Pagina 2 di 19 PrimaPrima 123412 ... UltimaUltima
Risultati da 11 a 20 di 186

Discussione: CANI DA LAVORO?

  1. #11
    Senior Member

    User Info Menu

    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">SeaWolf74 ha scritto:


    Riferendoci poi alle Razze, molte delle quali etichettate come da lavoro, questa etichetta deriva dalle origini in cui uno Spinone faceva lo spinone, un Pt si usava per le pecore, un Mastino poteva essere usato come custode di valori etc.Teniamo conto che un'altissima percentuale(oltre il 90%) delle attuali razze sono state selezionate originariamente per svolgere dei compiti reali(il cane da grembo è un concetto molto moderno). C'erano persino cani selezionati per girare uno spiedo.....
    La distinzione attuale deriva da li ed è legata al corredo genetico che, cani selezionati per quegli usi, si spera conservino ancora, e che li rende idonei a volgere anche oggi determinati ruoli anche se diversi perchè diverse sono le condizioni storiche in cui viviamo(e relative esegenze).

    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    eh già...dovrebbe essere così..ad ogni razza dovrebbe corrispondere una selezione finalizzata a far sì' che possa svolgere un determinato lavoro..A me fa un pò impressione vedere come il rottweiler ad esempio si sia trasformato in questi ultimi anni... ma anche come siano diventati aggressivi labrador e golden.. purtroppo le mode rovinano le razze, non dico niente di nuovo, ma quando si pretende di modificare la selezione di un cane (vedi il caso dei rottweiler che vivono in appartamento e scodinzolano agli estranei) perchè deve vivere in un contesto cittadino vai a rovinare la razza.... purtroppo va in declino.


  2. #12
    Senior Member

    User Info Menu

    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">o meglio, come nel caso dell'agility, utilizzare alcune caratteristiche tipiche di un cane di una certa razza ma non solo verso un obiettivo finalizzato come una gara ma anche semplicemente come un'attività da fare col proprio cane divertendosi insieme.</span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    L'agility è una attivita che va bene per qualsiasi razza, con qualsiasi attituidine potenziale purchè la razza in questione abbia nel suo DNA copiacere sempre e comunque il padrone, non prendere decisione autonome e vivere a costante contatto con lui... alle sua totali *dipendenze* insomma. Non va bene per un antico molosso custode con indole assai differente dalle suddette (che certamente non lo convinci a fare cose del tutto insensate per uno *zuccherino*).. ma va bene per un bulldog come per un boder.. il che significa che non è sicuramente un qualcosa che seleziona i cani per la loro capacita di lavorare... almeno non quella per cui sono nati (il bulldog era un cane da combattimento, il boder un pecoraio.. nessuno dei due un cane da salto ad ostacoli.. però entrambi sono cani che rispondono ai comandi più o meno velocemente)..

    L'agility è un gioco.. come il cane riporta la pallina salta l'asticella.. il suo valore nella conservazione delle attitudini specifiche delle varie razze è pari a ZERO.


  3. #13
    Senior Member

    User Info Menu

    <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">phodopus ha scritto:
    L'agility è un gioco.. come il cane riporta la pallina salta l'asticella.. il suo valore nella conservazione delle attitudini specifiche delle varie razze è pari a ZERO.
    </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

