ALLEVATI COME CONIGLI
Con questa iniziativa vogliamo fermare l'importazione di cane dai cosiddetti "allevamenti dell'est" con questo non vogliamo negare che anche nei paesi dell'est esistano seri e appassionati allevatori, ma la realtà che vogliamo combattere è quella dove i cani vengono allevati in gabbie per farli riprodurre proprio come si farebbe con i conigli, utilizzando però anche ormoni per favorire il calore delle cagne in modo da avere più di 3 cucciolate all'anno. Questi cuccioli poi vengono importati all'età di tre quattro settimane( per impietosire le persone dalle vetrine dei negozi) e senza le più comuni vaccinazioni o norme igienico sanitarie.
PER TUTTI VALGANO LE LETTERE APERTE (se anche tu hai testimonianze inviale info@inseparabile.com insieme possiamo fermarli)
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FERMIAMO GLI
"IMPORTATORI" SENZA SCRUPOLI
A
Natale ho visto un cucciolo di pinscher nano (Artù) nella vetrina di un negozio
di animali alquanto rinomato, me ne sono innamorata e l'ho comprato al prezzo di
lit. 1.300.000. Mi è stato detto che il cane proveniva da un allevamento
ungherese e che il pedigree sarebbe presto arrivato (ovviamente non è ancora
arrivato). Mi sono accorta dopo qualche giorno che il cucciolo presentava un
mantello un pò opaco, aveva la forfora ed aveva meno pelo sulle tempie e dietro
le orecchie e si grattava spesso. In poco tempo il pinscher è peggiorato: ha
perso quasi completamente il pelo e quello che è rimasto del suo mantello era
pieno di forfora, aveva la pelle tutta arrossata e si grattava e leccava di
continuo. Dopo aver girato per ben 5 veterinari, finalmente è arrivata la
diagnosi definitiva: rogna sarcoptica (quella che aggredisce l'uomo), quasi
sicuramente anche associata a difetti genetici.
Ho
passato dei giorni terribili, Artù piangeva e tremava di continuo perché non
riusciva a capire cosa avesse fatto di male per non essere più tenuto in
braccio e si sentiva emarginato (per le precauzioni che mi sono state
consigliate dai medici, soprattutto fino a che non si capiva esattamente cosa
avesse). Artù adesso sta un po' meglio e ha smesso di grattarsi
selvaggiamente, anche se ha ancora dei brutti papillomi nelle orecchie e perde
sempre pelo (di meno). A questo punto, passata la paura (non mi vergogno di dire
che alla beata età di 35 anni mi sono fatta un sacco di pianti) mi sono
arrabbiata, tanto, anzi tantissimo, avrei volentieri contagiato la rogna alla
persona che me l'ha venduto.
Ero
alla mia prima esperienza canina e non avevo nessuna idea del traffico di
animali dall'est.non sapevo nulla, lo ammetto, nemmeno della normativa in
materia, pur svolgendo la professione di avvocato. Documentandomi
sull'argomento, ho scoperto che sono molteplici e diffusissime le schifezze che
i negozianti poco seri di animali e alcuni "importatori" senza
scrupoli commettono. Artù mi è stato venduto dopo essere rimasto nella vetrina
del negozio per almeno venti giorni, oltre che con la rogna ai suoi primi
sintomi, pure strapieno di parassiti intestinali e privo della prima
vaccinazione, quella che vale pure per le malattie respiratorie (era pieno
inverno e faceva un freddo della malora), solo con il siero per la
gastroenterite (quello sì, perché la gastroenterite può provocare morte
fulminante ed allora non facevano in tempo a venderlo). questo non si chiama
maltrattamento ed abbandono ? E allora ho studiato.e al di là della tutela
risarcitoria per il singolo acquisto (economica e poco importante, ma da
esercitare, perché bisogna comunque colpire queste persone là dove fa loro più
male: nel portafogli) prevista dal codice civile, mi sono resa conto che le
leggi italiane non sono sufficienti per tutelare adeguatamente questi
piccolini.esistono direttive comunitarie, pur recepite dal nostro Stato, che
non mi sembrano adeguatamente coordinate con le scarne leggi regionali in tema
di commercio di animali (le leggi di attuazione della L. 281/91).
