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Risultati da 1 a 10 di 229

Discussione: Condizionamento VS apprendimento per euristiche

  1. #1
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    Condizionamento VS apprendimento per euristiche

    Una decina di anni fa Olly e io ci siamo divertite per un annetto con L’Utilità e Difesa (si chiama così per convenzione ENCI, non per decisione mia).
    L’istruttore non era certo l’ultimo arrivato, o un pivellino, dato che da trent’anni addestrava e più volte era stato (e lo è stato anche dopo) selezionato per far parte della squadra italiana ai campionati del mondo WUSV (pastori tedeschi).
    Era addestramento classico che più classico non si può. Condizionamento operante (skinneriano) allo stato puro: stimolo-risposta-rinforzo. Ma allora [u]non</u> lo sapevo. Allora la mia cultura cinofila si limitava alla lettura di quasi tutto Lorenz e pochi altri autori.
    Una sera acadde una cosa che col senno di poi ho trovato illuminante.
    Si stava preparando l’esercizio dell’ “affronto e abbaio” al figurante dentro al revier. Per abituare gradualmente il cane a vincere il timore del revier, si procede in questo modo: cane al guinzaglio a centro campo, figurante a fianco al revier che eccita il cane, incitandolo ad andare a mordere la manica; il conduttore lancia il cane e un attimo prima che il cane arrivi, il figurante gira dietro al revier facendosi seguire dal cane, per sbucare dall’altro lato e finalmente lasciar mordere la manica(rinforzo).
    Olly (circa un anno e mezzo all’epoca) affrontava questa sequenza per la prima volta.
    Prima esecuzione: tutto ok, Olly segue, sbuca dall’altra seguendo il figurante e morde.
    Seconda esecuzione: sgancio, Olly si fionda verso il figurante, ma...appena vede che questo arretra dietro al revier.....si ferma, oltrepassa il revier sul davanti e va ad aspettare il figurante che con sorpresa finisce col ritrovarsi il cane alle spalle che lo aspetta, tutta contenta.
    Ripetiamo: nonostante le attenzioni del figurante, Olly sapeva già dove sarebbe uscito e andava ad aspettarlo.
    Io ridevo soddisfattae divertita perchè mi passavano per la mente le centinaia di volte in cui avevamo giocato a rincorrerci in giardino e a nascondino attorno alla macchina e come lei avesse imparato, imitando me, a cercare di sorprendermi alle spalle.......mi pareva tutto così normale!
    Invece il figurante-istruttore venne da me e allibito mi disse: “Ma perchè fà così?!?”
    Io rimasi basita pensando: “ma possibile che con tutte le centinaia di cani che ha addestrato non abbia mai visto un cane che gioca a nascondino, che sa prefigurarsi le tue mosse e le preceda?”

    Oggi conosco le risposte. E stanno tutte nella differenza tra il condizionamento classico e l’apprendimento per euristiche.

    Quell’addestratore non aveva mai visto una cosa del genere perchè

    1) Lavora solo sul condizionamento, questo significa che la risposta ad un determinato segnale deve essere solo una, sempre quella, sempre identica e non lascia spazio all’individuo per esprimere comportamenti diversi e autonomi.

    2) Senza saperlo e involontariamente e giocando avevo insegnato alla Olly il “detour” (è francese e significa svolta, curva) che NON è un comportamento innato nei cani: I cani hanno un’intelligenza ostinativa che li porta a procedere sempre in avanti, sempre in linea retta verso un obiettivo. A quanti è capitato andando in giro al guinzaglio di ritrovarsi col guinzaglio attorcigliato attorno a un palo perchè il cane invece di tornare indietro tenta di liberarsi andando sempre in avanti e finendo per legarsi sempre di più al palo? Non è perchè il cane è stupido, ma semplicemente perchè il detour non è innato, ma è un’[u]euristica</u> che in genere si acquisisce con l’apprendimento magistrale (attraverso un maestro che ti insegna).
    Le euristiche sono soluzioni utili che il soggetto conosce, sono dotazioni, sono conoscenze che il soggetto possiede e che utilizza se e quando lo ritiene utile per colmare un gap o per risolvere un problema, mettendo in atto un'espressione comportamentale personale e creativa.
    Da molti anni Olly sta autonomamente attenta, quando siamo in passeggiata al guinzaglio, a non lasciare un palo tra me e lei, e se succede, non sono io a dover girare intorno al palo, ma è lei a farlo per raggiungere me.
    Antonella Canè

  2. #2
    Senior Member

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    Storia significativa.