    Ciao Phod,
    Lo ZERO maiuscolo che suppongo sia un equivalente dello 0 tagliato mi pare un pò estrema come valutazione
    Io credo che invece l'agility stia dando una mano alla conservazione di attidudini di razze che sempre meno possono svolgere i loro compiti originari.
    L'agility fa nella selezione del cane da lavoro un milione di danni in meno rispetto ad es. ad una selezione finalizzata alle expo. Se rimaniamo sul caso del border che è uno di quelli che ottengono in questa disciplina maggiori risultati, un Border da agility deve essere agile, avere un buon movimento, essere velocissimo, avere alti livelli di energia, avere buone attitudini a compiacere, non essere pauroso(tunnel, piani basculanti etc.) essere in grado di svolgere una prestazione molto intensa ed in breve tempo etc.
    In mezzo ci va anche una selezione reale e seria sulle malattie ortopediche di tipo ereditario, perchè un cane da agility deve essere impeccabile da quel punto di vista.
    Tutte queste sono anche caratteristiche richieste ad un cane che deve raggruppare animali. Un cane lento ha serie difficoltà ad es. ad andare continuamente da un lato ad un altro di un gregge e finisce per disperdere.
    Ovviamente per fare un border da gregge di cose ne mancano, ma non siamo a 0. Vicino allo 0 ci possono essere le expo (più o meno secondo il tipo di giudice).
    Trovo la presenza di attività nuove, un compromesso necessario rispetto a cani che sono sempre più lontani dalle loro possibilità di esprimersi nell'impiego originale. Almeno se come cinofili vogliamo ancora continuare ad ammirare tutto il variegato elenco di razze, che la storia ci ha regalato, con conservata una minima capacità di lavorare.
    Teoricamente seguendo i fini utilitaristici originali molte razze dovrebbero essere oggi estinte, in assenza di usi alternativi perchè ormai inutili e non richieste.
    Il labrador alle sue origini recuperava reti in mare oggi fa cose molto diverse ma che richiedono caratteristiche e attitudini simili.
    Poi possiamo etichettare i cani che svolgono questa attività come vogliamo(da lavoro, da sport, da gioco) resta il fatto che l'agility può rappresentare uno dei test possibili(meglio di niente) per portare avanti la selez. di alcune delle caratteristiche(anche se fossero poche) richieste a determinati cani da utilità. Tanto per non ritrovarci un giorno, quando attività come la pastorizia non saranno più praticate come ora, ad avere cani solo buoni a posare o cani nevrotizzati da una vita troppo diversa da quella che i geni suggerirebbero. Cani molto dinamici costretti al salotto. Insomma le solite cose....
    SeaWolf74 [:248]
    __________________________________________________ __________________________________________________ _________

    My videos:http://www.youtube.com/user/highlandersicily
    __________________________________________________ __________________________________________________ _________

    My Photos:http://www.flickr.com/photos/highlandersicily
    __________________________________________________ __________________________________________________ _________

    Iddio cre� l\'uomo, poi, vedendolo cos� debole, gli don� il cane.(Schopenhauer)

    Un giorno senza un sorriso � un giorno perso. (Charlie Chaplin)

  4. #14
    Senior Member

    User Info Menu

    i danni nella selezione vengono fatti dagli allevatori non certo dall'agility e nemmeno dalle expo, in linea di massima non dovrebbero esistere due linee di sangue una da expo e una da lavoro, il cane è uno la razza è unica va da se che se l'allevatore svolge con criterio il suo lavoro attenendosi allo standard della sua razza dovrebbe come risultato finale avere un cane completo sotto tutti i punti di vista.Una volta si diceva "il bello e funzionale" adesso si ha o il "bello" o il "funzionale"

  5. #15
    Senior Member

    User Info Menu

    E' putroppo verissimo che in molte razze si è selezionata la stessa secondo due o più linee (es: i Greyhounds in principio venivano selezionati o da corsa, o da bellezza o da caccia, anche se riguardo quest'ultima opzione pare non vi siano reali fondamenti).
    Il mio "putroppo" è riferito al dispiacere di vedere bypassate le caratteristiche attitudinali di una razza, col solo scopo di tenere l'"involucro" del cane (ossia la morfologia) e cambiare l'aspetto attitudinale oggi spesso a favore di una maggiore commercializzazione e/o una più semplice gestione, oppure approfittare della particolare docilità di una razza per fargli eseguire esercizi che secondo una logica canina nulla hanno di interessante.
    Vogliamo davvero paragonare la motivazione che offre un vero gregge (o anche solo una passeggiata in campagna...), il suo odore, i suoi movimenti improvvisi (del gregge intendo, o della vita di un bosco per esempio) agli esercizi dell'Agility? Pensiamo davvero che un cane sia mosso dalle stesse forze in entrambi i casi e che le motivazioni siano le stesse (stesso discorso vale per le soddisfazioni che ne riceve)? Pensiamo davvero che un cane sia così poco sè stesso da non saper scegliere, se potesse?

    Detto questo, non posso che sostenere con tutta me stessa l'opinione di Phod, non riuscendo a vedere nell'agility altro che uno smodato numero di condizionamenti, in barba alla reale natura della razza del cane ed in barba al cane stesso: mi piacerebbe che osservaste con attenzione lo sguardo dei cani che fanno agility (e non solo) durante le prove di lavoro. Il condizionamento subito è schiacciante oltre che evidente, per fare cose con cui il cane ha davvero poco a che vedere, in un'ambientazione del tutto artificiale, per nulla naturale.
    Personalmente lo trovo triste.

