Ciao a tutti, quanto segue è stato scritto da una mia cara amica che da anni ama, cura, protegge i furetti e collabora attivamente con l'ufficio adozioni di Furettomania, con la funzione di affidatario e recupero dei furetti abbandonati (in pratica li accoglie in casa, spesso maltrattati, malnutriti, in condizioni pietose ed estremamente mordaci, li *recupera* dal punto di vista del fisico e dello spirito con tanto amore, in attesa che arrivi una richiesta da parte di qualcuno per addottarli)
Volete un furetto?!? Volete far fare una cucciolata al vostro furetto?!?
Ok, ma prima di fare qualsiasi cosa, leggete MOLTO ATTENTAMENTE ciò che scrive Silvia e se avete dubbi, incertezze o altro, scrivete direttamente a Silvia, lei è sempre pronta a rispondere a tutti, mettendo a disposizione la sua grande conoscenza ed esperienza con i furetti



<center>RIFLETTERE PRIMA DI PRENDERE UN FURETTO</center>

Ciao! sono Silvia, ho 5 furetti (di cui 2 adottati) e collaboro attivamente in Emilia Romagna con l'Associazione Italiana Furetti ( www.furettomania.it ), che, oltre ad informare, si occupa di furetti abbandonati..ebbene si! sono tanti e purtroppo il furetto, proprio come un cane, si affeziona incredibilmente alla sua famiglia e se abbandonato, spesso soffre, si rifiuta di mangiare e sviluppa malattie da stress come la gastrite e malattie croniche infiammatorie dell'intestino. Insomma, il furetto è come un cane, anche se per alcuni versi più comodo da gestire, ma ha bisogno di cure (anche veterinarie), di amore, non può stare in solitudine e neppure sempre rinchiuso (valuta almeno 3-4 ore fuori dalla gabbia e di gioco col padrone). D'altra parte, come un bambino piccolo, il furetto ha bisogno di mille attenzioni in casa, non tanto perchè sia distruttivo (non fa rumori, non si fa le unghie, non rosicchia), ma perchè è un animale piccolo, si infila dappertutto, è molto curioso, ci vede poco, quindi è facile perderlo se esce di casa, che cada dai balconi o dalle finestre, che inghiotta cose che non deve e vada incontro a blocchi intestinali che necessitano un immediato intervento chirurgico (trovate a questo proposito sul sito www.furettomania.it alla voce Il furetto la sezione Casa a Prova di Furetto). E' un animale meraviglioso, non voglio scoraggiare nessuno, però bisogna essere preparati ad alcuni “sacrifici”: da cucciolo mordicchia (e può far male, non per aggressività, ma per gioco!), quasi mai è preciso al 100% nell’uso della cassettina ed ha un odore particolare. Molti veterinari non sono esperti di furetti, quindi a volte richiede la ricerca attenta di un veterinario competente, che significa anche fare km per poterlo curare al meglio..
Trovate molte informazioni che aiutano nella scelta sul sito www.furettomania.it alla voce Il furetto. Inoltre la nostra "collega" furettomaniaca Ombretta ha scritto con la mia collaborazione un manualetto sul furetto, che posso inviarvi via mail: scrivetemi per richiederlo a silvia.pizzi@unipr.it



