Anellide Policheta sedentario della famiglia dei Serpulidi;
cosmopolita, è presente in tutti i mari tropicali e temperati.
Anellide sedentario, solitario, dal corpo vermiforme, di color rosso
giallastro, evidentemente segmentato, vive sul fondo marino, da giovane
rifugiandosi sotto i sassi o piccoli massi; ad un certo punto scava, con
una secrezione acida, un piccolo buco in una madrepora sul quale comincia
a formare un tubo calcareo, secreto dal mantello.
Mano a mano che la madrepora ospite cresce di diametro lo S. Giganteus
prolunga il tubo in maniera da rimanere sempre al di sopra dei tentacoli
delle Sclerattinie.
All'estremità anteriore del corpo è presente un'apertura boccale
circondata dalle branchie piumose ed avvolte a spirale che, normalmente,
lo S. Giganteus lascia sporgere fuori dal tubo di protezione.
La corona branchiale, oltre ad assolvere funzioni respiratorie, filtra
l'acqua catturando le particelle di detriti organici e gli animali
microscopici dei quali si nutre lo S. Giganteus.
Il pennacchio branchiale è costituito da due metà uguali avvolte a
spirale, la colorazione è estremamente variabile e vivace, a tinta unita
o con bande trasversali di vari colori: bianco, rosso, nero, marrone;
l'estremità di queste setole è estremamente fotosensibile e basta una
piccola ombra per mettere in allarme l'Anellide il quale immediatamente si
ritrae all'interno del tubo.
Uno dei filamenti della corona branchiale è modificato a formare un
opercolo, mineralizzato, che chiude l'apertura del tubo quando l'animale
ritrae la corona branchiale.
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Molto resistente, per essere un invertebrato, in acquario non pone
problemi di allevamento; preferisce essere sistemato in un posto piuttosto
ombreggiato, in una lieve corrente, non troppo forte altrimenti lo
infastidirebbe costringendolo a restare chiuso a lungo.
Convive tranquillamente con tutti i pesci adatti all'acquario di barriera
purché tranquilli e non aggressivi; se viene troppo infastidito lo S.
Giganteus che non può abbandonare il tubo calcareo per trasferirsi
altrove finirebbe col morire di inedia.
E' quindi importante scegliere bene il posto in cui sistemare il nostro
ospite.
Non ha particolari esigenze per quanto riguarda i valori chimici
dell'acqua, che deve essere solo ben filtrata ed aereata, sono comunque
consigliabili aggiunte regolari di oligoelementi e bioelementi.
In natura si nutre del microplancton che riescono a catturare le setole
con il loro costante movimento, in acquario si nutre di tutto ciò che gli
viene somministrato: plancton liofilizzato o surgelato, mangime secco in
scaglie, se grande questo Policheta sessile accetta anche artemie e
chironomus surgelati.
In conclusione è un invertebrato molto decorativo, semplice da allevare,
poco costoso, in definitiva non dovrebbe mai mancare nell'acquario di
barriera, sia del principiante sia dell'acquariofilo evoluto.
Ringraziamo
Mare 2000
Per la realizzazione di questa scheda
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