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Iris.

Iris

Iris - Foto tratta da: http://martinkenny.com

Il linguaggio dei fiori attribuisce all'iris il simbolo di "bellezza maestosa"; infatti, questa corolla, davvero regale nella sua fragilità, è stata scelta assai spesso ad emblema di case regnanti o di famiglie patrizie, ed è stata inserita negli stemmi di varie città, fra cui Firenze.

Storia.

Il nome scientifico Iris è di origine antichissima e già Teofrasto, filosofo greco, parlava di un fiore chiamato Iris dai Greci, e così denominato per i suoi petali, che ricordano appunto i colori dell'iride.

È accertato che già gli Egizi coltivavano questa pianta e Greci e Romani ne usavano la radice rizomatosa per profumare cosmetici o per farne medicamenti.

Fu Carlo Magni a portare gli iris in Francia e gli Arabi li diffusero invece in Spagna. Comunemente l'iris è chiamato anche "giaggiolo", "iride di Firenze", "fior di San Marco", "fiordaligi", "giglio di Santa Caterina".

Descrizione.

La famiglia: Iridacee.
Il genere comprende circa 200 specie.
L'origine: Europa, Asia, Africa e America.
L'aspetto: piante erbacee, rizomatose o bulbose.
Le foglie possono essere lunghe e sottili oppure corte o a forma di cuore allungato, strette e piatte, scanalate e avvolgenti; il colore varia dal verde vivo al verde un pò giallastro fino al grigio-verde.
I fiori sono sempre molto belli, con petali leggerissimi; la corolla è formata quasi sempre da petali ricadenti detti "ali" e da petali eretti chiamati "vessilli"; spesso le ali sono ricoperte da una specie di "barba", come nell'I. germanica; i colori sono infiniti, grazie alla varietà degli accostamenti e delle sfumature; talvolta le corolle emanano un intenso profumo.
La fioritura può avvenire in ogni stagione dell'anno, secondo le varietà e le specie.
L'utilizzazione: per bordura, bordo misto, roccaglie, aiuole e gruppi isolati, pendii e scarpate, coltura in vaso (in cassette profonde 30 cm e larghe 25 cm) e anche per la raccolta del fiore.

Esigenze e cure.

L'esposizione: al sole o a mezz'ombra.
Il terreno: normale da giardino, meglio se argilloso e calcareo, normalmente concimato; alcune specie (I. Pseudacorus, I. Kaempferi, I. laevigata, I. filva, I. Menniesii) esigono terreno paludoso o addirittura di essere coltivate nell'acqua, altre preferiscono terra non calcarea.

Gli iris sono generalmente piante robuste, che si adattano con molta facilità alle situazioni meno favorevoli.

È comunque opportuno ricordare le seguenti norme:
- annaffiare una volta alla settimana; eventualmente intervenire più di frequente nel momento della fioritura per provocare l'emissione di boccioli turgidi e freschi
- irrorare ogni settimana con stimolante ormonico, nella dose di 6 gocce per ogni litro d'acqua, nel periodo che va dall'apparizione delle foglie alla formazione dei boccioli - raccogliere i fiori al mattino presto, scegliendo gli steli che portano almeno un bocciolo quasi aperto
- piantare i rizomi in modo che siano appena ricoperti di terra; se le radici venissero interrate troppo profondamente si avrebbe una buona produzione di foglie, ma pochissimi fiori
- ricoprire i cespi, durante l'inverno, con qualche centimetro di torba, sia nelle regioni settentrionali sia in quelle meridionali, per rendere più soffice il terreno e, nello stesso tempo, proteggere bulbi e rizomi

Piantagione.

La piantagione le specie rizomatose si interrano fra agosto e settembre (è opportuno mantenere una distanza di 20-30 cm fra un esemplare e l'altro); quelle bulbose invece in autunno.

Moltiplicazione.

La moltiplicazione avviene per suddivisione dei rizomi fra agosto e settembre oppure in autunno quando si tratta di specie bulbose; si consiglia di lasciar indisturbate le piante il più a lungo possibile (almeno 3 anni) se si desiderano ricche fioriture.

Concimazione.

Concimare al momento della piantagione, unendo al terreno fertilizzante organico; nutrire in seguito, ogni mese (con esclusione del periodo invernale), con un fertilizzante completo di tipo minerale; iniziare la concimazione mensile in primavera e continuare fino al momento della fioritura, quindi sospenderla, dato che le piante hanno bisogno di una fase di riposo; in genere le specie bulbose riposano durante l'inverno, mentre le rizomatose durante l'estate.

Le specie bulbose.

