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Risultati da 1 a 10 di 666

Discussione: CAVALIER KING CHARLES SPANIEL

  1. #1
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    CAVALIER KING CHARLES SPANIEL

    La sua origine precisa non si conosce, poichè potrebbe discendere da piccoli Spaniel provenienti da Italia, Spagna, Francia o Olanda. Sono noti come ""comforter"" poichè venivano usati dalle dame di corte per il loro calore e per liberarsi dalle pulci. Documenti certi si trovano in Inghilterra, dove i Cavalier furono i cani preferiti da molti sovrani come Carlo I da cui presero il nome, ma anche da Enrico VIII, Carlo II (che trascurava gli affari di corte per dedicarsi ai suoi adorati Spaniels) e la Regina Vittoria che aveva un Cavalier Tricolore di nome Dash. Ci sono svariate bellissime leggende legate a questa razza, una riguarda la Duchessa Sarah, moglie del Duca di Marlborough, che possedeva molti spaniel di taglia leggermente più grande dai quali probabilmente discendono i Cavalier moderni. Si dice che il mentre il Duca era alla battaglia di Blenheim (da qui il nome del colore bianco e arancio) la moglie, che attendeva sue notizie, era talmente nervosa che pressò il pollice sulla testa della cagnetta che teneva in grembo. Quando la cagnetta partorì tutti i cuccioli avevano sulla testa lo spot ovvero l'impronta fortunata di Sua Grazia. I Cavalier con questa macchia sono ritenuti più pregiati. Un'altra leggenda riguarda Maria Stuarda: si racconta che un piccolo spaniel sia stato trovato nelle sue gonne quando ella fu decapitata, per questo si dice che ancora oggi i Cavalier piangono tristi per la sua morte. Purtroppo a metà tra la prima e la seconda guerra mondiale il Cavalier rischiò l'estinzione e di venire sostituito dal suo cugino dal muso più corto, il King Charles Spaniel, ma nel 1926 Roswell Elridge fissò un premio in sterline per chi avesse ricreato un cane con le sembianze di quelli che si trovavano nei dipinti antichi, ovvero con il muso più allungato. Molti allevatori allettati dal premio in denaro contribuirono a ricreare la razza e nel 1928 il Cavalier venne finalmente riconosciuto come razza a se stante.
    **********
    Fra
    <font color=\"navy\"><i>https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=bbgHZWwyhcQ</i></font id=\"navy\">

  2. #2
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    Dal sito dell'allevamento di Castelgavone la STORIA:

