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Gardenia.

Gardenia

Gardenia - Foto tratta da: http://florovivaismo.regione.marche.it

  

"La tua fragile bellezza mi affascina": questo è il significato attribuito alle gardenie per il profumo intenso, la grazia della corolla e la fragilità dei petali, che anneriscono rapidamente al minimo contatto.

Storia.

Di gran moda nell'Ottocento, questi fiori erano considerati "galanti" e venivano offerti alla donna del cuore che li appuntava sull'abito in occasione di serate mondane, per un ballo o per recarsi a teatro.

Il nome scientifico Gardenia deriva da quello di Alexander Garden, medico e naturalista americano vissuto nel Settecento.
Nel nostro Paese la gardenia si diffuse nel secolo scorso come pianta da serra; in seguito, con l'importazione delle specie più rustiche, si passò alla coltivazione in pien'aria con ottimi risultati.
Del resto, nelle regioni meridionali degli Stati Uniti la specie G. Jasminoides è coltivata addirittura come siepe e fiorisce ininterrottamente da maggio a settembre. Dai fiori di gardenia si estraggono essenze odorose utilizzate in profumeria.

Descrizione.

La famiglia: Rubiacee.
Il genere comprende circa 60 specie.
L'origine: regioni tropicali e subtropicali dell'Asia e dell'Africa.
L'aspetto: arbusti sempreverdi.
Le foglie: lanceolate, oblunghe, lucenti, coriacee, di colore verde scuro oppure verde glauco.
I fiori possono essere più o meno grandi, semplici o doppi, a forma di rosa piuttosto aperta o a imbuto; sono quasi sempre profumati; il colore varia dal bianco candido al bianco avorio, al bianco sfumato in verde, al giallo chiaro macchiato di porpora sino al bianco variegato in rosa.

La fioritura avviene di solito in estate, in periodi diversi secondo la specie; con la forzatura in serra si ottengono esemplari fioriti in ogni epoca dell'anno, sfruttati per la raccolta del fiore reciso.
L'utilizzazione: si può coltivare in piena terra, per il fiore reciso come arbusto ornamentale, nei giardini delle regioni a clima mite, oppure in vaso, da riparare durante la cattiva stagione, nelle regioni con inverni rigidi.

Esigenze e cure.

L'esposizione a mezz'ombra.
Il terreno deve essere acido o neutro, ossia privo di calcare, composto da una miscela di torba, terra d'erica e sabbia in parti eguali.

Per ottenere buoni risultati dalla coltivazione delle gardenie è indispensabile seguire queste norme:

- il terreno: deve essere assolutamente privo di calcare, sempre fresco ma non troppo umido
- la posizione: è indispensabile che sia piuttosto ombrosa
- la temperatura: di giorno può salire anche a 30°, ma di notte no deve scendere sotto i 15°
- la sbocciolatura: al momento della fioritura, se si desidera ottenere corolle molto grandi, è bene eliminare i bocciuoli secondari, ossia quelli che si formano ai lati della corolla principale; anche i rametti deboli debbono essere tolti e così i getti che appaiono al piede dell'arbusto; questi getti, usati come talee, servono a ottenere nuove piante
- la raccolta: si esegue sempre di prima mattina; quando i bocciuoli sono quasi del tutto chiusi e cominciano appena a mostrare il bianco dei petali; per conservare le gardenie recise a lungo è bene collocare i vasetti in ambiente fresco e non troppo luminoso, evitando di toccare i petali o di spruzzarli per non sciuparli irreparabilmente.

Piantagione.

La piantagione ossia il trapianto, si esegue in autunno oppure alla fine dell'inverno.

Moltiplicazione.

La moltiplicazione si effettua per talea o margotta da dicembre a marzo, da agosto a settembre, facendo radicare in un composto di sabbia e torba in parti uguali; le talee, ricavate dalle punte dei rami, collocate in ambiente a 25° emettono le radici in circa 20 giorni; in seguito, la coltivazione si effettua alla temperatura di 18°, in terriccio acido concimato con letame o con fertilizzante organico.

Concimazione.

Per favorire vegetazione e fioritura è bene concimare ogni 15 giorni con miscele liquide a base di sangue secco.


Parassiti e Malattie.

La gardenia è facilmente colpita dalla fumaggine, provocata dalle mosche bianche, che si può curare con le irrorazioni di acqua e zineb, secondo le dosi indicate, da ripetere ogni 10-15 giorni; l'irrorazione si esegue sulla pagina inferiore del fogliame, dove vivono le larve della mosca bianca.
Un'altra malattia della gardenia è la clorosi che si manifesta con ingiallimento del fogliame e si verifica quando il terreno contiene calcare oppure quando la temperatura del terreno scende sotto i 15° e quella dell'aria non è superiore a 18°; per guarire la clorosi si interviene col solfato di ferro, nella dose di 4 gr per litro, somministrato 3 volte ogni 10 giorni; la stessa miscela è ottima per spruzzare le foglie e serve a ridar loro un bel verde brillante e intenso

Le gardenie più note.

- G. Jasminoides: è un arbusto alto anche 2 m con belle foglie lucenti e fiori bianchi, profumatissimi; è la specie più rustica e comune, normalmente forzata in serra per la raccolta del fiore o per la vendita dei vasi allorché si coprono di bocciuoli. Conta numerose varietà: fortuniana, florida, radicans, Vetehiana, che differiscono tra loro per la diversa grandezza dei fiori o per la forma delle foglie
- G. amoena: alta circa 1 m e mezzo, fiorisce in giugno con corolle tubolari profumatissime, lunghe circa 3 cm, bianche all'interno e rosa all'esterno, con petali dai margini ondulati; desidera clima molto caldo
- G. Grandiflora: alta anche 3 m, fiorisce da maggio ad agosto con corolle molto grandi e profumate, strette e a forma di imbuto
- G. Lucida: alta poco più di 1 m, fiorisce da aprile a maggio, teme il freddo e i suoi fiori sono piuttosto piccoli, molto profumati, dapprima bianchi e poi giallastri; è considerata soprattutto pianta da serra
- G. Globosa: alta poco più di 1 m e mezzo, fiorisce in giugno, non tollera le basse temperature; i fiori, solitari, sono tubolari e globosi, lungi 4 cm, profumati, bianchi all'esterno e gialli all'interno
- G. Rothmannia: alta anche 3 m, fiorisce in luglio con corolle di forma molto strana, del tutto simili a un giglio, di colore bianco-giallastro macchiato di porpora all'interno e all'apice dei petali
- G. Thunbergia: alta più di 2 m, desidera clima molto caldo, fiorisce da gennaio a marzo con corolle terminali, molto piatte, bianche, del diametro di 7 cm, prive di profumo.

 

Scheda realizzata da Marco Finco