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Risultati da 1 a 10 di 16

Discussione: Dogo romano

  1. #1
    Junior Member

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    Dogo romano

    Curiosando nella galleria immagini del sito "Molosserdogs" (si può citare qui sul forum?) ho trovato una sezione dedicata al "dogo romano" e non avendolo mai sentito nominare ho pensato di aprire una discussione qui per vedere se qualcuno ne sapeva qualcosa.
    Si tratta di una razza italiana poco conosciuta o è uno di quegli incroci fatti (recentemente) per "creare il cane da guardia ideale"?

    Intanto metto alcune delle immagini che ho trovato








  2. #2
    Member

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    SELEZIONE INIZIATA NEL 96 DA STAN DE MARCO
    utilizzati mastiff, bullmastiff,m napoletano,dogue de bordeau e molto sangue del SWINFORD BANDOG (quindi mix pitbull
    de Marco ha dichiarato di aver raggiunto (con altri appassionati) la stabilità della razza(ovvero non necessario più introdurre sangue esterno e cucciolate sempre uniformi)nel 2006.
    utilizzazione come è facile capire è prevalentemente GUARDIA. SOCONDO ME SOMIGLIA TANTO, TROPPO AD UN MASTIFF "OLD TYPE" DIFFICILMENTE VERRà RICONOSCIUTA COME RAZZA!
    spero di esserti stato utile. proprio oggi ho "riaperto" una vecchia discussione del forum riguardante le razze "nuove". si chiama "gladiatori nell'ombra" credo... all'inizio ne hanno citate un bel po ma non credo il dogo romano! ciao

  3. #3
    Senior Member

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    I soggetti della seconda e terza foto a me sembrano inequivocabilmente dei mastiff; comunque, da appassionata di storia, cultura e società latine, credo di poter mettere la mano sul fuoco che il cane da guardia descritto da Lucio Junio Moderato Columella nel "De re rustica" doveva essere il cane corso, o il mastino napoletano (il vecchio tipo, però, non il pachiderma flaccido che si vede in giro adesso). Oltretutto in molte zone d'Italia, compresa la mia Sardegna, è possibile trovare cani molossoidi che ricordano il corso e che la cinofilia ufficiale non riconosce in quanto disomogenei nella tipologia a causa di troppi incroci casuali, soprattutto con cani da pastore.

  4. #4
    Junior Member

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    Grazie per le risposte
    Però scusami Solitudine, ma non ho capito del tutto la tua risposta (mi sento un pò scema XD); intendevi dire che a tuo parere si tratta di una varità simile al corso tipica di una perticolare zona?

    Comunque sempre curiosando su "Molosserdogs" ho trovato una descrizione della razza che conferma quello che ha scritto Jorgmunder e spiega anche l'origine del nome (che non mi pareva adattissimo a un cane americano); in pratica è un tentativo di ricreare il "molosso romano" originale (... bah...)

    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">This colossal mastiff is yet another attempt of re-creating the ancient Roman arena dogs, developed in 1996 by Stan DeMarco from Old English Mastiffs, Neapolitan Mastiffs, Bullmastiffs, French Mastiffs and Bandogges. By following his lifelong dream of establishing a breed that had the size and intimidating power of Roman wardogs and the trainability and calm temperament of the modern English Mastiff, DeMarco decided to start a serious and well-calculated breeding programme, using his Neapolitan Mastiff female as a foundation bitch for his creation. He found a male dog that was a cross between a Bullmastiff and an English Mastiff, which had all the desired physical and personality traits DeMarco was looking for, so he arranged the mating with his Neo female. From the resulting litter he selected the healthiest and biggest specimens to keep to himself. The following year, DeMarco acquired an adult male Dogue de Bordeaux and introduced it into his programme. Over the years, more English Mastiff blood was added for size and Neo blood for temperament. While he was satisfied with the physical appearance of his massive dogs, Stan DeMarco felt like the breed was not territorial and agile enough to be a good property guardian, so he added a Swinford-style Bandogge into his bloodline. After a few generations, the Dogo Romano started to look uniform and DeMarco decided to stop doing any outcrosses in 2003, hoping to establish a pure and consistent strain of healthy and resilient mastiffs in the United States.

    Devoted to its owner and fairly easy to train, the Dogo Romano is said to make a good family companion and protector. This is not an overly aggressive breed, but it will not tolerate unfriendly dogs. Early socialization and responsible handling are very important to ensure proper development and behaviour characteristics of this Moloss. In appearance very close to the English Mastiff, the Dogo Romano is a very large and heavy mastiff, with a masive head and wide chest. Like some of its parent breeds, this creation has loose and moderately wrinkled skin. The ears are hanging low and close to the face. Both the black and red-nosed dogs are allowed.