    "In Inghilterra, le forme grandi di spaniel che erano usate per la caccia, erano accompagnate da forme nane che venivano allevate a corte come cani da compagnia.
    La presenza di questi piccoli cani é molto antica, perché la forma nana fu allevata in tempi lontani, scritti e celebri dipinti ce ne danno testimonianza. Questi piccoli cani non erano certamente simili ai king charles attuali, ma piuttosto ricordavano gli attuali Cavalier. Comunque, all’epoca degli Stuart, e precisamente alla loro restaurazione, i minuscoli spaniels erano molto numerosi a corte. Già nel 1576 si parla di piccoli cani di tipo spaniel che, secondo il dott. Cajus, se frizionati sui polmoni o sullo stomaco dolorante, toglievano il male, d iventando a loro volta molto malati.
    Sotto il regno di Carlo II I piccoli spaniel erano tenuti talmente in considerazione da essere ammessi persino nella camera da letto del re e partecipavano anche alle riunioni del parlamento.
    Ma come si é arrivati ai King Charles attuali, partendo da cani che erano e sono ancora oggi, nelle loro forme più grandi, dei braccoidi?
    Sembra che venissero scelti, in allevamento, soggetti che mantenevano caratteri infantili, quindi muso più corto, cranio a cupola e grandi occhi frontali.
    Ma questo non può essere stato sufficiente per arrivare al cane attuale, molto probabilmente furono effettuati accoppiamenti con cani di piccola taglia di tipo molossoide o molosso-braccoide, come lo spanel tibetano ed il carlino, che erano precedentemente arrivati in Inghilterra.
    Più probabile é comunque l’utilizzo dello spaniel giapponese. Pare infatti che alcuni missionari portoghesi, di ritorno dall’estremo oriente, abbiano portato in dono, verso la metà del XVII secolo, dei cuccioli di Tchin alla principessa Caterina del Portogallo, sposa di Carlo II d’Inghilterra. Questi cani sono stati poi incrociati con gli spaniel nani già presenti a corte, ottenendo soggetti col muso schiacciato, la fronte prominente ed il grande occhio umido.
    Alla cacciata degli Stuart, comunque, questi piccoli cani caddero in disgrazia e la razza si sarebbe estinta se alcune famiglie di nobili inglesi non ne avessero continuato l’allevamento. Non solo, ma alcune di esse vollero creare un proprio tipo, differenziato però solo dal colore del mantello. Si ebbero così il King Charles Spaniel (nero focato), il Ruby Spaniel, il Blenheim Spaniel ed il Prince Charles Spaniel (tricolore).
    Le quattro varietà un tempo venivano classificate a parte con le rispettive denominazioni, ora invece sono tutte riunite sotto la denominazione unica di King Charles Spaniel. "
    <font color=\"navy\"><i>https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=bbgHZWwyhcQ</i></font id=\"navy\">

  3. #3
    Senior Member

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    Dal sito dell'allevamento di Castelgavone la STORIA:

    "In Inghilterra, le forme grandi di spaniel che erano usate per la caccia, erano accompagnate da forme nane che venivano allevate a corte come cani da compagnia.
    La presenza di questi piccoli cani é molto antica, perché la forma nana fu allevata in tempi lontani, scritti e celebri dipinti ce ne danno testimonianza. Questi piccoli cani non erano certamente simili ai king charles attuali, ma piuttosto ricordavano gli attuali Cavalier. Comunque, all’epoca degli Stuart, e precisamente alla loro restaurazione, i minuscoli spaniels erano molto numerosi a corte. Già nel 1576 si parla di piccoli cani di tipo spaniel che, secondo il dott. Cajus, se frizionati sui polmoni o sullo stomaco dolorante, toglievano il male, d iventando a loro volta molto malati.
    Sotto il regno di Carlo II I piccoli spaniel erano tenuti talmente in considerazione da essere ammessi persino nella camera da letto del re e partecipavano anche alle riunioni del parlamento.
    Ma come si é arrivati ai King Charles attuali, partendo da cani che erano e sono ancora oggi, nelle loro forme più grandi, dei braccoidi?
    Sembra che venissero scelti, in allevamento, soggetti che mantenevano caratteri infantili, quindi muso più corto, cranio a cupola e grandi occhi frontali.
    Ma questo non può essere stato sufficiente per arrivare al cane attuale, molto probabilmente furono effettuati accoppiamenti con cani di piccola taglia di tipo molossoide o molosso-braccoide, come lo spanel tibetano ed il carlino, che erano precedentemente arrivati in Inghilterra.
    Più probabile é comunque l’utilizzo dello spaniel giapponese. Pare infatti che alcuni missionari portoghesi, di ritorno dall’estremo oriente, abbiano portato in dono, verso la metà del XVII secolo, dei cuccioli di Tchin alla principessa Caterina del Portogallo, sposa di Carlo II d’Inghilterra. Questi cani sono stati poi incrociati con gli spaniel nani già presenti a corte, ottenendo soggetti col muso schiacciato, la fronte prominente ed il grande occhio umido.
    Alla cacciata degli Stuart, comunque, questi piccoli cani caddero in disgrazia e la razza si sarebbe estinta se alcune famiglie di nobili inglesi non ne avessero continuato l’allevamento. Non solo, ma alcune di esse vollero creare un proprio tipo, differenziato però solo dal colore del mantello. Si ebbero così il King Charles Spaniel (nero focato), il Ruby Spaniel, il Blenheim Spaniel ed il Prince Charles Spaniel (tricolore).
    Le quattro varietà un tempo venivano classificate a parte con le rispettive denominazioni, ora invece sono tutte riunite sotto la denominazione unica di King Charles Spaniel. "
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  4. #4
    Senior Member

