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Discussione: CANILE DI CICERALE: BUFALA O REALTA'??

  1. #1
    Senior Member

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    CANILE DI CICERALE: BUFALA O REALTA'??

    UN ALTRO GIRONE DELL'INFERNO? "IL CANILE DI CICERALE"
    31 mag 06 - A. Luongo
    In Campania.
    31 maggio 2006 - Chi in passato lo ha definito il Dio del Sud ha bestemmiato.
    Io ieri l’ho incontrato, vecchio, sporco,claudicante,tante goccioline fetide gli colavano dal volto tumefatto dalla cattiveria, odio, avidità , sete di soldi soldi soldi, pietra miliare della sua perfida esistenza.
    LUCIFERO, si era proprio lui, trasferitosi sulla terra dagli abissi infuocati dove il magma fonde ogni elemento da cui potrebbe germogliare vita, amore, pace, rispetto, speranza.
    Padrone assoluto di duemila esseri viventi, da Dio creati a sua immagine e somiglianza come tutto ciò che esiste sul pianeta terra, e dal Cafasso incarcerati, denudati, seviziati, costretti a perdere la propria identità di animali, parti integranti dell’universo, compagni fedeli per l’eternità.
    Per raggiungere questo girone infernale ho impiegato due ore di viaggio, un tornante dopo l’altro, come sulle montagne russe, mi sono inerpicata sulle colline che a strapiombo cadono sulla costa cilentana, un’ altro mondo, ai confini della realtà, recintata da teloni neri che nascondono l’orrore, ecco l’oasi di ciotola, il rifugio di Cicerale, chilometri quadrati di bosco trasformati in forni crematori d’estate e pozzanghere argillose d’inverno, anche il prato verde ha smesso di esistere, si è consumato ed estinto a causa dello strofinio con la cute di centinaia-migliaia di cani transitati in quell’incubo, non un abbaio ma un boato di latrati proveniva da tutta la collina, una stradina che scendeva tortuosa mi portava all’ingresso del gulag.
    Bello l’ingresso, alberato con viottoli piastrellati in pietraviva, qualche gabbia a cubo chiuso, ancora non arrugginita, corredate da microcuccia e 4 – 5 - 6 cani di piccola taglia che saltellavano come grilli, in verticale perché camminare in orizzontale era impresa impossibile. Più avanti un numero imprecisato di box in cemento di pochi metri quadri, chiusi da rete anche sulla parte superiore, contenevano i cani della Legge Sirchia, quelli pericolosi, li’ inscatolati per espiare le colpe dei balordi umani padroni delle loro vite, decine e decine di Kalashnikov pronti ad uccidere,dilaniare,massacrare qualsiasi cosa fosse vicina alle proprie mandibole, l’odore dell’uomo scatenava in quei molossi una reazione chimica capace di innescare un’atomica tanto era l’odio che nutrivano nei confronti di chi li privava anche dell’aria da respirare.
    Lo scenario che si allargava nel bosco circostante creava nel mio cuore inaudita sofferenza, per chilometri si estendevano fatiscenti reticolati consumati dalle intemperie e dalle migliaia di denti spezzatisi in quelle maglie di ferro alla ricerca della libertà, si perdevano a vista d’occhio, quadrati irregolari scoscesi in cui uno,due,cinque,dieci,venti,trenta cani, maschi con femmine, alcune gravide, cuccioli con adulti, piccole taglie con cagnoni enormi, scheletrici, sporchi, peli ammassati, sguardi assenti, bava alla bocca, terrore gerarchico negli occhi, abbandonati alla morte in angoli, crepacci o in quel che restava di cucce in cemento affossate nella terra maleodorante, monchi, inebetiti, cani abbandonati dall’uomo ma in questa circostanza anche da Dio.
    L’area di calpestio dei recinti aveva, nella sua totalità, una pendenza dell’80%, su di essa i cani si arrampicavano, di un colore inesistente nella sfera ottica umana, sul suolo aleggiava uno strato di polline misto a peli ed escrementi liofilizzatisi, ogni zampata sollevava una nube di polvere fetida.
