<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Chica_81ch ha scritto:
Per accreditare le proprie teorie e idee (sempre che se ne senta il bisogno), si usa indicare le fonti. Nadia, lo studio al quale ti riferisci sembra davvero molto interessante, sarebbe giusto postare il link al quale é possibile trovarlo. Deciderà il singolo se sarà o meno il caso di pagare per averlo. Continuare una discussione, confutando chiunque, ma senza dargli la possibilità di controbattere a sua volta (perché in mancanza delle conoscienze necessarie), mi sembra davvero poco produttivo. Ed é oltretutto un peccato in una discussione valida e degna di nota come questa sul Mastino Tibetano.
</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
In via teorica non posso darti torto. Però in questa sede posso apprezzare solo molti preconcetti, gente che lo studio non lo ha mai letto, ma lo commenta, lo definisce "inattendibile".
Allora posso scegliere se condividere il materiale che ho trovato o meno.
Non mi pare che ne valga la pena, considerato che i giudizi sulla sua inefficacia sono stati espressi.
Siccome è ormai un'abitudine consolidata del mondo dell'web non studiare ma giudicare su basi preconcette (creando tutto quel mondo di falsa cultura ed informazione che è il danno maggiore del mondo virtuale), credo sia indispensabile porre dei paletti con alcune persone. Ecco perchè ho invitato qualcuno a cercarselo, non è poi tanto difficile.
Ecco perchè scelgo di non condividerlo.
Faccio notare che un altro studio che riguarda i cani (ma non le razze e meno che meno lo Zangao), viene sistematicamente utilizzato falsamente, tanto che l'autore ha fatto dichiarazioni pubbliche rinnegando le conclusioni che taluni (molti) intendono aggiudicare al suo lavoro. Andando appena a fondo ho scoperto, ma non solo io, che la maggioranza delle persone che citavano questo studio, non lo avevano mai letto integralmente.
Scandaloso vero? Sopratutto se poi si evincevano verità inesistenti.
Questo è, quindi prima studio e poi giudizio.