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Discussione: Il Rottweiler

  1. #111
    Senior Member

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    Le origini del Rottweiler (2 parte)(tratto da "Rottweiler che passione")

    Non si creda che l' odierno Rottweiler sia identico nella forma e nella figura ai pastori romani di allora, egli ha subito certamente una serie di incroci, in parte occasionali, in parte voluti dall' uomo che miravano a funzioni di utilità ben definite,migliorandone sia le qualità fisiche che caratteriali ed inoltre l'evoluzione fu influenzata da altri fattori, quali il clima e l'ambiente che in tutti i tempi hanno avuto importanza non indifferente per la formazione delle razze.Infatti anche in quella regione si incrociarono i cani nativi con i nuovi arrivati e i cani delle regioni nordiche; perciò accanto ai cani specialisti puri come il Saupacker (cane da porcai) ed agli alani, accanto ai progenitori dei boxer ed accanto ai cani da corte (Hofhunden) tra cui vi è l'originario Hovawart,ebbe origine la più particolare razza di cani che si può indicare come il più perfetto prodotto della mescolanza delle migliori qualità del cane da pastore e da combattimento romano e dei cani locali e dei cani nordici olandesi ed inglesi a mascella larga.



    Il Rottweiler non era solo un cane da guida e da difesa, ma anche un buon cane da traino;veniva impiegato per trainare i carretti dei macellai, dei mercanti locali, dei panettieri e dei lattai.

    Su questo lavoro di traino per i cani si discute assi pro e contro, ma ciò esula dalla nostra trattazione.

    Quando più tardi la guida di mandrie con cani venne proibita per disposizioni di legge ed anche nel traino dei veicoli l'asino sostituì il cane, i compiti del Rottweiler diminuirono ed il suo allevamento ebbe un regresso.

    La razza in conseguenza diminuì al punto che nel 1905 nel circondario di Rottweil fu possibile reperire solo una femmina. Ma il Rottweiler non correva pericolo di estinguersi perché per le sue ottime doti di carattere aveva trovato anche al di fuori della cerchia dei macellai una schiera di fedeli amici, come cane di utilità e di compagnia. Il lungo periodo di tempo vissuto dalla razza in compagnia e collaborazione con gli uomini aveva ben delineato il suo tipo e le sue costanti prestazioni migliorando in tal modo forma e carattere.


    Quando la moderna cinologia prese in considerazione il Rottweiler, esso costituiva già una razza pressoché perfetta, la cui originalità venne così descritta dalla assai competente in materia, contessa Grafin Aga vom Hagen: "Solido compagno dell'uomo, è fedele ed affettuoso, amichevole con i bambini, esso sa distinguere nettamente tra tempo in servizio e tempo fuori servizio. Il pericoloso cane da difesa diventa in privato docile come un agnello ed i suoi occhi possono brillare di ferocia, ma mostrano all'amico l'espressione del galantuomo".


    Nel 1901 una legge stabilì di ricorrere ai cani per i servizi di polizia,e venne tenuto presente anche il Rottweiler che, grazie alle sue doti fisiche e di carattere, se ne dimostrò all'altezza. Il Rottweiler era sempre il pur valido e fedele collaboratore dell'uomo; il suo carattere era venuto sempre più nobilitandosi nel lavoro per disponibilità e fedeltà indiscusse, diligenza, docilità pur accompagnata da senso di indipendenza, coraggio nel pericolo, scarse esigenze e resistenza alla fatica. Allora non si parlava ancora di allevamento secondo i criteri moderni; mancavano completamente gli alberi genealogici.
    Allora si fece un lodevole tentativo di riunire in un solo club tutte e due le razze sveve. Sembra però che purtroppo, sia per il Rottweiler sia per il Leonberger, questa prima associazione non abbia avuto importanza nell'ulteriore sviluppo dei club anche perché non vengono riportati particolari a riguardo.

