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SACRO DI BIRMANIA

 

SACRO DI BIRMANIA  

Storia

Alcune fonti sostengono che nel 1919, il francese A. Pavie e l'Inglese G. Russell ebbero l'opportunità di aiutare i monaci kittahs in un difficoltoso frangente; questi ultimi in segno di infinita riconoscenza gli inviarono dalla Birmania in Francia due dei preziosissimi e rarissimi gatti da loro stessi allevati nei conventi e ritenuti sacri. Uno di questi, il maschio, morì durante il lungo viaggio, mentre la femmina partita dal tempio già incinta, partorì a Nizza la sua cucciolata.

cuccioli SACRO DI BIRMANIA

Altre fonti sostengono che fù un conosciuto magnate della finanza americano ad acquistarli nel 1920 da un suo servitore birmano.

cucciolo SACRO DI BIRMANIA

Un'altra ipotesi, certamente meno affascinante ma forse più plausibile, ritiene che questi splendidi felini siano nati in Francia in seguito ad oculate selezioni e incroci tra il siamese e altri gatti a pelo lungo e semilungo. Il birmano venne ribattezzato negli anni Cinquanta "sacro di Birmania" per distinguerlo ed evitare qualsiasi confusione con il burmese (Burma è il nome in inglese della Birmania). 
È stato ufficialmente riconosciuto in Francia già nel 1925, quindi nel 1966 in Gran Bretagna e infine nel 1967 negli Stati Uniti.

SACRO DI BIRMANIA 

Consigli e cure 

Il suo mantello non necessita di particolari cure perché è setoso e ha pochissimo sottopelo per cui difficilmente si formeranno le felpe (nodi); due spazzolate alla settimana sono più che sufficienti a mantenerlo in ordine. Se lavato con regolarità si riuscirà a mantenere il mantello pulito ma soprattutto sarà possibile non fare ingiallire i guanti.

Proprio per la conformazione del muso, a differenza del persiano, gli occhi non sporgenti difficilmente presentano scoli e secrezioni.

cucciolata SACRO DI BIRMANIA

Comportamento

Il sacro di Birmania può essere definito un gattone  tranquillo, sereno, equilibrato e particolarmente affettuoso.
Adora la compagnia del suo padrone o, in mancanza di meglio, di un altro gatto o anche di un cane. Si affeziona all'uomo in modo speciale, offre una preziosa compagnia alle persone anziane o a chi passa molto tempo in casa; ama giocare e quindi si adatta molto bene anche ai bambini.

Non è per nulla aggressivo, non ama litigi o risse e difficilmente estrae gli artigli. Questo non significa però che sia un tipo sottomesso, anzi! Ha una fortissima e spiccata personalità,al punto che le sue abitudini hanno una priorità assoluta rispetto a quelle di tutti gli altri componenti della famiglia!

SACRO DI BIRMANIA

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BREVI ACCENNI ALLO STANDARD

Razza: Sacro di Birmania

Origini: Francia

Taglia: media-grande  

Aspetto generale: taglia medio-grande con muscolatura sviluppata ossatura possente: il tronco è un po' allungato

Testa: ossatura robusta guance tondeggianti, naso con leggera depressione sulla canna e punta schiacciata verso il basso.

Orecchie: mediamente piccole terminano con punte arrotondate e sono piazzate ai lati della volta cranica.

Occhi: di forma ovaleggianti, distanti, molto espressivi, sempre di colore blu. Nei soggetti da esposizione il blu è molto intenso ed uniforme.

Coda:lunga quanto il tronco spessa e ben fornita di pelo

Zampe: di media lunghezza. supportate da ossatura robusta e da muscolatura ben sviluppata

Toelettatura: è facile, un paio di spazzolate settimanali bastano a tenerlo in forma; in muta si consigliano pettinate più frequenti

Carattere: intelligente, affettuoso, curioso, educato; poco rumoroso, colloquia con il padrone con la mimica.

Necessità:  richiede tanto affetto dal padrone (è un appiccicoso nato). I cuccioli necessitano di giocare direttamente con le persone per molte ore al giorno. Un nuovo giochino può farlo sfogare solo momentaneamente ma poi la novità non è più interessante e richiede nuovamente di giocare col padrone. Il gioco è essenziale per una corretta crescita psico-fisica del gattino birmano.

Anomalie ereditarie: in passato gli occhi potevano essere leggermente strabici senza però svilire la sua bellezza. Lo strabismo è un difetto legato al gene Himalaiano responsabile della particolare distribuzione del colore su muso, orecchie, zampe, coda e genitali. Con la selezione rigorosa effettuata dagli allevatori, nelle generazioni più recenti, questo difetto è stato quasi eliminato.

Colorazione: Il Sacro di Birmania ha la colorazione colour-point (= punte colorate) ossia il colore si limita solo su: muso; orecchie; zampe; coda; genitali. Il resto del corpo ha minore saturazione del colore (è quasi bianco) ma sempre intonato con i points. Solo i guanti (le estremità delle zampe) sono bianco candido. I points possono essere di vari colori rispondendo ad ogni gusto personale. 
Colori uniformi:
I points (ossia: muso; orecchie; zampe; coda; genitali) possono presentare i seguenti colori: seal-point, blu-point, chocolate-point, lilac-point, red-point, cream-point. 
Colori a squama di tartaruga:
I colori sopradescritti possono presentarsi tra loro miscelati in modo casuale creando un aspetto più intrigante ed eclettico, in questo caso si parla delle colorazioni tortie-point (=a squama di tartaruga): Seal-tortie-point, blu-tortie-point, chocolate-tortie-point, lilac-tortie-point. 
Colori tigrati:
Tutte le colorazioni (sia uniformi che a squama di tartaruga) possono ulteriormente differenziarsi grazie alla variante tabby (=tigrato). L'aspetto risulta più selvatico e naturale da dare l'impressione di accarezzare una bellissima tigre in miniatura dal portamento elegante e raffinato come il gatto Birmano.

SACRO DI BIRMANIA

Considerazioni particolari: non ostinatevi nella ricerca di un micio dalla guantatura perfetta: il Birmano è meraviglioso, affettuoso, vi conquisterà con la sua simpatia.  

CURIOSITA' SUL GATTO SACRO DI BIRMANIA:

Le colorazioni tortie: la colorazione tipica "a squama di tartaruga" è prerogativa delle femmine. Per un motivo puramente genetico solo le gatte possono essere tortie e possono avere cuccioli di vari colori. Il corpo ha una tonalità molto calda di colore dorato grazie alla presenza del gene red.

I cuccioli neonati: i cuccioli del gatto Birmano nascono bianchi. Si colorano durante la crescita, ad un mese di età il colore si trova solo sul nasino e le punte delle orecchie. A tre mesi il corpo è ancora bianchissimo, la maschera non è ancora completa e si ferma sotto gli occhi. La colorazione definitiva si ha a due anni di età del gatto. 

La colorazione dei colour-point: le parti colorate sono solo le estremità del corpo perché esse sono più fredde. Il gene Himalaiano responsabile di questa colorazione sbiadisce la pigmentazione del pelo che si trova in una zona calda del corpo. Inoltre, per lo stesso motivo, i gatti Birmani che vivono nei paesi freddi hanno il manto più scuro, mentre quelli che vivono nelle abitazioni riscaldate hanno il manto più chiaro.


Per i contributi e foto si ringrazia 
Claudia Zaino, Allevamento Albafeles§
http://www.sacrodibirmania.com
info@sacrodibirmania.com  
tel. 338-7566536