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Enkianthus.

Enkianthus

Enkianthus - Foto tratta da: www.quackingrassnursery.com


Il simbolo di questi fiori si riferisce alla forma delle corolle, che mosse dal vento paiono sussurrare: "ti parlo di me" e quindi "non mi dimenticare".

 

Storia.

Il nome scientifico Enkianthus deriva dai vocaboli greci "enknos = gonfiato" e "anthos = fiore" cioè "fiore rigonfio", proprio per il particolare rigonfiamento che caratterizza i fiori di alcune specie.

Nei Paesi di origine, e soprattutto in Cina, quando giunge l'autunno e le foglie degli enchianto acquistano bellissime tonalità che variano dal giallo al rosso vivo, i rami vengono utilizzati per la composizione di speciali mazzi da portare al tempio quale omaggio propiziatorio agli dei della fertilità.

Descrizione.

La famiglia: Ericacee.
Il genere comprende circa 20 specie.
L'origine: Asia orientale e Himalaya.
L'aspetto: piccoli alberi o arbusti.
Le foglie: ovali con la punta molto sottile, a margini quasi sempre dentellati; sono più fitte verso l'apice dei rami; normalmente caduche di color verde vivo.
I fiori sono riuniti in ciuffi penduli alla sommità dei rami e spesso compaiono prima delle foglie; le corolle sono a forma di campanula, erette o più spesso pendule, in vari colori: bianco, rosso, giallo oppure giallo striato in rosa scuro.
La fioritura avviene in primavera, da aprile a maggio.
L'utilizzazione: come esemplare isolato, in gruppi ai margini del prato, alla biforcazione dei viali, ai piedi di una scala o lungo i muri di cinta; è possibile anche la coltura in vaso, in grandi recipienti (profondi almeno 60 cm e larghi 40 cm).

Esigenze e cure.

L'esposizione: in buon sole o anche a mezz'ombra purchè in zone riparate da forti venti. Queste piante non sono adatte ai climi caldi e asciutti dell'entroterra meridionale, mentre vegetano assai bene lungo le rive dei laghi e presso il mare.
Il terreno deve essere formato da una miscela di 2/3 di terra d'erica mista a 1/3 di torba.
Per quanto riguarda le annaffiature è necessario bagnare ogni settimana, abbondantemente, somministrando circa un secchio d'acqua per pianta; nel periodo di maggior calura, e soprattutto se l'estate è molto asciutta, è meglio annaffiare più frequentemente, cioè ogni 4 giorni.

La piantagione si esegue in autunno o in primavera; si sconsiglia il trapianto troppo frequente.


Moltiplicazione.

La moltiplicazione avviene per talea di legno, in aprile, facendo radicare in sabbia sotto una campana di plastica; le radici si formano assai lentamente.
Al momento della piantagione è bene ricordare che la posizione preferita da queste piante è quella a ridosso di muri o di siepi, oppure alle spalle di esemplari arbustivi o arborei dal fitto fogliame, tali da costituire un valido frangivento.

Concimazione.

La concimazione si esegue in autunno, prevalentemente con letame o fertilizzante di natura organica.
Da marzo a luglio è bene concimare ogni mese con prodotto liquido a base di alghe, e irrorare ogni 15 giorni con acqua e stimolante ormonico nella dose di 6 gocce per litro.
Se sulle foglie dell'enchianto appare la lieve patina bianca dell'odium o mal bianco occorre intervenire subito con irrorazioni di zolfo ramato nella dose di 4 gr per litro d'acqua.

Le specie più belle.

 Gli enchianto non sono piante molto appariscenti e la loro fioritura non è delle più vistose, tuttavia si tratta di arbusti e di alberelli che in autunno assumono colori splendidi e possono rappresentare un'ottima soluzione decorativa per angoli spogli.

Le specie da preferire per la coltivazione sono le frequenti:
- E. Campanulatus: arbusto a foglie caduche, con fiori penduli striati in rosso, fiorisce in maggio; le foglie diventano scarlatte in autunno; possiede alcune varietà, fra cui: Palibinii, a fiori rosso vivo, albiflorus, a fiori bianchi
- E. Cernuus: a foglie caduche, fiorisce in maggio in bianco; molto bella la varietà rubens a fiori rossi
- E. Himalaicus: arbusto o alberettoa foglie caduche, con fiori penduli gialli e rossi, fiorisce in maggio-giugno
- E. Perulatus: arbusto a foglie caduche, con fiori bianchi che assomigliano a minuscoli frutti; fiorisce in maggio
- E. Quinqueflorus: arbusto a foglie caduche o semipersistenti, con fiori penduli, di color rosa che appaiono in maggio
- E. Serrulatus: sempreverde, alta sino a 6 m, emette corolle bianche ed erette

Scheda realizzata da Marco Finco