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…Tuttavia, mi pare di capire che la vasca tornerebbe utile solo per il tempo che vivi in Kenya. Quindi, che i prelievi avverrebbero direttamente in natura, per poi tornare ad essere liberati. La cosa si semplifica. Ma non di molto.
Tieni conto:
- delle leggi locali sui prelievi;
- per quanto ben vada, per gli ospiti nell’acquario, lo stress da un cambio di ambiente all’altro può essere deleterio e fatale, soprattutto nel ritornare in un habitat spartano come in natura;
- scontato che gli ospiti non devono sopravvivere ma vivere nel cubo, il nanoreef è una delle imprese acquariofile più complicate che, anche l’appassionato più esperto, possa intraprendere.
La vasca in generale potrebbe andare. La tua osservazione su filtro e schiumatoio è corretta. Porrei attenzione su pochi e piccoli crostacei; alghe. Pesci anche se piccolissimi non sarebbero indicati. Coralli praticamente impossibili. Una “mano esperta” potrebbe riconoscere qualche genere di corallo molle che cresce in zone poco luminose già che parliamo di un nanoreef con una luce scarsa.
Il cibo che hai descritto va bene soprattutto per pesci: “piccoli” in vasche grandi, ma non “piccoli” in vasche piccolissime! Per crostacei meglio cibo da fondo (pastiglie) o qualche pezzetto di gamberetto, oppure ancora bivalve. Per eventuali pesci, date le probabili dimensioni, meglio cibo per avannotti o finissimo. Per tutti il cibo va somministrato con parsimonia (1 volta al giorno e 1 volta alla settimana salta) e deve essere consumato tutto in pochi minuti. In vasche del genere sbagliare vuole dire avvelenare il tutto.
Il filtro non è biologico come per il “dolce”: mettici ordinatamente partendo dal primo impatto con l’acqua in entrata:
- spugna grossa, spugna fine e spugna media (lavare ogni settimana possibilmente con acqua di mare o dei scarti dei cambi effettuati);
- aragonite (sciacquare con le spugne);
- resine per fosfati (dose da cambiare nei tempi descritti nella confezione);
- carboni iperattivi (dose da cambiare nei tempi descritti nella confezione).
La vasca deve essere collocata in una zona d’ombra e non spostato.
Prelevi e routine. Con appositi contenitori, avendo cura di effettuare il travaso “mare/contenitori/acquario” in tempi rapidi e che ogni fase sia conseguimento del successo della precedente:
- preleva in giusta dose l’acqua di mare (attiva le pompe, lo skimmer e riempi il filtro. Le luci non servono). Lascialo così per 2/4 giorni;
- effettua primo cambio parziale (10% con acqua di mare o preparata con acqua osmotica);
- preleva la sabbia: sciacqua abbondantemente in mare dentro un contenitore più volte; dovrà ricoprire appena la superficie della vasca senza formare spessore. Le luci non servono ancora. Lascialo così per 2/4 giorni;
- effettua secondo cambio parziale come per il primo;
- preleva le rocce ed eventuali alghe da zone in ombra: fai come per la sabbia; calcola circa 0,5 – 1 kg di rocce ogni 5 lt effettivi d’acqua. Dipende molto dalla porosità di queste quindi dal volume. Queste saranno il vero filtro della vasca. Quindi ne deduci l’importanza. Piazzale in modo stabile cercando di creare cunicoli. Consiglio di metterle in centro vasca o comunque di lasciare un giro d’acqua anche nella parte posteriore. Lascia così per 1 settimana: senza luci per 3 giorni poi inizia con un paio d’ore aumentando ogni giorno fino ad arrivare al settimo ad 8 ore giornaliere che rimarranno anche in avvenire (meglio con timer regolato a luce nel momento più luminoso dove è piazzata la vasca).
- trascorso questo periodo esegui terzo cambio parziale come per i precedenti. Da ora in poi ogni settimana dovrai eseguire cambi parziali come descritti (in vero dovresti regolarti nei tempi e nella quantità a seconda dei valori dell’acqua: con acqua problematica, le dosi potrebbero aumentare e i tempi diminuire)
- preleva pochi piccoli crostacei e pochi piccoli pesciolini, possibilmente in un paio di volte, di alcuni giorni l’una dall’altra.
Ricordati che le tempestive aggiunte dell’acqua evaporata devono avvenire solo con acqua osmotica o distillata di buonissima qualità (quella dei ferri da stiro non va bene).
Temperatura. L’acqua non deve superare i 26°C e non sono ammessi sbalzi specie improvvisi. Per abbassare la temperatura può tornare untile un piccolo ventilatore puntato sulla superficie dell’acqua.
Di rigore i test e la routine. Per questo ti rimando al link sopra.
Spesso capita di sentire di "apparenti successi" di prelevi mantenuti in vasche senza o con pochissimi accorgimenti. Cattivi esempi. Un successo uguale a quello ottenuto quando si costringe un pesce rosso in una boccia.