Malope.
Malope Trifida - Foto tratta da: www.davesgarden.com
Nella simbologia floreale alla malope si attribuisce il significato di "primo trionfo"; per questo in Grecia esiste l'usanza da parte degli innamorati di inviare alla propria ragazza un mazzetto di questi fiori dopo aver ottenuto il primo bacio.
Storia.
Il nome scientifico Malope riprende un vocabolo greco con cui si
indicavano le piante simili alla malva e quindi anche alla malope che infatti
assomiglia molto alla malva.
Descrizione.
La famiglia: Malvacee.
Il genere comprende soltanto 3 specie.
L'origine: bacino del Mediterraneo.
L'aspetto: erbacee annuali.
Le foglie alterne, intere oppure suddivise in tre lobi, con margini dentati o
seghettati, di colore verde chiaro.
I fiori sono formati da cinque petali e hanno una bella forma a campanula
Imbutiforme; sono vistosi, eleganti, solitari, quasi sempre situati all'ascella
delle foglie; il colore varia dal bianco al rosa al viola.
La fioritura è estiva.
L'utilizzazione: per bordo misto e bordure, roccaglie e muri fioriti, macchie
isolate oppure per la coltura in vaso (in cassette profonde 25cm e larghe 20 cm).
Esigenze e cure.
L'esposizione: in pieno sole.
Il terreno: normale da giardino, ben concimato e soffice.
Le malope non sono piante di difficile coltivazione, tuttavia bisogna
controllare attentamente la quantità d'acqua somministrata perchè un eccesso
di umidità può provocare la morte anche degli esemplari più robusti. In
genere, è sufficiente annaffiare due volte alla settimana, calcolando da un
quarto a mezzo litro d'acqua per cespo.
Piantagione.
La piantagione la messa a dimora delle piantine nate da seme in marzo si esegue
in aprile.
Moltiplicazione.
La moltiplicazione avviene per seme, seminando direttamente a dimora
in marzo oppure eseguendo l'operazione in vasetti di torba in lettorino in marzo
e trapiantando a dimora in aprile.
Concimazione.
La concimazione può essere eseguita in due modi: spargendo sul
terreno ogni mese la giusta quantità di sangue secco, oppure bagnando ogni 15
giorni con acqua e "fitocromos" che è un composti di tipo minerale
completo.
Parassiti.
È importante ricordare che le malope possono essere attaccate con facilità da
un temibile fungo, il Colletotrichum malvarum, che provoca delle macchie brune
sulle foglie; queste diventano molli, appassiscono e muoiono; possono essere
inoltre attaccate anche dalla Puccinia malvacearum che deturpa foglie e fusti
con numerose macchie, dapprima rossastre, poi di colore bruno.
Contro questi due
nemici bisogna intervenire tempestivamente con disinfezioni a base di zineb, da
eseguire ogni 10 giorni.
Se i sintomi non accennassero a regredire, nel timore
di infettare tutte le piante che vivono accanto a quelle ammalate, è meglio
estirpare gli esemplari colpiti e bruciarli.
Le due specie più coltivate.
- M. malacoides: alta circa 30 cm, ha foglie di varia forma e fiori rosa,
grandi, ascellari, solitari, che compaiono in giugno; molto diffusa nelle
regioni dell'Italia meridionale, questa specie vive bene in clima caldo e in
terra piuttosto asciutta;
- M. trifida: alta circa 30 cm, ha foglie suddivise in lobi, con margini molto
dentati; i fiori, che compaiono in estate, sono solitari e nei colori che vanno
dal bianco al cremisi, al rosa, secondo le varietà; molto interessante la
varietà grandiflora, oggi la più coltivata e diffusa.
Scheda realizzata da Marco Finco