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Discussione: Tibetan Mastiff

  1. #21
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    non tutto è perduto...quello della foto (wang du rivoira) è un cucciolone (14 mesi) di allevamento italiano,grazie a nuove linee di sangue di importazione cinese


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  2. #22
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    E il Lasha..


  3. #23
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    E il Lasha..


  4. #24
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    Citazione:Messaggio inserito da phodopus
    Ci sono due differenti tipi di mastino tibetano. Uno più leggero, destinato a custodire le mandrie in alta quota, ed uno molto più pesante e tarchiato (mastinoide), che svolgeva il compito di custode del villaggio.
    verissimo il fatto che il do-khyi si presenti in diverse "varianti"...ma i fatti sono un po' più complessi...
    in realtà il tipo "leggero" non è tipicamente tibetano,ma nepalese,o meglio della zona himalayana,dove la geografia del territorio,con valli profonde e pendii ripidi, privilegia cani con maggiore mobilità...sono i cosiddetti "bothia", derivati da incroci tra i molossi tibetani e i pastori locali.
    il tipo "pesante" è il vero do-khyi, il cane che i nomadi degli altopiani dell'ovest (Amdo-Quinghai) da secoli tengono di guardia ai loro accampamenti, situati appunto su sterminati pianori, a quote elevatissime (oltre i 5000 m) ma senza grandi pendenze.il lavoro di questi molossi è sempre stato quello di guardiani dell'accampamento e del villaggio,più che delle mandrie al pascolo, questo ha esaltato nel loro carattere una certa "dipendenza" dall'uomo,nel senso che,a differenza di altre razze di custodi,sviluppa maggiormente la sua vigilanza quando sente la presenza della sua "famiglia" umana.
    gli esemplari più belli (tsang-khyi, "il migliore dei cani") venivano tradizionalmente donati ai monasteri, dove,grazie alle maggiori disponibilità di cibo, sviluppavano ulteriormente la loro imponenza!
    non bisogna dimenticare che il tibet è un paese vastissimo e molto vario geograficamente...i tipi descritti rappresentano gli "estremi" di una catena che li unisce con una infinità di tipi intermedi...i tibetani hanno "selezionato" i loro cani in base all'attitudine al lavoro (i più adatti ad affrontare i predatori presenti in una particolare zona:lupi,leopardi delle nevi,ma anche orsi e...ladri) e all'adattamento al clima locale.
    quello che meglio definisce questa razza non è l'aspetto fisico,ma l'uniformità di carattere:territoriale,indipendente e distaccato,diffidente verso l'estraneo ma leale e devoto verso i "suoi umani".

    ecco un vero do-khyi al lavoro (foto di j. pilat)
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    90,18 KB

    ed ecco due autentici "cuccioli" tibetani
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  5. #25
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    Citazione:Messaggio inserito da phodopus
    Ci sono due differenti tipi di mastino tibetano. Uno più leggero, destinato a custodire le mandrie in alta quota, ed uno molto più pesante e tarchiato (mastinoide), che svolgeva il compito di custode del villaggio.
    verissimo il fatto che il do-khyi si presenti in diverse "varianti"...ma i fatti sono un po' più complessi...
    in realtà il tipo "leggero" non è tipicamente tibetano,ma nepalese,o meglio della zona himalayana,dove la geografia del territorio,con valli profonde e pendii ripidi, privilegia cani con maggiore mobilità...sono i cosiddetti "bothia", derivati da incroci tra i molossi tibetani e i pastori locali.
    il tipo "pesante" è il vero do-khyi, il cane che i nomadi degli altopiani dell'ovest (Amdo-Quinghai) da secoli tengono di guardia ai loro accampamenti, situati appunto su sterminati pianori, a quote elevatissime (oltre i 5000 m) ma senza grandi pendenze.il lavoro di questi molossi è sempre stato quello di guardiani dell'accampamento e del villaggio,più che delle mandrie al pascolo, questo ha esaltato nel loro carattere una certa "dipendenza" dall'uomo,nel senso che,a differenza di altre razze di custodi,sviluppa maggiormente la sua vigilanza quando sente la presenza della sua "famiglia" umana.
    gli esemplari più belli (tsang-khyi, "il migliore dei cani") venivano tradizionalmente donati ai monasteri, dove,grazie alle maggiori disponibilità di cibo, sviluppavano ulteriormente la loro imponenza!
    non bisogna dimenticare che il tibet è un paese vastissimo e molto vario geograficamente...i tipi descritti rappresentano gli "estremi" di una catena che li unisce con una infinità di tipi intermedi...i tibetani hanno "selezionato" i loro cani in base all'attitudine al lavoro (i più adatti ad affrontare i predatori presenti in una particolare zona:lupi,leopardi delle nevi,ma anche orsi e...ladri) e all'adattamento al clima locale.
    quello che meglio definisce questa razza non è l'aspetto fisico,ma l'uniformità di carattere:territoriale,indipendente e distaccato,diffidente verso l'estraneo ma leale e devoto verso i "suoi umani".