    Per questo non confonderei i condizionamenti applicati su individui di razze (o indole) particolarmente concilianti con il mantenimento (che dovrebbe invece essere doveroso) delle caratteristiche attitudinali di una razza di cane.
    Vedo nell'agility un gioco poco dispendioso che diverte tanto l'essere umano.

    Meno male che ci sono gli Antichi Molossi, una bella lezione di umiltà alla presunzione umana.


    Ciao.
    Nadia

    \"IL POTERE LOGORA CHI NON CE L\'HA\"
    G. Andreotti

    La gelosia è il più grande di tutti i mali e quello che ispira meno pietà alle persone che la provocano.
    François de La Rochefoucauld

    \"Yes, we can\" O.

  6. #16
    Senior Member

    User Info Menu

    Ciao Nadia,
    Voglio rassicurarti sul fatto che qui nessuno ha mai sostenuto che l'agility è paragonabile ad un lavoro reale.
    Niente è più edificante per un cane di impiegare le proprie forze per qualcosa di vero, di palpabile.
    Per questo anche in un'altra disciplina, come la caccia, ad es. c'è grande diff.tra caccia reale e prove speciali dove un cane dopo essersi fatto un mazzo così vede il frutto della caccia, ossia la preda, lasciata fuggire da un colpo di pistola sparato a salve(e meno male che almeno sparano per non lasciarlo tot.sbigottito).
    Le prove speciali sono frutto di una nuova coscienza animalista, un giorno che la caccia scomparirà del tutto, saranno forse l'unico appiglio in grado di tenere in vita le razze da caccia.
    La cosa vera che sto dicendo da un pò è che il problema sempre più evidente a cui accennava Victor della suddivisione in 2 di buona parte delle razze, cosiddette da lavoro, è frutto anche di una richiesta orientata in un certo senso.
    Possiamo incolpare gli allevatori di questo andamento (io accennavo anche a certi giudici) ma la loro produz. di soggetti si uniforma molto alle richieste di utilizzo da parte dei proprietari che i cani li comprano.
    Così come oggi la tv fa schifo perchè la massa non decide di spegnerla e boicottare i reality anche i cani peggiorano perchè molti quando chiedono un cucciolo chiedono solo "qual'è sec.lei il più bello''", oppure mi dia un soggetto competitivo per le esposizioni.
    Ben vengano attività nuove che compensano la carenza, che si è creata, di soggetti in grado di svolgere un'attività articolata, e che fanno si che allevatori che non vogliono puntare tutto sulla morfologia abbiano modo di produrre soggetti indirizzati ad altri scopi, anzichè dover escludere dalla riproduzione soggetti, un pò fuori da certi canoni, ma che hanno stoffa(cani sani, velocissimi, addestrabili, etc.etc.)
    Sec.me un cane che emerge rispetto a 100 in una gara in cui è richiesta una performance del genere è più probabile che conservi ancora qualcuno dei geni che rendono poi il border anche abile sulle pecore.
    Statisticamente non può non essere così.
    Diventa quindi una vetrina a diffusione capillare in cui possono mettersi in mostra soggetti, di proprietari così distanti dal mondo pastorale, che sarebbero destinati certamente a rimanere inespressi.
    Niente esclude che i migliori soggetti possano avere maggiore visibilità, quindi messi alla prova, dopo addestramento mirato, sul bestiame e a quel punto se validi portati avanti "geneticamente".
