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Lauro -  Laurus. 

Lauro -  Laurus nobilis

Lauro - Laurus nobilis - Foto tratta da: www.banwnursery.co.uk

Oltre a considerarlo il simbolo della "gloria", la credenza popolare definiva il lauro "albero del sole" ritenendo che il fulmine ne avesse rispetto e non lo colpisse mai.

 

Storia.

È questa, probabilmente, la ragione per cui nei giardini (e l'usanza si è mantenuta viva fino all'inizio del nostro secolo) no mancava mai una siepe o almeno una pianta di lauro. Il nome scientifico Laurus deriva probabilmente dal verbo latino "laudare", che significa lodare.

Nell'antichità infatti il lauro veniva utilizzato per incoronare eroi e poeti, inoltre veniva bruciato durante i sacrifici e, secondo la direzione presa dal fumo, si traevano auspici circa la conclusione di importanti avvenimenti.
Ancora oggi il lauro è simbolo di gloria e viene impiegato per decorare monete e medaglie. Comunemente viene anche chiamato "alloro".

Descrizione.

La famiglia: Lauracee.
Il genere comprende due sole specie: L. canariensis e L. nobilis.
L'origine: Isole Canarie ed Europa meridionale.
L'aspetto: piante arbustive e arboree che possono raggiungere anche i 15 m di altezza.
Le foglie persistenti, ovali, di consistenza coriacea, di color verde intenso, sono provviste di ghiandole ricche di oli aromatici dal caratteristico profumo resinoso.
I fiori: giallognoli e insignificanti, appaiono all'inizio della primavera.
I frutti sono neri, con riflessi bluastri e metallici, a forma di bacca; maturano in autunno e hanno sapore acre e resinoso; vengono impiegati per la preparazione di vari medicamenti.

L'utilizzazione: per la formazione di siepi e di macchie arbustive; è possibile anche coltivarlo in vaso, in recipienti di almeno 60 cm di profondità e 50 cm di lato; si sconsiglia la coltura nelle località dove in inverno la temperatura scende a livelli molto bassi, ossia sotto i 10°.

Oltre che come pianta ornamentale il lauro trova impiego anche in cucia per profumare salse, per aromatizzare liquori, per insaporire arrosti.
Non solo, questa pianta viene utilizzata anche per la preparazione di infusi con azione diuretica, stimolante e sudorifera.
Per questa utilizzazione le foglie debbono essere raccolte da gennaio ad aprile.
Anche i semi di lauro servono a preparare un medicamento di grande efficacia: l'olio di lauro, ottimo per contusioni a strappi muscolari.


Esigenze e cure.

L'esposizione: in pieno sole o a mezz'ombra; nelle località del centro-sud della Penisola vive bene anche in ombra.
Il terreno: normale da giardino, meglio se un po' sabbioso e tale da non trattenere molta umidità.


Piantagione.

La piantagione può essere eseguita sia nel tardo autunno sia alla fine dell'inverno.


Moltiplicazione.

La moltiplicazione può essere generalmente per semina (i semi debbono essere interrati non appena raccolti, ossia nel momento della piena maturazione, accertabile dal colore assunto dai semi stessi che nello stadio iniziale sono verdi, mentre diventano neri e grinzosi quando sono maturi); la moltiplicazione è di facile esecuzione anche per talea, in terra sabbiosa, e per propaggine.

 

Scheda realizzata da Marco Finco