<center>DOVE TROVO UN FURETTO?</center>

Negozi di animali, fiere, garden…

Se avete deciso consapevolmente di comprare un furetto tenete presente che in Italia, nei negozi di animali, è molto facile trovare furetti provenienti da oltreoceano, che arrivano già sterilizzati e deghiandolati, subendo questa operazione in tenerissima età, quando hanno ancora gli occhi chiusi. Spesso sono riconoscibili per la presenza di tatuaggi: alcuni hanno due puntini tatuati sulle orecchie (come dei piccoli segni di penna nera), altri hanno numeri o sigle tatuati sull'addome. Altri ancora non hanno tatuaggi di riconoscimento. Purtroppo questo commercio andrebbe boicottato in ogni modo, per una serie di motivi:
Sterilizzazione precoce e problemi di salute
Il furetto è un animale che, a meno che non si abbia scopo di allevare, è praticamente necessario sterilizzare/castrare. La femmina in calore rischia di morire se non viene fatta accoppiare in quanto il calore regredisce solo in seguito all'accoppiamento: se permane a lungo, porta ad una grave anemia dovuta ad iperestrogenismo. Il maschio in calore invece diventa molto odoroso (anche la femmina, ma meno), marca il territorio con l'urina, diventa più aggressivo e si stressa molto, con i conseguenti problemi di convivenza in casa e di salute psico-fisica dell'animale. Come già detto, i furetti dei grossi allevamenti vengono sterilizzati e deghiandolati a due settimane dalla nascita. Come per i cani e per i gatti, anche per i furetti e' necessario aspettare la maturità sessuale per poterlo sterilizzare o castrare affinché il suo sviluppo fisico ed ormonale sia completo e in piena salute. Perchè allora questa regola non vale anche per i furetti? Perchè sterilizzati alla nascita sono più comodi da vendere, non puzzano se restano in negozio, chi li compra non deve spendere altri soldi ecc... Ma è solo una questione di comodità ed alcuni testi ipotizzano che i furetti sterilizzati precocemente abbiano una maggiore probabilità di insorgenza di tumori (peraltro già molto frequenti in TUTTI i furetti, vedi capitolo sotto Furetti e tumori). Si sottolinea quindi l'importanza di effettuare dei controlli annuali specifici dopo i due/tre anni di età.
Deghiandolazione o sacculectomia
I furetti, forma domestica della puzzola, sono dotati di ghiandole che spremono quando spaventati e che emettono un odore pungente (dura poco, ma è davvero penetrante!). D'altra parte queste ghiandole sono l'unica difesa di un furetto, ed in genere sono usate davvero di rado. L'asportazione di queste ghiandole, detta deghiandolazione o sacculectomia, non è necessaria in quanto non influisce sul normale odore selvatico del furetto, che invece è fortemente influenzato da fattori ormonali (quindi riducibile con la sola sterilizzazione). Fatta in età precoce inoltre, causa nella maggior parte dei furetti problemi di prolasso rettale ed emorroidi. Se notate questi problemi nel vostro furetto è necessario rivolgersi ad un veterinario specializzato.
Allevamento intensivo: calore indotto, precoce svezzamento, trasporto
Per avere a disposizione cuccioli tutto l'anno, i grossi allevamenti alterano i bioritmi delle furette, che generalmente hanno un calore stagionale (legato all'esposizione alla luce, alla temperatura e ad altri fattori endogeni ed ambientali), perchè possano riprodursi tutto l'anno. Questo porta a notevole stress delle fattrici, che spesso ne risultano debilitate. Inoltre, i cuccioli vengono staccati prestissimo dalla madre perché possano arrivare nei negozi ancora teneri e piccini. Prima di arrivare da noi, i cuccioli attraversano l'oceano, quindi stazionano dai grossisti ed alla fine arrivano nei negozi, con tutti i disastrosi inconvenienti di un trasporto all'ingrosso di esseri viventi: scarse condizioni igienico sanitarie, sovraffollamento, possibile esaurimento delle scorte di cibo ed acqua in caso di ritardi nei trasporti e conseguente morte di alcuni piccoli.
Selezione dei colori e consanguineità
Alcuni allevamenti intensivi sono fieri di aver selezionato colorazioni strane di furetti (es: zampe bianche, strisce bianche sul capo e sul dorso, macchie ecc..) ma spesso la selezione di caratteri particolari nell'allevamento avviene grazie all'incrocio fra consanguinei, che aumenta il rischio di tare genetiche ereditarie.
Salute: vaccini e sterilizzazioni fantasma
Il furetto cucciolo dovrebbe ricevere la prima vaccinazione contro il cimurro intorno ai due mesi, seguita da due richiami a distanza di un mese l'uno dall'altro, e poi un richiamo annuale. Non sempre il furetto viene venduto con il suo regolare libretto di vaccinazione (timbrato e firmato da un veterinario!), e spesso quando vengono spediti in lotto, o ammassati dai grossisti, vengono mescolati furetti vaccinati e altri che non lo sono. Ricordate che il cimurro è letale nel furetto, e si sono verificati casi di furetti che hanno sviluppato la malattia poche settimane dopo l'acquisto. Lo stesso discorso vale per la sterilizzazione: alcuni furetti vengono venduti come sterilizzati, ma spesso non lo sono, con grave rischio per la vita stessa dell'animale, soprattutto femmina, se si presenta un calore inatteso quando il proprietario non è a conoscenza dei rischi che esso comporta. Spesso il calore inatteso è dovuto ad un fallimento dell'operazione di sterilizzazione (più delicata a causa dell'età precoce e dell'incompleto sviluppo) o anche alla mescolanza di furetti di diverse provenienze (italiani interi e importati sterilizzati) che avviene dai grossisti. (Attenzione! Ad ogni segno di calore, la femmina del furetto deve essere portata dal veterinario!).
Allevamento a scopo di ricerca
Una questione puramente etica: alcuni grossi allevamenti di animali da compagnia, sono in realtà le stesse ditte che producono animali da laboratorio (soprattutto cani beagle e furetti).