    Non è facile reperire notizie della razza come cane da guardia agli inizi della sua storia.
    Così si devono realmente considerare Heidelberg e l'anno 1905 il luogo e la data della nascita dell'odierna razza Rottweiler, poiché anche il suo allevamento razionale ebbe sede ad Heidelberg.
    Agli inizi dell'allevamento razionale delle varie razze canine si era badato più che altro alla bellezza del cane ed al suo miglioramento e questa era la tendenza che predominava anche nelle mostre canine che si diffondevano sempre di più, influendo così anche sui criteri di allevamento. Molte critiche furono mosse a questi trionfalismi della sola bellezza che andavano a discapito del carattere, dell'indole e della natura delle razze da utilità ed il danno dura ancor oggi, specialmente nei giudizi delle gare.

    L'allevamento razionale ha eliminato i grossolani difetti che accompagnavano le caratteristiche della razza ed essi sono andati scomparendo, i più grossi progressi si sono raggiunti in rapporto al pelo ed al suo colore. Eliminando i soggetti a pelo lungo si è mantenuto un pelo corto e compatto, è scomparso il sottopelo che in passato tendeva a farsi superficiale, le macchie bianche sono rare a trovare, variazioni dal caratteristico colore nero focato, che sono ammesse da qualche club, sono tassativamente vietate dall'ADRK (Federazione generale dei Rottweiler Club Tedeschi"); nell'intento di conservare il carattere di nobiltà del Rottweiler tali soggetti sono esclusi dai libri di allevamento.
    La selezione effettuata dagli allevatori ha eliminato molti difetti: è cosi scomparsa la giogaia, infatti ora il collo appare asciutto e si vedono sempre meno corpi troppo grossi, globosi o a forma di fungo. Si sono registrati notevoli progressi anche nella struttura corporea e nella impalcatura ossea; sempre più raramente si osservano treni posteriori diritti con groppe cadenti; l'andatura ondeggiante (cullante) è sostituita sempre più da un passo ampio ed allungato, sono quasi scomparse le orecchie troppo piccole portate asimmetricamente e quelle eccessivamente lunghe, così pure gli occhi chiari e sporgenti.
    Non sempre si è riusciti ad eliminare i musi troppo lunghi, frequenti soprattutto in Svezia; essi sono segni di regresso e per eliminarli si sono istituiti ispettori di allevamento presso ogni gruppo, in modo da escludere dai riproduttori i cani a muso troppo lungo.
    D'altro canto si deve ammettere che con la ricerca della bellezza si sono ottenuti notevoli risultati riguardo alle proporzioni ed alla solidità del corpo dell'animale, sicuramente utili anche per le razze da lavoro.
    Per il Rottweiler la ricerca della bellezza non è stata condotta fino alle estreme conseguenze ma nel rispetto sensato delle sue peculiarità, poiché la bellezza e l'eleganza non possono essere base sufficiente per un cane tozzo e pesante come questo. Una buona proporzione della figura, a grandi linee, deve essere considerata in ogni razza, ma è necessario considerare anche il suo complesso psichico; le residue tracce delle sue peculiari qualità non si possono ridurre in alcuna circostanza a pura esibizione in giri di pedana.



    Il divulgarsi della razza attraverso le esposizioni e il lavoro capillare degli amatori, si svilupparono contemporaneamente a quello di tutta la cinofilia tedesca grazie alla piena armonia dei soci, le qualità del cane migliorarono specialmente nelle proporzioni, nell'irrobustimento della corporatura, nel miglioramento dell'andatura e nella nobilitazione del modello della testa. La ricostruzione del dopoguerra impose ai soci del club nuovi ed importanti compiti per riparare i danni provocati dal disastro generale e anche, purtroppo, allo scadimento morale degli allevatori traviati dal notevole interesse perla razza da parte delle truppe di occupazione, ma con molta solerzia si ebbe ragione anche di questi inconvenienti.
    Il 13 gennaio 1907, venne fondata in Heidelberg una società chiamata Rottweiler Club Tedesco - (DRK).
    La società ebbe vari presidenti, varie sedi e persino un giornale "Il Rottweiler"; il suo sviluppo venne arrestato dagli eventi bellici del 1914. Fin dal 1910 le più alte autorità di polizia di Amburgo avevano riconosciuto le grandi qualità della razza ed avendo ottenuto notevoli successi con i due campioni Max vom Strahlenburg e Flock, posero il Rottweiler al quarto posto tra i cani addetti al servizio di polizia.