    The coat is short, dense and flat, coming in a wide variety of colourings, such as fawn, yellow, red, brown, black, blue and brindle, with white markings accepted on the chest and paws. Average height is around 30 inches
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">


    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">spero di esserti stato utile. proprio oggi ho "riaperto" una vecchia discussione del forum riguardante le razze "nuove". si chiama "gladiatori nell'ombra" credo... all'inizio ne hanno citate un bel po ma non credo il dogo romano! ciao</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
    Stavo rileggendo proprio quella discussione quando mi sono imbattuta nel "dogo romano"

  5. #5
    Member

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    tanta gente alleva e ognuno lo fà come meglio crede, avendo poi molti cani perso la loro funzione di utilità all'uomo spesso sono selezionati più per l'aspetto che per la sostanza

    già di per sè ogni razza è già un qualcosa di artificiale, che ne creino di nuove non è affatto strano, spero solo che tutti i cani venuti al mondo per creare queste nuove razze che vengono fatte in fretta e furia in poco tempo non abbiano avuto una brutta sorte.

    a me comunque personalmente tutta stà rincorsa al cane da guerra o quel che era dei romani mi sembra solo una grande caxxata


  6. #6
    Senior Member

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    Questo è un esemplare di dogo sardo, il cane di cui dicevo prima. E' un animale molto antico, discende dai molossi impiegati dai Romani per stanare dai loro nascondigli i ribelli e gli schiavi fuggiaschi ed è da sempre impiegato per la guardia, la custodia di animali "difficili" (bovini, maiali) e la caccia al cinghiale; è stato perfino collaboratore compiacente della malavita locale, visto che i banditi lo usavano nel corso dei loro assalti. La razza non è riconosciuta anche perchè, con l'andare del tempo, è divenuta disomogenea a causa degli incroci casuali soprattutto con cani da pastore.

  7. #7
    Member

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    sono molossoidi leggeri (come del resto devono essere per essere "rustici" e resistenti a malattie e inteperie)
    non ci vedo nulla di eccezionale, ma del resto non vedo nulla di eccezionale in tante razze quasi identiche fra loro
    per farla riconoscere come razza secondo me se non ci si mette di mezzo qualche persona "di peso" non verrà mai riconosciuta

  8. #8
    Senior Member

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    Il problema è che (contrariamente al cane fonnese, di cui è prossimo il riconoscimento, un molossoide a pelo duro vagamente somigliante al bovaro delle Fiandre) in pratica non esistono due dogo sardi uguali...

  9. #9
    Junior Member

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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Solitude ha scritto:

    I soggetti della seconda e terza foto a me sembrano inequivocabilmente dei mastiff; comunque, da appassionata di storia, cultura e società latine, credo di poter mettere la mano sul fuoco che il cane da guardia descritto da Lucio Junio Moderato Columella nel "De re rustica" doveva essere il cane corso, o il mastino napoletano (il vecchio tipo, però, non il pachiderma flaccido che si vede in giro adesso). Oltretutto in molte zone d'Italia, compresa la mia Sardegna, è possibile trovare cani molossoidi che ricordano il corso e che la cinofilia ufficiale non riconosce in quanto disomogenei nella tipologia a causa di troppi incroci casuali, soprattutto con cani da pastore.
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

  10. #10
    Junior Member

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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Solitude ha scritto:

    I soggetti della seconda e terza foto a me sembrano inequivocabilmente dei mastiff; comunque, da appassionata di storia, cultura e società latine, credo di poter mettere la mano sul fuoco che il cane da guardia descritto da Lucio Junio Moderato Columella nel "De re rustica" doveva essere il cane corso, o il mastino napoletano (il vecchio tipo, però, non il pachiderma flaccido che si vede in giro adesso). Oltretutto in molte zone d'Italia, compresa la mia Sardegna, è possibile trovare cani molossoidi che ricordano il corso e che la cinofilia ufficiale non riconosce in quanto disomogenei nella tipologia a causa di troppi incroci casuali, soprattutto con cani da pastore.
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    Hai proprio ragione, quelli non sono neanche degni di essere paragonati al vero molosso Italico! Ce ne sono eccome in giro per l'Italia, tra l'altro aggiugerei che altre persone stanno facendo un lavoro più riuscito sul recupero o meglio riscoperta di questo antico cane, hanno chiamato la razza Cane da presa Meridionale, ecco il link:
    http://canedapresa.forumfree.it/

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