    Alla fine il mondo dei pastori, almeno dalle mie parti, fa una selezione molto fai da te e si interfaccia poco con gli allevatori veri tutori delle razze. I pastori nostrani si producono soggetti molto bravi in casa, figli dei loro cani prec. e si va avanti così, ma che garanzie possono dare? Chi sono i pastori? Un'entità troppo astratta per potersi assumere delle responsabilità. La parte sana degli allevatori,invece, hanno nomi cognomi e si fanno carico di questo, a volte anche perchè portano avanti una "consegna" affidatagli da un predecessore.
    Molti cani, purtroppo oggi sono destinati alla "disoccupazione", è un dato di fatto, bisogna trovare attività nuove. La storia è fatta per essere conservata, ma anche per essere scritta sulla base dei cambiamenti in atto. Se l'uomo si fosse esclusivamente preouccupato della conservazione della storia la ns.civiltà non si sarebbe evoluta. Dobbiamo metterci d'accordo, vogliamo conservare qualcosa che ha seri ostacoli alla sua conservazione(per mancanza di utilizzo tipico) o cercare degi usi che possano tenere allenate alcune di queste caratteristiche. La logica del tutto o niente è valida da un punto di vista filosofico. Anch'io per certi versi la penso così e mi piace vivere i cani in un certo modo, cercando di dare un esistenza che soddisfi prima le loro esigenze, lontano da forme di egoistico esibizionismo. Dal punto di vista pratico invece forse dobbiamo accontentarci di compromessi inevitabili. Non possiamo pensare che il Border completo sopravviva solo grazie ai pastori(almeno quelli italiani). Non parliamo poi delle razze originariamente selezionate per i combattimenti molte delle quali ormai in cassa integrazione perenne(per fortuna).
    Concludendo con l'accenno ai Molossi del Tibet sono cani meraviglisi che ammiro molto, sono cani mitici, fieri, di grande dignità. Direi dei guardiani "ancestrali"(scherzo). Sono un riferimento, quasi una chimera ma anche loro sono destinati a soffrire del cambiamento in atto. Il loro lavoro è cambiato, almeno da noi non lavorano come nelle terre d'origine. Tante virtù potenziali valutate a tavolino, ma poco confronto con situazioni vere che possano mettere alla prova la reale conservazione delle caratteristiche originali.Non mi sogno di vederlo mai alle prese con un tunnel(anche perchè questo potrebbe indurmi il vomito non immagino cosa succederebbe a phod ed etabeta) però anche per loro sarebbe un'altra storia avere la responsabilità di vivere in una realtà fatta di minacce reali anzichè vivere a protezione di 4 mura di recinzione nella speranza che un giorno un pazzo suicida abbia l'idea felice di rubare in quella casa.
    Ma a quel punto ti chiedi, per svolgere questo compito era necessario un molosso del tibet o bastava una brava coppia di Pt, o di Schnauzer o di qualunque altra razza di più facile gestione.
    Conosco gente che ha comprato Pastori del Caucaso per metterli a protezione di ruderi di campagna abbandonati privi di alcun valore economico da proteggere, in realtà solo per il piacere di possedere un cane grosso e "cattivo" per vantarsi con gli amici. Praticamente però vale più il cane che la casa.
    In definitiva la società sta cambiando e con essa cambiano anche le razze, che ne sono espressione. Non escluderei addirittura la nascita di nuove selezionate per esig.un tempo inesistenti.
    SeaWolf74 [:248]
    __________________________________________________ __________________________________________________ _________

