MURGESE
per questa splendida foto ringraziamo www.cavallimurgesi.it
Origine:
Italia (Puglia, zona delle Murge)
Altezza al garrese: Da 1,48 m a 1,64 m.
Mantello: Si trova col mantello morello, senza segni particolari. Si può
trovare anche grigio.
Carattere: Vivace e molto docile.
Fisico: Ha una testa di media lunghezza, con criniera abbondante. Il
garrese è pronunciato ed è la degna fine di un'incollatura forte. La spalla è
poco inclinata. Ha una linea dorsale larga, la groppa lunga, larga, muscolosa e
orizzontale. Il torace è di medio sviluppo. Gli arti sono corti e sottili. Gli
zoccoli compatti e solidi.
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Storia
La razza della Murgia (il cavallo Murgese) è di rara bellezza e di antica
origine. La Puglia è da millenni una terra grande produttrice di cavalli, sia
per quantità, sia per qualità. In essa sono state rinvenute le più antiche
rappresentazioni rupestri italiane di 20.000 anni fa. Alessandro Magno attingeva
i suoi migliori reparti di cavalleria in terra di Puglia, tanto che "tarantini"
sono stati chiamati successivamente i migliori squadroni a cavallo.
In Puglia Annibale razziava i puledri per la sua cavalleria numida e qui
Valentiniano, incapace di domare altrimenti la ribellione di quelle popolazioni
di cavalieri, tagliava la testa a chiunque fosse sorpreso in possesso di un
cavallo. Sempre in Puglia nel XIII sec. Federico di Svevia, una delle pietre
miliari della cultura equestre occidentale, installò i suoi migliori
allevamenti di cavalli, costruendovi anche splendidi castelli tra i quali spicca
il maestoso Castel del Monte e dove i cavalli, oltre all'uso militare, venivano
utilizzati nella caccia nobile con il falcone (Federico di Svevia ha persino
scritto un trattato sull'arte della caccia con il falcone).
Tra il 1400 e il 1500 la Repubblica Veneta, all'apice del potere politico e
militare, installò il suo più prestigioso allevamento: La Cavallerizza di
Puglia, tra Monopoli ed Alberobello, con più di 300 fattrici. Alla fine del
'700, l'Imperatore d'Austria acquistò in Puglia, per la Scuola Spagnola di
Vienna, i celeberrimi capostipiti dei Lipizzani Conversano e Napolitano, e nei
secoli successivi, cavalli morelli meridionali furono importati dalla Spagna per
insanguare le loro razze. Nel 1863, gli Ufficiali Piemontesi, di fronte ad una
commissione di inchiesta, dovettero ammettere che la lotta al brigantaggio
meridionale non aveva successo a causa della superiorità dei cavalli dei
briganti rispetto alla cavalleria sabauda.
Nel 1900 il cavallo Murgese, rigorosamente intero, perché nella tradizione
pugliese non esiste la castrazione, è stato usato sia come cavallo da sella,
sia come cavallo da calesse e da carrozza, sfruttando la particolare
predisposizione genetica all'attacco, ad esso pervenuta per il diffusissimo
utilizzo per trasporto dei prodotti agricoli. Infine, grazie alla solerte e
lungimirante iniziativa degli allevatori della Murgia di inizio secolo, con
l'aiuto dell'Istituto di Incremento Ippico di Foggia, dal 1920 si è proceduto
alla registrazione dei soggetti di razza murgese, che oggi vanta una consistenza
di circa 1500 riproduttori.
La variegata, ma continua, storia del cavallo in Puglia e nella Murgia in
particolare, ha conservato fino ai giorni nostri una razza cavallina pura,
pressoché indenne da immissioni di altre linee di sangue (eventuali rari
insanguamenti sono del tutto insignificanti stante le dimensioni della razza).
Il cavallo murgese è a tutt'oggi una razza cavallina pura ed unica nel suo
genere per somma di PRESTANZA DI PORTAMENTO (unico e sontuoso cavallo di
discendenza rinascimentale giunto sino ai giorni nostri), GRANDE ELEGANZA
(esibisce una rarissima livrea interamente nera, salvo una variante grigia
sempre più rara), estrema DOCILITA' e CORAGGIO, SICUREZZA di piede e COMODITA'
di impiego, SOBRIETA' di mantenimento e FACILITA' DI APPRENDIMENTO, atta ad
essere rapidamente applicata per l'addestramento alle attitudini più congeniali
alla razza, ossia la EQUITAZIONE DI CAMPAGNA, l'ATTACCO LEGGERO ed il DRESSAGE.
Questa scheda ci è stata inviata da Alfeo R.