MAXI SEQUESTRO DI UCCELLI RARI
Il servizio Cites del Corpo forestale dello Stato ha sequestrato circa 180 esemplari rari, tra cui due Condor delle Ande, Capovaccai, Grifoni, Falchi Sacri e Cicogne.
27 luglio 2005 - Gli esemplari più ambiti sono i Condor delle Ande, che sul mercato hanno un prezzo che varia tra i 7.000 e gli 8.000 euro. Ma sono moltissime le altre specie protette, tutti uccelli rari e prevalentemente rapaci, che venivano illegalmente catturati nell'Europa dell'Est e portati in Puglia da dove, attraverso una triangolazione che passa per Svizzera, Austria e Germania, venivano corredati di certificazioni false e rivenduti a collezionisti di vario genere e anche a centri di conservazione europei.
Il traffico, che viola le norme Cites (la Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione) e ha un volume d'affari stimato in diversi milioni di euro, e' stato scoperto da personale del servizio Cites del corpo forestale dello Stato che ha sequestrato circa 180 esemplari rari, tra cui due Condor delle Ande, Capovaccai, Grifoni, Falchi Sacri e Cicogne.
Gli agenti del corpo forestale hanno ricostruito i meccanismi del traffico. Gli uccelli, ma spesso anche le uova prima della schiusa, venivano prelevati da nidi in Turchia e Grecia e in generale in Paesi dell'Est, e portati in un allevamento clandestino in Puglia dove venivano fatti covare.
Successivamente, ciascun esemplare veniva corredato di documenti falsi, certificazioni di origine e documentazioni Cites riciclate, cha attestavano la nascita degli esemplari in cattivita' (elemento che rende legale la commercializzazione) e finalizzavano il commercio alla conservazione biologica di specie minacciate di estinzione.
Venivano cosi' immessi sul mercato e collocati da collezionisti privati o in centri di conservazione per il ripopolamento di parchi naturali. Molto particolare e' il mercato degli ambitissimi Condor che, addestrati da piccoli, vengono utilizzati per il volo acrobatico: in genere accompagnano lanci spettacolari con deltaplano nei quali il volo dell'uomo viene affiancato a quello dell'uccello un po' per studio e un po' solo per spettacolo.
Il personale del Cites ha sequestrato i vari esemplari in appartamenti e allevamenti in diverse regioni italiane: oltre alla Puglia, anche Marche, Sicilia e Lazio nel corso di un'operazione, chiamata Condor, che e' la piu' ampia del genere condotta in Italia, e che ha impegnato circa 50 uomini specializzati della Forestale.
Il traffico era guidato da un cittadino svizzero, un tedesco, e un austriaco, che avevano scelto l'Italia come base e che sono stati denunciati per violazione delle norme Cites, maltrattamento di animali, abuso edilizio e impiego di lavoratori extracomunitari clandestini. Quest'ultima accusa si riferisce all'impiego di quattro lavoratori clandestini (che sono stati bloccati) che vivevano nell'allevamento pugliese in condizioni igienico-sanitarie talmente precarie da richiedere l'intervento della Ausl di zona.
L'inchiesta era partita a giugno dopo il sequestro nel porto di Ancona ad un cittadino tedesco di alcune uova di Capovaccaio e di Cicogna nera provenienti da Turchia e Grecia. Dopo controlli compiuti dai veterinari, gli uccelli sono stati trasferiti in alcuni centri di accoglienza per la fauna selvatica gestiti dal corpo forestale.
Paola Laforgia(ANSA)
Di seguito una scheda relativa ad alcune delle specie di animali citate nelle operazioni del Corpo Forestale dello Stato.
-Il GRIFONE e il CAPOVACCAIO: conosciuti come 'gli spazzini della natura'', sono entrambi degli avvoltoi. Anche se le specie sequestrate dal Corpo forestale dello Stato sono 'africane', le caratteristiche non variano troppo da quelle europee. Il grifone e' uno tra i piu' grandi, con un peso che oscilla fra i 6 e gli 11 chili, e si ciba esclusivamente di carcasse. Ed e' proprio per evitare di 'sporcarsi' che avrebbe sviluppato un cranio completamente calvo.