Ho
contattato i responsabili dei servizi veterinari delle Asl e del Ministero ed ho
incontrato persone attente e disponibili a lavorare per reprimere il fenomeno.
Anche
un cane di razza può facilmente diventare randagio se venduto malato alla
persona sbagliata.e che dire delle sofferenze che patiscono per via delle
malattie che contraggono nei viaggi (sono spesso infilati e compressi nei
cofani delle macchine, oppure in camion che si fanno il giro d'Italia,
trasportandoli come fossero sacchi di patate). Eppure è facile aggirare le
incomplete normative esistenti.E' però necessario raccogliere esperienze, per
capire bene quale sia la casistica e quali metodologie vengano applicate.vi
prego, se siete a conoscenza di storie di cuccioli importati, di mandarmi una
mail...ci sarà chi studierà e cercherà di porre rimedio alle lacune di legge,
ma sbrighiamoci, non limitiamoci a dire che tanto è "un fatto ormai
risaputo".
Vorrei
fermare in qualche modo questa barbarie. Qualcuno vuole aiutarmi?
Rossella |
LETTERA APERTA n 2
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LETTERA APERTA n°3
Persona:santucci francesca Messaggio: La mia CLOE è una cagnolina magiara e sono così felice di averla potuta prendere perchè, parliamoci chiaro: il mio problema era quella di avere il cane che ho sognato fin da piccola e che ora avevo l'esigenza di avere: un fox wire. Ma lo sapete anche voi quanto costa un cane di razza come il mio e io non potevo permettermelo quindi trovando chi aveva l'opportunità di trovarla ad un prezzo accessibile, ne ho approfittato altrimenti come avrei potuto are. A tutti quelli che in questo momento pensano:e perchè non ne ha preso uno al canile? Rispondo che io ho avuto sempre cani e gatti di pura, bellissima carinissima amatissima razza bastarda e l'ho amati no molto, di più ma ora volevo lei. Lo so il problema e purtroppo devo dire che gli altri cuccioli arrivati con la mia (5 tutti di razza, anche grande) sono morti ma secondo meanche perchè purtroppo gli altri acquirenti sisono fidati del fatto che era stato loro assicurato che l'allevatore aveva fatto e la sverminazione e i vaccini e invece probabilmente non era vero e quindi, oltre lo strapazzo del viaggio - che sappiamo bene quello che ha potuto voler dire, magari è bastato il ritardo di un giorno ad aver portato il cucciola dal proprio veterinario per decretarne la morte. Io , probabilmente per esperienza, per sesto senso,per quello che è stato non lo so forse perchè lei doveva semplicemente vivere, ho portato quel batuffolo dalla mia dottoressa la sera stessa, appena uscita dal negozio e quindi le è stao fatto subito il siero, la sverminazione e mi sono state indicate le medicine eventuali da darle in casi di vari sintomi che Cloe avrebbe otuto avere. In effetti ha avuto problemi iniziali di intestino subito tamponati che avrebbero potuto sfociare magari in peggio ma non ho dato modo di andare avanti ed ho sottoposto, i primi giorni, il mio cucciolo a continue visite, analisi, ecc... per evitare qualunque cosa. Ora sono stata fortunata ma devo dire che, nonostante il mio carattere fiducioso, quando si tratta di cuccioli o animalini in genere non mi fido più di tanto di nessuno, nemmeno di un amico e quindi faccio in modo di prevenire. Questo perchè anhe vent'anni fa avevo preso un cucciolo di fox da un amico che in buona fede mi aveva venduto un cucciolo sofferente di epilessia,credo in buona fede, che dopo tre mesi un altro veterinario mi fece abbattere. Da allora sono così diffidente e prudentissima. Comunque secondo me non è tanto il fatto di far portare i cuccioli dall'estero che bisognerebbe combattere ma il COME vengono portati e quindi fare controlli alle ex frontiere, sulle autostrade e quant'altro. Con questo Vi saluto anche da parte di Cloe, la mia foxina magiara. Ciao Francesca e Cloe |
LETTERA APERTA n°4
Gianfreda Deborah
