COSA FARE SE SI TROVA UN GATTINO ORFANO ANCORA DA SVEZZARE
MAMMA GATTA SOSTITUTIVA
Questa è la migliore, ma anche la più difficile da attuare, opportunità che abbiamo.
Se conosciamo qualcuno che ha una gatta che abbia partorito da pochi giorni (i suoi cuccioli devono assolutamente avere la stessa età del nostro trovatello), si può tentare di aggiungere il cucciolo ai suoi piccoli.
L'alimentazione di mamma gatta e dei cuccioli dovrà essere integrata: a lei, perchè non è fisicamente pronta ad avere un cucciolo in più da allevare, con Almo Kitten, umido per cuccioli, ricco di sostanze nutritive complete e importanti per rafforzare il fisico; a loro perchè la mamma potrebbe non avere latte abbastanza per tutti.
Se questa possibilità miracolosa viene messa in pratica, i gattini vanno osservati tutti con attenzione: se tutti crescono, se tutti sono vivaci e rispondono agli stimoli, se i più grandi cacciano i più piccoli le mammelle migliori (quelle davanti e più esposte).
Potrebbe essere che il cucciolo più piccolo e debole non riesca a succhiare e debba essere alimentato manualmente, oppure che non gli venga permesso di raggiungere la mammella.
Se la prima alternativa non è attuabile, non ci resta che prenderci cura personalmente di lui, allattandolo, scaldandolo e curandolo al meglio.
Ecco come:
ALIMENTAZIONE COSTANTE
Fino al mese di vita del gattino deve essere esclusivamente a base di latte in polvere per cuccioli.
Il latte dovrà essere somministrato riscaldato ad una temperatura di circa 38° C.
Il cucciolo deve assumere una quantità di latte giornaliera pari al 30% del suo peso corporeo.
In ogni caso, generalmente la dose giornaliera da somministrare è di 13 ml nella 1° settimana ogni 100 grammi di peso del gattino, nella 2° settimana la dose diverrà di 17 ml, nella 3° settimana 20 ml e nella 4° settimana 22 ml.
COME ALLATTARLO
Esistono gli appositi biberon, ma attenzione al flusso di latte: potrebbe essere troppo forte e potrebbe andare di traverso causando così gravissimi danni al cucciolo.
Non forziamo mai il cucciolo e se il biberon rilasciasse un flusso troppo forte, proviamo con una siringa senz'ago.
Per allattarlo, prendiamo delicatamente il collo del gattino avvicinandolo alla tettarella con movimento lento e senza spaventarlo, dopo esercitiamo una leggera pressione sul biberon in modo da fare uscire lentamente il latte.
Il cucciolo, fino ai 10 giorni di vita, deve mangiare ogni 2 ore durante il giorno e ogni 3 durante la notte.
Mano a mano che cresce gli intervalli possono essere prolungati di un'ora.
Il latte in polvere va usato appena preparato e quello che rimane non può essere usato alla poppata successiva.
Una volta compiuti i 30 giorni di vita si può iniziare a svezzare il cucciolo. Prima con l'omogenizzato, poi con calma passando all'umido per cuccioli (Almo il migliore), alle crocchette apposite per cuccioli (importantissime per la masticazione) e alla carne trita scelta.
ESSENZIALE: IL CALORE COSTANTE
Un gattino fino alle 3 settimane di vita non riesce a regolare la sua temperatura corporea.
Deve assolutamente essere riscaldato da una fonte di calore continua e costante.
In emergenza borse o bottiglie di acqua calda, maglioni e termosifoni possono aiutare, ma non per molto: non assicurano un calore costante e continuo e possono causare l'ipotermia nel cucciolo (deve essere sempre tiepido, poco più caldo di noi al tatto).
Esistono quindi in farmacia i termofori elettrici da tenere alla temperatura minima.
In alternativa ci sono le apposite lampade riscaldanti.
IPOGLICEMIA
E' importante valutare se il gattino è in ipoglicemia (carenza di glucosio nel sangue): avvicinando la mano alla testa del gattino questo dovrebbe iniziare a dare dei colpetti con la testa (per stimolare la fuoriuscita del latte) e a far ondeggiare il muso in cerca del capezzolo.
Se non reagisce, prima di dargli il latte, somministriamogli 1 ml di acqua calda e zucchero calda ogni 15 minuti, sino a quando non farà come sopra indicato.
STIMOLAZIONE PER I BISOGNI
I cuccioli troppo piccoli non riescono a defecare da soli, dobbiamo quindi intervenire con uno scottex (ruvido) stimolando direttamente i genitali.
Solo se non otteniamo alcun risultato vanno praticati dei massaggi delicati al pancino.
E' possibile che un cucciolo non si scarichi anche per 3-4 giorni consecutivi.
In questo caso rivolgiamoci ad un veterinario fidato che spiegherà come sbloccarlo.
ANTIBIOTICI
Nei cuccioli orfani è ESSENZIALE la copertura antibiotica.
Non potendo assimilare gli anticorpi tramite il latte materno, i gattini senza mamma sono ad altissimo rischio di infezione di vario genere (riniti, tracheiti, ecc...) che possono portare facilmente alla morte.
Chiediamo al nostro veterinario un antibiotico adatto e, ad un eventuale suo rifiuto, insistiamo. Somministrare l'antibiotico ad un cucciolo orfano, nella maggior parte dei casi vuol dire salvare salvargli la vita.