Allevatori e annunci di privati

Il vantaggio di acquistare da un allevatore privato è quello di poter CONTROLLARE personalmente le condizioni del furetto e dei suoi genitori. Per questo si consiglia vivamente l’acquisto presso un privato, pur non significando che TUTTI i privati amino e rispettino i furetti e possano garantirvi un cucciolo sano. Purtroppo allevare furetti rispettando la loro natura, offrendo loro le migliori condizioni igienico-sanitarie e educandoli al meglio è difficile, costoso ed impegnativo (allego sotto un documento di riflessione a riguardo). Non fidatevi del furetto che costa poco, dell’affarone. Non fatevi rubare il cuore dal cucciolo “messo male” così da poterlo salvare, perché pagandolo alimentate un commercio e condannerete tanti altri cuccioli allo stesso triste destino. E’ necessario che voi stessi siate informati sulle necessità del furetto durante lo svezzamento così da poter valutare se l’allevatore in questione sta fornendo ai riproduttori ed al cucciolo tutte le cose di cui necessitano.
Controllate secondo un semplice schema:
Vaccinazioni:fatevi mostrare i libretti di vaccinazione almeno dei genitori (i cuccioli molto piccoli potrebbero non essere ancora vaccinati)
Alimentazione: controllate che la madre ed i piccoli siano alimentati correttamente (crocchette di prima qualità con CARNE come primo ingrediente, cibo umido tipo a/d, latte per gattini, non devono esserci frutta, verdura, pane…)
Igiene generale: box/gabbia/nido devono essere puliti, il cibo e l’acqua da bere devono essere freschi, non contaminati da escrementi e sempre a disposizione
Salute generale: guardate le feci dei cuccioli e della madre, controllate gli occhi, il naso, le orecchie per assenza di catarro, muco, scolo..
Educazione: provate a prendere in mano il cucciolo (e/o i genitori), controllate dalla loro reazione che siano abituati ad essere manipolati, che siano abituati al contatto con l’uomo, non siano aggressivi o spaventati, che non mordano a sangue...
Età e svezzamento: i furettini possono lasciare la madre fra le 6-8 settimane di età, chiedete la data di nascita e controllate se sono già in grado di mangiare da soli
Consanguineità: l’allevatore dovrebbe potervi garantire che i cuccioli non sono frutto di accoppiamento fra consanguinei (vedi capitolo sotto: Consanguineità). Alcuni furetti hanno un Certificato di Origine dell’associazione che attesta che i furetti non siano figli di consanguinei. Ma anche in assenza di questo (non tutti i furetti sono iscritti in associazione! ), chiedete all’allevatore chi sono i genitori, se sono parenti, fatevi spiegare da dove vengono il padre e la madre, valutate se ha la consapevolezza del problema. Se l’allevatore ha diversi riproduttori o tiene diverse generazioni (madri e figli) controllate che abbia la cura e la possibilità di riconoscere i soggetti e di separarli nei periodi del calore.


IN CONCLUSIONE..

Se avete deciso di accogliere un furetto nella vostra famiglia informatevi sulla sua provenienza: contribuire a fermare lo sfruttamento degli animali è sinonimo di rispetto nei loro confronti e un obbligo per chi li ama.
Se non sapete come trovare il vostro cucciolo potrete farvi aiutare dall’Informatore Regionale di Furettomania più vicino a voi (li trovate sul sito alla voce Contatti ed email), ma comunque controllate SEMPRE PERSONALMENTE le condizioni della cucciolata (ed eventualmente se c’è qualcosa che non vi convince riferite poi i vostri dubbi in associazione. Aiutateci ad aiutare i furetti!): se i furetti non sono tenuti come voi li terreste, con lo stesso amore, NON COMPRATELI!
Dare poche decine di euro a certi allevatori senza scrupoli, significa condannare tanti furetti ad essere trattati come merce o fonte di guadagno ed a vivere in condizioni igienico-sanitarie penose, carichi del fardello di gravi carenze alimentari, di malattie ereditarie, o anche solo della mancanza di rispetto.

Ma soprattutto, meglio ancora:adottate un furetto abbandonato!
Sono tanti (troppi!) ogni anno i furetti frutto di acquisti sconsiderati o di cucciolate irresponsabili (l’associazione ha trovato casa ad intere cucciolate cresciute male, ma SOLO previo obbligo di sterilizzazione della madre, in modo da evitare l'anno successivo un'altra ondata di cuccioli allevati male e senza amore!), rifiutati, ceduti, trovati per strada..