    Che sfortuna hai avuto con l'addestratore.



    Nadia

    \"IL POTERE LOGORA CHI NON CE L\'HA\"
    G. Andreotti

    La gelosia è il più grande di tutti i mali e quello che ispira meno pietà alle persone che la provocano.
    François de La Rochefoucauld

    \"Yes, we can\" O.

  3. #3
    Senior Member

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    io porto a spasso due o più cani contemporaneamente e spesso i pali mi finscono in mazzo al guinzaglione doppio e quella che rischia di più sono io[B)]
    Nota da moderatore:SAREBBE GRADITA UNA PRESENTAZIONE NELL'APPOSITA SEZIONE COME BUONA NORMA QUANDO SI ENTRA IN UN FORUM COMMUNITY [8)]
    <font color=\"navy\"><i>https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=bbgHZWwyhcQ</i></font id=\"navy\">

  4. #4
    Member

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    opssssssss....[:I]scusa , hai ragione.
    Grazie per l'appunto.
    Provvedo subito.
    Antonella Canè

  5. #5
    Senior Member

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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">S.M.T. ha scritto:

    opssssssss....[:I]scusa , hai ragione.
    Grazie per l'appunto.
    Provvedo subito.
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    Dopo questa lisciata di scuse apparente, salvo poi lagnarsi ovunque, intervengo per dire due parole a favore del Cognitivismo, apprezzando il suo volore teorico, che nella convulsione espositiva di questa ragazza, guadagna ingiustamente un'immagine che non gli appartiene.
    L'immagine che ne esce è quella della ragazza che coi suoi 4 anni di esperienza deve essersi motivata oltremodo.

    Al Cognitivismo dobbiamo ciò che è stato espresso in innumerevoli messaggi, nonostante le scuole presenti oggi siano sostanzialmente due: una di estrazione americana che prevede l'intervento prettamente comportamentale a prescindere dalla causa.
    L'altra, quella francese, che ricerca la causa del sintomo mediante approccio fisiologico.

    L'applicazione dei moduli applicativi nell'intervento comportamentale sono e restano i medesimi proposti dal comportamentismo, salvo utilizzarne solo alcuni.

    Questo indiscutibilmente prevede condizionamento, che non deve essere inteso nell'accezione negativa che si utilizza nel parlato comune, ma nel suo significato più completo.
    Anche negli accadimenti della vita di tutti i giorni, siamo e sono (gli animali) sottoposti a condizionamenti.

    Per cui, grazie agli studi che la neurofisiologia, la comprotamentistica nel suo senso più generale, l'etologia e la biologia hanno apportato per comprendere la mente animale. Nessuna di queste discipline ha minor significato, tutte hanno una grande importanza.

    Il fatto che esseri umani, liberamente pensanti, possano esprimere dissenso per l'applicazione delle tecniche comprotametiste, piuttosto che altro, significa semplicemente che ognuno possiede la capacità intellettiva per elaborare una scelta, come il Cognitivismo ci insegna. Guai se esso fosse presuntuoso ed impositivo, come mostrato nelle pagine scritte dalla ragazza. Sarebbe il contrario esatto di ciò che in realtà è.

    Ritengo, a parere del tutto personale e libero, che sia fondamentale presentare le informazioni in maniera completa, utilizzando le parole per il significato che hanno, chiedendo con chiarezza e desiderando risposte chiare. Ritengo altresì che il potere del condizionamento sia da filtrare attraverso un senso della morale che dia la misura e il rispetto necessari per poter parlare di "amore", come tanto usa fare oggi con gli animali.
    Gli animali non sono sedi di sperimentazione e conferma della scienza e di soddisfazion epersonale, ma sono sedi di un'anima, di sofferenza, di gioia, di tanta tolleranza ed ingenuità.

    Mi concedo di sottoporre alla vostra attenzione una frase di un fiolosofo italiano che amo particolarmente, Umberto Galimberti:

    “L’etica, di fronte alla tecnica, diventa pat-etica, perché come fa a impedire alla tecnica che può, di non fare ciò che può?... La
    tecnica, infatti, non ha fini da realizzare, ma solo risultati su cui procedere, risultati che non nascono da scopi che ci si è prefissi, ma che scaturiscono dalle risultanze delle sue procedure”.

    Umberto Galimberti.


    Ecco dove ritengo sia necessario porre attenzione, ad ognuno poi la scelta. Semplicemente una valutazione morale, soprattutto attorno alle nostre aspettative.