Nidifica prevalentemente su grandi pareti rocciose ed e' distribuito soprattutto nella fascia mediterranea, in particolare in Spagna dove si trovano ben 17 mila coppie. Ed e' proprio grazie ad una collaborazione con Madrid che alcuni esemplari sono tornati a volare nei nostri cieli, in particolare in Sardegna dove a oggi si trovano una quindicina di coppie. Per il capovaccaio, caratteristico per il suo manto bianco e nero, non va molto meglio. In Italia, infatti, non supera le venti unita', per la maggior parte in Calabria e Basilicata.
-IL CONDOR DELLE ANDE: considerato uno degli 'Avvoltoi del nuovo mondo', e' il piu' grande uccello da preda con un'apertura alare di oltre 3 metri e un peso tra gli 11 e i 15 chili. La testa e' rossastra e glabra. Oltre ad avere una vista molto sviluppata, a differenza degli avvoltoi del vecchio mondo questa specie avrebbe anche un ottimo olfatto.
Predilige aree aperte, prive di alberi e molto calde, mentre per nidificare sceglie rocce elevate. Oltre che di carogne si nutre anche di nuovi nati.
-LA CICOGNA NERA: piu' piccola ed esile della cicogna bianca, che in piedi raggiunge in media il metro di altezza, la si riconosce non solo per il colore nero delle piume ma anche per l'arancio delle zampe e del becco.
Abituata alle lunghe migrazioni, la cicogna nera arriva in Italia dalla Russia e dall'Europa dell'est. Piu' schiva della sua omologa bianca, preferisce nidificare nei boschi piuttosto che in citta'. Identiche, invece, le abitudini alimentari, perlopiu' piccole prede.
(ANSA)
La Lega antivivisezione (Lav) plaude alla brillante operazione condotta dal Corpo Forestale dello Stato, che ha portato alla scoperta di un traffico internazionale di uccelli rari, al sequestro di 180 esemplari e alla denuncia di tre persone.
''Oltre al traffico di animali esotici, che in Italia muove un business illegale di circa 500 milioni di euro l'anno, esiste - denuncia Ciro Troiano, responsabile dell'Osservatorio nazionale Zoomafia della Lav - una vera e propria tratta di uccelli selvatici catturati nel nostro Paese e venduti illegalmente in mercati abusivi. Basta andare la domenica mattina al mercato di via Brecce Sant'Erasmo a Napoli o a quello di Ballaro' a Palermo, per assistere al contrabbando di uccelli e di fauna selvatica''.
''Nei mercati di Napoli e Palermo - afferma Troiano - sono venduti centinaia di uccelli ogni domenica, perlopiu' cardellini e altri fringillidi che vengono acquistati da allevatori e collezionisti. In questi mercati non e' raro trovare uccelli accecati o ammassati in piccole gabbie: si tratta di vere e proprie fiere della sofferenza che alimentano un giro d'affari nazionale di circa 5 milioni di euro l'anno''.
(ANSA)
''E' stato veramente un ottimo lavoro del Corpo Forestale'': cosi' il responsabile fauna di Legambiente, Antonino Morabito, giudica l'operazione 'Condor' del Corpo forestale dello Stato che ha portato alla scoperta di un traffico internazionale di rapaci protetti.
''I risultati di questa operazione - dice Morabito - dimostrano che il traffico illegale di specie protette e' sempre piu' organizzato e con canali internazionali ramificati. Non e' un bracconaggio distratto, bensi' gestito da una malavita ben organizzata tra diversi Paesi. E' quindi sempre piu' necessario e importante rafforzare l'azione d'intelligence delle forze di polizia per poterlo contrastare''.
Il traffico internazionale di specie animali e vegetali - sottolinea Legambiente - ammonta a circa 25 miliardi di euro l'anno: 7-8 miliardi sono il giro di affari illegale. Oltre ad alimentare le casse della malavita, il commercio illegale di fauna e flora - rileva l'associazione ambientalistica - e' anche causa dell'estinzione di circa 100 specie animali ogni anno. Si stima che il commercio riguardi 350 milioni di esemplari, tra cui cinque milioni di uccelli, 37.000 scimmie, decine di migliaia di rettili, 12 milioni di orchidee e 11 milioni di cactus.
Legambiente sottolinea inoltre che nel traffico clandestino di animali rari e' grave anche il rischio sanitario a causa di molte specie esotiche per le quali, a differenza degli altri animali, non sono obbligatori controlli.
(ANSA)