<center>GONFIORE</center>



E' un sintomo molto diffuso..si, avete capito bene SINTOMO e non malattia.
Se la massa appare "dura" potrebbe trattarsi di tumore.
Se al contrario è molle al suo interno si tratterà di un edema.
EDEMA: l'edema indica un gonfiore generalizzato per un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali. Le cause possono essere diverse.
IDROPSIA:indica che l'edema (quindi il materiale sieroso) si è espanso in modo incontrollato in una cavità del corpo, solitamente quella peritoneale.
ANASARCA: edema generalizzato a tutto il corpo.

Le patologie correlate possono essere differenti e differenti saranno quindi gli eventuali trattamenti.

<center>CONDIZIONI NON CORRETTE IN VASCA: ECCESSO DI AMMONIACA</center>

Spesso gli anfibi vengono tenuti in vaschette senza filtro pensando che non necessitino di avviamenti vari come i pesci.
NOn vi è nulla di più sbagliato.
L'ammoniaca fa ammalare e uccide gli anfibi.
La cattiva qualità dell'acqua può potenzialmente causare gonfiore interferendo con la capacità del tritone di osmoregolare.



In questi casi bisogna intervenire cercando di diminuire i livelli di ammoniaca presenti in vasca con l'acquisto di un filtro e con costanti cambi di acqua.

<center>CAUSE NON BATTERICHE</center>


Il gonfiore, in alcuni casi può dipendere anche da stipsi, ritenzione di uova o dall'ovulazione. In questi casi il gonfiore convolgerà l' addominale (la cloaca) o al massimo, il busto.








<center>DANNO RENALE E CAUSE BATTERICHE</center>



Può dipendere da un'infezione renale (insuffic. renale). La causa più comune di danno renale nei tritoni è la disidratazione spesso proocata da stress da calore. In estate spesso i tritoni vengono tenuti nelle vaschette e la temperatura sale provocando gravi danni ai reni e all'organismo della bestiolina.

Si consiglia infatti di posizionare un ventilatore per refrigerare l'acqua. La temperatura non deve assolutamente aumentare troppo. Si consiglia anche di inserire una zona emersa ampia e più fresca.

Per quanto riguarda le infezioni batteriche l'utilizzo di antibiotici potrebbe risultare inefficace in quando risultano essere spesso resistenti alla tetraciclina.
Sarebbe necessaria una coltura batterica da parte di un veterinario per identificare al meglio il ceppo batterico e consentendo in tal modo un percorso efficace di antibiotici.
Inoltre, un veterinario può anche essere in grado di fornire una adeguata terapia di supporto liquidi,ad esempio le immersioni nella soluzione di Ringer per anfibi.
Spesso la velocità di intervento da parte di un veterinario esperto è di fondamentale importanza.