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    Hai deciso di creare una scheda su questo cane???perchè no sui tuoi piccoli orecchioni cicciottelli[:X][:X][:X][:X]???
    http://www.freewebs.com/greatjapanesedogs/

    Tutte le foto delle nostre pesti a 4 zampe!!!

  5. #5
    Senior Member

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    Hai deciso di creare una scheda su questo cane???perchè no sui tuoi piccoli orecchioni cicciottelli[:X][:X][:X][:X]???
    http://www.freewebs.com/greatjapanesedogs/

    Tutte le foto delle nostre pesti a 4 zampe!!!

  6. #6
    Senior Member

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    Citazione:Messaggio inserito da masutti elisa

    Hai deciso di creare una scheda su questo cane???perchè no sui tuoi piccoli orecchioni cicciottelli[:X][:X][:X][:X]???
    Qsta scheda è dedicata a Koaletta e ai suoi DUBBI
    Vedrò di scrivere anche sui basset
    Fra
    <font color=\"navy\"><i>https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=bbgHZWwyhcQ</i></font id=\"navy\">

  7. #7
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    Citazione:Messaggio inserito da masutti elisa

    Hai deciso di creare una scheda su questo cane???perchè no sui tuoi piccoli orecchioni cicciottelli[:X][:X][:X][:X]???
    Qsta scheda è dedicata a Koaletta e ai suoi DUBBI
    Vedrò di scrivere anche sui basset
    Fra
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  8. #8
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    Il Cavalier King Charles Spaniel di oggi e' il diretto discendente dei piccoli Toy Spaniels visti in molti quadri del XVI, XVII e XVIII secolo. Possiamo trovare raffigurazioni di questi piccoli cani su arazzi di Arras (XV sec., Louvre, Parigi) o su dipinti di Tiziano. I Toy Spaniels erano animali abbastanza comuni per le dame di Corte ai tempi dei Tudor ma fu sotto gli Stuarts che presero il titolo Reale di King Charles Spaniels. La storia ci racconta che il Re Charles II era raramente visto senza uno, due o piu' di loro ai propri piedi. Col passare del tempo e con l'arrivo della Corte Olandese di William III, i Toy Spaniels passarono di moda e furono rimpiazzati dai Pug. Non abbiamo altre notizie fino al XVIII e XIX secolo.



    Immagine:

    27,56 KB




    A quel tempo i particolari Toy Spaniels col. rosso e bianco allevati a Blenheim Palace dai Duchi di Marlborough erano molto famosi per le loro qualita' sportive, come anche per il loro ruolo di cani da compagnia delle dame. Agli inizi, quando non c'erano mostre canine e standard riconosciuti, i diversi tipi e le misure erano molto varie. Durante il regno della Regina Vittoria gli allevatori iniziarono ad organizzare le mostre ed entusiasti cominciarono ad allevare i cani secondo il tipo desiderato. Questo porto' ad una nuova moda: cani con un muso piu' corto, antenati dei moderni King Charles Spaniel. Questi abili allevatori ebbero molto successo nell'allevare cani di alta qualita', con musi piatti, crani bombati e orecchie molto lunghe attaccate basse. Questa razza e' ancora popolare e molto amata. Quando il sig. Roswell Eldridge, un americano grande amante dei Toy Spaniels, arrivo' in Inghilterra, fu spiacevolmente sorpreso di trovare che erano rimasti pochi spaniel del vecchio tipo. Immediatamente cerco' di correggere questa tendenza offrendo un premio di 25 sterline, molto consistente per l'epoca, all'esposizione londinese del Crufts con la seguente motivazione: "Come mostrato nei quadri del tempo del Re Charles II, musi allungati, senza stop; cranio piatto e con lo spot al centro". Gli allevatori del King Charles non lo presero molto seriamente, perche' avevano lavorato duramente per anni per accorciare i musi. Solo pochi entusiasti continuarono a portare avanti gli esperimenti, in particolare la signora Hewitt Pitt. Dopo qualche anno in cui non erano stati raggiunti grossi traguardi, il Kennel Club considero' che quei cani non erano sufficientemente numerosi o standardizzati per meritare la registrazione di una razza separata.



