Ciao regina74.
I nitrati in acquario sono da considerare un prodotto "finale" della catena di decomposizione. Questo prodotto non può essere del tutto eliminato o assimilato dalle piante (alghe superiori) e da altri organismi viventi nell'acqua dell'acquario marino.
La presenza di molti nitrati (con valori ottimali di nitriti) è una conseguenza inevitabile di un'acqua che non è stata cambiata a lungo tempo.
Stando a quanto da te descritto, consiglio cambi parziali del 10% almeno settimanali.
Usa una linea di test che non sia tipo cartine tornasole ma a reagente liquido. La marca ognuno poi a le sue preferenze a seconda delle proprie esperienze.
I test basilari sono:
densità (DE)
durezza carbonica (dKH)
magnesio (Mg)
calcio (Ca)
silicati (SiO4), soprattutto per l’acqua osmotica
fosfati (PO4)
nitriti (NO2)
nitrati (NO3)
concentrazione idrogenionica (PH)
ammonio (NH4)
ammoniaca (NH3)
Anche se non hai fatto cenno a coralli e simili (quindi deduco che non sono presenti), la biomassa presente nel tuo acquario ha comunque bisogno di essere alimentata con plancton (fitoplancton e zooplancton), eventualmente in dosi ridotte.
Gli integratori consigliati sono (sempre in dose ridotte):
elementi traccia
cromo
ferro
stronzio
iodio
aminoacidi
vitamine
Necessari pure attivatori batterici.
Generalmente, il modo migliore è quello di seguire una linea specifica completa di buona marca (esempio Kent, Elos, Ocean nutricion, Reef Evolution, eccetera), tenuto conto che non sono presenti coralli quindi in dose ridotte: esistono prodotti che, anziché essere contenuti singolarmente per ognuno, sono diluiti in un unico flacone. Più economici e nel tuo caso specifici.
Come per gli altri prodotti, anche se calcio e magnesio non saranno di vitale importanza per la mancanza di coralli è ottimale mantenere dosi medie dei due elementi, sicuramente consumati a lungo termine.
Credo però, che con gli ospiti siamo al limite (curioso quel “ecc…”. Quali altri ospiti cela?). Con “il pesce blu” credo intendi Paracanthurus hepatus: l’acquario è già stretto per questo acanturide da adulto, oltre tutto tra questi, il più vivace. La sua presenza, invalida l’idea di introdurre utilissime alghe superiori, che finirebbero in pochissimo tempo, cibo per il Paracanthurus.
Utile in oltre capire da quanto tempo è attiva la vasca: tempi e metodi di maturazione; quante rocce vive (kg) sono contenute;
conduzione: cambi parziali; rabbocchi; schiumatoio; sump; pompe; eccetera;
vista l’anemone: luci. Quante e quali.
L’eventuale presenza di coralli, complica le cose a livelli di conduzione. Soft coral più facili; sps e lps coral più difficili.
È sempre meglio che certi dubbi e consigli siano spuntati prima di avviare l’attività.