    Già dai primi tempi di vita del Club (DRK) vi furono discordie specialmente per questioni personali e così, l'uno dopo l'altro, sorsero altri club: il "Rottweiler club tedesco del Sud", il "Rottweiler club internazionale" ( 1907) (RIK):
    Il DRK ed il RIK rimasero in lizza con l'intenzione di guidare su vie sicure l'allevamento della razza; unici punti di discordia furono la taglia ed il sottopelo. Entrambi i club tennero propri libri di allevamento e li pubblicarono; più tardi furono ammessi nella lista delle società autorizzate alla registrazione delle origini e dei giudici di allevamento.
    Purtroppo nel 1919 vi fu un'ulteriore scissione del DRK che portò, anche se per breve tempo, notevoli danni all'allevamento per la pubblicazione di un suo libro delle origini. Finalmente, dopo alcuni infruttuosi tentativi tra il 1920/21, a Wurzburg il 14 agosto 1921 venne fondata "la federazione generale dei Rottweiler Club Tedeschi" ADKR, ente unico, che tale rimane da allora fino ad oggi nell'interesse e per il bene della razza.

    La Società ebbe da allora alcuni validi presidenti di cui alcuni famosi come il cinologo Bazille; egli dovette superare alcune difficoltà quali l'inflazione postbellica ma diede un contributo in senso scientifico e da più di 60 anni le caratteristiche della razza sono pressoché rimaste le stesse: la struttura del cane è ancora tozza, compatta, piena di forza, ma non goffa nè sproporzionata.
    In questo senso si orientano le direttive dell'ADKR specialmente riguardo le prove di idoneità alla riproduzione.
    L'attività dell'ADRK si è svolta anche mediante numerose esposizioni con l'assegnazione di titoli di campionato, che vennero attribuiti solo a soggetti selezionati; infatti viene dato un grosso peso nell'allevamento alle capacità di prestazione perché il Rottweiler innanzi tutto è un cane di utilità. Sotto questo punto di vista è proseguita la tutela negli ultimi sessant'anni, questo ente costituisce la migliore garanzia per la purezza della razza.

  2. #112
    Senior Member

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    Volevo farvi conoscere qst sito...

    http://www.dogstuff.com/000000breedc...ionery0001.htm

    se qualcuno non riesce proprio a vivere senza il rott
    qua può trovare un pò di tutto!!
    (ahhhh dimenticavo...vale per tante altre razze , basta che cerchiate la vostra)

    Ciaooo
    Lory

  3. #113
    Senior Member

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    ma torniamo alle cose serie...
    Volevo pubblicare lo standard (tratto da indog)

    STANDARD DEL ROTTWEILER

    n. 1471 del 19 giugno 2000
    Paese d'origine: Germania
    Utilizzazione della razza: cane da compagnia, servizio e lavoro
    Classificazione FCI: Gruppo 2 - Sezione 2.1: Molosso, tipo mastino, con prove di lavoro.

    Breve riassunto storico
    Il Rottweiler appartiene ad una delle razze più antiche.
    La sua origine risale ai tempi dei Romani, epoca in cui assolveva compiti di cane da guardia e bovaro. Quando le legioni romane attraversarono le Alpi, i cani le accompagnarono, proteggendo l'uomo e conducendo le mandrie.
    Stabilendosi nella zona di Rottweil, questi cani vennero in contatto con i cani nativi del posto. La naturale conseguenza fu un'ibridazione dei due gruppi. Il compito principale del Rottweiler rimase la guardia e la conduzione di grosse mandrie, la difesa dei loro padroni e della loro proprietà..
    Dalla città. Imperiale di Rottweil, il cane prese il nome di Rottweiler -il cane del macellaio.
    I macellai allevarono questo tipo di cane unicamente per il suo rendimento nel lavoro ed il proprio uso personale. Col passare del tempo, il risultato fu un notevole cane da guardia e da mandria, così come da tiro.
    Inoltre, all'inizio del XX secolo, quando la polizia stava selezionando cani, mise alla prova anche il Rottweiler. Subito riconobbe che il cane era eccezionalmente adatto a questo tipo di servizio, di conseguenza, nel 1910, il Rottweiler fu riconosciuto ufficialmente come cane poliziotto.
    Nell'allevamento del Rottweiler l'obiettivo è produrre un cane potente, pieno d'energia, nero con focature color marrone rossicce ben delineate, che nonostante la sua imponenza sia contraddistinto da un aspetto nobile e sia in grado di svolgere la funzione di cane da compagnia, servizio e utilità.

