Grosso Antozoo solitario o, solo raramente gregario,
appartenente all'ordine degli Attiniari; molto colorato e molto decorativo
proviene dal Mar Rosso, dall'oceano Indiano e dall'oceano Pacifico.
Sessile e completamente privo di un sostegno scheletrico, si fissa su di
un sostegno, quale una roccia o una madrepora, mediante un disco adesivo
detto piede, di un color marroncino verdastro.
In cima al piede si trova l'apertura boccale dello stesso colore del
piede, circondata da una corona di tentacoli lunghi fino a 10 cm.
I tentacoli, traslucidi ed opalescenti, di color rosso, rosa o blu,
presentano verso l'apice, generalmente di un colore più acceso del resto,
un rigonfiamento a forma di fiasco o di cipolla, dello stesso colore del
tentacolo o, a volte, biancastro; i tentacoli sono ricoperti da
numerosissime cellule urticanti, dette "cnidoblasti" e vengono
utilizzati dall'animale sia come difesa da eventuali predatori che per
procurarsi il cibo.
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Robusto, per essere un invertebrato, è molto adatto all'acquario di
barriera in convivenza con altri invertebrati e pesci di piccola
grandezza, preferibimente Amphiprion, con i quali instaura spesso un
rapporto di simbiosi.
Non è consigliabile, invece, avvicinarlo ad altri invertebrati sessili
che potrebbero essere ustionati dalle sue potenti cellule urticanti o
abbinarlo a pesci lenti, come Hyppocampus, che potrebbero venir catturati
e mangiati.
Preferisce sistemarsi in un luogo fortemente illuminato da lampade
fluorescenti lineari con una colorazione di 10.000 K° ed oltre o con
lampade HQI ed interessato da una certa corrente di acqua.
Carnivoro, si nutre di tutto ciò che arriva a portata dei suoi tentacoli
urticanti: sia mangime secco sia surgelato: artemie o chironomus; se molto
grande questo anemone può essere nutrito anche con pezzeti di pesce o di
polpa di cozza.
Antozoo robusto e facile ad acclimatarsi, non ha particolari esigenze,
rispetto agli altri invertebrati, per quanto riguarda i valori chimici e
fisici dell'acqua che deve essere solo ben filtrata ed aereata.
Sono comunque sempre consigliabili cambi parziali con sifonatura del fondo
ed aggiunte regolari di oligoelementi e bioelementi.
Per tutti questi motivi non dovrebbe mai mancare nell'acquario di
invertebrati del principiante ed anche in quello del più esperto
acquariofilo.
Ringraziamo
Mare 2000
Per la realizzazione di questa scheda
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