    My videos:http://www.youtube.com/user/highlandersicily
    __________________________________________________ __________________________________________________ _________

    My Photos:http://www.flickr.com/photos/highlandersicily
    __________________________________________________ __________________________________________________ _________

    Iddio cre� l\'uomo, poi, vedendolo cos� debole, gli don� il cane.(Schopenhauer)

    Un giorno senza un sorriso � un giorno perso. (Charlie Chaplin)

  7. #17
    Senior Member

    User Info Menu

    una famosa allevatrice americana di Siberian Husky una volta intervistata sulla questione "bellezza/lavoro" disse: "è più facile trovare una miss universo in una squadra di pallavvolo che trovare una buona giocatrice tra le concorrenti di miss universo" sempre sulla questione affermò con decisione che lei non avrebbe mai presentato un suo cane in una expo se non avesse almeno percorso un tot di miglia inserito in una muta al traino di una slitta.

  8. #18
    Senior Member

    User Info Menu

    Era una che ragionava benePurtroppo così ragionano gli allevatori liberi, quelli che possono aspettare, quello che non vivono di cani, quelli che hanno approcciato alla razza partendo da una passione specifica, che se ne fottono della domanda e privilegiano la qualità alla quantità; insomma i veri allevatori. I veri custodi, assieme ai giudici, dell'inestimabile patrimonio che le razze rappresentano. Purtroppo non tutti ragionano così e la cosa più grave e che c'è chi premia chi lavora male facendogli vincere i cani senza appurare che siano in grado di esprimersi in quel lato altrettanto importante che lo standard sancisce(il lavoro) o passando su difetti che sarebbero invece da penalizzare. La cosa peggiore è che creano un senso di sconfitta in chi vorrebbe fare le cose per bene e che vede il proprio lavoro poco considerato.
    SeaWolf74 [:248]
    __________________________________________________ __________________________________________________ _________

    My videos:http://www.youtube.com/user/highlandersicily
    __________________________________________________ __________________________________________________ _________

    My Photos:http://www.flickr.com/photos/highlandersicily
    __________________________________________________ __________________________________________________ _________

    Iddio cre� l\'uomo, poi, vedendolo cos� debole, gli don� il cane.(Schopenhauer)

    Un giorno senza un sorriso � un giorno perso. (Charlie Chaplin)

  9. #19
    Senior Member

    User Info Menu

    Secondo me, un cane da lavoro è un cane che pratica un'attività sportiva agonistica, oppure caccia, o pet therapy, o pastorizia etc. che svolge, insomma, un "lavoro".

    Non so fino a che punto il cane (come essere vivente) venga snaturato (?)
    Per fare un es. tenere un maremmano in casa mi sembra assurdo, fare agility con un san bernardo (sezione D) mi sembra assurdo, e così avanti.

    Però la società si evolve, il modo di vivere pure, e i cani, che sono probabilmente dopo l'uomo gli esseri che meglio si sanno adattare ai cambiamenti, prima o poi cambieranno (o "verranno cambiati") pure loro.

    Vedere un maremmano tra le pecore sarà una rarità, i border collie sulle Highlands saranno immagini da cartolina... ma d'altra parte, una volta ci si muoveva col carretto trainato dai muli, adesso si va con la macchina, l'aratro veniva tirato dai buoi, ora c'è il trattore...

    Una mia conoscente non ha un mastino napoletano a far da guardia alla sua villa, semplicemente dorme con la pistola sotto il cuscino....

    Anche se non sono riuscita a fotografare lo sguardo di questi cani, non mi sembra che stiano soffrendo..!


    Immagine:

    35,73*KB

    Momento di gioco tra una gara e l'altra


    Immagine:

    38*KB

    I tifosi!!!



    Immagine:

    43,46*KB

    U.D.


    Immagine:

    30,65*KB

    Pronti, attenti... via!!!

  10. #20
    Senior Member

    User Info Menu

    SeaWolf, credo non si debba continuare a giustificare le richieste di un mercato che insiste nel trattare il cane come una merce: "fatto così", "ma che risponda cosà" e tante altre assurdità.
    Tenere saldamente fede su alcuni punti non significa essere ottusi, ma essere cinofili, difendere una razza per quello che è, per ciò che è stata creata. E' doveroso farlo, senza permettere che questi benedetti cani vengano uniformati.

    Dire che oggi alcune razze vengono allevate in due modi differenti è non essere a conoscenza del fatto che questa cosa avviene da sempre: quando i S. H. fecero capolino sul mercato di questo Paese (30 anni or sono), in un momento in cui la richiesta era davvero impressionante, io ero presente e vicina a questi cani e posso assicurarti che nemmeno in via teorica venivano allevati, e questo sin dal pricipio, per fare ciò per cui erano stati selezionati. Erano conosciuti e venduti come cani da compagnia, tanto ne è che nella prima scuola di Sleddog Italiana (fondata da Armen Khatchikian, caro e stimato amico di un tempo), ove giunsi pochi mesi dopo l'apertura e ove feci tra i primi in Italia il corso di Sleddog, oltre che una gara coi cani stessi dei Armen (Alaskan H.), i S. H. che partecipavano a quelle gare erano ben lungi dall'essere i cani per cui erano stati selezionati. Erano bellissimi cani venduti come cani da compagnia.
    Che ora siano utilizzati e selezionati per il lavoro (il loro lavoro) mi riempie di gioia, visto che ho assistito sin troppe volte alle aspettative dissuase di chi si aspettava d'aver comprato un tipo di cane a cui la mentalità comune era usa. Ma non era così.