    Dalla terra fuoriuscivano pietre appuntite, tronchi spezzati, tante piccole escrescenze simili a mani che dal sottosuolo con movimenti convulsi tentavano di avvinghiare e catturare quei dannati rinchiusi in un luogo per il quale non sono stati creati ed in cui si dibattevano come le anguille catturate per essere vendute. In questo scenario spettrale un solo operaio, originario dei paesi dell’Est, mezzo svestito, si affaccendava senza far nulla di utile, in un baraccone un Veterinario, presumo, alle prese con bisturi operava in dolce compagnia femminile, mentre, una ragazzina in abiti da lavoro trasportava su di una carriòla, barella etnica, un cane anestetizzato da rimettere nel branco, un Veterinario dell’ASL competente per territorio giustificava l’alto tasso di mortalità nella struttura dovuto a decessi per arresto cardiocircolatorio. Dulcis in fundo in quattro gabbioni da trasporto sei nuovi randagi appena arrivati nell’inferno da chissà quale Comune pronto ha pagare la retta giornaliera di 1 euro e 49 centesimi per sempre, visto che dopo la microchippatura e lo smistamento nei recinti nessun padrone andrà mai a controllarli come nessun pazzo salirà mai su quella montagna per prendere in affido un cane, è utopia .
    Lo scopo della mia visita era un controllo (insieme a rappresentanti di una Amministrazione Comunale) per accertare l’esistenza in vita di 92 cani di un paese a 150 chilometri circa di distanza dal campo di sterminio, le ultime fatture ne elencavano una quarantina,la prima verifica sommaria ne dava 24 presenti ma il proprietario della struttura non sapeva dove, in quale recinto della montagna, fra gli oltre 2000 cani si trovassero, “era necessaria una ricerca che richiedeva tre o quattro giorni, fissare un appuntamento”, rifare il viaggio e sperare di trovare in loco fisicamente il proprietario, “altrimenti nella galera nessuno vi permetterà di accedere”.
    Dopo solo 15 minuti di visita guidata eravamo già fuori al cancello.
    Mi capita ogni qualvolta che oltrepasso i cancelli di un lager di non dormire per notti e notti, mi riprometto ogni volta di smetterla di aiutare gli indifesi, imponendomi di vivere come fanno tutti.
    Non ci riesco.
    L’indifferenza assoluta dell’opinione pubblica è la pena più dolorosa.
    “Lontano dagli occhi lontano dal cuore”, è quanto impera incosciamente nel tessuto sociale moderno, questo lo hanno carpito i nuovi imprenditori aguzzini, mentre gli animalisti rincorrono la cagnetta da sterilizzare che gli accalappiacani dell’ASL non riescono a catturare, battibeccano con il cattivo detentore del cane a catena corta, ergono barricate per bloccare furgoni carichi di animali destinati alla vivisezione in Germania, Svizzera ed in chissà quante altre parti del Mondo , si impegolano in questioni di ordinaria quotidianità per strappare all’offesa o alla morte uno, dieci, cento cani o gatti, mentre altri mille, in quello stesso momento esalano l’ultimo respiro dopo giorni, mesi di agonia e stenti in appartati ed isolati lager, regolarmente autorizzati dall’Azienda Sanitaria Locale,mai controllati dagli Organi preposti alla vigilanza ed al rispetto dalla normativa vigente in materia, laddove esiste un Comando o Stazione delle Forze dell’Ordine che alla richiesta d’intervento per un controllo non risponda “tale attività non rientra nelle nostre competenze”.
    Sono ogni giorno più convinta che in questi quindici anni dal 1991, anno dell’entrata in vigore della Legge Nazionale sul Randagismo, poco o nulla è stato fatto in termini di concretezza per realmente tutelare gli animali d’affezione e prevenire il fenomeno randagismo in Italia, terra, le cui comunità stentano a recepire sia pubblicamente che privatamente il significato del termine “benessere animale”, dove buona parte della popolazione resta poco incline alla solidarietà e sensibilità verso gli animali da compagnia, dimostrando intolleranza nei confronti degli animali abbandonati, operando arbitraria giustizia sugli stessi sterminandoli nei modi più raccapriccianti.
    I miei occhi sono stati scelti dagli amici animalisti dell’UNA di Pontecagnano per visitare con raziocinio, serietà, competenza ed esperienza un rifugio ritenuto ineccepibile da molti Dottori e Sapientoni, fasulli tutori del benessere animale, il mio modo di vedere, sentire, recepire immagini e sensazioni non mi accomuna a coloro che per prestigio e convenienza girano lo sguardano ed incassano la ricompensa.
    Perciò vi chiedo, in nome e per conto di quelle anime dannate, GIUSTIZIA.
    Angela Luongo, Presidente AIPA, Guardia Zoofila Regionale
    Riconosci nell’animale un soggetto, non un oggetto?
    Allora sii coerente, non domandare “che cosa” mangiamo oggi, ma “chi” mangiamo oggi.

