Phod il cenerino è uno dei pappagalli più intelligenti e capace di imparare tante parole, e svariati giochini. In francia un sarto ne possiede uno che lo aiuta nel cucire i suoi abiti lavorando con ago e filo. Ma per "addestrarli", ci vuole tanto tempo, MOLTA pazienza e tanto tanto amore.
Considera che può raggiungere tranquillamente i 40 anni, con punte di oltre 50, è un buon urlatore, molti esemplari sono abbastanza timidi e riservati; salvo naturalmente quelli allevati a mano...
Ha una alimentazione abbastanza varia che giostra dai semi di girasole, (in quantità minima) frutta a volontà ma devi evitare avocado poichè tossico e quelli troppo zuccherini che appesantiscono il fegato, mix di semi per grandi pappagalli o estrusi, acqua pulita tutti i gg. In natura si ciba anche di bacche e nettare e adora rosicchiare rametti d'albero.
Considera l'esigenza a volare e al contatto fisico. Devi dedicare lui parecchio tempo, anche per delle semplici coccole o giochini. Ci sono ancora tante cose da dire ma ci sarà tempo se deciderai di prenderlo....
In ogni caso i cenerini sono in appendice cites/2 quindi fatti rilasciare dichiarazione cites di acquisto altrimenti son dolori e naturalmente fatti dare un esemplare non di cattura e possibilmente allevato a mano.
Aggiungo che sono stati effettuati studi che dimostrano che alcuni esemplari di cenerino riescono ad associare un nome ad un oggetto specifico e farne rischiesta. Tipo ho fame quando ha fame, voglio frutta quando sente l'esigenza di un particolare frutto e addirittura si arriva al nome specifico es. voglio mela...
Sono casi rari ma davvero meravigliosi....
Aggiungo che sono stati effettuati studi che dimostrano che alcuni esemplari di cenerino riescono ad associare un nome ad un oggetto specifico e farne rischiesta. Tipo ho fame quando ha fame, voglio frutta quando sente l'esigenza di un particolare frutto e addirittura si arriva al nome specifico es. voglio mela...
Sono casi rari ma davvero meravigliosi....
Anche a me piacciono da morire!!
in molti mi hanno detto che sono i piu' intelligenti!!
Anche le Ara mi piacciono tantissimo..
anche se non credo che potrei mai averne uno..
Pappagallo spennato.. gatto senza piu' un occhio.. non gradirei nessuna delle due cose!!
Ho un carissimo amico di famiglia che collabora con la LIPU ed ha qui a roma una tenuta dove offre ricovero ad uccelli feriti, a quelli sequestrati negli aeroporti etc.
Circa un'anno fa gli sono arrivati una trentina di Cenerini trasportati in due valigie dentro bottiglie di plastica vuote
(tanto per denunciare lo schifo rimanendo in tema..)
cmq ha un corvo imperiale che è straordinario!! fa una marea di versi e imitazioni tra cui anche il citofono di casa(quando ci si mette è uno strazio!!)
questi uccelli sono magnifici.
Sara
www.saraegrazia.it
Anche a me piacciono da morire!!
in molti mi hanno detto che sono i piu' intelligenti!!
Anche le Ara mi piacciono tantissimo..
anche se non credo che potrei mai averne uno..
Pappagallo spennato.. gatto senza piu' un occhio.. non gradirei nessuna delle due cose!!
Ho un carissimo amico di famiglia che collabora con la LIPU ed ha qui a roma una tenuta dove offre ricovero ad uccelli feriti, a quelli sequestrati negli aeroporti etc.
Circa un'anno fa gli sono arrivati una trentina di Cenerini trasportati in due valigie dentro bottiglie di plastica vuote
(tanto per denunciare lo schifo rimanendo in tema..)
cmq ha un corvo imperiale che è straordinario!! fa una marea di versi e imitazioni tra cui anche il citofono di casa(quando ci si mette è uno strazio!!
questi uccelli sono magnifici.
Sara
www.saraegrazia.it
Un piccolo articolo che può esserti utile nell'addestramento:
La Parola
Questa è una delle grandi domande che i proprietari di pappagalli che non parlano o di chi ha appena comprato un nuovo pappagallo si pone:
Come devo fare affinché il mio pappagallo parli?
In primo luogo, tutti devono sapere che esiste una predisposizione fisica, relazionata con la capacità della trachea (siringe) che limita o aumenta le possibilità d'espressione parlata di un pappagallo, e che varia a secondo della specie. Perciò, pappagalli come i cenerini o le amazzoni in generale, normalmente sono capaci di parlare molto di più che di un cacatua o altri pappagallini.
Dobbiamo rilevare, e questo ce lo insegna l'esperienza, che l'ambiente, l'integrazione dell'uccello nel "stormo" familiare, ed il suo grado di felicità e soddisfazione con i suoi padroni, fa modificare ed aumentare queste attese con molta frequenza.