    Pensare che una disciplina come l'Agility possa sostituire il lavoro di una razza di cane è già per principio un'assurdità: sarebbe dunque una disciplina per tutte le razze... c'è qualcosa che non quadra.
    Mi farebbe una pena immensa vedere un S. H. imbambolato davanti a qualcuno uso a tenere, di tanto in tanto, uno "zuccherino" nella mano (per dirla alla Phod), ridotto a burattino nel fare ciò che di suo non farebbe mai (vuoi mettere un bel e lungo trotto per gli affari suoi con la padroncina dietro che lo chiama a squarciagola, per andare a marcare proprio là, dove non dovrebbe affatto andare? )). Un S. H. che, per natura, brilla d'indipendenza come un diamamnte tra le pietre.

    Non sono dell'idea che un cane debba per forza essere addestrabile. Non sono nemmeno dell'idea che un allevatore debba aver facilitata la vita perchè il suo prodotto possa essere più gradito.
    Un allevatore alleva per passione, con cura e rispetto dei cani e della razza. Il resto è fuffa e va eliminata.

    Non conosco la realtà dei pastori nella tua zona, ma se non sono completamenti folli alleveranno in funzione dell'utilità, selezioneranno individui che sanno fare il lavoro del cane da pastore e non altro, che presentano caratteristiche rispondenti al bisogno dettato da quello specifico lavoro. Che i cani siano di razza o incroci.
    Non vedo cosa abbia un allevatore da insegnare a gente che col cane ci lavora quotidianamente, e che generalemnte non ha la presunzione di allevare cani di razza, ma cani utili.

    La responsabilità se la deve assumere chi ne ha il coraggio. Il coraggio "spegnere la tv", di dire che certe performance oggigiorno richieste ai cani sono meri condizionamenti interessanti per tutti coloro che non ragionano dalla parte del cane.

    Un cane da difesa, dove potrebbe esprimere al meglio la propria attitudine se non difendendo? Perchè devo indirizzarlo altrove?

    Dal mio punto di vista preferisco la disoccupazione, come la chiami tu, piuttosto che veder snaturati ed uniformati tutti i cani. Anche alcune specie si estinguono e non mi stupirebbe che sparissero alcune razze di cane, piuttosto che vederle come alterego di sè stesse in un mondo nel quale centrano meno di niente. Però credo che questo non avverrà così facilmente, e chi avrà cura di conservare alcune razze, che almeno lo faccia con il rispetto massimo per le loro caratteristiche; di cani-burattini oggi se ne vedono già in abbondanza.

    Un molosso del Tibet non è nemmeno una passione, è un'elezione.
    Chi consapevolmente accoglie un cane simile nella propria vita non può farlo se non per vocazione: vocazione per il Molosso e non per difesa della villa.
    Questo va compreso, sin nel profondo.

    Ognuno dovrebbe accogliere un cane che possa rispettare, a cui possa permettere di essere sè stesso, già nel non chiedergli di fare ciò che non appartiene alle proprie attitudini. I compromessi non sono mai redditizi, per il cane.

    Non è meglio che la gente sappia le cose come stanno invece di essere coinvolta in una gestione illusoria, piena di compromessi che pagherà solo il cane?
    Per quel che mi riguarda sono certa di poche cosa nella vita, ma una di queste è che non mancherò mai di raccontare le cose dalla parte degli "altri", gli altri che non siamo noi umani.

    Con la consueta stima, ciao
    Nadia

    \"IL POTERE LOGORA CHI NON CE L\'HA\"
    G. Andreotti

    La gelosia è il più grande di tutti i mali e quello che ispira meno pietà alle persone che la provocano.
    François de La Rochefoucauld

    \"Yes, we can\" O.

Pagina 2 di 19 PrimaPrima 123412 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. barbone grande mole da lavoro?
    Di coffee nel forum BARBONE
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 13-12-12, 10:59 AM
  2. cani a lavoro.....
    Di sruz nel forum BOXER
    Risposte: 7
    Ultimo Messaggio: 31-07-09, 10:52 PM
  3. cerco lavoro con i cani
    Di berre87 nel forum I CANI
    Risposte: 9
    Ultimo Messaggio: 06-08-08, 07:53 AM
  4. cani e lavoro
    Di pucci nel forum I CANI
    Risposte: 25
    Ultimo Messaggio: 28-07-08, 08:53 AM
  5. cavalli da lavoro
    Di adin73 nel forum CAVALLI & EQUITAZIONE
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 01-02-08, 09:36 PM

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •