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Magnolia.  

Magnolia sieboldii

Magnolia sieboldii - Foto tratta da: www.ubcbotanicalgarden.org

Fiore romantico per eccellenza, la magnolia simboleggia il "pudore" forse perché le sue corolle, bianche e profumatissime, si macchiano di scuro non appena vengono sfiorate o se la pioggia ne bagna i petali.

È anche possibile che la scelta di questo significato dipenda, almeno per quanto riguarda la "M. grandiflora", ossia la magnolia a foglie sempreverdi e a grandi fiori bianchi, dalla particolare disposizione delle corolle che sembrano nascondersi timidamente tra il fogliame, quasi a nascondere la propria bellezza.

Storia.

Il nome scientifico Magnolia ricorda il francese Pierre Magnol, direttore del Giardino Botanico di Montpellier, vissuto nel Seicento, autore di celebri opere di botanica.

È interessante tenere presente che le magnolie sono piante antichissime, la cui origine, rivelata da alcuni reperti fossili si fa risalire a 5 milioni di anni fa.
La prima specie ad essere "scoperta" nel 1688 fu la M. virginiana, mentre dalla Cina venne portata in Europa, e precisamente in Inghilterra, nel 1789 la M. denudata che in Oriente è ritenuta pianta sacra e per questo coltivata soltanto presso i templi.

Un cenno particolare merita il profumo dei fiori di magnolia che varia da specie a specie; la M. liliuflora odora di lampone, la M. grandiflora ha un aroma che ricorda quello del limone, mentre la M. stellata richiama la fragranza del melone, del miele e del giglio; altrettanto odorosa è la M. Kobus che assomma il profumo dell'ananas, dell'arancia e del giglio mescolati insieme.

Descrizione.

La famiglia: Magnoliacee.
Il genere conta circa 80 specie.
L'origine: Asia, America, Antille, Filippine.
L'aspetto: arbusti e alberi, a foglia caduca o sempreverde.
Le foglie sono di varia forma, più o meno coriacee, ovali, lanceolate, strette e lunghe, con margini lisci o ondulati, di color verde vivo o verde scuro; talvolta le foglie presentano una diversa colorazione sulla pagina inferiore che spesso è anche coperta da lieve peluria.
I fiori sono sempre grandi e appariscenti, a forma di coppa più o meno chiusa, spesso profumati, nei colori che vanno dal bianco al rosa, dal lilla-rosato al porpora; in alcune specie la fioritura si verifica quando le piante sono ancora prive di foglie.
La fioritura può verificarsi in primavera, in estate o in autunno, secondo le specie L'utilizzazione: per decorare giardini grandi e piccoli; non è invece consigliabile la coltura in vaso.


Esigenze e cure.

L'esposizione a mezz'ombra.
Il terreno deve essere profondo e fresco, atto a trattenere una certa dose di umidità, meglio se acido.

Le magnolie necessitano di poche cure, ma desiderano terreno acido, soffice e assorbente (composto da 1/3 di torba) e posizioni riparate e parzialmente ombrose.
È evidente che l'apporto decorativo di queste piante, data la brevità del tempo di fioritura, non si basa unicamente sulla bellezza delle corolle, ma anche sulla forma armoniosa della chioma e sulla lucente massa del fogliame.

Per quanto riguarda le potature non esistono problemi, perché le magnolie non hanno bisogno di tagli di riordino, ma soltanto la normale pulizia, ossia l'eliminazione dei rami secchi e mal formati.

Le annaffiature devono essere regolate in base all'andamento stagionale; importante è che il terreno non sia mai troppo arido, ma conserti seme una diceria umidità.


Piantagione.

La piantagione si esegue in autunno o a fine inverno.


Moltiplicazione.

La moltiplicazione viene effettuata per margotta, da eseguire in giugno oppure in ottobre; è possibile anche la riproduzione per talea, provocando l'emissione di radici con l'uso della speciale sostanza in polvere a base di ormoni.

Concimazione.

E' necessario che la vegetazione non subisca arresti e non denoti fasi di sofferenza che avrebbero come immediata conseguenza la perdita di una parte delle foglie o il loro ingiallimento.
Per evitare tutto questo si consiglia di concimare le magnolie in autunno con letame e concime organico in polvere. In primavera, per due o tre volte, alla distanza di 15 giorni l'una dall'altra, è bene annaffiare con un secchio d'acqua miscelata con estratto di alghe, oppure con fertilizzante minerale completo, con l'aggiunta di 4 g di solfato di ferro per ogni litro di acqua.

Le magnolie più belle. 

A portamento arboreo:
- M. grandiflora: sempreverde, può essere alta anche 30 m; è forse la specie più diffusa nel nostro Paese, sia presso il mare sia in pianura, lungo le rive dei laghi o in collina; fiorisce dall'estate all'autunno, con grandi corolle bianche profumatissime; ha chioma piramidale;
- M. obovata: a foglia caduca, alta anche 20 m, presenta rami particolarmente contorti e chioma arrotondata; fiorisce in primavera, sui rami ancor spogli, con corolle profumate, di color bianco crema;
- M. Campbelli: a foglia caduca, alta anche 50 m; ha fiori che vanno dal rosa al cremisi, profumati, che appaiono prima delle foglie; non sopporta l'eccessivo freddo
- M. macrophylla: a foglie caduche, grandissime, lunghe anche 90 cm e larghe 30 cm; i fiori sono profumati, bianco-avorio con una sfumatura porpora verso la base dei petali; ogni fiore ha un diametro di 40 cm; fiorisce nella tarda primavera.
 
A portamento arbustivo:

- M. liliflora: a foglia caduca, alta 4 m, fiorisce da aprile a giugno con corolle simili a coppe chiuse, bianche all'interno e porpora all'esterno; questa specie conta alcune varietà molto belle e diffuse, come la nigra con fiori quasi neri e la purpurea con corolle porpora che sfumano in rosa verso l'apice; la fioritura avviene prima della emissione delle foglie;
- M. Delavayi: sempreverde, alta anche 10 m, fiorisce in maggio con belle corolle a coppa, bianco-crema, profumate; questa specie vive bene anche in terreni calcarei, ma non sopporta il vento e il freddo eccessivo;
- M. Kobus: a foglia caduca, alta anche 8 m, fiorisce in aprile con piccoli fiori bianco-avorio, profumatissimi;
- M. stellata: a foglia caduca, alta 3-4 m, fiorisce in marzo-aprile con bei fiori bianchi, rosa o porpora, molto aperti e con numerosi petali piuttosto stretti e disposti a raggiera; vuole terreno decisamente acido;
- M. Sieboldii: a foglia caduca, fiorisce in maggio con fiori semipenduli a coppa, portati da un lungo peduncolo;
- M. Soulangeana o "albero dei gigli": ibrido a foglia caduca, fiorisce in aprile e può raggiungere i 5 m di altezza; i fiori compaiono prima delle foglie e sono molto grandi, a coppa, bianchi, all'interno e rosa o porpora all'esterno;
- M. virginiana: sempreverde, alta da 2 a 4 m, fiorisce in maggio ; le corolle sono bianco-crema, profumate ed hanno la forma di un globo.

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Scheda realizzata da Marco Finco