Grosso Antozoo solitario, dell'ordine degli
Discosomitidi; molto colorato e molto decorativo proveniente da tutti i
mari tropicali ma sopprattutto dall'arcipelago Indo-Pacifico; solitario ma
gregario, forma gruppi di quattro / sei individui distinti gli uni dagli
altri.
Sessile e completamente privo di un sostegno scheletrico, si fissa su di
un sostegno inerte, quale una roccia o una madrepora morta, mediante un
piccolo disco adesivo detto piede.
Molto simile, come aspetto, agli altri Discosomidi Discosoma
sp. presenta dalla parte del corto corpo cilindrico che si trova in
posizione opposta al piede un'apertura boccale, spesso rialzata e
circondata da un disco carnoso di grosse dimensioni, di colore
estremamente variabile: giallo, viola, verde od ocra, coperto da tentacoli
urticanti che, vicino al centro sono ben sviluppati ed, a volte
ramificati, mentre sono piccoli e semplici vicino al bordo che appare
ondulato ed irregolare.
Molto robusto, per essere un invertebrato, è molto adatto all'acquario di
barriera in convivenza con tutti gli altri invertebrati, sessili e non, e
di pesci di piccola o media grandezza, ma non con Balistidi o Cantigaster.
In acquario preferisce essere sistemato in un luogo fortemente illuminato,
ma non con lampade HQI, ed interessato da una certa corrente di acqua, ma
se le condizioni ambientali non sono perfette non ne viene assolutamente
pregiudicato il mantenimento in cattività.
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Onnivoro, trae il suo sostentamento sia dalla alghe simbionti, Zooxantelle,
che prolificano in gran numero nel disco carnoso intorno all'apertura
boccale, sia da plancton e piccoli animali catturati dall'ambiente
circostante; in acquario gradisce plancton liofilizzato o surgelato,
artemie o chironomus; se molto grande questo Antozoo può essere nutrito
anche con pezzeti di pesce o di polpa di cozza depositati con delicatezza
sopra i tentacoli del disco periorale che, in questi casi, si avvolge
sulla preda per favorire la digestione che in questa specie avviene
esternamente.
Antozoo molto robusto e facile ad acclimatarsi, non ha particolari
esigenze per quanto riguarda i valori chimici e fisici dell'acqua che deve
essere solo ben filtrata ed aereata.
Sono comunque sempre consigliabili cambi parziali con sifonatura del fondo
ed aggiunte regolari di oligoelementi e bioelementi.
Non è particolarmente aggressivo ma è comunque bene lasciare una piccola
distanza di rispeto da altri invertebrati sessili che altrimenti
potrebbero venir ustionati dalle sostanze urticanti che emette sotto forma
di filamenti mucillagginosi.
Per tutti questi motivi e per il fatto che non è una specie rientrante
nelle limitazioni stabilite dal C.I.T.E.S.,
il Rhodactis sp. non dovrebbe mai mancare sia nell'acquario di
invertebrati del principiante che in quello del più esperto acquariofilo.
Ringraziamo
Mare 2000
Per la realizzazione di questa scheda
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