<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Qalatalchiron ha scritto:
non tutti frequentano un addestratore e non tutti sono in grado di capire le rotelline che si muovono all'interno della testa di un cane un microsecondo prima che avvenga l'irreparabile. </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
scusa, ma se uno si prende un cane di un certo potenziale, il MINIMO è che faccia un corso di educazione di base. Non si tratta di avere un cane robotizzato (che estrema tristezza, scusa...), ma di capire il proprio cane, conoscerlo e saper comunicare correttamente con lui.
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">ad un neofita non direi mai di mettere la pettorina ad un amstaff maschio, (perlomeno non ad uno dei miei, visto che li seleziono con un certo tipo di caratterino)soprattutto se questo è abituato ad andare a passeggio in centro. io non so che cani hai tu e che tipo di esperienze hai, ma lo dico (e non certo per vantarmi) che Apache ha piegato il palo di acciaio della recinzione con la pettorina addosso, quindi 54 kg di ragazza se li tira fino a mare.</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
se selezioni cani "con un certo tipo di caratterino" non dovresti lasciarli in mano a neofiti che non si facciano seguire almeno per la gestione quotidiana.
Inoltre, lo dovresti sapere visto che sei del settore, la gestione di un cane "da famiglia" è differente rispetto a quella di un cane "sportivo-agonista" (anche se, imho, non lo dovrebbe essere), sono diverse le motivazioni su cui si lavora ed è differente il bilanciamento delle stesse che viene ricercato a seconda del tipo di attività che si partica (o non si pratica) con il cane.
E' perfettamente possibile gestirsi con la pettorina un cane reattivo, basta avere le dovute accortezze e abituare gradualmente il cane, fin da cucicolo, a prestare ascolto al partner umano, senza usare guinzagli e collari come se fossero "strumenti di guida".
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">l'immagine della razza di cui parlavo non si riferiva certo ad un collarone borchiato da tamarro, si riferiva solo ad un cane tenuto sotto controllo sempre e comunque. </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
cosa che puoi fare comunque, anche con la pettorina. Certo, se uno lavora per innalzare a dismisura i livelli di arousal alla vista della pettorina, è un remare contro. Ma se uno lavora mantenendo il cane perfettamente lucido e con voglia di fare, senza spingerlo "fuori di testa" alla vista dell'attrezzatura che si usa solitamente per lavorare con lui, problemi non ce ne sono.
E te lo dice una che si è spellata più volte le dita con il guinzaglione da pista, ma il cui cane a passeggio non tira costantemente. E pur avendo dei problemi di autocontrollo in determinate situazioni, per i suoi trascorsi (è arrivato da me già adulto), riesco a portarlo a passeggio a Milano senza segarmi le mani, quando vado a trovare i miei genitori.
E prima a Milano ci vivevo, con l'amstaff.
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">per quanto riguarda i "microtraumi" ci sarebbe da discutere sull'uso della pettorina a lungo termine e sulla pressione e il cambio di baricentro che questa genera sul cane spostandone il peso in avanti. </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
non è la pettorina a spostare il baricentro in avanti, se il cane non tira come abitudine (perchè glielo si è insegnato), la pettorina ad H (di quelle ben fatte e regolabili perfettamente in base alla dimensione e forma del cane) ha il vantaggio di non infastidire i movimenti del cane e di consentirgli di utilizzare testa e collo per comunicare, anche se è al guinzaglio.