università si o no

[Lisottera]

Salve a tutti,mi presento!!!Sono Lisa ho 22 anni e scrivo qui perchè ho tanto bisogno di un consiglio e di confrontarmi,non ho nessuno con cui parlare.Sono iscritta alla facoltà di scienze infermieristiche,convivo e mi sposo a Luglio.Sin dalle superiori ho avuto forti problemi di concentrazione però tra alti e bassi sono riuscita a diplomarmi al liceo classico;poi i miei genitori si sono separati,mia madre è andata a vivere con il suo compagno che non mi voleva,papà con i nonni e io mi sono trovata sola...ho cominciato a lavorare e a vivere da sola e ho capito che non volevo più studiare ma la mia indipendenza e un lavoro anche modesto ma che mi permettesse di vivere dignitosamente(ho dormito anche in macchina in questo periodo buio).comincio a lavorare in un bar e decido di pagarmi con i miei risparmi un corso oss per la mia passione per il sociale...la mia famiglia però mi convince a iniziare l università,passo i test(senza studiare) e inizio l università sempre lavorando pomeriggio e notte...rimango subito indietro con gli esami,gli scritti vanno bene anche con una preparazione superficiale ma per gli orali non ho tempo di studiare e rimango bloccata su anatomia.inizia depressione tristezza attacchi di panico mancanza motivazione...il tirocinio a stretto contatto con oss mi fa capire che quella è la mia strada e che di fare l infermiera non mi interessa più di tanto...comincio a convivere e lascio il bar,studio e lavoro ma in modo più leggero(baby sitter,call center,pulizie).ora la mia situazione è questa:dato tutti esami del primo anno ma bloccata su anatomia che è propedeutica agli altri esami-sono al terzo anno di frequenza ma come esami sono al primo-voglio lavorare e non voglio più studiare-continui pianti stress vomito insonnia-famiglia sopratutto marito che mi spronano "obbligano" a continuare.ora,so che la crisi in italia rende difficile trovare lavoro ma mio marito è statale tempo indeterminato abbiamo già comprato casa e viviamo bene perciò posso permettermi di fare anche un lavoro più modesto (economicamente parlando)come oss che però mi piace molto più che infermiera.non lascerei l università per fare l inoccupata ma ho già un piano e un progetto alternativo.non ha senso continuare e spendere soldi per nulla è un insulto agli sforzi che fanno mio padre e mio marito per pagarmi gli studi.non vivo bene sono infelice,forse un giorno mi pentirò ma voglio prendere le mie decisioni sono stanca di fare quello che mi dicono glia altri e non ce la faccio più a fare la mantenuta voglio lavorare!immaginate cosa significhi dover chiedere soldi,vedere mio marito con tutto il peso economico sulle spalle,chiedere mantenimento a papà etc etc...sono molto confusa...domani darò anatomia un'altra volta e vedrò come andrà se non la passerò entro marzo andrò fuori corso di due anni e proprio non ne ho intenzione...studio tanto e con impegno ma ho il cervello saturo non recepisce più e quando mi metto a studiare mi sento in prigione incapace e inutile...scusate la lunghezza ma dovevo sfogarmi spero che possiate aiutarmi a fare chiarezza perchè qui nessuno mi ascolta e io devo riuscire a sbloccarmi e decidermi in un modo o nell'altro....grazie a tutti

[gregoria]

Ciao!!!! Decidere è sempre difficile, ma per me è importante decidere con la mia testa, se sbaglio pazienza , la calcolo un'esperienza valida per la prossima volta. Anche la mia vita per un lungo periodo è stata manovrata da genitori, nonna etc. poi all'improvviso ho deciso che dovevo essere io a decidere della mia vita per non avere più rimpianti, ma guardare avanti. Così ho preso la mia vita tra le mani e ho cominciato a vivere! Il mio consiglio è parla con tuo marito spiegagli le difficoltà che stai vivendo dei tuoi desideri di quello che ti piacerebbe fare, non dare nulla per scontato e parla chiaramente sono sicura che troverete una soluzione che soddisfi entrambi. Auguri!

[Cinzia88]

Credo che ogni scelta vada fatta sentendo cio' che vogliamo veramente fare.
L'importante e' sempre non pensare solo per oggi, ma anche per il domani. Senza una prospettiva, si e' in balia del caso