Messaggio: Il 23.12.2003 il mio fidanzato ha realizzato un mio piccolo sogno nel cassetto..abbiamo acquistato un cucciolo di beagle...intravisto nella vetrina di un negozio di Lecce, nel quale si trovava da circa due settimane. Era adorabile...e proveniva dall'Ungheria...Io ed il mio ragazzo - ingenui e totalmente inesperti del settore - abbiamo pagato in contanti il meraviglioso cucciolo...comprando l'impossibile in accessori per la sua permanenza nella nostra casa di Milano (dove entrambi lavoriamo da due anni). Purtoppo, la sera stessa il cucciolo accusava una tosse secca....come se avesse dei peli in gola..Il giorno dopo (24.12.03) il solo veterinario rintracciato nella vigilia di Natale, ci consigliava di vaccinare il cucciolo immediatamente e controllare questa tosse sospetta appena arrivati a Milano dopo Natale.Così abbiamo fatto.... La clinica veterinaria ha fatto subito un prelievo...sospettando già qualche grave patologia. Naturalemnte, niente vaccino fino alla guarigione...Dopo una settimana circa, il cucciolo aveva muco nasale e tosse più consistente...nonostante gli antibiotici presi già per una settimana....Tornati dal veterinario....l'ardua sentenza è stata: sospetto cimurro! Dalla lastra apparivano solo segni di broncopolmonite...ma i sintomi neurologici avanzavano di ora in ora....sino a quando gli spasmi vocali e fisici non hanno condotto il nostro povero adorato cucciolo ad uno stato di totale incoscienza....tale da rendere necessaria ed inevitabile la sua soppressione. Credo di non poter descrivere il trauma e la disperazione vissuta durante questa esperienza. Il negozio - dapprima disponibile - ha negato tutto e non intende risarcire...Se ne esce dicendo che farà causa al suo allevatore...ma che lui non ha colpa. La rabbia e il dolore non si possono descrivere....ma l'unico rimedio che mi resta è un giudice....e soprattutto cercare altre esperienze come la mia nella mia città Lecce.....che possa servire a raccogliere tutta la documentazione necessaria per configurare un ipotesi di truffa....Infatti, da voci cittadine, sembra che a Lecce (e nel sud in generale) ci siano stati molti casi di questo tipo...ma vivendo a Milano....queste testimonianze sono difficili da rintracciare..... Spero che qualcuno leggendo questa testimonianza...decida di contattarmi...scrivendo alla mia mail: deh_74@hotmail.com |
LETTERA APERTA n°5
Persona:torielli angela
Messaggio: Mi chiamo Angela e scrivo da Genova. Anche io ho avuto molti problemi di salute da risolvere quando ho acquistato la piccola Mutti, una Shi-tzu da un allevatore,o meglio importatore di cuccioli della mia città. Ma vorrei anche segnalare che la mia seconda cagnolona, Vicky,acquistata in un allevamento sicuro ha contratto il cimurro nel primo anno di vita. Mi ha fatto impressione leggere del piccolo beagle che è stato soppresso per il cimurro. Vicky è andata in coma per gli effetti neurologici del cimurro, ma con la cura adeguata, a base di antibiotici che potessero superare la barriera encefalica, dopo due giorni di coma e alcuni giorni di semi paresi si è ripresa e ora è la mia felecità, vive corre accanto a me e non ha riportato nessun danno. Il mio consiglio a tutti è quindi fate attenzione al cucciolo che scegliete, ma soprattutto, se lo avete e si è ammalato, curatelo e non permettete a veterinari troppo frettolosi di sopprimerlo....non fareste di tutto per salvare un bimbo? Il vostro cucciolo è il vostro bimbo! |
LETTERA APERTA n°6
Persona:Folco Barbara
Messaggio: Sono un'allevatrice di Basset Hound con affisso ENCI, una di quelle che svermina i cuccioli tre volte prima di vaccinarli, che li fa vaccinare dal proprio Veterinario e che non li consegna prima dei tre mesi perchè prima di tale data NON POTREBBERO ESSERE REALMENTE VACCINATI, che è pronta ad esibire i pedigree dei genitori dei cuccioli oltre che i modelli A e B delle cucciolate presentati a tempo debito all'ENCI, garanzia che il pedigree esiste è non è una leggenda metropolitana. Quasi dimenticavo: sono disponibile per tutta la vita dei miei cuccioli a riprenderli con me se i loro proprietari non possono più tenerli! Una pazza? Forse, ma con la coscienza pulita, e mai stanca di combattere affinchè la gente venga informata che se si desidera un cane di razza non ci si deve rivolgere ai negozianti od agli importatori o agli "allevamenti multirazza" che procurano qualsiasi cosa: così facendo si alimenta un mercato indegno che non tutela l'acquirente e sopratutto gli animali. Mi auguro che le testimonianze tragiche di tutti coloro che hanno visto morire il loro povero cucciolo, aggiunte ai mass-media che iniziano a parlare e denunciare, contribuiscano a mettere fine a questo squallore! Barbara |
