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Geranio - Pelargonium.    

Geranio (Pelargonium) - Foto tratta da: www.flowerservice.it


Il significato che si riferisce all'omaggio di una piantina di gerani non è certo dei più gentili: questi fiori simboleggiano infatti la "fatuità", probabilmente per l'assoluta mancanza di profumo delle loro corolle, pur così belle e dai colori freschi e brillanti, messi in maggiore evidenza dal verde intenso e vivo del fogliame.

Storia.

Il nome scientifico Pelargonium, deriva dal vocabolo greco "pelargos", ossia "cicogna" per la somiglianza dei semi del geranio con il becco di questo volatile.
Il nome volgare "geranio" deriva anch'esso da un vocabolo greco, e precisamente da "geranos = gru" sempre in relazione alla forma "a becco" che contraddistingue il frutto.

Non si devono tuttavia confondere i gerani coltivati con le piante appartenenti al genere Geranium, specie spontanee anche nel nostro paese.
Il primo esemplare giunse in Europa, ed esattamente in Olanda, nel Seicento; un secolo dopo ne venivano importate già varie specie per estrarne degli oli essenziali (contenenti "geraniolo") da impiegare nella fabbricazione di profumi.

L'epoca di maggior diffusione del geranio si ebbe verso la fine dell'Ottocento; oggi, grazie all'introduzione di molti nuovi ibridi, e alla diffusione di specie prima poco note, questa generosa pianta trova sempre più ampie e interessante utilizzazioni.

Descrizione.

La famiglia: Geraniacee.
Il genere: comprende circa 200 specie.
L'origine: Sud Africa.
L'aspetto: piante erbacee o semiarbustive, perenni.
Le foglie: opposte o alterne, semplici o composte, palmate o frastagliate; lobate o lanceolate, a margini interi o festonati, di consistenza carnosa oppure sottili e tomentose; aromatiche o profumate; il colore varia dal verde chiaro al verde cupo, sfumato in argento, variegato in bianco e porpora.
I fiori di forma irregolare e a cinque petali sono riuniti in ombrelle alla sommità di peduncoli rigidi; il colore varia dal rosa al rosso, dal bianco al violetto, raramente giallo o arancio; sono privi di profumo.

L'utilizzazione: per balconi e terrazze, bordure in giardino, aiuole, macchie la centro del prato, vasi pensili, e per l'estrazione di essenze odorose.


Esigenze e cure.

L'esposizione in pieno sole o a mezz'ombra; i gerani vivono all'aperto in inverno solo nelle regioni a clima mite.

Il terreno deve essere possibilmente acido o comunque privo di calcare, formato da un composto di 1/3 di terra di bosco, 1/3 di torba e 1/3 di sabbia, concimato con appositi fertilizzanti minerali che spesso esercitano anche azione colorante; il letame non è consigliabile.

Ecco le norme più importanti da seguire:

- coltivare i gerani in posizioni rivolte a est, al riparo dalle raffiche ventose, e annaffiare a giorni alterni, anche se è risaputo che queste piante sopportano sole intenso, siccità e vento; in questo modo si ottengono risultanti più soddisfacenti
- per la coltura in cassetta è opportuno scegliere recipienti profondi 20 cm, larghi 15 cm, lunghi circa 40 cm, in cui possono trovare posto due esemplari; in piena terra, i gerani si devono piantare lasciando 30 cm di distanza tra un esemplare e l'altro.
- per migliorare le piantine favorendo una più intensa fioritura è consigliabile rinnovarle ogni anno a mezzo di talee autunnali
- nelle regioni a clima mite dove i gerani non necessitano di protezione invernale è comunque indispensabile procurare loro un periodo di riposo sospendendo quasi totalmente le annaffiature da dicembre a tutto febbraio e tagliando gli steli a 15 cm da terra. Anche in queste zone favorite dal clima si ottengono migliori risultati con l'annuale rinnovo delle piante a mezzo di talee
- per quanto riguarda le annaffiature è opportuno somministrare quotidianamente uno o due bicchieri di acqua per esemplare nella stagione più calda. Tale dose può essere diminuita o aumentata secondo le particolari condizioni di temperatura e l'andamento climatico.
- ogni settimana è bene tagliare le corolle sfiorite e le foglie gialle, rimuovere la terra e controllare la vegetazione per poter intervenire tempestivamente contro i germi delle varie malattie o i parassiti animali. I gerani possono essere colpiti con maggior frequenza da mal bianco, ruggine, ragno rosso, tignola, ecc.

Piantagione.

La piantagione si esegue a primavera.
In aiuola deve avvenire quando la stagione si è messa decisamente al bello e non si temono più gli improvvisi sbalzi di temperatura; la stessa regola vale per l'epoca più idonea all'esposizione delle cassette sul balcone e la rimozione della copertura invernale costituita da foglie secche, torba o fogli di plastica, messa in atto al sopraggiungere dell'inverno.
Infatti, nelle regioni dell'Italia settentrionale, i gerani coltivati in aiuola debbono essere rimossi e sistemati in vasi o cassette dopo aver provveduto a tagliare gli steli a circa 15 cm dal suolo. In seguito, le piante possono essere ritirate in locale non freddo, anche buio, e annaffiato pochissimo; oppure è possibile sistemare i recipienti su un balcone riparato dal vento, sotto un portico o contro un muro, purché vasi e cassette vengano ricoperti da foglie secche, torba o plastica.

Moltiplicazione.

