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Discussione: I cani killer di Livorno e Milano

  1. #1
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    I cani killer di Livorno e Milano

    Penso che nessuno più di un cinofilo che con uno o più cani condivide la vita inorridisca e soffra sentendo notizie di questo genere. Alla periferia di Livorno e Milano (mica in una landa sperduta dell'Estremo Nord) branchi di cani inferociti hanno ucciso due uomini, un camionista e un pensionato. I giornali e la tv hanno parlato di randagi rinselvatichiti e affamati. In periferie urbane trafficate? possibile? Le circostanze mi portano piuttosto a pensare ad animali lasciati di guardia a terreni non sufficientemente protetti da recinzioni adeguate e tenuti liberi e incustoditi da padroni quantomeno incoscienti. I cani rei del fattaccio di Livorno (mostrati al tg di Rete 4) erano molto somiglianti tra loro e parevano incroci di dobermann. Uno, trascinato via dagli accalappiacani, era un rottweiller puro, il cronista si sarà lasciato fuorviare dalla coda lunga quando l'ha definito meticcio.Ora, la mia idea di "branco" è quella d'un gruppo di animali eterogenei per aspetto e dimensioni, accomunati da esperienze di abbandono e di fame, quando non addirittura nati selvatici, non un gruppo di cani pressochè identici, di certo parenti tra loro, incroci sì, ma non meticci" fantasia" tanto da lasciar trapelare precise caratteristiche tipologiche. Nel caso della vittima milanese, si è parlato di un campo rom ubicato nei pressi del luogo dov'è accaduto il fattaccio. Ora, lungi da me dimostrarmi razzista, ma non è la prima volta che gli zingari detengono cani utilizzati nei combattimenti clandestini, o che addirittura, allo scopo, rubano cani di proprietà.
    Vivo in Sardegna, dove spesso i cani rinselvatichiti danneggiano le greggi; ho anche avuto a che fare diverse volte con randagi "urbani" ,il mio cane lo era, ma in loro ho notato o un atteggiamento timoroso da animale reduce da maltrattamenti o, più spesso, l'atteggiamento amichevole dell'animale che tenta in ogni modo di "sistemarsi". Mai, in ogni caso, atteggiamenti aggressivi, anche da parte di animali di rispettabile taglia.
    Ora, noi tutti amanti dei cani condanniamo gli abbandoni,il mancato controllo delle nascite, i maltrattamenti e quanto sta alle radici del randagismo. Ma ho comunque forti dubbi che i cani killer di Livorno e Milano fossero dei randagi.

  2. #2
    Senior Member

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    In questi giorni, manco a farlo apposta, mi sto interessando a questo argomento perchè stanno proliferando su una testata web del luogo in cui vivo, vari articoli in merito al fatto che si stanno creando dei branchi piuttosto numerosi di cani.

    In particolare, nei pressi del centro, c'è un appezzamento di terreno recintato(circa 600mq) in cui i cani riescono ad entrare ed in cui, in questi giorni, un ragazzo (anche se accentuando i fatti con intenzioni piuttosto faziose) ha filmato dall'esterno circa 8 cani(uno dei tanti branchi presenti in città) che mostravano atteggiamenti di difesa del territorio anzichè la classica indifferenza e atteggiamento sfuggente a cui siamo stati abituati. La cosa reale é che sto personalmente assistendo a delle situazioni inedite in termini di comportamento e atteggiamento dei soggetti, taglie e aspetto, abitudini(tendenza all'aggregazione e alla formazione di gruppi numerosi) etc.

    In particolare quest'ultimo punto è legato molto all'oggettivo aumento numerico di questi randagi, vuoi per l'inefficace esecuzione delle campagne di sterilizzazione(molto diluite nel tempo e pochissimi soggetti per volta) vuoi per l'aumento di nutrimento(a casua dei cassonetti sempre troppo colmi), vuoi per la bassissima cultura cinofila a cui si legano inevitabilmente abbandoni, fughe(per recinzioni insufficienti), cucciolate da regalo etc. In Sicilia poi abbiamo anche il fattore climatico che consente, anche in inverno, la sopravvivenza di un numero più elevato di cuccioli rispetto a quanto avviene in altri luoghi

    Tornando al comportamento, questo si estrinseca. in particolare, in inequivocabili atteggiamenti di territorialità. Territorialità che può diventare un problema serio nel momento in cui i territori occupati non sono più zone di campagna appartate e poco frequentate, ma diventano zone a largo afflusso di gente.
    Vediamo sempre spesso gruppi di svariati soggetti per di più di grossa taglia e con un morfotipo particolare, perchè la tipologia di cane che si sta selezionando “in natura” è sempre meno frutto di quel “bastardino” che ha storicamente popolato le ns. città, abituato a stare a distanza di sicurezza e ad avere una presenza poco invasiva(perchè realmente selezionato da generazioni di randagi).