<center>RIFLETTERE PRIMA DI ALLEVARE!</center>

Premesso che ci sono tanti furetti abbandonati a cui trovare casa, per cui fare una cucciolata presuppone una grande responsabilità anche verso tutto il mondo furettico: avremo la pazienza di trovare famiglie affidabili a cui affidare i piccoli? La pazienza di indagare bene le persone a cui affideremo i cuccioli senza farsi prendere dalla fretta di dar via le piccole pesti che invaderanno la nostra casa sconvolgendoci la vita fino a raggiungere momenti in cui quasi non li sopporteremo più?
Saremo pronti (economicamente)a tenere e mantenere i cuccioli anche a lungo (4, 5 , 6 mesi) se non troveremo persone affidabili a cui darli?
Abbiamo un veterinario esperto (realmente esperto anche in parti furettici) che ci segua nel caso di complicanze durante la gravidanza e che possa eventualmente intervenire anche di notte!!!!?
Abbiamo abbastanza TEMPO e DENARO per seguire al meglio una cucciolata?
Il denaro per alimentare correttamente una furetta in gravidanza ed in allattamento (che mangerà come un rottweiler) e per fornire a lei ed ai cuccioli cibi di prima qualità (a/d, latte in polvere e crocche della migliore qualità) per evitare problemi di parto o svezzamento?
Il tempo per abituarla al parto correttamente? Per preparare la sala parto, per separarla gradualmente dai suoi compagni, per non farla sentire improvvisamente sola o rinchiusa, ma perchè i cambiamenti siano graduali, evitando stress che potrebbero danneggiare la furetta e/o la cucciolata?
Tempo e denaro per provvedere correttamente allo svezzamento dei cuccioli per farli crescere sani e per evitare la mastite alla mamma?
Per un mesetto dovremo dedicarci solamente alla furetta ed ai suoi cuccioli: tornare a casa spesso dal lavoro, magari modificare i nostri orari, per dar loro da mangiare 4-5 volte al giorno, e pulire la gabbia altrettanto?
Abbiamo inoltre la pazienza di sopportare la puzza (eh, si..nessuno ne parla mai) di una nidiata di furetti, i loro gridolini e l'eventuale probabile sclero della madre, che potrà mordere, sarà molto nervosa e ci renderà la vita impossibile?
Avremo il tempo (tutta la sera impegnata, con una cucciolata abbondante) e la pazienza di insegnare a tutti i cuccioli a non mordere (quindi anche la forza di sopportare le mani bucate dai piccoli minikiller con denti come spilli!), a sporcare nella cassettina, perchè se non lo faremo rischieremo di non riuscire a darli via?
Siamo consapevoli del fatto che una furetta in media partorisce 8 cuccioli, ma spesso ne nascono 10 o 12?
Abbiamo il fegato di affrontare situazioni sgradevoli? Il parto non è un evento romantico come a volte ci attendiamo, anzi spesso è una situazione drammatica: nel parto c'è sangue, agitazione, a volte si assiste a cannibalismo, rifiuto dei piccoli, piccoli nati morti o lasciati da parte perchè malati. A me è capitato di dover separare i cuccioli che si erano legati con i cordoni ombelicali, dato che la Gwy non aveva staccato tutte le placente! Ogni anno appaiono sui forum o in list, persone che fanno cucciolate, che mandano appelli disperati: sono spaventate, impressionate!
Allevare furetti è bellissimo, ma faticoso e complicato e, anche costoso!
So quali sono i rischi, so quanto è l'impegno, lasciatevi dire che la fatica è sicuramente molto più grande di quanto mai si possa immaginare se non ci si è passati!
So anche che è bello vedere crescere i cuccioli, tanto bello quanto doloroso vederli andare via!
Non voglio imporre un’opinione, ma riflettiamo bene prima di partire per questa avventura, perchè tornare indietro non si può e se a una sola di queste domande non si è risposto un SI sicuro, allora sterilizziamo la nostra furetta! L'accoppiamento non deve esser un ripiego e neppure frutto di un guizzo del cuore (già più difficile da domare!!!), ma una scelta consapevole!



<center>Postille</center>


CALORE STAGIONALE?

Tenete presente che i furetti che vivono in casa, soggetti ad illuminazione e riscaldamento artificiale, tendono ad andare in calore anche in inverno, magari quando si accendono i termosifoni, e stanno sempre più abbandonando la stagionalità (calore primaverile) tipica dell'antenato selvatico (come la puzzola)...quindi attenzione ad aspettare troppo nella riflessione! E' vero che se la furetta è appena entrata in calore si può ancora operare, ma se è in calore da un po' l'operazione diviene più complicata e, se addirittura passano i mesi, l'anemia potrebbe impedire la ripresa dall'operazione. Addirittura in calore molto avanzato (con anemia conclamata..ecco perchè è necessario fare esami del sangue se la furetta rimane in calore a lungo, PRIMA di decidere sul da farsi) la furetta potrebbe non reggere neppure una gravidanza. L'età ideale per sterilizzare è fra i 6 e gli 8 mesi di vita e comunque al PRIMO ACCENNO di calore.
Non ci sono anticoncezionali, ma la possibilità (ESTREMA) di far regredire il calore con farmaci, che comunque possono essere molto pericolosi e non possono essere usati in alternativa alla sterilizzazione/accoppiamento. Qualcuno usa maschi sterili o castrati ma con ancora forti istinti, per far regredire il calore senza cucciolate: questo induce nella furetta una gravidanza isterica. Ma anche questo metodo a lungo andare debilita l'equilibrio psico-fisico dell'animale e non fornisce quindi un'alternativa.