Detto questo, e supponendo una buona relazione tra voi e il pappagallo, e che lui sia equilibrato e ben predisposto, come può esserlo in generale uno nato in cattività, il migliore metodo affinché un pappagallo parli è: semplicemente parlare con lui.
Parlare con lui significa anche stimolare la sua attenzione, mantenerlo interessato su di noi e su quello che noi facciamo.
Un pappagallo giovane imparerà a parlare molto rapidamente, ma non bisogna spazientirsi se si trattiene fino a che non abbia compiuto il primo anno di vita, perché è il periodo quando il suo potenziale vocale si è sviluppato. All'inizio sarà proprio come per un bambino piccolo, balbetterà e le sue parole saranno incomprensibili.
Cominceremo con frasi brevi tipo: "Ciao", "prendi", "sali", "giù", "no", "va bene", e ovviamente, il suo nome. Una volta che il pappagallo dimostri che riconosce il suo nome, cerchiamo di associare le parole o frasi unite a lui: "Dodo è bravo", "Dodo vieni qua", o "è buono Dodo?" ecc ecc….
Non alziamo mai la voce al pappagallo affinché impari le parole, cerchiamo di utilizzare sempre un tono normale e quieto, colorandole un con un po' d'enfasi. Cerchiamo di parlare con lui come se fosse un bambino, in modo chiaro lento e rassicurante, scegliamo i momenti nei quali il pappagallo e attivo e da segni d'interesse, e non mentre mangia o schiaccia un pisolino.
Non sarà difficile insegnargli canzoni, fischiettate o melodie, ma non utilizziamo mai nastri registrati con frasi ripetitive, perché il pappagallo respingerà la monotonia del messaggio, e reagirà come noi stessi faremo se sottomessi alla stessa "tortura.".
La parola per loro è un mezzo per comunicare con noi, non prendiamoli in giro !!!
Cerchiamo di associare ad ogni azione una parola, in modo che anche il nostro amico pennuto possa comprenderne il significato, quindi ricordiamoci di utilizzare sempre la stessa parola per la medesima azione.
Ricordiamoci che ogni pappagallo è un individuo unico, che ha un suo carattere e una sua intelligenza, quindi non cerchiamo di fare paragoni con altri pappagalli.
L'esperienza, e la convivenza con quest'eccezionale compagno ci aiuteranno in questo compito, e presto scoprirà che ci sono due tipi di pappagalli parlatori: gli abbandonati in una gabbia a se stessi che nessuna calcola, e che quindi parlano per noia, e i pappagalli integrati e soddisfatti della loro vita che utilizzeranno la loro voce, i loro fischi e i loro canti in una situazione d'autentica comunicazione, a volte tanto sorprendente che ci fa ogni giorno apprezzare la loro intelligenza.
Un'ultima osservazione: a tutti piace la capacità che hanno i pappagalli di parlare, ma questo non è, il loro ed unico pregio, anzi. Anche un pappagallo che non parla vi darà grandi gioie, per il suo ingegno, per il suo affetto, per la sua piacevole compagnia e le sue burle e dispetti.
Per tutto questo il minimo che noi possiamo fare e che il nostro amico merita è:
Un po' del nostro tempo, del nostro interesse, molta pazienza, sensibilità, e rispetto per la sua vita e la sua salute.
Tratto da www.cenerino.it
Un piccolo articolo che può esserti utile nell'addestramento:
La Parola
Questa è una delle grandi domande che i proprietari di pappagalli che non parlano o di chi ha appena comprato un nuovo pappagallo si pone:
Come devo fare affinché il mio pappagallo parli?
In primo luogo, tutti devono sapere che esiste una predisposizione fisica, relazionata con la capacità della trachea (siringe) che limita o aumenta le possibilità d'espressione parlata di un pappagallo, e che varia a secondo della specie. Perciò, pappagalli come i cenerini o le amazzoni in generale, normalmente sono capaci di parlare molto di più che di un cacatua o altri pappagallini.
Dobbiamo rilevare, e questo ce lo insegna l'esperienza, che l'ambiente, l'integrazione dell'uccello nel "stormo" familiare, ed il suo grado di felicità e soddisfazione con i suoi padroni, fa modificare ed aumentare queste attese con molta frequenza.
Detto questo, e supponendo una buona relazione tra voi e il pappagallo, e che lui sia equilibrato e ben predisposto, come può esserlo in generale uno nato in cattività, il migliore metodo affinché un pappagallo parli è: semplicemente parlare con lui.
Parlare con lui significa anche stimolare la sua attenzione, mantenerlo interessato su di noi e su quello che noi facciamo.