    Aspetto generale del cane
    Il Rottweiler e un cane da medio-grande a grande, robusto, né massiccio né leggero, né levrettato, né alto sugli arti. Le proporzioni esatte della sua struttura lo vogliono compatto e potente, evocante grande forza, elasticità e resistenza.

    Importanti proporzioni
    La lunghezza del tronco, misurata dalla punta dello sterno alla protuberanza ischiatica, non dovrebbe superare l'altezza al garrese più del 15%.

    Comportamento e carattere
    Discende da stirpe socievole e pacifica e per natura ama i bambini; è affettuoso, obbediente, addestrabile ed amante del lavoro. Il suo aspetto imponente lascia intuire le sue origini. Il suo comportamento è sicuro, solido di nervi ed intrepido. E' sempre vigile e attento al mondo che lo circonda.

    <center>Testa</center>
    Cranio: di media lunghezza, cranio largo tra le orecchie, l'osso frontale, visto di lato, solo moderatamente convesso.
    Loccipite è ben sviluppato senza sporgere eccessivamente.

    Stop: salto naso frontale pronunciato.
    Fisionomia
    [u]Naso</u>: la canna nasale è diritta, larga alla base e con moderato assottiglia mento.
    Il Tartufo ben conformato, è piuttosto largo che arrotondato, sempre nero con narici proporzionatamente grandi.
    [u]Muso</u>: non deve mai essere lungo o corto rispetto al cranio.
    [u]Labbra</u>: nere, aderenti con commessura labiale chiusa, le gengive devono essere scure.
    [u]Mascella</u>: forte e larga sia la superiore che la inferiore. Guance: pronunciate arcate zigomatiche.
    [u]Dentatura</u>: completa ( 42 denti), robusta con gli incisivi superiori che si chiudono a forbice sopra quelli della mascella inferiore.
    [u]Occhi</u>: medio-grandi, a forma di mandorla, di colore marrone scuro con palpebre ben aderenti.
    [u]Orecchie</u>: medio-grandi, pendenti, triangolari, attaccate alte e ben distanti l'una dall’altra. Orecchie ben inserite, quando i sono rivolte in avanti, conferiranno una i maggior larghezza al cranio.

    <center>Collo</center>
    Potente, moderatamente lungo, ben muscoloso, leggermente arcuato, asciutto, senza giogaia o pelle lassa sotto la gola.

    <center>Tronco</center>
    [u]Linea dorsale</u>: diritta, forte, solida.
    [u]Zona renale</u>: corta, forte e profonda.
    [u]Groppa</u>: larga, di media lunghezza, leggermente inclinata, nè diritta nè scoscesa.
    [u]Torace</u>: spazioso, largo e profondo (approssimativamente il 50% dell'altezza del cane al garrese) con petto ben sviluppato e costole ben cerchiate.
    [u]Addome</u>: fianchi non retratti.
    [u]Coda</u>: al naturale in prolungamento della linea superiore, a riposo pendente.

    <center>Arti</center>
    Anteriore
    Nel complesso, gli arti anteriori, visti di fronte, sono diritti e non restringentisi. Visti di lato, il braccio è diritto. L’angolazione della spalla dovrebbe essere di circa 45°.
    [u]Spalla</u>: ben piazzata.
    [u]Omero</u>: ben aderente al tronco.
    [u]Avambraccio</u>: vigorosamente sviluppato e muscoloso.
    [u]Metacarpo</u>: leggermente elastico, forte e non rigido.
    [u]Piedi</u>: rotondi, dita chiuse e ben arcuate, suole dure, unghie corte, nere e forti.

    Posteriore

    Nel complesso, visti da dietro, gli arti posteriori sono diritti e non chiusi. In stazione di riposo l'articolazione tra la coscia e la gamba forma un angolo ottuso.
    [u]Coscia</u>: di media lunghezza, larga e molto muscolosa.
    [u]Gamba</u>: lunga, robusta e con larga muscolatura, vigorosa con forti tendini, ben angolata, non rigida.
    [u]Piede</u>: leggermente più lunghi degli anteriori, altrettanto compatti, arcuati, con forti dita, senza speroni.