Consanguineità

Altro problema importante su cui riflettere, è quello dell'ACCOPPIAMENTO FRA CONSANGUINEI. Le linee di sangue dei furetti italiani non sono molte, e se si decide di riprodurre responsabilmente sarebbe buona cosa farlo con animali di cui si conosce con certezza l'origine, i genitori, i nonni (un piccolo albero genealogico, insomma), e per cui si possa escludere che sia nato da accoppiamenti fra consanguinei. Quindi è necessario trovare un "partner" con le stesse caratteristiche, e di cui si possa escludere che sia imparentato con l'altro. Gli accoppiamenti fra consanguinei possono dare problemi subito evidenti (malformazioni evidenti nei cuccioli, elevata mortalità nella cucciolata ecc..) e questo forse, cinicamente, è il male minore, perchè invece possono nascere cuccioli apparentemente normali ma che portano tare ereditarie che si evidenzieranno più in là, o nella generazione successiva, con immaginate quali conseguenze. Conseguenze che un allevatore responsabile (per quanto amatoriale e non a scopo di lucro) dovrebbe prendersi la responsabilità di evitare. Tenete presente che se la vostra coppia di furetti ha circa la stessa età e/o viene dallo stesso allevatore/fornitore/zona, le probabilità che siano consanguinee è elevatissima.



<center>UNA RICERCA. “Blaze, panda, DEW, silver: genetica e allevamento”.</center>

“Questa mia ricerca è dedicata in particolar modo al nostro Alex, che ha vissuto sulle propria pelle l'esperienza, con grande delusione e rammarico, ma anche con la soddisfazione di aver avuto 3 bellissimi cuccioli e, spero, l'orgoglio di averci stimolato ad approfondire la nostra conoscenza dell'allevamento dei furetti! Un grosso bacio, caro Alex!”

Era da un po’ di tempo che avevo l’articolo che vi riporto in seguito e recentemente mi sono messa a fare ricerche a proposito. Il problema è quello dei furetti cosiddetti “arlecchino” o con le macchie/strisce bianche (diverso dall’albinismo). E’ noto ad esempio che il 75% di questi furetti è sordo. In realtà la diversità di questi animali non è solo a livello di colore del pelo, ma l’origine di questa macchie è legata a difetti genetici durante lo sviluppo embrionale che impediscono alle cellule che producono il pigmento di arrivare in tutte le parti del corpo (mentre l’albinismo dipende da un difetto delle cellule che ci sono, ma non sono capaci di produrre il pigmento). Il fatto che la distribuzione di queste macchie sia la stessa in tante specie animali, nei Mammiferi (oltre ai furetti: cani, gatti, mucche, cavalli, topi, ratti..) e che i geni responsabili ad oggi identificati sono gli stessi coinvolti in disturbi simili anche nell’uomo, indica che è coinvolto un processo precoce e fondamentale dello sviluppo embrionale. Se si altera un processo dei primi stadi dello sviluppo di un organismo, è chiaro che tanti saranno gli effetti e distribuiti su tutto l’organismo. Le cellule dei pigmenti derivano dalle stesse cellule tipo staminali che danno origine al sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale), questo spiega perché i difetti collegati a questi colori sono spesso di tipo neurologico (i primi sintomi sono alterazioni della vista e dell’udito) e comportamentale. Inoltre si tratta di un complesso sistema di controllo che implica la funzione di tanti geni diversi e di “modificatori” di questi geni, per cui gli effetti non sono del tipo “acceso/spento”, ma sono graduali, modulati e non sempre visibili ad un esame superficiale. Gli effetti più drastici, letali, si traducono nella morte in fase prenatale (perdita di gran parte della cucciolata degli individui portatori), altri effetti potrebbero non essere notati, ma portare a patologie (al di là della sordità) anche gravi nell’età più adulta e seri problemi comportamentali.
Un’attenzione particolare va posta quindi alla riproduzione dei furetti con colorazioni particolari. Qualcuno dice che sarebbe meglio non riprodurli, anche perchè alcuni allevatori sostengono (ma senza basi scientifiche) che queste linee di sangue sono meno longeve a prescindere. Ma sono così belli e richiesti, siamo pronti a rinunciarci? Sicuramente una indicazione ferrea viene dagli USA:
MAI ACCOPPIARE DUE FURETTI ARLECCHINO FRA LORO!