- I. Xiphium o "iris di Spagna": alta 50 cm, fiorisce in maggio con grandi corolle porpora striate di giallo
- I. xiphioides o "iris d'Inghilterra": alta 50 cm, fiorisce in giugno; i suoi fiori hanno il diametro di 12 cm e possono essere blu, bianchi, azzurri o violacei; gradiscono una discreta umidità
- I. susiana o "iris tigrato": alta 40 cm, fiorisce in aprile; le corolle sono grandissime, color argento, fittamente venate di grigio, marrone e nero, con una barba nerastra sulle ali; questa specie esige terra calcarea, asciutta
- I. reticulata: alta 15 cm, fiorisce in marzo; adatta per roccaglie e per la coltura in basse cassettine (quelle da geranio vanno benissimo) produce corolle profumate in vari colori, quasi sempre macchiate di giallo.

Le specie rizomatose.

- I. germanica o "gaggiolo", "grande fiamma", "iris blu": alta 70-80 cm, fiorisce verso maggio; i suoi rizomi si dividono alla fine di giugno; è senz'altro la specie più nota e diffusa; presenta numerose varietà e ibridi, dalla fioritura più o meno precoce o addirittura tardiva, che talvolta rifioriscono in autunno; moltissimi i colori: dal giallo vivo al rosso acceso, dal marrone al viola, dal bianco al nero-porpora; spesso questi fiori presentano petali divario colore, in accostamenti insoliti
- I. foetidissima o "giglio dei morti": alta 40 cm, fiorisce da giugno ad agosto; predilige terreni umidi e luoghi ombrosi; i fiori sono blu-lilla; la pianta acquista particolare valore ornamentale in autunno allorchè il portaseme che si forma al posto del fiore (per questo è necessario non eliminare le corolle sfiorite) si apre in tre spicchi ricoperti di lucenti semi color corallo
- I. germanica nana: alta 20 cm, fiorisce in primavera; si tratta di una specie particolare, assai simile alla germanica, ma in formato ridotto; i fiori di questa specie sono profumati, molto belli, in svariate tinte e si prestano soprattutto alla coltura in vaso e sulle roccaglie
- I. florentina o "iris di Firenze", "giglio di Santa Caterina", "iris arma di Francia": alta 50 cm, fiorisce in maggio; spontanea in Italia, ha fiori bianchi sfumati di lilla, molto profumati
- I. sibirica: alta 80 cm, fiorisce in maggio; preferisce i luoghi umidi e presenta foglie sottili, simili a fili d'erba; i fiori sono molto eleganti, quasi sempre in due colori: più chiare le ali e più scuri i vessilli; è una specie molto rustica
- I. pumila o "iris nano", "piccola fiamma": alta 10 cm, fiorisce in primavera, adatta per roccaglie o basse ciotole (profonde 15 cm) produce fiori color malva o porporini
- I. japonica o "iris giapponese", "iris frangiata": alta 50 cm, fiorisce da aprile a giugno; i suoi fiori sono bellissimi, con petali frangianti, arricciati e ondulati, che nel disegno ricordano le piume di struzzo; i colori variano dall'azzurro al lilla, dal lavanda al celeste con striature d'oro
- I. versicolor: alta 60 cm, fiorisce in maggio; desidera terreno molto umido; una stessa pianta può emettere contemporaneamente corolle di diverso colore: blu e rosso-porpora

Le specie acquatiche.

- I. Pseudacorus o "iris d'acqua", "fiamma d'acqua", "fiamma gialla": alta circa 1 m, fiorisce all'inizio dell'estate ed è comunissima lungo i corsi d'acqua e a lato degli stagni; vive bene sotto qualche centimetro d'acqua, è di tipo rizomatoso e quindi si pianta e suddivide nella tarda estate; è specie molto rustica, che cresce bene anche a mezz'ombra e fiorisce con corolle giallo vivo
- I. keampferi: alta 60 cm, fiorisce in giugno; vuole terreno privo di calcare e vive bene nell'acqua, anche a 10-15 cm di profondità; cresce con rigoglio in ogni clima, ma nelle regioni dell'Italia settentrionale non sopporta all'aperto i rigori invernali, per cui conviene coltivarla in vaso e durante la cattiva stagione ritirare il recipiente in locale chiuso; i fiori di questa specie sono fra i più belli di tutta la flora e forse i più appariscenti fra quelli degli iris: le corolle sono larghe e piatte, con diametro che può raggiungere anche i 20 cm; le tinte variano dal bianco al rosa al rosso per raggiungere i più cupi toni del porpora, l'azzurro e il blu; spesso in un solo fiore sono riunite diverse sfumature e tonalità
- I. laevigata: alta 50 cm, fiorisce a fine estate; anche questa specie vive nell'acqua (basta uno strato di 8-10 cm) e in terrea acida; spesso rifiorisce nel tardo autunno; le corolle sono larghe e piatte, formate da grossi petali rigonfi e ricurvi all'infuori, solitamente blu-viola, ma anche bianchi e rosa.

Scheda realizzata da Marco Finco