La moltiplicazione avviene normalmente per talea, in aprile o in agosto, tagliando i getti mediani con un coltello affilato, badando che abbiano almeno 3 nodi; la talea, privata delle foglie inferiori rispettando il ciuffo terminale, viene posta a radicare in terra molto sabbiosa, all'ombra; dopo circa venti giorni presenta una buona massa di radici e dopo un mese e mezzo, può essere trapiantata in singoli vasi di 10 cm di diametro; durante il periodo di radicamento, il terriccio delle talee deve essere mantenuto sempre fresco, ma non troppo bagnato Il geranio è una pianta molto resistente, tuttavia ha bisogno di cure ben precise per poter prosperare nel modo migliore.

Concimazione.

Oltre all'aggiunta dell'apposito fertilizzante da terra d'impianto, deve essere completata da somministrazioni di miscela nutritiva formata da acqua e estratto di alghe oppure di fitocromos, che ha il compito di ravvivare la tinta dei fiori, apportando alle piante la necessaria dose di humus e di elementi minerali
- assai giovevoli anche le irrorazioni con stimolante ormonico 66/F, da ripetere ogni 15 giorni, nella dose di 6 gocce di prodotto per ogni litro d'acqua. Durante le irrorazioni è opportuno non bagnare i fiori per non sciupare i petali.

I gerani più diffusi.

- P. zonale o "geranio eretto": può raggiungere i 2 m di lunghezza, è la bellissima pianta dalle foglie un po' pelose, rotonde o a forma di cuore, a margini festonati oppure ondulati spesso più scure sulla pagina inferiore e talvolta ornate da una fascia più scura sulla pagina superiore; fiorisce da aprile a novembre, ma in condizioni particolari di clima e di temperatura tutto l'anno; i fiori sono portati da steli rigidi, e riuniti in ombrelle semisferiche. Recentemente sono stati posti in commercio varietà e ibridi che si coltivano come annuali, seminando in serra in febbraio, per avere le piante fiorite in luglio. I molti ibridi oggi in commercio noti come P. x hortorum (il segno x sta ad indicare appunto l'ibrido) presentano fiori in varie tinte: bianco, rosa, rosso, cremisi, rosa antico, salmone, arancio con petali semplici o doppi. Numerose anche le varietà, tra cui assai interessante la miniatura, alta 10-15 cm, disponibile anche con foglie screziate in bianco e fiori variegati in diverse tinte, adatta per rock-garden o per bordure oltre che per i vasi. Per quel che riguarda le foglie il geranio zonale comprende alcune varietà a foglie d'argento, a foglie tricolori (porpora, rosso, crema, verde e oro), a foglie bronzo oppure oro, tutte di altezza variabile tra 20 e 25 cm
- P. peltatum o "geranio edera, ricadente": con rami lunghi anche 2 m, ha foglie carnose e lucenti, molto simili a quelle dell'edera; fiorisce da marzo a ottobre con fiori a forma di ombrelle rade dal portamento sciolto ed elegante; le tinte variano dal bianco al rosa, dal lilla al viola, dal rosso all'ametista, con petali semplici o doppi; è adatto per decorare finestre e balconi e ricade elegantemente formando ricchi cuscini di verde e fiori
- P. macranthum o "geranio farfalla, geranio Leopoldo, geranio regale, geranio a macchie": piuttosto delicato, può essere alto anche 1 m e mezzo; ha foglie dure, ruvide; fiorisce una sola volta in primavera e raramente rifiorisce una seconda volta nei mesi successivi; ha fiori stupendi molto simili a quelli dell'azalea, nelle tinte che vanno dal bianco al rosa, dal lilla al viola, dall'arancio al salmone, dal rosso al porpora, quasi sempre accostate a sfumature più cupe e contrastanti
- P. tricolor: alto 35 cm, fiorisce in maggio emettendo fiori di tre colori (nero, bianco e rosso) di grande effetto
- P. Radula: ha foglie ruvide molto frastagliate che profumano intensamente di rosa, e fiori rosa pallido
- P. echinatum o "geranio spinoso": alto 40 cm fiorisce in estate; i suoi fiori sono bianchi e porpora con una macchia a cuore sui petali superiori
- P. acetosum: alto 30 cm, ha foglie glauche ; fiorisce in maggio in rosa
- P. quinquélobatum: alto 25 cm, è una specie rara e preziosa che fiorisce in maggio-giugno emettendo fiori verdi sfumati in rosso
- P. triste : alto 25-35 cm ha le foglie simili a quelle delle carote ; fiorisce in maggio-giugno, i fiori, che profumano dopo il cala del sole, sono marrone
- P. stipulatum: alto 15 cm, fiorisce in maggio in giallo chiaro I gerani a foglie profumate Mentre i fiori del geranio non sono profumati le foglie sono caratterizzate da intenso aroma, variabile da specie a specie.

I gerani più noti per le foglie profumate.

- P. crispum: ha foglie profumate di limone e fiori lilla
- P. odoratissimum: con foglie profumate di mela e fiori bianchi
- P. abrotanifolium: con fogliame che emana intenso aroma di artemisia
- P. capitatum: ha foglie profumate di rosa e fiori rosa
- P. Radula: ha foglie profumate di rosa e fiori porpora
- P. graveolens: ha foglie profumate di rosa e fiori color malva
- P. tomentosum: ha foglie dall'aroma di menta e fiori rosa

Scheda realizzata da Marco Finco