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LA PULCE

Ordine Afanittera

Sono Insetti olometaboli, atteri (atterismo secondario); hanno larva apoda e pupa libera. L'adulto è specializzato a vivere ectoparassita su animali a sangue caldo (Mammiferi e Uccelli); è atto al salto per la forma e la robustezza delle zampe specialmente dell'ultimo paio.

 

 

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 L'apparato boccale è masticatore nella larva, nell'adulto invece è pungitore succhiatore in esso mancano le mandibole, le mascelle sono diventate stiliformi come anche l'epifaringe, tali pez­zi boccali accollandosi reciprocamente formano il canale di suzione. Le uova deposte tra il pelo dell'ospite, finiscono per cadere nella tana, cuccia, ecc. Dopo pochi giorni, a seconda della temperatura ambiente, sguscia una larva bianca vermiforme e cieca che si nutre di detriti organici; al momento di impuparsi si ricopre di polvere e detriti vari e in più produce un sottile bozzolo col secreto di ghiandole sericigene labiali. La pupa, dapprima incolore, diviene scura come l'adulto; terminata la metamorfosi l'adulto rimane dentro il bozzolo pupale e quando avverte il calore di un animale a sangue caldo o sollecitazioni di tipo meccanico esce dal bozzolo; ciò avviene a volte con temporaneamente per molte pulci che assaltano letteralmente un ospite. Gli Afanitteri possono essere vettori di vari agenti patogeni come ad es. Il Batterio della peste bubbonica trasmesso, dal topo all'uomo attraverso la puntura delle pulci; anche vari Cestodi (es. Diyvlidium. Iymenolepis sono trasmessi dalle pulci che ne sono gli ospiti inter­medi. Le forme più comuni appartengono a 3 famiglie: i Sarcopsilli­di (Sarcopsyllidae) con la specie Sarcopsylla penetrans la cui femmina si addentra nella pelle umana soprattutto dei piedi e diviene sferica a causa del suo addome pieno di uova le quali vengono deposte nella cavità della pelle dove soggiorna la femmina (Africa, America del sud); i Ceratopsillidi (Cerato psyllidae) ectoparassiti di pipistrelli;i  Pulicidi (Pulicidae) con la comune Z.Irritans dell'uomo e di altri Mammiferi, con la pulce dei cani e dei gatti (Ctenocephalides canis e C. felis) con varie specie del genere Ceraphillus che attac­cano i gallinacei  e altri  Uccelli e infine con la pulce dei topi (Xeno­psylla cheopis) che diffonde la peste.