    <center>Movimento</center>
    Il Rottweiler è un trottatore. La linea dorsale rimane solida e relativamente ferma. L’andatura è armoniosa, sicura, potente e sciolta con buona falcata.

    <center>Pelle</center>
    La pelle sulla testa è ben tesa ma si possono formare leggere rughe quando il cane è in attenzione.

    <center>Mantello</center>
    Qualità: è formato da pelo e da sottopelo. Il pelo è di media lunghezza, duro, aderente, compatto. Il sotto pelo non deve sporgere dal pelo. Sugli arti posteriori il pelo è leggermente più lungo.

    Colore: nero con focature intense marrone-rossiccio ben delineate sulle guance, sul muso, sotto il collo, sul petto e sugli arti come pure sopra gli occhi e sotto la coda.

    Altezza e Peso

    Altezza dei maschi: da 61 a 68 cm.

    61-62 cm -piccolo

    63-64 cm -medio

    65-66 cm -grande -taglia ideale

    67-68 cm -molto grande

    Peso circa: circa 50 Kg

    Altezza delle femmine: da 56 a 63 cm. i

    56-57 cm -piccola

    58-59 cm -media

    60-61 cm -grande -taglia ideale

    62-63 cm -molto grande

    Peso circa: 42 Kg

    <center>Difetti</center>
    Ogni deviazione dei punti sopra citati i deve essere considerato (valutato) come difetto e come tale deve essere degradato in giusta proporzione alla deviazione.

    Aspetto generale: generale: ossatura e muscolatura deboli, apparenza generale leggera, alta sugli arti.

    Testa: da cane da caccia; stretta, leggera, troppo cotta, lunga, pesante, fronte piatta (stop mancante o insufficiente).

    Fisionomia facciale: muso lungo o appuntito, naso schiacciato o con narici aperte, alla canna nasale e montonia o concava, tartufo chiaro o maculato.

    Labbra: aperte, di colore rosa, o macchiate o con commessura labiale aperta.

    Mascella: mascella inferiore stretta.

    Guance: troppo prominenti.

    Dentatura: a tenaglia.

    Orecchie: attaccate troppo basse, troppo pesanti, lunghe, sottili, tirate indietro in modo tale da rimanere erette ed orecchie non portate correttamente.

    Occhi: chiari, sporgenti (palpebre non ben aderenti, troppo infossati, troppo grandi o troppo rotondi.

    Collo: troppo lungo, sottile, scarsamente muscoloso, con giogaia o pelle lassa.

    Tronco: troppo lungo, troppo corto, stretto.

    Linea dorsale: troppo lunga, debole o insellata, dorso di carpa.

    Petto: torace a costole piatte, a botte, compresso.

    Groppa: scoscesa, troppo corta, troppo piatta o troppo lunga.

    Coda: attaccata troppo alta o troppo bassa.

    Anteriore: appiombi anteriori chiusi o storti. Spalla diritta, con mancanza (o difetto) di aderenza del gomito; omero troppo lungo, troppo corto o troppo diritto; metacarpo debole o rigido; dita aperte, troppo piatte o troppo arcuate, dita rachitiche, unghie chiare.

    Posteriore: cosce poco muscolose, arti chiusi, garretti vaccini o mancini, con angolature troppo strette o troppo aperte, presenza degli speroni.

    Pelle: pelle della testa a pieghe.

    Condizioni del pelo: morbido, troppo corto o troppo lungo, ondulato, mancante di sottopelo.

    Colore: non corretto, non ben delineato, con focature troppo estese.

    <center>Difetti da squalifica</center>
    Soggetti che non abbiano ben delineate le caratteristiche del sesso (tipo femminile nei maschi e vice-versa).

    Comportamento: soggetti ansiosi, timidi, codardi, non indifferenti allo sparo, malvagi, eccessiva-mente diffidenti, nervosi.

    Occhi: entropion, ectropion, occhi gialli, due occhi di diverso colore.

    Coda: rotta, ad anello, con forte deviazione laterale.

