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Melograno -  Punica. 

Melograno - Punica granatum

Melograno  (Punica granatum) - Foto tratta da: www.calfloranursery.com

Nel linguaggio dei fiori le corolle del melograno simboleggiano la "fatuità", forse per la loro breve durata.
Al contrario, i frutti vantano un significato quanto mai augurale di "fecondità" e di "prosperità" che risale ai tempi più antichi e torva riscontro persino nei racconti mitologici.
Ancora oggi in Grecia, e in altre zone limitrofe, non appena celebrate le nozze, la sposa getta al suolo un frutto di melograno: dal numero dei semi che fuoriescono dalla buccia spaccatasi nell'urto, la giovane donna può sapere quanti saranno i figli che allieteranno la sua unione.

 

Storia.

Le prime raffigurazioni della "P. granatum", scoperte in una tomba egizia e su alcuni papiri, possono essere datate attorno al 2000 o al 20500 a.C.
I Fenici impiegavano le melagrane in molti dei loro riti perché vedevano in questo frutto i simboli della vita, della lotta e del sangue.
Nel Vecchio Testamento si parla del melograno e i suoi frutti sono anche ricordati nell'Odiessa, mentre la tradizione orientale sostituisce speso alla mela offerta da Eva ad Adamo una melagrana.

Sull'origine del nome scientifico Punica esistono pareri discordi: alcuni studiosi lo fanno derivare da "punicus = cartaginese", perchè anticamente si riteneva che il melograno fosse originario dell'Africa settentrionale e che le varietà migliori crescessero proprio nei dintorni di Cartagine; altri botanici sostengono invece che deriva da "puniceus = rosso), per indicare il colore dei frutti e dei fiori.

L'aggettivo "granatum" invece, si riferisce ai numerosi semi che costituiscono il frutto.
Dai frutti del melograno, secondo una ricetta in uso tra gli Ebrei, si estrae un delizioso liquore di antichissima origine.


Descrizione.

La famiglia: Punicacee.
Il genere comprende una sola specie: la Punica granatum.
L'origine: bacino del Mediterraneo.
L'aspetto: arbusti e alberi con rami spinosi.
Le foglie sono caduche, ovali e allungate, lucenti, opposte, intere, a margini lisci; il colore è verde vivo.
I fiori semplici o doppi, ascellari, hanno il calice tubolare e la corolla formata da 5-8petali; possono essere solitari oppure riuniti in gruppi di due o tre; il colore può essere rosso, rosso e giallo, giallo, bianco.

La fioritura avviene da giugno ad agosto.
I frutti sono delle grandi bacche divise in celle che contengono molti semi protetti da una polpa succosa e dolce, trasparente, color granata o rosa; sono ricoperti da una buccia liscia ma molto resistente e coriacea; si raccolgono verso la fine di settembre e l'inizio di ottobre, ma possono essere gustati soltanto in inverno quando sono perfettamente maturi; i melograni da fiore, appartenenti a varietà con corolle multiple, non producono frutti.

L'utilizzazione. come pianta ornamentale e da frutto, è possibile la coltivazione sia in giardino sia in terrazza (grandi cassette profonde almeno 70-80cm e larghe 70 cm); per la coltura in vaso si raccomanda il melograno nano che fiorisce e fruttifica anche in normali vasi del diametro di 30-40 cm.


Esigenze e cure.

L'esposizione in pieno sole; i melograni possono essere coltivati anche nelle regioni settentrionali purché il termometro nella cattiva stagione non scenda oltre i 10° sotto zero; in tal caso, è bene ricorrere alla coltura in vaso per poter ritirare le piante durante l'inverno.
Il terreno normale da giardino o da orto.

Le principali norme colturali sono le seguenti:
- potare energicamente a fine inverno per dare una bella forma alla chioma e consentire a tutti i rami di ricevere luce aria, elementi indispensabili per una ricca fioritura e per una copiosa fruttificazione


- annaffiare con regolarità, dalla primavera ad agosto, ogni settimana gli esemplari allevati in piena terra e due volte alla settimana quelli in vaso; il terreno non deve mai risultare eccessivamente inzuppato, tanto più che i melograni sopportano molto bene la siccità; da agosto in poi le annaffiature devono essere molto ridotte; le piante troppo bagnate possono presentare un grave inconveniente al momento della raccolta, ossia la buccia dei frutti può apparire spaccata, cosa che determina naturalmente il rapido deterioramento delle melagrane
- torcere verso l'inizio di settembre, il peduncolo che sorregge i frutti per limitare il normale passaggio della linfa; questo accorgimento serve ad evitare la spaccatura della buccia

Il melograno, anche se non è considerato una vera e propria pianta medicinale, vanta buone qualità curative contenute soprattutto nelle seguenti parti:
- la corteccia della radice e dei rami contiene alcuni alcaloidi, mannite, amido e diverse sostanze resinose, con azione vermifuga
- i fiori, meglio rossi che bianchi, vengono utilizzati come astringenti e impiegati anche nei casi di emorragie intestinali
- i semi, che servono a preparare la nota "granatina", bibita dal potere rinfrescante, possono essere utilizzati anche per correggere il sapore di sciroppi o di medicine.


Piantagione.

La piantagione si esegue in autunno o in primavera.


Moltiplicazione.

La moltiplicazione si effettua in febbrazio-marzo per talea legnosa da far radicare su sabbia in serra o in lettorino caldo; è possibile anche moltiplicare per distacco dei polloni che nascono al piede della pianta, per propaggine e per margotta.
Il melograno è una pianta resistente e di facile ambientazione purché coltivato in clima non troppo freddo.


Concimazione.

Concimare le piante coltivate in vaso ogni settimana, da aprile a settembre, con sangue secco e u buon fertilizzante minerale completo. Invece i soggetti coltivati in piena terra vanno concimati ogni 20 giorni, a partire da aprile e sino all'inizio di agosto con fertilizzanti dello stesso tipo. 

I melograni da fiore comprendono le seguenti varietà a fiore doppio:
- nana doppia: adatto soprattutto per la coltura in vaso, è alto circa 70-80 cm; ha fiori doppi scarlatti
- doppia rossa: alto circa 1 m e mezzo, a cespuglio, produce fiori simili a fiocchi, dal calice molto grande e con numerosissimi petali
- doppia variegata: ha fiori screziati, gialli e rossi; spesso su uno stesso ramo appaiono fiori di diverso colore
- doppia gialla: con fiori color giallo pallido - doppia bianca: dai fiori bianco candido

I melograni da frutto comprendono alcune varietà che, oltre ad una bella fioritura, forniscono anche una buona produzione di frutti.
Eccole:
- acida: con frutti di 8 cm di diametro aventi polpa acida e buccia a vivaci colori; esiste anche la forma nana da coltivarsi in vaso, con frutti del diametro di 3-4 cm, particolarmente acidi
- Rhoda: con frutti cremisi, grandi, dolci e profumatissimi
- Paper Shell o "buccia di carta": ha frutti grandi, succosi, dolci, di color giallo a chiazze rosse - Wonderful: con frutti del diametro di 12 c,, color cremisi, succosi, dolci, profumati - Spanish Ruby: con frutti molto grandi, colorati, con polpa intenso di color cremisi.

Scheda realizzata da Marco Finco