LETTERA APERTA n°7
Persona: Simonetta
Messaggio: Giovedi ho comprato in un negozio di Varese uno spiz di pomerandia era già la terza volta ke lo andavo a vedere e finalmente mettendo insieme tutti i miei risparmi lo ho acquistato 800 euro senza peedigri lo porto a casa con un entusiasmo indescrivibile un piccolino di appena due mesi e mezzo bellissimo un sogno, contatto subito il veterinario per fissare una visita di controllo ci mettiamo d' accordo per il mercoledi le spiego ke il negoziante mi aveva dato delle pastigliette da somministrargli in quanto doveva essere sverminato nonostante avesse gia una vaccinazione, la domenica il piccolo Love inizia a tossire una strana tosse avviso il veterinario ke korre subito invitandomi a conservare un campione di feci diagnosi Cocciliosi bene!!!!iniziamo la cura con l'antibiotico 15-20 giorni la tosse dovrebbe sparire mi dice con un nodo al cuore gli do l'antibiotico la tosse peggiorava di ora in ora il giorno seguente rikiamo il veterinario il piccolo è spento ha inappetenza e dei piccoli tic, si riscontra ke il cane ha la febbre alta molto strano nella cocciliosi trattata con l'antibiotico il sospetto del Cimurro si fa sempre + presente nella testa del mio veterinario Love presentava tutti i sintomi informo subito il venditore del fatto si offre di riprendersi il cane per curarlo con la Tetraciclina mi sono rifiutata il cane peggiorava di ora in ora il veterinario mi propone di andare da un suo collega per far prelevare 2 ml di sangue dalla giugulare per poi spedirla in germania in un laboratorio specializzato nella ricerca del cimurro ciò avviene...il secondo veterinario di Love mi informa ke il negozio era molto conosciuto per i cuccioli malati ke vendeva anche lui ampio sospetto di cimurro era gia la seconda persona ke mi consigliava di riportarlo indietro in quanto le probabilità erano molto limitate decisione drastica lo porto in negozio discutendo con il venditore viene a galla ke Love proviene dai PAESI DELL ESTparla del mio piccolino come merce difettosa chiede un certificato del VIZIO(difetto) di LOVE dopo un accesa disussione stacca l' assegno e ame e al mio convivente ci sbatte fuori con quella freddezza con cui tratta gli animali mi ha risarcito PERCHE' ERA IN COLPA PERCHE' SAPEVA ma non poteva sapere quello sqallido uomo il danno emotivo e psicologico ke mi ha causato a me e al mio piccolo non so dirvi come mi sento ma non avrei mai potuto vederne un altro morire come il precedente adesso è in vetrina e io a casa a piangere la lezione l'ho imparata MAI + CANI IN VETRINA VORREI IMPEDIRE A QUEI PICCOLINI DI SOFFRIRE ma la mia rabbia e angoscia purtoppo si fermeranno in una e-mail da sola non si cambia il mondo, il commercio, la crudeltà, la venalità, l'importazione senza controlli o la coscienza delle persone MA potete fermarvi VOI ke state leggendo NON COMPRATE CUCCIOLI IN NEGOZIO RIVOLGETEVI AL VOSTRO VETERINARIO DI FIDUCIA così evitate due o + cuori infranti è un dolore troppo forte da poter dimenticare in una sola vita vivrà per sempre nei nostri cuori.Grazie |
LETTERA APERTA n°8
Persona: Frida
Messaggio: Poco tempo fa,dopo aver cercato
a lungo per canili,soprattutto,e rivenditori di cuccioli mi sono
innamorato di una piccola pechinese.Tornai al negozio tre ,quattro volte
anche perchè mi piaceva davvero tanto,tenera tenera con quel musino,stava
lì da mesi,ogni volta mi faceva tante feste e sembrava così triste.Mi