    Dentatura: cani prognati, enognati, morso incrociato, mancanza di incisivi, canini, premolari o molari.

    Testicoli: N .B. Entrambi i testicoli devono essere ben visibili e sviluppati e ben discesi nello scroto.

    Pelo: soggetti con pelo molto lungo o arricciato.

    Colore: cani che non hanno il tipico colore nero di base in combinazione con focature marroni correttamente distribuite

  4. #114
    Senior Member

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    Chiedo davvero lumi..
    Ora che la coda viene lasciata integra..ho visto cani che la portano in modo diverso...
    La coda solitamente è portata alta e fa una specie di semicerchio..correggetemi se sbaglio..
    Ora si riesce a trovare qualcosa sul portamento della coda ora che è lasciata da molti lunga?
    Oltretutto continuo a notare che ci sono rott, che di rott non hanno un bel niente..ad un'expò locale ce n'erano due...di costruzione leggera e con una testa troppo troppo leggera ed erano maschi..tra l'altro i proprietari erano anche fieri perchè questi soggetti, oltre ad essere "non rott" dal mio punto di vista; erano addestrati alla difesa..ma quelli più che difesa avrebbero attaccato tutto ciò che si muoveva..quindi oltre ad essere soggetti esteticamente orrendi (con nessuna proporzione cranio facciale, con nessun giusto rapporto altezza/lughezza)erano anche soggetti nons tabili psicologicamente..non avevano il carattere sicuro del rott..
    Mio dio che scempio..più guardo alcuni soggetti più mi rendo conto che alcuni non fanno figliare i loro cani per far si che i cuccioli siano quanto più somiglianti allo standar ma solo ed esclusivamente per prendere soldi...


    http://www.freewebs.com/greatjapanesedogs/

    Tutte le foto delle nostre pesti a 4 zampe!!!

  5. #115
    Senior Member

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    Chiedo davvero lumi..
    Ora che la coda viene lasciata integra..ho visto cani che la portano in modo diverso...
    La coda solitamente è portata alta e fa una specie di semicerchio..correggetemi se sbaglio..
    Ora si riesce a trovare qualcosa sul portamento della coda ora che è lasciata da molti lunga?
    Oltretutto continuo a notare che ci sono rott, che di rott non hanno un bel niente..ad un'expò locale ce n'erano due...di costruzione leggera e con una testa troppo troppo leggera ed erano maschi..tra l'altro i proprietari erano anche fieri perchè questi soggetti, oltre ad essere "non rott" dal mio punto di vista; erano addestrati alla difesa..ma quelli più che difesa avrebbero attaccato tutto ciò che si muoveva..quindi oltre ad essere soggetti esteticamente orrendi (con nessuna proporzione cranio facciale, con nessun giusto rapporto altezza/lughezza)erano anche soggetti nons tabili psicologicamente..non avevano il carattere sicuro del rott..
    Mio dio che scempio..più guardo alcuni soggetti più mi rendo conto che alcuni non fanno figliare i loro cani per far si che i cuccioli siano quanto più somiglianti allo standar ma solo ed esclusivamente per prendere soldi...


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  6. #116
    Senior Member

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    Non so se qualcuno di voi ha visto tra i racconti la nuova arrivata...
    Ecco a voi Tasha..una rott abbandonata dagli ex padroni americani che dovevano tornarsene in america..e il viaggio del cane viene a costare più di un cane nuovo di zecca...ecco le foto...e aggiungo una foto di gas..
    (lo sappiamo che tasha è un pò obesa..ma d'altra parte è arrivata così..e ora possiamo cercare di farla dimagrire piano piano..lei è a casa della fidanzata di mio cugino)



    Immagine:

    37,37 KB

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    120,81 KB

    Ed ora a voi gas che commenta la nuova arrivata!!



    Immagine:

    73,74 KB
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  7. #117
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    Non so se qualcuno di voi ha visto tra i racconti la nuova arrivata...
    Ecco a voi Tasha..una rott abbandonata dagli ex padroni americani che dovevano tornarsene in america..e il viaggio del cane viene a costare più di un cane nuovo di zecca...ecco le foto...e aggiungo una foto di gas..
    (lo sappiamo che tasha è un pò obesa..ma d'altra parte è arrivata così..e ora possiamo cercare di farla dimagrire piano piano..lei è a casa della fidanzata di mio cugino)



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  8. #118
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    Ho trovato sul cellulare queste due foto...non è tenero???guarda che faccia??!!!