    Immagine:

    5,55KB


    Nel 1928 fu fondato un club e scelto il titolo "Cavalier King Charles Spaniel". Al primo incontro, tenuto il secondo giorno del Cruft's Dog Show, lo standard della razza fu redatto ed e' praticamente lo stesso che e' valido ancora oggi. A modello per lo standard fu preso "Ann's Son" di proprieta' di Miss Mostyn Walker.
    TIZIANO: Venere di Urbino, 1538
    I membri portarono tutte le riproduzioni di quadri del XVI, XVII e XVIII secolo che avevano potuto radunare. Fu deciso che il cane doveva essere tenuto il piu' possibile lontano dalla moda e scevro da trimming. Negli anni '60 alla notorieta' della razza contribui' anche Rowley, il Cavalier della principessa Margaret. Oggi la razza e' tra le prime in Inghilterra per numero di iscrizioni. Seppure ancora pochi di numero, in Italia la tendenza e' in netto aumento. Alla fine degli anni '70 il Cavalier e' apparso nelle manifestazioni canine italiane, in special modo alle esposizioni internazionali di San Remo, Bellagio. Negli '80 sui cataloghi cominciano ad apparire soggetti "Amantra" importati dalla sig.ra Piera Ferrando, titolare dell'affisso "Adamantis". Contemporaneamente, ritornando dall'Inghilterra da un suo intervento come giudice, la sig.ra Edwige Ubiali importo' due notevoli soggetti: "Hillyacres Mother Pride" e " Hillyacres Mother Darling". Mother Pride fu madre di "Opilio Ariseofanepic", portato al campionato italiano da Marina e Pietropaolo Condo', il primo Cavalier blenheim nato ed allevato in Italia a conseguire tale titolo ed uno dei primi cani dei Condo' che iniziarono ad allevare con l'affisso "dei Comte d'Eau".



    Immagine:

    32,28 KB



    Soggetto Blenheim dell'allevamento Comte D'Eau

    Immagine:

    31,72 KB

    <font color=\"navy\"><i>https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=bbgHZWwyhcQ</i></font id=\"navy\">

  9. #9
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    Il Cavalier King Charles Spaniel di oggi e' il diretto discendente dei piccoli Toy Spaniels visti in molti quadri del XVI, XVII e XVIII secolo. Possiamo trovare raffigurazioni di questi piccoli cani su arazzi di Arras (XV sec., Louvre, Parigi) o su dipinti di Tiziano. I Toy Spaniels erano animali abbastanza comuni per le dame di Corte ai tempi dei Tudor ma fu sotto gli Stuarts che presero il titolo Reale di King Charles Spaniels. La storia ci racconta che il Re Charles II era raramente visto senza uno, due o piu' di loro ai propri piedi. Col passare del tempo e con l'arrivo della Corte Olandese di William III, i Toy Spaniels passarono di moda e furono rimpiazzati dai Pug. Non abbiamo altre notizie fino al XVIII e XIX secolo.