conquistò.E' stata ,a dir il vero, una scelta un pò sofferta.Uscivo da
una non piacevole esperienza con un chiuhauha,che avevo comprato qualche
anno fa a Malta.Lo vendevano
come cucciolo,ma in realtà era vecchietto,lo vide il veterinario dai
dentini.Morì dopo un anno di polmonite.E sono stato davvero tanto male.Questa
volta dovevo pensarci bene,informarmi,stare attento.Non volevo più
soffrire così come in passato.Eppure. Frida,così l'ho chiamata,viene
a casa con me.Stava bene in apparenza. La portai dal negozio subito a fare
una bella toeletta.Perchè arrivasse tutta bella pulita a casa,la mia
principessa. La signora della toeletta al mio ritorno disse che sotto il
pelo,dietro le orecchie,un pò ovunque sul corpo,aveva delle strane
macchie rossastre,con della forfora.Pensai,pensammo a una dermatite.Aveva
anche una leggera tosse.Mi proposi di portarla dal veterinario il giorno
seguente per un controllo.Così feci. La veterinaria osservò bene.Dopo un
raschiato mi diede l'amaro verdetto:la piccola è positiva al Sarcoptes
Scabiei,ha la rogna.Non è stata sverminata.Manca di un richiamo,
presupposto che le abbiano fatto gli altri vaccini.Succede spesso per i
cani provenienti dall'est,come la mia piccola,che proviene dall'Ungheria.Fu
un fulmine a ciel sereno.Mi chiese se ne ero a conoscenza.In verità avevo
vagamente sentito qualcosa , ma non avevo dato peso,non mi era stao detto
tra l'altro,mi fu semplicemente dato il suo passaporto e ne venni a
conoscenza solo dopo.Mi ero informato se fosse sana,avevo avuto tutte le
garanzie,riguardo vaccini e tutto il resto. La mia Frida invece stava male.Tanto
male.E subito ho prestato attenzione.Si grattava in continuazione ovunque
e in ogni modo possibile,fino a farsi sanguinare.Tremava.Io stavo
malissimo,uno straccio .Prescrisse una tosatura per la mia piccola e delle
spugnature con un prodotto,ma mi avvertì che la terapia necessitava di
periodi lunghi,molto lunghi a volte ,con un notevole rischio per chi
veniva a contatto con l'animale,anche l'uomo.Dovevo limitare il contatto
con l'animale per evitare il contagio.Mai richiesta per me fu così
dolorosa. La dovevo tenere a debita distanza e mantenere l'ambiente il più
possibile sterile,dato che vivo in un appartamento senza giardino,ma come
potevo mettere la mia cucciola in terrazzo con questo freddo? Non sapevo più cosa fare.Mi
sentivo perso.Difronte a un problema,una malattia che finora conoscevo
solo per sentito dire.Vagamente.Ma quello che più mi faceva stare male è
vedere la mia piccola stare così,senza poter fare nulla,a momenti neanche
accarezzarla.Cosa che non ho potuto però fare a meno di fare,incurante
della prescrizione della veterinaria. Avevo tanta rabbia dentro.Davvero
tanta.Sottoposi la piccola alle cure,spugnature,bagni e tutto il
necessario e mi decisi a non lasciar passare la cosa così.Mi informai.Denunciai
il negoziante presso l'Enpa e il servizio veterinario di igiene e
profilassi della mia città.Contattai il mio avvocato per avere
ragguagli.E andai presso il rivenditore per avere spiegazioni in merito
all'accaduto.Stando a quanto ne sapeva,non era possibile,era la prima
volta che aveva problemi con cani di importazione dall'est non aveva
intenzione di offrire un risarcimento(cosa che a me non interessava in
fondo,mi stava a cuore solo la salute della mia principessa) ma quel che
è più grave non intendeva nemmeno preoccuparsi di pagare le spese
mediche per le cure.L'unica cosa poteva riprendere indietro il cane e
sostituirlo con un altro.Rimasi
senza parole.iUn cane è forse un paio di pantaloni che riporti
indietro se a casa li scopri difettati o non ti piacciono più?Stiamo
scherzando?Io non cambierei la mia principessa per nessun altro cane
al mondo.Per niente al mondo.Dopo quanto l'ho desiderata,cercata,voluta.Mi
interessa solo che stia bene e sia felice.E darle tutto l'amore, la sola
cosa di cui ha bisogno. Questa fu in breve la sua
risposta.Mi lasciò ancora più amaro in bocca.Ora sto seguendo ancora da
