<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">martolina ha scritto:
Posso intrufolarmi un attimo qui? Mi sono sempre chiesta perchè questi cani, che se non ho cpaito male sono divisi in linea europea e tibetana, fossero così diversi l'uno dall'altro. Poi qualche giocno fa ho visto un album fotografico proprio sul Tibet e penso di aver capito.... In un posto così freddo, con case e giacigli isolati e anche "selvaggio" direi, l'unico cane veramente utile è un cane enorme, dal fortissimo pelo e rustico al massimo, che deve poter sopportare le temperature della zona.... E adesso mi chiedo.... Ho capito male? O è proprio così?
</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
la risposta alla tua domanda la troverai piuttosto dettagliatamente nelle precedenti 75 pagine di questa discussione...[)]
ad ogni modo riassumendo al massimo possiamo dire che i "tibetan mastiff" di linea occidentale (almeno fino alle recentissime immissioni di sangue orientale) erano il frutto di una selezione orientata ai risultati nelle esposizioni canine a partire da ceppi non esattamente tibetani, ma piuttosto nepalesi, indiani, ecc.
il mastino originale, per condizioni geografiche, climatiche, e culturali (nel senso di tipo di lavoro che svolge, cioè quello di guardiano delle tende dei nomadi, in ambienti assolutamente inospitali), deve necessariamente essere un cane molto rustico, e di grande forza fisica e caratteriale.