    Immagine:

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    A quel tempo i particolari Toy Spaniels col. rosso e bianco allevati a Blenheim Palace dai Duchi di Marlborough erano molto famosi per le loro qualita' sportive, come anche per il loro ruolo di cani da compagnia delle dame. Agli inizi, quando non c'erano mostre canine e standard riconosciuti, i diversi tipi e le misure erano molto varie. Durante il regno della Regina Vittoria gli allevatori iniziarono ad organizzare le mostre ed entusiasti cominciarono ad allevare i cani secondo il tipo desiderato. Questo porto' ad una nuova moda: cani con un muso piu' corto, antenati dei moderni King Charles Spaniel. Questi abili allevatori ebbero molto successo nell'allevare cani di alta qualita', con musi piatti, crani bombati e orecchie molto lunghe attaccate basse. Questa razza e' ancora popolare e molto amata. Quando il sig. Roswell Eldridge, un americano grande amante dei Toy Spaniels, arrivo' in Inghilterra, fu spiacevolmente sorpreso di trovare che erano rimasti pochi spaniel del vecchio tipo. Immediatamente cerco' di correggere questa tendenza offrendo un premio di 25 sterline, molto consistente per l'epoca, all'esposizione londinese del Crufts con la seguente motivazione: "Come mostrato nei quadri del tempo del Re Charles II, musi allungati, senza stop; cranio piatto e con lo spot al centro". Gli allevatori del King Charles non lo presero molto seriamente, perche' avevano lavorato duramente per anni per accorciare i musi. Solo pochi entusiasti continuarono a portare avanti gli esperimenti, in particolare la signora Hewitt Pitt. Dopo qualche anno in cui non erano stati raggiunti grossi traguardi, il Kennel Club considero' che quei cani non erano sufficientemente numerosi o standardizzati per meritare la registrazione di una razza separata.



    Immagine:

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    Nel 1928 fu fondato un club e scelto il titolo "Cavalier King Charles Spaniel". Al primo incontro, tenuto il secondo giorno del Cruft's Dog Show, lo standard della razza fu redatto ed e' praticamente lo stesso che e' valido ancora oggi. A modello per lo standard fu preso "Ann's Son" di proprieta' di Miss Mostyn Walker.
    TIZIANO: Venere di Urbino, 1538
    I membri portarono tutte le riproduzioni di quadri del XVI, XVII e XVIII secolo che avevano potuto radunare. Fu deciso che il cane doveva essere tenuto il piu' possibile lontano dalla moda e scevro da trimming. Negli anni '60 alla notorieta' della razza contribui' anche Rowley, il Cavalier della principessa Margaret. Oggi la razza e' tra le prime in Inghilterra per numero di iscrizioni. Seppure ancora pochi di numero, in Italia la tendenza e' in netto aumento. Alla fine degli anni '70 il Cavalier e' apparso nelle manifestazioni canine italiane, in special modo alle esposizioni internazionali di San Remo, Bellagio. Negli '80 sui cataloghi cominciano ad apparire soggetti "Amantra" importati dalla sig.ra Piera Ferrando, titolare dell'affisso "Adamantis". Contemporaneamente, ritornando dall'Inghilterra da un suo intervento come giudice, la sig.ra Edwige Ubiali importo' due notevoli soggetti: "Hillyacres Mother Pride" e " Hillyacres Mother Darling". Mother Pride fu madre di "Opilio Ariseofanepic", portato al campionato italiano da Marina e Pietropaolo Condo', il primo Cavalier blenheim nato ed allevato in Italia a conseguire tale titolo ed uno dei primi cani dei Condo' che iniziarono ad allevare con l'affisso "dei Comte d'Eau".



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    Soggetto Blenheim dell'allevamento Comte D'Eau

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  10. #10
    Senior Member

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    In america c'è persino una rivista interamente dedicata ai cavaliers e ai cuginetti toy spaniels

    "The Royal Spaniels", now in its 10th year of publication, features the Cavalier King Charles Spaniel and English Toy Spaniel with articles on noted breeders and exhibitors worldwide who shape the face of these two beautiful breeds of toy spaniels.




    Immagine:

    17,66KB
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