vicino la questione. Voglio che chi ha colpa,paghi e
non avrò pace finchè non sarà così.Voglio che paghino quelle persone
che speculano sui nostri quattro zampe e sui nostri sentimenti,su di noi
che amiamo veramente i nostri animali.Ho avuto modo di informarmi anche
tramite questo sito e in rete su cosa c'è dietro tutto questa
importazione dall'est.Ora so qualcosa in più. Non è giusto.E'
scandaloso.E a farne le spese in primo luogo sono questa povere bestiole
che non hanno colpa ,ma sono solo vittime di questo gioco
indiscriminato,il più delle volte invisibile.Per fortuna ora cominciamo
ad aprire gli occhi un pò tutti su questa realtà. Frida ora comincia a stare meglio:è più allegra ,giocherellona,fa tanti disastri ed è la principessa della mia casa.E spero che di giorno in giorno stia sempre meglio.E' questo quello che voglio.Spero che questa mia testimonianza serva a qualcuno.Soprattutto a chi ,come me, a volte pecca solo di buona fede verso gli altri.Se potete darmi dei consigli,dei suggerimenti,ben vengano.Un grazie a tutti anche a nome di Frida. |
LETTERA APERTA n°9
Persona: Maria
Paola
Messaggio: Spett.le redazione di " Inseparabile" sono Maria Paola Violi vi scrivo per raccontavi la mia storia che ha un epilogo molto triste. Tutto inizia quando ho deciso di adottare un cane di razza chihuahua, io ho già uno yorkshire di 13 anni, ma volevo prenderne un altro. Una mia amica mi indica il nome di un negoziante di Roma dove lei stessa pochi mesi prima aveva acquistato un cucciolo sempre di questa razza. Prendiamo accordi con la titolare del negozio già dai primi di Agosto,la quale ci dice che avrebbe fatto arrivare i cuccioli, da lei selezionati, nei primi di Settembre. Il 13 Settembre vado nel negozio della Signora a vedere i cuccioli che sono arrivati, i cuccioli si trovavano in una gabbietta, tipo quella per i conigli, tutti insieme, avevano un unica ciotola di cibo e un abbeveratoio comune. Le feci le facevano direttamente sulla carta di giornale, posta alla base della gabbietta, e quando io ero presente la Signora ha solamente arrotolato la carta senza eliminarla. Vedo il cane un po stanco e chiedo chiarimenti,la negoziante mi risponde che i cani avevano viaggiato in aereo (ma cambia spesso versione). All'inizio la cifra che mi propone è di 1100.00 euro,poi ci accordiamo per il prezzo di 850.00 euro,gli lascio un acconto di 100 euro e lei mi rilasca un biglietto da visita con scritto il tipo di cucciolo scelto e la cifra da saldare al momento del ritiro. Il cucciolo viene ritirato da mio fratello il 23 Settembre, la signora prepara un foglio in cui oltre ad alcuni consigli su come allevare il cane c'è scritto che il cane doveva essere visitato entro le 24 ore dal momento del ritiro da un veterinario di nostra fiducia e che lei da quel momento declinava ogni responsabilità.Nel foglio c'era anche scritto che il cucciolo era stato "trattato per la coccidiosi" con il farmaco Appertex, e ci rilascia un libretto di vacinazioni.Abbiamo fatto visitare il cane nel pomeriggio stesso, e il veterinario affermava di trovare il cane in salute ma che le 24 ore erano insufficienti come garanzia e che non si poteva dire se nel momento della visita avesse malattie in incubazione.Il nostro piccolo cucciolo, è arrivato a casa e ha trovato tanto amore e ci ha ricambiato con un affetto travolgente, avevamo preparato per lui la cuccietta, i giochi, il mangiare e nei 3 giorni e mezzo che ha vissuto con noi il cane è stato felice e si è subito ambientato alla nuova situazione.Nella serata di Domenica 25 Settembre il cane comincia a presentare sintomi di vomito e diarrea, il Lunedì viene portato immediatamente dal nostro veterinario il quale fa una prima diagnosi di gastroenterite e subito vengono praticate le prime cure , una flebo e un antibiotico della durata di tre giorni, il martedì dall'esame delle feci stabilisce che vi sono i coccidi e probabilmente una gastroenterite emorragica virale,conosciuta come Parvovirosi. Il cucciolo nella