    Magari dovremmo, tutti, iniziare a sostituire la parola "amore" con la parola "rispetto", ne vedremmo delle belle

    Ciao.
    Nadia

    \"IL POTERE LOGORA CHI NON CE L\'HA\"
    G. Andreotti

    La gelosia è il più grande di tutti i mali e quello che ispira meno pietà alle persone che la provocano.
    François de La Rochefoucauld

    \"Yes, we can\" O.

  6. #6
    Senior Member

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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio di S.M.T.

    Le euristiche sono soluzioni utili che il soggetto conosce, sono dotazioni, sono conoscenze che il soggetto possiede e che utilizza se e quando lo ritiene utile per colmare un gap o per risolvere un problema, mettendo in atto un'espressione comportamentale personale e creativa.
    Da molti anni Olly sta autonomamente attenta, quando siamo in passeggiata al guinzaglio, a non lasciare un palo tra me e lei, e se succede, non sono io a dover girare intorno al palo, ma è lei a farlo per raggiungere me.

    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    ho capito finalmente il significato grazie

  7. #7
    Member

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    Di nulla, carissima.
    Spero che sia risultato utile anche a qualcun altro tra le 205 letture ......
    Antonella Canè

  8. #8
    Senior Member

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    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">nadiaghibaudo ha scritto:
    [br
    Questo indiscutibilmente prevede condizionamento, che non deve essere inteso nell'accezione negativa che si utilizza nel parlato comune, ma nel suo significato più completo.
    Anche negli accadimenti della vita di tutti i giorni, siamo e sono (gli animali) sottoposti a condizionamenti.

    Ecco dove ritengo sia necessario porre attenzione, ad ognuno poi la scelta. Semplicemente una valutazione morale, soprattutto attorno alle nostre aspettative.

    Magari dovremmo, tutti, iniziare a sostituire la parola "amore" con la parola "rispetto", ne vedremmo delle belle

    Ciao.
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    Ciao Nadia, nella discussione bloccata di ieri tu riportavi tra le altre la seguente frase:
    I miei cani, quando mi sposto dal terrazzo al pc, tutti e tre all'unisono si alzano e si accuciano dietro di me, se dopo un minuto rivado in terrazzo, aspettano qualche minuto osservandomi, cercano di capire se il cambio è rapido con ritorno, se no arrivano tuttie tre, e via come sopra. Eppure resterebbero a vista, comunque.

    Però ti consiglio, per quel che riguarda la conduzione quotidiana del cane, di mantenere alcuni ordini come il fermo, il fermo resta, il richiamo. Ne andrebbe della sua salute.


    il caso che hai citatto però è la dimostrazione che i tuoi cani hanno subito un condizionamento euristico, si muovono e ti seguono, per risolvere il problema che ti stanno perdendo di vista. Poichè nella vita di tutti i giorni tu consigli di mantenere alcuni ordini, come il fermo resta, perchè condizionare i cani a seguirti, quando stanno tranquilli a sonnecchiare. Altro esempio ancora più lampante è che se tu ti metti al sole e i tuoi cani ti seguono e stanno sotto il sole pur di starti vicino, impedisci loro di godersi il fresco e l'ombra, che avrebbero scelto se non condizionati euristicamente.
    Il buon leader dà i segnali giusti che danno vantaggi al branco, non svantaggi e, non è detto che i gregari in natura seguano sempre i soggetti Alfa durante la caccia.

  9. #9
    Senior Member

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    Ines i nostri animali hanno libertà di scelta. Se i miei, i suoi o i tuoi cani scelgono di seguirti, tu proponi di dare il fermo in ogni situazione in cui questo non sia utile? È questo che faresti tu?
    NICHE meticcia nata il 18 agosto 2004
    LIO meticcio gatto nato a luglio 2000 (rimasto a casa con i nonni)
    ENRICA trombettista umana nata il 30 01 1983



    http://lilypie.com/pic/070916/iasc.jpghttp://b4.lilypie.com/J3iep2/.png

  10. #10
    Senior Member

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    Dipende Ika, poichè si mettono sempre i puntini che soltanto io condiziono.......................anche questo è condizionare, qui si parla di spostamenti continui di minuto in minuto, il seguirti ogni minuto è il condizionamento che non lascia scelte, il seguire sarebbe più fisiologico se fosse casuale e non fisso ogni minuto.
    Cosa farei io? Il bene del cane, se mi sposto ogni minuto disturbando il suo riposo o la sua penichella facendomi seguire, lo impedirei, come impedirei al cane di stare al sole se fa meglio l'ombra.

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