    Charlotte Probst

  2. #2
    Senior Member

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    Ci stupiamo di Bucarest ... quando tutto questo succede a CASA NOSTRA !!!

    E questo punto poi lo quoto in pieno:
    "... mentre gli animalisti rincorrono la cagnetta da sterilizzare che gli accalappiacani dell’ASL non riescono a catturare, battibeccano con il cattivo detentore del cane a catena corta, ergono barricate per bloccare furgoni carichi di animali destinati alla vivisezione in Germania, Svizzera ed in chissà quante altre parti del Mondo , si impegolano in questioni di ordinaria quotidianità per strappare all’offesa o alla morte uno, dieci, cento cani o gatti, mentre altri mille, in quello stesso momento esalano l’ultimo respiro dopo giorni, mesi di agonia e stenti in appartati ed isolati lager, regolarmente autorizzati dall’Azienda Sanitaria Locale,mai controllati dagli Organi preposti alla vigilanza ed al rispetto dalla normativa vigente in materia, laddove esiste un Comando o Stazione delle Forze dell’Ordine che alla richiesta d’intervento per un controllo non risponda “tale attività non rientra nelle nostre competenze”.

    Dove sono la Lav, l'Enpa e tutte le altre?

    Ah già, sono impegnate a far causa alla Rai per il maialino coccolato in uno studio ... [xx(]
    <b></b><br />https://www.inseparabile.it/public/fo...definitivo.jpg<br /><font size=\"1\"> </font id=\"size1\">

  3. #3
    Senior Member

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    Ci stupiamo di Bucarest ... quando tutto questo succede a CASA NOSTRA !!!

    E questo punto poi lo quoto in pieno:
    "... mentre gli animalisti rincorrono la cagnetta da sterilizzare che gli accalappiacani dell’ASL non riescono a catturare, battibeccano con il cattivo detentore del cane a catena corta, ergono barricate per bloccare furgoni carichi di animali destinati alla vivisezione in Germania, Svizzera ed in chissà quante altre parti del Mondo , si impegolano in questioni di ordinaria quotidianità per strappare all’offesa o alla morte uno, dieci, cento cani o gatti, mentre altri mille, in quello stesso momento esalano l’ultimo respiro dopo giorni, mesi di agonia e stenti in appartati ed isolati lager, regolarmente autorizzati dall’Azienda Sanitaria Locale,mai controllati dagli Organi preposti alla vigilanza ed al rispetto dalla normativa vigente in materia, laddove esiste un Comando o Stazione delle Forze dell’Ordine che alla richiesta d’intervento per un controllo non risponda “tale attività non rientra nelle nostre competenze”.

    Dove sono la Lav, l'Enpa e tutte le altre?

    Ah già, sono impegnate a far causa alla Rai per il maialino coccolato in uno studio ... [xx(]
    <b></b><br />https://www.inseparabile.it/public/fo...definitivo.jpg<br /><font size=\"1\"> </font id=\"size1\">

  4. #4
    Senior Member

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    il canile di cicerale oltre a ciò (che ignoravo) fa anche dell'altro.
    Ogni tanto caricano su di un furgone anonimo 4 5 cani e li scaricano alla periferia dei comuni vicino e aspettano. All'inizio nessuno ci fa caso ma poi quando si notano "il branco" con cuccioli allora il comune chiama il canile di Cicerale pagandoli per far accalappiare questi cani. Forse se aprissero il canile di Albanella forse.......

  5. #5
    Senior Member

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    il canile di cicerale oltre a ciò (che ignoravo) fa anche dell'altro.
    Ogni tanto caricano su di un furgone anonimo 4 5 cani e li scaricano alla periferia dei comuni vicino e aspettano. All'inizio nessuno ci fa caso ma poi quando si notano "il branco" con cuccioli allora il comune chiama il canile di Cicerale pagandoli per far accalappiare questi cani. Forse se aprissero il canile di Albanella forse.......