serata di martedì si aggrava e siamo costretti a ricoverarlo in una clinica veterinaria con la diagnosi di parvovirosi,dopo due giorni di terapie, in cui abbiamo fatto l'impossibile per garantirgli le migliori cure mediche e viene costantemente curato sia dai medici della clinica che dal nostro veterinario. Il cane è deceduto nella notte di giovedì per arresto cardiaco. Nei giorni che hanno preceduto il decesso, abbiamo provato a contattare la negoziante per avere dei chiarimenti, il nostro veterinario infatti non si spiegava come mai il cucciolo fosse stato trattato per la cocciodi, visto che non si fanno azioni preventive, e voleva conoscere il nome dell'allevatore e il luogo dal quale proveniva il cane, per sapere se c'erano stati altri casi come questo e come erano stati curati. A queste domanda la negoziante rispondeva che non era tenuta a dare il nome dell'allevatore e che il cane era stato trattato per la coccidiosi in maniera preventiva e che lo faceva per tutti i cuccioli, che il cane godeva di buona salute nel momento della vendita (ma non c'è stato mai rilasciato un certificato veterinario che lo attestasse) e mi forniva il nome del suo veterinario, che a detta sua aveva visitato i cani. Interpello il Veterinario il quale afferma che secondo lui il cane al momento della visita stava bene, che aveva praticato la vacinazione contro la parvovirosi, e che il libretto delle vacinazioni non era timbrato perchè c'era un accordo amichevole tra lui e la negoziante per non farla pagare molto. Tutte questi avvenimenti e la non disponibilità a chiarire la situazione da parte della negoziante , mi hanno fatto pensare che ci fosse qualcosa di poco chiaro e probabilmente "illecito" (forse questi cani provengono da importazioni dall'est europeo), a tutt'ora non conosco la provenienza del cucciolo, non mi è stato fornito alcun pedigree , la negoziante dichiara di avermi venduto un cane sano e non si assume la responsabilità di aver venduto un cane sicuramente con una malattia mortale in incubazione. Raccontandovi questa storia voglio far aprire gli occhi e sensibilizzare tutte le persone che si apprestano ad adottare un cucciolo e che li amano davvero, di fare attenzione a negozianti poco chiari e privi di scrupoli per questi esseri che non possono difendersi e per evitare il dolore , che abbiamo provato noi, di perdere in questo modo atroce il nostro piccolino . La nostra famiglia ha subito un enorme stress fisico e mentale per la tragica morte di Max ( così si chiama il nostro piccolo) , sia io che mio padre siamo affetti da patologie croniche( artrite reumatoide e tumore alla vescica) ma stiamo facendo ogni cosa perché in questa vicenda si faccia chiarezza e perché le persone implicate paghino davanti alla giustizia per i loro crimini. Chiunque leggesse questa storia e ha vissuto, o sta vivendo una situazione analoga la prego di mettersi in contatto con me, è importante lottare e non rimanere all'ombra del nostro dolore, ma rendere giustizia ai nostri piccoli amici e far si che questi delinquenti la finiscano di fare questo commercio ignobile a scapito di queste piccole vite. |
LETTERA APERTA n° 10
Persona: ghiglia ilaria
Messaggio: da sempre amante dei cani, ho sempre fatto volontariato presso il canile di Genova, insieme al mio fidanzato, una sera abbiamo trovato una cucciola di ammstaff di 8 mesi mal nutrita e sicuramente reduce da combattimenti visti tutti i morsi che aveva sul corpo, abbiamo deciso di tenerla, qualche mese dopo volevamo darle un amico o amica con la quale giocare, il posto lo abbiamo quindi abbiamo cominciato a cercare per canili anche in Piemonte, ma al momente nessuno andava bene, un giorno poi passando davanti a un negozio di animali vidi una bulldogue francese in vetrina tutta ferma e completamente assente a quello che le accedesse intorno...passarono le settimane e lei era sempre li, mentre noi cercavamo sempre un altro cane. un giorno di aprile mi decisi a entrare in quel negozio a chiedere come mai