Da “Peas in a Pod: Expression of undesirable genes in ferrets” di S. Heber, dalla rivista dell’American Ferret Association (AFA).
Nel suo discorso del 25 luglio 1998 al congresso sponsorizzato dall’AFA “Trattamento medico del furetto”, la dottoressa Judi Bell, ha sottolineato che palatoschisi e deformità del cranio sono reperto frequente nei furetti che hanno macchie o striscie bianche sulla testa o sulle zampe, come i panda, blaze, bianchi-occhi-neri. La Dottoressa Bell raccomanda di non accoppiare fra loro furetti con questi pattern, dato che il loro incrocio risulterebbe probabilmente nell’espressione di geni e caratteri non desiderabili, soprattutto quelli alla base della sindrome di Waardenburg. Questi furetti andrebbero accoppiati (se proprio si decide di farlo) solo con furetti senza macchie, come il mascherina o il siamese. La sindrome di Waardenburg può portare anche a difetti del tubo neurale dei cuccioli. Spesso se ci sono questi cuccioli anormali la furetta può avere problemi nella gravidanza e nel parto. Farmaci come l’ossitocina di solito non servono in questi casi e la furetta richiede un cesareo. Quindi un cucciolo anormale può impedire al resto della cucciolata di essere portato avanti regolarmente, riducendo di molto le possibilità di sopravvivenza dell’intera cucciolata.

Anche il semplice problema della sordità, problema che in sè non impedisce al furetto di avere una vita felice, richiede un’attenta riflessione: il furetto in questione potrebbe dimostrarsi più nervoso (paura?), più chiuso (difficoltà di comunicazione con i simili e con l’uomo), più “testone” o “stupido” o “ribelle” (perché insensibile ai richiami di un proprietario ignaro del problema) e i centri di recupero americani sono pieni di furetti sordi. E’ già difficile sistemare cuccioli apparentemente “perfetti” e far sì che trovino famiglie disposte ad amarli per sempre, che gli allevatori ne siano consapevoli e responsabili sempre di quello che fanno!

Rivista “Ferrets” September/October 2003,dall’articolo “The silent world of deaf ferrets” di Rebecca Stout
(…)Quelle che noi consideriamo colorazioni affascinanti (panda, blaze, mitt..) sono in realtà il risultato di un complesso insieme di difetti dello sviluppo chiamati disordini della cresta neurale. Questi disordini si hanno quando una mutazione interferisce con lo sviluppo o la migrazione di cellule primitive simili alle cellule staminali che dirigono lo sviluppo del cervello e del cordone spinale nei feti dei vertebrati a migrano attraverso tutto il corpo formando altre cellule.
Alcuni dei geni che sono mutati per produrre queste marcature sono noti: i geni PAX3 e MITF, che sembrano coinvolti nella sindrome di Waardenburg (una malattia che coinvolge l’udito, la pigmentazione e la struttura facciale). Altri geni sospetti sono SNAI2, EDN3 e SOX10, ma forse non sono così comuni. Il gene KIT è responsabile della crescita, della sopravvivenza e della differenziazione cellulare. Quando mutato o espresso, causa macchie bianche, piebaldismo [malattia che ha come segni nell’uomo: frezza bianca, iperpigmentazione diffusa/generalizzata, ipopigmentazione irregolarmente distribuita, vitiligine e occasionalmente: atassia/incordinazione, eterocromia dell'iride, megacolon/malattia di hirschsprung e ritardo mentale/psicomotorio], problemi gastrointestinali, sordità ecc..Questo gene può interferire con la migrazione delle cellule dalla cresta neurale. I furetti con manto a macchie possono derivare da questa forma di piebaldismo, causata dal gene KIT o una combinazione di questo con le alterazioni dei geni che causano la sindrome di Waardenburg. I tentativi di manipolazione di questi geni tramite l’allevamento può generare sordità ed un complesso di altri possibili difetti, che comprendono deformità della mandibola, incapacità di aprire normalmente la mandibola, occhi molto vicini fra loro, muso delicato, aspetto infantile, insufficienze cardiache, malattie gastro-intestinali e, più raramente, coda più corta e difetti alle zampe.
Ad oggi nessuno ha ufficialmente e specificamente studiato i furetti per vedere esattamente quali sono i difetti e con che incidenza appaiono incrociando individui con queste mutazioni. Per cui scientificamente non è chiaro come queste sindromi si manifestano nei furetti, ma studi su ratti, topi, cani, gatti, mucche e persino sull’uomo, dimostrano che la maggior parte dei difetti citati si manifestano negli individui colpiti. (…)