  6. #6
    Senior Member

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    Paciugo vedo che la tua visione sulle associazioni animaliste continua ad essere negativa, ma forse dovresti sapere che molte di queste gestiscono anche canili, purtroppo ogni associazione ha un oggetto di lavoro, non possono fare tutto, l'importante è che ognuno svolga bene il proprio lavoro, invece esistono persone che cercano di fare soldi sulla pelle degli animali facendosi vedere interessati sulla loro condizione, non penso che la lav o enpa etc etc abbia una colpa in tutto ciò, non sono dei supervisori di canili e quì mi fermo..... altri che pensano di far del bene invene così non è!!!

    è troppo facile parlare in più volevo aggiungere che anche noi a volte siamo responsabili quando ci capita di vedere un maltrattamento e stiamo zitti, in fondo le associazioni sono gestite da persone come noi ognuno nel suo piccolo deve collaborare!
    Riconosci nell’animale un soggetto, non un oggetto?
    Allora sii coerente, non domandare “che cosa” mangiamo oggi, ma “chi” mangiamo oggi.

    Charlotte Probst

  7. #7
    Senior Member

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    Paciugo vedo che la tua visione sulle associazioni animaliste continua ad essere negativa, ma forse dovresti sapere che molte di queste gestiscono anche canili, purtroppo ogni associazione ha un oggetto di lavoro, non possono fare tutto, l'importante è che ognuno svolga bene il proprio lavoro, invece esistono persone che cercano di fare soldi sulla pelle degli animali facendosi vedere interessati sulla loro condizione, non penso che la lav o enpa etc etc abbia una colpa in tutto ciò, non sono dei supervisori di canili e quì mi fermo..... altri che pensano di far del bene invene così non è!!!

    è troppo facile parlare in più volevo aggiungere che anche noi a volte siamo responsabili quando ci capita di vedere un maltrattamento e stiamo zitti, in fondo le associazioni sono gestite da persone come noi ognuno nel suo piccolo deve collaborare!
    Riconosci nell’animale un soggetto, non un oggetto?
    Allora sii coerente, non domandare “che cosa” mangiamo oggi, ma “chi” mangiamo oggi.

    Charlotte Probst

  8. #8
    Senior Member

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    [:0][V][xx(][:0][B)]

  9. #9
    Senior Member

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    La mia "visione" è negativa perchè appunto ci sono oscenità come questa!
    E nessuno fa nulla!!
    Chi avrebbe i mezzi per smuovere le cose non lo fà!!!
    PERCHE'???????????
    La mia "visione negativa" è frutto dalla rabbia ... perchè non si può smuovere mezza Italia per far togliere un maialino da Affari Tuoi, un maialino che, alla peggio sarebbe stato un po' stressato ... e non far nulla per i casi come questo!
    Qui si parla di animali uccisi, anzi peggio, lasciati morire in condizioni pietose [V] ... che forse è meglio vederli morti che in quelle condizioni ...
    Ho citato Enpa e Lav solo perchè sono le più conosciute, non ce l'ho con loro in particolare, nè con i volontari che ne fanno parte, è un discorso in generale.
    Ho una rabbia [}] .... ma non si può far nulla?
    Come si possono lasciare quei poveri cani in quelle condizioni?
    E quelle "persone" vanno messe in galera!!
    E far presente la cosa a Striscia o alle Iene?
    <b></b><br />https://www.inseparabile.it/public/fo...definitivo.jpg<br /><font size=\"1\"> </font id=\"size1\">

  10. #10
    Senior Member

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    sai qualè il vero problema??
    (secondo me chiaramente)
    troppo menefreghismo, noi che amiamo gli animali siamo una bella minoranza, quindi + di tanto non si può fare non veniamo presi in considerazione, se tutti avessimo veramente a cuore la loro sorte le cose sarebbero molto diverse e pure le associazioni avrebbero + voce in capitolo!
    Riconosci nell’animale un soggetto, non un oggetto?
    Allora sii coerente, non domandare “che cosa” mangiamo oggi, ma “chi” mangiamo oggi.

    Charlotte Probst

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