quel cane fosse ancora li, il negoziante, un omone, mi disse che era troppo grande e nessuno la voleva piu (dichiaratamente aveva sei mesi) e che se non l'avesse venduta l'avrebbe ridata al suo fornitore!! ho chiesto il costo e mi disse 800.00 euro, non volevo pagare un cane, con tutti quelli che ci sono al canile,....in ogni caso continuai a passare davanti al negozio finche il negoziante mi propose di prenderla per 150.00 e mi avrebbe dato anche un sacco grande di mangimi, la cuccia e il guinzaglio, mi faceva tenerezza...e alla fine ho detto di si...a lui non sembrava vero, ha preso la piccola dalla vetrina, nelle sue mani quasi spariva...me l'ha fatta vedere e ho notato che in certi punti le mancava il pelo, ho chiesto spiegazioni e mi ha detto che era cosi perché giocava con gli altri cani e gatti...MAH!!! poi tutto di corsa le ha fatto fare la visita dal suo veterinario di fiducia che ha attestato...CANE IN OTTIME CONDIZIONI FISICHE... l'ho portata a case, betty...cosi si chiama è molto forse troppo esuberante...giocava sempre con la mia ammstaff e il pelo continuava a cadere..dopo vari raschiati fatti dal MIO veterinario di fiducia la diagnosi è stata di rogna rossa... La mia piccolina... sono subito andata dal negozio, il quale mi ha detto che non era vero e che addirittura il mio veterinario aveva IL MICROSCOPIO DEL PICCOLO CHIMICO...ha detto che voleva il certificato e a quel punto avrebbe ripreso il cane per portarlo a far visitare in Lombardia...ma con il cavolo che le ridò betty...nemmeno per un minuto!! ho portato il certificato, solo per fargli capire che era vero, mi ha proposto due alternative, o ridargli il cane in cambio del suo valore o una sostituzione con un altro cane....ovviamente betty è ancora con me... poi ho pensato che non era giusto anche perché curare la rogna rossa è molto costoso...e volevo un risarcimento, sono andata quando il negozio era pieno e ho detto, stando bene attenta che tutti mi sentissero che mi aveva venduto un cane malato, e che lo sapeva fin da subito lui.. a quel punto mi ha dato 400.00 euro solo se me ne fossi andata e non gli avessi più chiesto nulla. cosi ho fatto, betty è sotto cura da mesi....forse sta migliorando, è sempre vispa, il cane più giocherellone che conosca!! spero che non succeda a nessuno quello che è successo a me...bisogna stare attenti e comprare cani solo da allevamenti anche se prima date un occhio ai cani nei canili!! un saluto |
LETTERA APERTA n° 11
Persona:Ratti Anna Messaggio: anche io sto vivendo la stessa esperienza.Circa un mese fa ho acquistato un cucciolo di pinscher in un negozio. Siccome il cagnolino aveva la tosse ho detto alla negoziante di farlo curare prima di portarlo a casa. il cane è rimasto dal veterinario di "fiducia" della negoziante per 15 giorni e a detta della veterinaria non aveva alcuna patologia eccetto una leggera tracheite. portato dal veterinario di mia fiducia ha riscontrato:giardia, anchilostomi, coccidi, acari e sospetto cimurro.Non sono riuscita ad avere il libretto sanitario del cagnolino ma solo un passaporto ungherese i cui dati sono stati falsificati. Adesso il mio cagnolino è ricoverato in una clinica veterinaria con il sospetto sempre maggiore che sia affetto da cimurro. La negoziante ha proposto di restituirle il cane in cambio di un altro, ma non si rende conto che un cagnolino non è un elettrodomestico che se non funziona si può cambiare con un altro. Sono arrabbiata, non mi interessano i soldi che sto spendendo,ma c'è una pena infinita per quel cucciolino che è entrato nel cuore di tutta la mia famiglia. |
LETTERA APERTA n° 12
LETTERA APERTA n° 13
LETTERA APERTA n° 14
LETTERA APERTA n° 15
LETTERA APERTA n° 16
LETTERA APERTA n° 17
LETTERA APERTA n° 18
LETTERA APERTA n° 19
LETTERA APERTA n° 20
LETTERA APERTA n° 22
LETTERA APERTA n° 23
LETTERA APERTA n° 27
LETTERA APERTA n° 28
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copyright Inseparabile18/12/2000
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