    ecco un vero do-khyi al lavoro (foto di j. pilat)
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    ed ecco due autentici "cuccioli" tibetani
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  6. #26
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    E’ vero, il tipo è sempre stato assai variabile (d’altronde una variabilità che poi ha dato vita a tante altre razze).

    Per quanto riguarda il tipo leggero, da mandria, questo si è conservato abbastanza bene (oltre che nel Tibet) in Mongolia, sotto forma dell’Aur Cheuan, il Mastino Mongolo. La differenza è evidente… si tratta di una “razza” non riconosciuta, sicuramente non molto bella (soprattutto vicino ad un molosso dell'amdo), ma di grande valore storico.




  7. #27
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    E’ vero, il tipo è sempre stato assai variabile (d’altronde una variabilità che poi ha dato vita a tante altre razze).

    Per quanto riguarda il tipo leggero, da mandria, questo si è conservato abbastanza bene (oltre che nel Tibet) in Mongolia, sotto forma dell’Aur Cheuan, il Mastino Mongolo. La differenza è evidente… si tratta di una “razza” non riconosciuta, sicuramente non molto bella (soprattutto vicino ad un molosso dell'amdo), ma di grande valore storico.




  8. #28
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    Ho trovato la foto di queste meraviglie ma è di colore bianco,in questa razza la tipicità della razza vale per tutti i colori o per il bianco non è lo stesso?
    Certo che bianco ha un'aspetto molto più rassicurante.



    Immagine:

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  9. #29
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    Ho trovato la foto di queste meraviglie ma è di colore bianco,in questa razza la tipicità della razza vale per tutti i colori o per il bianco non è lo stesso?
    Certo che bianco ha un'aspetto molto più rassicurante.



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  10. #30
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    il colore bianco NON è ammesso dallo standard FCI, una delle tante prese di posizione arbitrarie basate sui soggetti europei, mentre i cani bianchi esistono,seppur molto rari,nella loro terra d'origine. la loro rarità,unita ad un indiscutibile fascino,ne ha fatto soggetti molto pregiati e ricercati dagli allevatori cinesi, i quali negli ultimi anni,partendo da cani rustici importati direttamente dagli altopiani, stanno facendo un grande lavoro di recupero della razza.

    per Phod...circa l' Aur Cheuan...se sul Mastino Tibetano,nonostante la relativa ricchezza di informazione, le certezze sono davvero poche,sul Mastino della Mongolia siamo nel campo della leggenda...
    le notizie riportate dai viaggiatori dei secoli passati,parlano di un cane massiccio e pesante,adibito alla difesa delle carovane,certamente strettamente legato,per contiguità culturale e geografica, al Tibetano. Certamente i soggetti originali sono più che rari,alcuni anni fa qualche esemplare è stato importato da allevatori di TM dell'est europa (non dimentichiamo che la Mongolia orbitava nell'universo sovietico) per supplire alle carenze delle lineee europee.
    le foto allegate al tuo post, personalmente,ritengo rappresentino il tipico cane "di strada" di quel paese, dove i tratti del Molosso si sono diluiti nell'incrocio con soggetti pariah e pastori...esattamente quello che si vede nei cani che si possono incontrare per le strada di Lhasa...il vero Do-khyi è da cercare altrove!

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