali o incoronazioni.
L'usanza giunse sino a noi: infatti, ancor oggi, in diversi
paesi mediterranei, si vendono lupini per le strade anche se meno frequentemente
di un tempo.
Il nome scientifico Lupinus può avere due probabili derivazioni: dal latino
"lupus = lupo", forse per la rassomiglianza dei fiori con una gola
aperta, oppure più sicuramente dal greco "lype = amaro", a indicare
appunto lo sgradevole sapore del seme crudo.
Pare che i lupini fossero già noti agli antichi Egizi ben 4000
anni fa. Anche molti scrittori dell'antichità li descrissero ampiamente; fra
questi, Columella e Plinio che, fra l'altro, osservò che le foglie di queste
piante hanno la proprietà di seguire il corso del sole spostandosi lentamente
sul proprio asse, tanto da costituire una specie di "orologio"
vegetale.
Descrizione.
La famiglia: Leguminose.
Il genere comprende circa 300 specie.
L'origine: America del Nord e del Sud, bacino del Mediterraneo.
L'aspetto: erbacee, talvolta arbustive o semiarbustive, annuali o perenni.
Le foglie semplici o composte, a forma di mano, formate anche da più di
quindici foglioline pelose o lisce, di color verde scuro.
I fiori riuniti in infiorescenze a grappoli terminali, tipiche delle Leguminose;
possono avere vari colori: dal bianco al blu, dal rosa al viola, dal giallo al
porpora all'arancio.
La fioritura è estiva.
L'utilizzazione: per bordure, bordo misto, ciuffi isolati, come aiuola, per la
raccolta del fiore reciso.
Esigenze e cure.
L'esposizione in pieno sole.
Il terreno sabbioso-siliceo, piuttosto calcareo.
In sintesi le più importanti cure richieste dai lupini sono le
seguenti:
- annaffiature frequenti e abbondanti, meglio se giornaliere;
- irrorazioni con acqua e stimolante ormonico, da somministrare ogni 10 giorni,
impiegando 5 gocce di prodotto per ogni litro di acqua;
- ripuliture frequenti del terreno per eliminare ogni erba infestante e per
smuovere leggermente la terra di superficie in modo da consentire la miglior
aerazione possibile all'apparato radicale;
- cimatura immediata degli esemplari che hanno portato a termine la fioritura;
in tal modo è possibile che si abbia una seconda emissione di fiori - copertura
dei cespi, al sopravvenire dell'inverno, almeno nelle regioni dell'Italia
settentrionale;
Piantagione.
La piantagione
si esegue in autunno per le specie perenni.
Moltiplicazione.
La moltiplicazione si effettua per seme in primavera
direttamente a dimora, oppure per divisione dei cespi (nel caso delle specie
perenni) subito dopo la fioritura.
Non bisogna illudersi che la coltivazione dei lupini sia semplice, tuttavia con
un po' di buona volontà si possono ottenere risultati soddisfacenti soprattutto
se si abita in collina oppure presso il mare.
Concimazione.
Concimazioni di tipo minerale da eseguire ogni 15 giorni a partire da maggio,
quando le piante sono ormai ben sviluppate; e di tipo organico in polvere da
effettuare in novembre al piede di ogni pianta.
Le specie più decorative.
- L. Polyphyllus: perenne, erbacea, alta circa 80 cm; fiorisce in giugno-luglio
in bianco o blu; di questa specie esistono numerosi ibridi molto coltivati e
diffusi per la bellezza delle gonfie spighe dai colori più vari e stranamente
accostati come: malva e arancio, giallo e rosso, rosa e giallo, prugna e limone,
blu scuro e zolfo;
- L. Luteus: annuale, alta 50 cm, fiorisce da maggio a giugno; i suoi fiori sono
giallo vivo e molto profumati;
- L. Arboreus o "albero dei lupini": è un arbusto sempreverde, alto
anche 3 m che fiorisce da maggio ad agosto; i fiori sono profumati, gialli,
bianchi, blu o rosso-viola;
- L. Affinis: annuale, alta 30 cm, fiorisce in giugno con fiori blu vivo
- L. Hartwegil: annuale, alta 90 cm, fiorisce da luglio a ottobre; i fiori sono
blu con sfumature rossastre; conta anche una varietà bianca, una celeste
chiaro, una rosa con variegature rosso-magenta e una varietà nana, molto bassa,
adatta per roccaglie;
- L. Lepidus: perenne, alta 25 cm, fiorisce da agosto a settembre con spighe
porpora-blu composte da fiori sfumati di bianco e rosa al centro.
Scheda realizzata da Marco Finco