<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Diciamo che ci sono due teorie, che questa sia la più accreditata lo sostieni tu, potrebbe essere andata così, come pure al contrario ed essere il mastino ad avere ereditato le caratteristiche del Chow Chow.</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
Non lo sostengo io. Questa [u]è la più accreditata</u>. Ed è anche piuttosto intuibile se si avesse uno straccio di conoscienza del morfotipo delle razze canine. Lo ChowChow è uno spitz con tratti molossoidi. Quindi nasce da una fusione. Il Mastino Tibetano è un molosso e basta.
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext"> Il punto comunque è che né la ricerca di Parker et al, né quella di Qifa Li et al, stabilisce l'antichità del mastino tibetano in relazione alle altre razze, la prima perché non esamina alcun mastino tibetano, la seconda perché lo confronta unicamente con razze molto moderne.
In ogni caso ho appena letto lo studio cinese del 2004 e anche un altro del 2009 di Yinxia Li et al e confermo quello che ho affermato finora. Tra l'altro viene esaminato un cane solo per razza, molto meticoloso, nello studio di Parker et al. il campione era di una media di 5 cani per razza.</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
Lo studio dimostra quello che da sempre si sa. Ossia che il Molosso del Tibet è la razza canina più antica tra quelle oggi conosciute, che la sua separazione dal selvatico è antecedente di migliaia di anni rispetto alle altre razze (e ceppi di cani) oggi esistenti. Non ripeto quanto ho gia spiegato a pagina 87. Se tu fossi un genetista e volessi fare un nuovo studio sui mitocondri per screditare il lavoro scientifico di tuoi ipotetici colleghi, potresti farlo. Ma dal momento che dubito tu lo sia, limitati ad imparare umilmente da chi lavora nelle università e nei laboratori di ricerca, e da quanto viene pubblicato nelle riviste scientifiche.
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