RAISING AWARENESS (“Avvertenze per l’allevamento” )Inserto nell’articolo “The silent world of deaf ferrets” di Rebecca Stout
Le marcature panda o blaze sono spesso espressione di vari difetti genetici che possono causare la sordità. Quello di cui ancora oggi la maggior parte della gente non si rende conto è che la particolarità di questi animali non è solo a livello di pelle. Il genetista Brett Middleton afferma che queste marcature non rappresentano solo un unico difetto genico, come quello della sindrome di Waardenburg, ma un complesso di altri disordini nei mammiferi. Inoltre afferma che molti di questi disordini possono essere combinati. “Il tubo neurale è la struttura embrionale da cui si formano il cervello ed il midollo spinale” afferma Middleton “La cresta neurale è un serbatoio di cellule che è posizionato appena al di sopra del tubo neurale, fino al momento in cui queste cellule migrano nelle regioni dove servono. Queste cellule della cresta neurale hanno molte attività miracolose: decidono che tipo di cellula vogliono diventare, si muovono nella corretta posizione dell’embrione in sviluppo e si trasformano nel tipo cellulare corretto. Qualsiasi evento interferisca con questo processo andrà ad alterare, più o meno, qualcosa e ci sono moltissimi geni coinvolti che devono tutti lavorare correttamente.”
Gli allevatori dovrebbero essere avvisati. “Non è mai sicuro incrociare animali con la testa e/o le dita e/o macchie bianche fra loro e/o con silver e/o con bianchi occhi neri, se si vogliono evitare insoliti problemi ereditari” ha detto Judi Bell, DVM, MS, PhD (medico veterinario con dottorato).
(…)
Aggiungo questa risposta del sopracitato Brett Middleton (Assistent Research Scientist Animal & Dairy Science University of Georgia) in un forum di furetti (http://fhl.sonic-weasel.org/browse.php?msg=YG3069)
Regina J. Hart" wrote:
&gt; Riguardo alla vostra discussione sulla depigmentazione, è possibile che un furetto esprima un pattern depigmentato (es blaze, mitt, panda..) senza alterazioni del gene Star [ndr responsabile del piebaldismo] o della sindrome di Waardenburg?
Certo, ma questo non significa che la depigmentazione non sia associata a problemi. (…)
Le marcature bianche associate con la sordità NON sono sempre causate dal gene associato alla sindrome di Waardenburg (WS). Ci sono 5 geni che sono implicati in diversi tipi di sindrome di Waardenburg, chiamati PAX3, MITF, EDNRB, EDN3 and SOX10. Comunque la maggioranza delle macchie negli animali domestici sembra essere correlata al gene KIT, di solito indicato come locus “S” (“spotting” , cioè “che produce le macchie”) nelle discussioni di genetica del colore del pelo. Le macchie bianche causate da alleli mutati di questo gene sono anch’esse associate con la sordità, e vanno da strisce sulla fronte a manti estremamente maculati. Ad esempio questo KIT è il gene responsabile del colore del manto dei cani dalmata, così come della alta incidenza della sordità in questa razza.
(…)
&gt; Oltre ai problemi di udito e vista, quali altri problemi sono documentati come associati a questi geni?
Ci son tantissimi problemi associati ai diversi tipi di depigmentazione.
Mancata chiusura del tubo neurale [ndr patologia dello sviluppo embrionale: i cuccioli non nascono vivi], palatoschisi [ ndr malformazione congenita del palato, che si presenta come una fenditura più o meno estesa della parte anteriore del palato duro, nell’uomo favorisce le infezioni broncopolmonari da aspirazione, interferisce con l’alimentazione e con lo sviluppo del linguaggio], megacolon [ndr abnorme dilatazione del colon], anemia, sterilità, disturbi comportamentali, intelligenza ridotta, malformazioni agli arti, problemi di equilibrio…Tutto dipende da quali sono i geni coinvolti nella depigmentazione.
(…)
&gt; OK, terza domanda – Qual è la tua personale opinione riguardo all’allevamento di queste colorazioni?
Dal mio punto di vista sono contrario. Per come la vedo, ci sono solo 2 alternative: riprodurli senza badare alla salute (non molto etica) o iniziare un programma su ampia scala per selezionare ceppi sani di furetti con le marcature (che significherebbe comunque prevedere in-incroci ed una selezione spietata). Tutto questo per selezionare una caratteristica che non porta nessun particolare beneficio per l’animale o per la specie. (…) La responsabilità degli allevatori di considerare il benessere degli animali nei loro programmi di selezione è un aspetto troppo spesso trascurato. Troppe persone che non picchierebbero mai i loro animali nè mai li lascerebbereo denutriti o sporchi, sembrano perdere improvvisamente tutto il senso dell’etica quando si tratta di allevare.