    Sta prendendo piede una nuova categoria di randagi sempre più frutto di incroci tra cani di razza sfuggiti al controllo degli umani. Il problema si pone perchè appunto alcuni dei cani attualmente in circolazione sono l’esatta trasposizione dei cani che vengono maggiormente “allevati” nelle ns. campagne(maremmano-abbruzzesi, cane corso, rottweiler e molossoidi vari). Sono razze sempre più diffuse visto l'appeal che esercitano(purtroppo anche nei neofiti). Sono razze che mal si prestano ad una immissione a vario titolo nell'ambiente per le influenze "negative" in quel contesto che possono portare. Magari non avviene spesso con il Rottweiler, ma avviene spessisimo con l'incrocio (ad es. di rottweiler e cane corso) frutto della cucciolata indesiderata ragalata ai primi 8 che si sono presentati. Molti di questi cuccioli nel giro di pochi anni ne generano altrettanti, presto o tardi, qualcuno di questi va in strada e capita così che un giorno, mentre cammini tranquillamente, ti trovi a dover fronteggiare un gruppo di RottCorsi di 50Kg liberi e mai imprintati dall'uomo che si sono convinti che ti trovi nella loro dimora.

    Molte delle caratteristiche di queste razze (attitudini, tempra, temperamento, tendenza alla dominanza sociale, struttura fisica etc.) apprezzabili e perfettamente plasmate per il loro ambito congeniale ma non concepite per una vita libera in ambito urbano e per una crescita allo stato brado stanno quindi, secondo me, attraverso fughe/abbandoni e conseguenti accoppiamenti ridisegnando la mappa genetica di molti dei randagi in circolazione. La loro impronta è sempre più riconoscibile rispetto alle ignote origini del meticcio multicolor che da sempre popola i quartieri rionali, così abituato a convivere pacificamente con l'uomo e che, magari, lo dovevi letteralmente svegliare, per prendere la tua auto sotto la quale si era addormentato(mi è successo stamattina perchè ancora ne esistono).

    La sensazione, spero che non sia così, é che, per ostentare numeri e "fare il compitino", i comuni indirizzino le sterilizzazioni ai soggetti più facili/inoffensivi tralasciando invece quelli più bisognosi(ma più difficili e pericolosi da prendere e gestire) e quindi alterando ulteriormente l'equilibrio riproduttivo, selezionando, in modo arbitrario, e decretando il successo evolutivo di caratteri indesiderati (che puntualmente si ritorcono contro). La priorità andrebbe invece gestita esattamente all'opposto.
    SeaWolf74 [:248]
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    Iddio cre� l\'uomo, poi, vedendolo cos� debole, gli don� il cane.(Schopenhauer)

    Un giorno senza un sorriso � un giorno perso. (Charlie Chaplin)

  3. #3
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    unA decina di anni fa avrei dato ragione a Solitude al 90%, ma il post di SeaWolf mi ha fatto riflettere meglio.
    ho constatato anch'io questo cambiamento.
    vivo a Napoli inutile che vi dica com'è la situazione, il numero di randagi è di diversa migliaia, ed ho notato che la percentuale di cani di grossa taglia è ormai quasi al 40/50%.

    ma questo cambiamento l'ho vissuto in prima persona, il mio primo cane Willy che ha 7 anni preso dalla strada, è il classico meticcio di generazioni "simil volpino" di 10 Kg.
    Zeva che ha 5 mesi e mezzo, anche se non l'ho presa dalla strada (ma era prossima a finirci) è figlia un cane corso femmina (bella grossa) di padre ignoto, e pesa 25 kg.