    Quì con mio cugino
    "Sono felice"
    Immagine:

    29,52*KB
    Quì con mio zio
    "Mi è sembrato di sentire qualcosa"..
    Immagine:

    30,6*KB
    http://www.freewebs.com/greatjapanesedogs/

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  9. #119
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    Ho trovato sul cellulare queste due foto...non è tenero???guarda che faccia??!!!

    Quì con mio cugino
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  10. #120
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    Ciao, provo a risponderti per quel che riguarda la coda:
    solo dopo 2 anni dall'emanazione della legge tedesca (avvenuta a giugno 98), la FCI ha approvato il cambiamento relativo allo standard del rottweiler relativamente alla coda.
    Viene descritta così: "al naturale, in prolungamento della linea superiore, a riposo pendente".
    Tra i difetti, viene mensionato il modo con cui la coda si raccorda alla groppa e si parla di "attacatura troppo alta" o "troppo bassa".
    Difetti da squalifica sono invece: la coda rotta, la coda ad anello o la coda con forte deviazione laterale.
    In molti si sono espressi su come la descrizione della coda nello standard manchi di tanti aspetti,primo fra tutti la personalità del cane che influisce sul portamento della coda, e come ad esempio le situazioni che il cane si trova ad affrontare possano influire sulla postura della coda stessa. Esteticamente la coda tende a conferire un effetto ottico di maggior lunghezza del tronco. La misura, rilevabile in sede di selezione morfo-funzionale (lo ZTP per intenderci), deve essere presa in considerazione anche in riproduzione cercando di ottenere soggetti con giusta proporzione tra tronco arti e coda.
    L'ADKR ha pubblicato una tabella grafica con delle illustrazioni che rappresentano la postura della coda (appena possibile la posto) con relative spiegazioni.
    Per quel che riguarda i difetti da squalifica, la coda rotta, viene considerato difetto da squalifica, nn tanto per il fatto che possa essere geneticamente trasmessa ai figli, tanto prchè il giudice in sede di expo, valuta ciò che è visibile in quel momento e nn è in grado di giudicare quale sarebbe stato il posizionamento della coda nel caso in cui il trauma nn si fosse verificato.
    La deviazione della coda,invece è un aspetto che ancora fa parecchio discutere, perchè l'aggettivo "forte" fa supporre che leggere deviazioni possano essere accettate anche se nn desiderabili. E' chiaro però che nn è stato stabilito di quanto la deviazione sia da considerarsi accettabile o meno e sopratutto nn sono state prese in considerazioni deviazioni in senso verticale.
    Escluse le patologie della coda (quindi quei casi in cui sono le vertebre ad essere malformate e conseguentemente i difetti trasmissibili in riproduzione) ci sono dei casi in cui le deviazioni dipendono da lesioni traumatiche (non trasmissibili in riproduzione) per esempio le fratture che nn potendo essere ingessate, di conseguenza possono presentare dopo la loro "riparazione" delle discontinuità.
    Ad oggi c'è ancora parecchia confusione per l'interpretazioni delle circolari emesse sia dalla FCI che dall'ENCI. Inoltre il metodo di valutazione in expo nn risuta omogeneo, pertanto sarebbe opportuno fissare i punti ancora lacunosi dello standard.

    Per quel che riguarda il problema della riproduzione di soggetti non appartenenti allo tandard, potremmo aprire una discussione infinita, perchè di "cagnari" (passatemi il termine) se ne vedono davvero tanti. Molti pur di far soldi fanno riprodurre i loro cani senza nessun criterio di selezione portando alla nascita cuccioli con patologie molto gravi (sia fisiche che di equilibrio psichico) venduti per sani a prezzi decisamente concorrenziali. Ovviamente chi nn conosce nulla della razza, popenderà all'acquisto di un cucciolo di costo inferiore senza sapere però quello che lo aspetta in futuro...sono pochi i casi in cui cuccioli di basso costo, siano risultati sani ed esenti da tare ereditarie, ed ovviamente il tutto va a discapito della razza.

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