Letture consigliate (in inglese):
Molte sono di carattere strettamente scientifico, altre più divulgative. Se non riuscite ad aprire i collegamenti con i file in pdf, richiedetemeli, li ho salvati.
- http://www.grandin.com/welfare/genet...l.welfare.html da “Genetics and the Behaviour of Domestic Animals”, T. Grandin (Editor), Academic Press, San Diego, California, pp 319-341(1998), with 1999 updates.
- http://www.grandin.com/references/horse.genetics.html The Way I See It: The Dangers of Trait Over-Selection Breeding for specific traits may trigger unwanted, even dangerous, genetic side effects. by T.Grandin .Western Horseman, August 1998, pp. 120-124
- http://www.aztec-net.com/~lofrancokuvasz/index1.html GENETICS OF DEAFNESS IN DOGS by Dr. George M. Strain, Louisiana State University School of Veterinary Medicine Baton Rouge, Louisiana 70803
- nell’uomo http://www.ihr.mrc.ac.uk/testing/her...ers/HDNL08.PDF
- negli alani (e altri cani): bella differenza fra albinismo, piebaldismo, macchie bianche. Comprensibile! http://www.ginnie.com/DaDane280.shtml
- in gatti http://dspace.dial.pipex.com/brini/whtdeaf/whtdoc.htm
- piebaldismo: da un sito sui gerbilli, analizza il fenomeno su topi, cavalli, cani..molto bello! http://www.gerbilsuk.pwp.blueyonder.co.uk/piebald.htm
- bellissimo articolo scientifico (solo per veterinari, biologi, genetisti..), è in pdf, richiedetemelo: Molecular Genetics of Pigmentation in Domestic Animals Current Genomics, 2000, Vol. 1, 237

Per maggiori info: contattatemi a silvia.pizzi@unipr.it
Spargete la voce.



<center>FURETTI E TUMORI</center>

Si dice che i furetti siano più soggetti a tumore di altri animali, anche se alcune pubblicazioni scientifiche dicono il contrario. E' vero forse che muoiono più spesso di tumore, ma per diversi motivi che spesso vanno al di là della reale predisposizione (se non per alcune linee di sangue). Volete saperne alcuni possibili?
Per esempio alcuni sottolineano il fatto che la maggior parte delle statistiche vengono dagli USA, dove la stragrande maggioranza dei furetti proviene da un allevamento che, almeno all'inizio, produceva furetti SOLO come animali da laboratorio, il cui requisito essenziale è la consanguineità (già, è proprio un vantaggio richiesto per l'animale da laboratorio, l'omogeneità genetica, quella che però porta spesso a linee soggette a malattie ereditarie) e poi si è deciso a venderli anche per compagnia, magari selezionando colori strani in poche generazioni e continuando a far leva sulla consanguineità. Ora certo si pone più attenzione a questo problema, anche da parte dei grossi allevatori.
Ma soprattutto, in Italia, pesa l'ignoranza: dei negozianti, dei veterinari, delle persone, che ancora trattano il furetto come un criceto (che anche loro, poveretti, meriterebbero di più, ma nessuno si stupisce se muoiono dopo 2 anni), trascurando la corretta alimentazione, i controlli periodici, gli esami del sangue, lo stile di vita, quindi magari lasciando da parte la diagnosi precoce del tumore, quando ancora si può fare qualcosa..
Il mio consiglio vivissimo, personale, è di sciogliere le nostre paure, curando quella malattia che tanto colpisce la maggior parte dei furetti e che forse ha ucciso il mio Pece: la mancanza di amore! Mi sono trovata ad affrontare la morte del mio adorato furetto adottato Pece. Lui non aveva un tumore, ma ha sofferto a lungo, è stato operato, ha fatto lunghe cure ma non ce l'ha fatta lo stesso. Forse la sua malattia era conseguenza del fatto che era stato abbandonato, trovato per strada, poi aveva cambiato tante case..forse è morto per quella malattia che la medicina non può curare nè curerà mai! Non alimentate il commercio degli animali quando sono considerati come merce pura, senza vita. Adottate un furetto abbandonato e guaritelo, dategli una vita felice e lui la donerà indietro 10 volte a voi, anche quando non ci sarà più, perchè la sua di vita sarà più corta della vostra, ma avrete posto rimedio al peggiore dei mali vedendo la sua gioia e fiducia rinascere.