Un pappagallo giovane imparerà a parlare molto rapidamente, ma non bisogna spazientirsi se si trattiene fino a che non abbia compiuto il primo anno di vita, perché è il periodo quando il suo potenziale vocale si è sviluppato. All'inizio sarà proprio come per un bambino piccolo, balbetterà e le sue parole saranno incomprensibili.
Cominceremo con frasi brevi tipo: "Ciao", "prendi", "sali", "giù", "no", "va bene", e ovviamente, il suo nome. Una volta che il pappagallo dimostri che riconosce il suo nome, cerchiamo di associare le parole o frasi unite a lui: "Dodo è bravo", "Dodo vieni qua", o "è buono Dodo?" ecc ecc….
Non alziamo mai la voce al pappagallo affinché impari le parole, cerchiamo di utilizzare sempre un tono normale e quieto, colorandole un con un po' d'enfasi. Cerchiamo di parlare con lui come se fosse un bambino, in modo chiaro lento e rassicurante, scegliamo i momenti nei quali il pappagallo e attivo e da segni d'interesse, e non mentre mangia o schiaccia un pisolino.
Non sarà difficile insegnargli canzoni, fischiettate o melodie, ma non utilizziamo mai nastri registrati con frasi ripetitive, perché il pappagallo respingerà la monotonia del messaggio, e reagirà come noi stessi faremo se sottomessi alla stessa "tortura.".
La parola per loro è un mezzo per comunicare con noi, non prendiamoli in giro !!!
Cerchiamo di associare ad ogni azione una parola, in modo che anche il nostro amico pennuto possa comprenderne il significato, quindi ricordiamoci di utilizzare sempre la stessa parola per la medesima azione.
Ricordiamoci che ogni pappagallo è un individuo unico, che ha un suo carattere e una sua intelligenza, quindi non cerchiamo di fare paragoni con altri pappagalli.
L'esperienza, e la convivenza con quest'eccezionale compagno ci aiuteranno in questo compito, e presto scoprirà che ci sono due tipi di pappagalli parlatori: gli abbandonati in una gabbia a se stessi che nessuna calcola, e che quindi parlano per noia, e i pappagalli integrati e soddisfatti della loro vita che utilizzeranno la loro voce, i loro fischi e i loro canti in una situazione d'autentica comunicazione, a volte tanto sorprendente che ci fa ogni giorno apprezzare la loro intelligenza.
Un'ultima osservazione: a tutti piace la capacità che hanno i pappagalli di parlare, ma questo non è, il loro ed unico pregio, anzi. Anche un pappagallo che non parla vi darà grandi gioie, per il suo ingegno, per il suo affetto, per la sua piacevole compagnia e le sue burle e dispetti.
Per tutto questo il minimo che noi possiamo fare e che il nostro amico merita è:
Un po' del nostro tempo, del nostro interesse, molta pazienza, sensibilità, e rispetto per la sua vita e la sua salute.
Tratto da www.cenerino.it
Interessante… da alcuni studi inglesi avevo letto che il cenerino ha un QI pari a quello di un ragazzino di 6 anni… A parte tutto, ti dirò perché mi sono fermato. Scherzavo con le inibizioni di Davide, anzi… Solo mi ha detto che sarebbe il caso di non prenderne uno solo. Pensandoci, pensando alla socialità di questo animale, decisamente mi sono trovato d’accordo.
Questo, comunque, per me rimane un grande scrupolo.
Sara, i corvi sono molto belli, ma la straordinarietà del cenerino, quello che poi fa la differenza con la comune idea di pappagallo, non è che riproduce i suoni, piuttosto che è in grado di reggere un dialogo. Di ragionare, ed usare i vocaboli in conseguenza, per una comunicazione extraspecifica.
Non mi senti di consigliarti una convivenza gatto - cenerino.. però non è infrequente se abituati.
Interessante… da alcuni studi inglesi avevo letto che il cenerino ha un QI pari a quello di un ragazzino di 6 anni… A parte tutto, ti dirò perché mi sono fermato. Scherzavo con le inibizioni di Davide, anzi… Solo mi ha detto che sarebbe il caso di non prenderne uno solo. Pensandoci, pensando alla socialità di questo animale, decisamente mi sono trovato d’accordo.
Questo, comunque, per me rimane un grande scrupolo.
Sara, i corvi sono molto belli, ma la straordinarietà del cenerino, quello che poi fa la differenza con la comune idea di pappagallo, non è che riproduce i suoni, piuttosto che è in grado di reggere un dialogo. Di ragionare, ed usare i vocaboli in conseguenza, per una comunicazione extraspecifica.
Non mi senti di consigliarti una convivenza gatto - cenerino.. però non è infrequente se abituati.
Phod davvero bellissimo,ora conosco finalmente anche il famoso cenerino
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