CINTA SENESE
Origini:
La Cinta Senese ha origini antichissime ma ancora incerte. Una delle prime
testimonianze della sua esistenza è l'immagine effigiata nell'affresco del Buon
Governo di Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Comunale di Siena,
risalente al 1338. Fatto è che introdotta nell'aerare Senese, ebbe subito una
buona diffusione per le sue caratteristiche di robustezza e di facile
adattabilità ad essere allevata allo stato brado. Fino agli anni '50, quasi
tutte le famiglie contadine allevavano qualche Cinta per poi lavorarne le carni
e fare scorta di salumi.
Negli anni '50, iniziò l'introduzione delle razze suine "Bianche"
- con predominanza dei "Large White". Fu una grande rivoluzione, in
quanto, quest'ultima razza, anche se non idonea all'allevamento brado, era
più prolifica della Cinta, e l'animale era pronto per la macellazione dopo solo
6 mesi di vita, mentre lo sviluppo della Cinta richiede un periodo superiore ad
un anno. Venne poi di moda l'incrocio tra verro Large White e scrofa di Cinta
Senese, con la produzione di maiali detti "Grigi". Questi conservavano
l'attitudine al pascolo brado, ma erano precoci nello sviluppo.
Questa pratica
di incroci permane tutt'oggi, e si può ben dire che è la principale ragione
della sopravvivenza della razza "Cinta". Infatti, la ragione per cui
alcuni rari allevatori hanno mantenuto Cinte Senesi in relativa purezza, era
proprio per poterle incrociare con le razze bianche.
L'interesse per il ripristino in purezza della Cinta Senese è di questi
ultimi anni. Una serie di allevatori hanno deciso di partecipare alla
reintroduzione di questa razza autoctona e quasi estinta.
La Regione Toscana, La
Provincia di Siena, L'Associazione degli Allevatori Senesi ed altri Enti
preposti hanno fatto un notevole sforzo, incentivando anche con contributi,
l'acquisto ed il mantenimento dei riproduttori, al fine di raggiungere un
numero sufficiente di animali atto a togliere la Cinta Senese dalla lista delle
specie in estinzione. La battaglia per salvaguardare la razza è tuttora in
corso, ma le speranze di salvare questi splendidi animali migliorano ogni
giorno.
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Descrizione:
La Cinta è un maiale di taglia media,
con cute nera, setole nere poco folte, ed una caratteristica fascia bianco
rosata (una sorta di cintura, per l'appunto) che cinge torace, spalle, garrese
e arti anteriori.
Il grifo si presenta più allungato e stretto rispetto alle altre razze di
maiali, un adattamento ad uno stile di vita più rustico. coda con pennacchio di
setole in fondo è quasi sempre portata senza ricciolatura.
L'alimentazione è costituita prevalentemente di tuberi, radici e materiale
organico del tappeto erboso, per trovare questi alimenti è attrezzato con un
organo dell'olfatto molto sviluppato, ma nello stesso tempo anche adatto alla
ricerca in zone melmose ed al rimescolamento della terra. Le orecchie sono di
piccola dimensione, dirette in avanti e un po' in basso, a coprire gli occhi
dai rovi e dalle sterpaglie.
l'apparato scheletrico :la dimensione delle ossa è, in proporzione, quasi il
doppio di quella dei allevati in gran quantità, testimonianza di un adattamento
ad una vita movimentata e selvatica. Le strutture muscolari si presentano
toniche, asciutte e molto irrorate.