  4. #4
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    Io non lo so, sinceramente. Vi leggo con estremo interesse.
    In Sicilia mi accadde una cosa molto simile a queste, fortunatamente finita bene. Strada interna, ma non in aperta campagna. Eravamo stanchi di guidare ed uscimmo a prendere un po' d'aria (era notte). Ci sono venuti addosso in diversi e forse, col senno del poi, posso dire non fossero troppo determinati perché il tempo di risalire in auto lo abbiamo avuto. O forse, ora non ricordo bene, io li sentii. Per certo ricordo che l'allarme di rientro immediato in auto lo detti io. Comunque ci hanno inseguito per parecchi metri, lungo la strada. Quest'ultimo aspetto mi fa credere - correggetemi se sbaglio - fossero liberi (da guardia), ma non randagi affamati. E comunque sto parlando di venti anni fa.

  5. #5
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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">SeaWolf74 ha scritto:

    Sta prendendo piede una nuova categoria di randagi sempre più frutto di incroci tra cani di razza sfuggiti al controllo degli umani.
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    Non posso che quotarti. In particolare questa frase, molto significativa e dimostrazione di una nascente problematica nella quale sono implicati non solo gli "zingari", ma qualunque cittadino.

    NEKO bull terrier (il migliore!)
    NINO il gatto più pigro del mondo
    2 PESCI ROSSI
    4 UCCELLINI--&gt; regalati, ora stanno in una grande voliera
    --&gt; per informarsi al meglio riguardo a questa inutilità: http://sperimentazioneanimale.wordpress.com/tag/sperimentazione-animale/

  6. #6
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    Sea Wolf ha fotografato perfettamente la situazione. Quello che voglio sottolineare è che spesso, per ignoranza o incuria, anche cani di proprietà, sovente di grande taglia e potenzialmente pericolosi, sono lasciati liberi d' "imbrancarsi" o comunque di girovagare. Dalle mie parti è molto diffusa la pastorizia. Le greggi sono sorvegliate di solito da meticci lupoidi o pastori maremmani più o meno puri. Paradossalmente, in certe greggi noti più cani che pecore. Spesso macilenti, manutriti, malandati. Spesso ringhiosi e "cattivi". Vabbè, finchè fanno la guardia alle pecore...Il problema è quando stai facendo jogging o un giro in bici e te li ritrovi davanti. Non è un'esperienza piacevole. Pochissimi di questi animali hanno il microchip che faccia risalire, in caso di guai, al proprietario. Se il cane risulta "anonimo" non ci sono prove su chi ne sia padrone e responsabile. Non è una mia opinione, questa: sono parole che ho sentito io stessa pronunciare da un pastore. Di sterilizzazioni, poi, manco se ne parla. Tempo fa, ebbi un battibecco con la proprietaria di una bastardina (di piccola taglia e di carattere mansueto) che al pari della madre dei fessi era sempre incinta. I cuccioli venivano regolarmente soppressi appena nati.Al mio consiglio di far sterilizzare la bestiola, mi son sentita rispondere che non lo faceva tanto per risparmiare i 200 € dell'intervento, quanto per risparmiarsi la rogna di tenere in casa qualche giorno il cane convalescente invece che in giro secondo il suo solito. Addirittura, mi son sentita tacciare di crudeltà perchè il mio cane esce al giunzaglio e non è libero di vagabondare per le strade del paese (ingravidando cagnette e rischiando di finire investito)! Insomma, con questa mentalità del cavolo, temo che risolvere il problema sarà tutt'altro che facile. E che, alla fine, saranno i cani (anche quelli gestiti correttamente e responsabilmente, a subirne le conseguenze a base di veleno i impallinamenti.

  7. #7
    Senior Member

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    Solitude non ci posso credere... Ma chi era questa signora? Da denunciare!
    NEKO bull terrier (il migliore!)
    NINO il gatto più pigro del mondo
    2 PESCI ROSSI
    4 UCCELLINI--&gt; regalati, ora stanno in una grande voliera
    --&gt; per informarsi al meglio riguardo a questa inutilità: http://sperimentazioneanimale.wordpress.com/tag/sperimentazione-animale/

  8. #8
    Senior Member

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    Sono daccordo con te, ma queste persone non vedono il cane come lo vediamo noi, un cane da compagnia, un amico, un facente parte della famiglia;
    Credo che ci sono ancora persone che gli animali li vedono solo come fonte di lucro, reddito, e lavoro Crocchette? Biscottini? Pane e acqua e avanzi con della crusca se va bene e fin troppo, tanto trovano qualcosa strada facendo, magari si sperdono e se non muoiono poi tornano a "casa"

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